-Don't forget-
South Korea's POV:
<<LA SMETTI DI DIRE, CA**ATE?!>>
<<S-SMETTILA NORD KOREA! M-MI FAI MALE!>>
Nord Korea.
Mio fratello maggiore.
La sua voce, lontana e ineguagliabile, la riesco a sentire.
E' ancora quella di un adolescente. Io lo so che non cambierà mai.
<<BASTA, IO ME NE VADO IN CAMERA MIA!>>
<<A-ASPETTA! SUD KOREA!>>
Me lo ricordo quel momento. Mai dimenticato.
Un litigio furente, i pugni potenti, la corsa in camera mia e la fuga.
<<N-NORD KOREA, APRI LA PORTA PER FAVORE!>>
Era fuori di sé, completamente.
Le lacrime che rigavano il mio viso, cadevano delicatamente sul terreno e non facevano rumore.
Come il mio respiro: silenzioso e attento quando varcai quella finestra per scappare.
Non lo rividi mai più.
===
Quando aprii gli occhi, non ero fortunatamente più nel magazzino automobilistico, bensì in una semplice casa in stile inglese ben arredata.
<<Sud Korea!>>
Due voci squillanti mi richiamarono da lontano: erano Jap e Uk. Con la vista ancora confusa, si buttarono su di me a abbracciarmi a mo' di foche, mentre io accarezzavo le loro schiene per confortarli. Ero così felice di essere con loro, i miei migliori amici, cavolo. Li definirei unici.
D'un tratto, il volto di Giappone si incupì: il suo sguardo cercava di evitare il mio in ogni dannato modo, senza riuscirci. Le sue mani tremanti giocavano a schiacciarsi una contro l'altra mentre le gambe non la facevano stare ferma.
<<Dobbiamo raccontare cos'è successo a Inghilterra...>>
Come se non avesse detto nulla, immagini nel magazzino mi trafissero il cervello: pugni, ceffoni, calci, sangue e la bastonata in testa per farmi perdere coscienza. E così, mi ricordai di Nord Korea e la convivenza con lui:
<<STAI ZITTA, IDIOT*!>>
<<CRETIN*, FILA IN CAMERA TUA-!>>
<<NE VUOI UN ALTRO DI QUESTI BEI CA**OTTI?!>>
Era troppo per me: corsi a rifugiarmi in bagno, dove mi misi a piangere. Avevo sempre dimenticato i ricordi più belli, ma mai quelli con mio fratello maggiore. Sentivo le voci di Jap e Uk in sottofondo, così mi mesi le mani sopra le orecchie: non volevo ascoltare. Probabilmente Giappone lo avrebbe detto a Inghilterra di mio fratello, era l'unica a sapere di questo fatto, ma avevo paura della sua reazione. Ero terrorizzata che lo avrebbe picchiato a sangue, Uk.
Grida furenti in sottofondo: sì, gliel'ha detto. Quando si arrabbia così tanto Regno Unito, non si riesce mai a calmarlo, nonostante sia un professionista nel tranquillizzarsi.
Toc, toc.
Qualcuno ha bussato alla porta del bagno. Apro con qualche esitazione, aspettandomi urla indemoniate contro di me, invece c'è Inghilterra che mi abbraccia tremolante. Lo guardo sconvolta: che ha che non va?
<<Perchè non me lo hai detto? Avremmo potuto risolvere tutto insieme...>>
Lo stringo a me, con i sensi di colpa che mi uccidono. Al nostro abbraccio si uniscono Jap e America: ho degli amici meravigliosi.
<<Sappiamo già tutto: pensiamo a un piano per distruggerli, okay?>>
Afferma Usa, con un sorriso dolce stampato sul viso. Faccio un cenno col capo mentre mi riprendo: ora sono pronta a tutto con loro al mio fianco.
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