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Capitolo 25

Spazio me:
Scusate se il capitolo è più lungo del solito, ma è un capitolo abbastanza particolare... ci lavoro da un po' di giorni e quindi spero che vi piaccia... se volete scrivetemi nei commenti cosa ne pensate della storia e se secondo voi negli ultimi capitoli c'è un calo di stile o qualcosa che non va... perchè noto che ci sono sempre meno stelline :'(
Comunque spero il capitolo possa soddisfarvi e buona lettura ;)

Beck's pov
Be: Cat? Che ci fai qui?
Lei resta ferma nella penombra, la luna la illumina pallida attraverso le tende bianche mosse leggiadre dal vento. Lei non risponde, resta a guardarmi con i pugni chiusi e lo sguardo basso. Nessun rumore, solo lo scrosciare violento della pioggia sul davanzale e qualche tuono lontano preceduto dal fioco bagliore del lampo. Poggio il pallone in terra e il cellulare sul comodino, mi alzo e le vado vicino. Guardo i suoi occhi riflettersi nei miei e il veloce abbassarsi e alzarsi del suo petto mi preoccupa.
Be: Che ti è successo?
Ca: Beck, ti prego non andartene.
Scoppia a piangere, sorrido intenerito e la stringo a me lasciandole un bacio tra i capelli.
Be: Cucciola, io ci sarò sempre, anche se torno a casa mia...
Ca: Non andartene Beck, ti prego.
Nasconde il viso sul mio petto e inizia a singhiozzare.
Be: Sst, tranquilla. Ecco, vieni.
Cammino verso il letto, mi stendo facendola accoccolare al mio fianco, le cingo le spalle.
Be: Dormi con me questa notte.
Annuisce leggermente e i suoi singhiozzi piano piano si placano. Le passo le dita tra i capelli, lei mi stringe a se.
Ca: Voglio farlo Beck.
Abbasso lo sguardo su di lei.
Be: Fare cosa?
Lei arrossisce confermando la mia tesi. Le lascio un bacio sulla fronte.
Ca: Voglio sentirti mio Beck, voglio amarti fino in fondo.
Be: Anche se stiamo insieme da sta mattina?
Annuisce, e pensare che James ha aspettato quasi due anni questo momento. Sospiro, per me è un sogno divenuto realtà; è dai primi giorni, da quando la guardavo prendere il sole con Jade, che sogno questo momento... ma ora...
Ca: Non vuoi... forse è stata un idea stupida io...
Fa per alzarsi, ma io la tiro giù e la bacio.
Be: Se ne sei sicura, rendiamo speciale quest'ultima notte.
Lei ridacchia, le sposto i capelli dal volto sistemandole il ciuffo dietro l'orecchio; quant'è bella. Mi alzo sul gomito poggiando l'altra mano sulla sua guancia e mi piego verso di lei baciandola sulle labbra; lei cerca a tentoni tra le lenzuola la mia coscia e la sposta dall'altro lato, mi trovo a cavalcioni sul suo bacino. Continuo a baciarla, poggia le mani dietro la mia nuca guidando ogni movimento. Mi stacco leggermente, ansima un pochino, la guardo e mi mordo il labbro inferiore.
Ca: Che c'è?
Be: Niente, sei bellissima.
Arrossisce, le carezzo una guancia e la alzo tenendola per le spalle facendola sedere. Sposto le mani sul bordo inferiore della sua maglia, sento che sussulta al contatto delle dita sulle sue cosce. La guardo negli occhi come per chiederle il permesso, annuisce impercettibilmente e io inizio ad alzare i lembi della maglia larga che usa come pigiama; lei alza le braccia e me la lascia sfilare con semplicità, la lascio cadere ai piedi del letto, accanto all'armadio. Scorro lo sguardo sul suo corpo, non mi soffermo quanto vorrei in certi punti per non crearle imbarazzo. Lei resta in attesa osservando attentamente ogni mio movimento; la prendo per la schiena e la avvicino a me poggiando le labbra sul suo collo, sussulta nuovamente. Le lascio piccoli baci a stampo sul collo e sulle spalle, lei tiene tra le dita i lembi della mia canottiera, senza avere il coraggio di sfilarmela. Avvicino le labbra al suo orecchio.
Be: Coraggio Cat, fallo.
Lei rabbrividisce e sento salirle la pelle d'oca lungo la schiena. Deglutisce e inizia a far scorrere il tessuto sul mio torso, lungo le braccia fino a sfilarmi la canotta poggiandola poco dietro la sua schiena. Mi guarda, poggia le mani dietro la mia schiena e mi bacia sul collo scendendo verso le spalle, capisco che sta cercando di imitare i miei movimenti di poco prima.
Be: Cat...
Ca: Uh? Lo so non son brava quanto te ma ci sto provando e...
Le poggio l'indice sulle labbra.
Be: Sei perfetta.
Abbassa lo sguardo, le alzo il viso con l'indice e la bacio. Lei poggia le mani sui miei fianchi, sopra l'elastico dei pantaloncini da calcetto.
Be: Vai...
Sussurro sulle sue labbra, lei mi abbassa i pantaloncini e lentamente me li sfila poggiandoli anch'essi dietro di se.
Be: Butta a terra i vestiti: non ne avremo certo bisogno.
Lei scorre la mano e li lascia cadere giù accanto alla sua maglia. Ogni suo movimento è meccanico e attento, come se avesse paura di fare qualcosa di sbagliato. Un sorriso intenerito solca le mie labbra, infondo ero anch'io così la mia prima volta con Sarah; tutto era nuovo e tutto sembrava così imbarazzante, non sapevo cosa fare o come muovermi... mi ha aiutato il fatto di sapere che anche lei era vergine ed inesperta, immagino come si senta Cat.
Be: Rilassati, fai ciò che senti, non puoi far nulla di sbagliato.
Lei sorride timidamente, non conoscevo questa parte timida di lei; ma mi fa impazzire. Ancora una volta la bacio e lentamente la faccio sdraiare sotto di me. Porto le mani sull'elastico delle sue mutande, ci gioco un poco prima di sfilargliele e lasciarle cadere in terra. Cat si stacca bruscamente e a me sale l'ansia di aver fatto qualcosa per la quale dovevo forse aspettare.
Ca: Scusa io... non sono abituata.
Abbassa lo sguardo sulle mie mani che cingono i suoi fianchi scoperti.
La guardo negli occhi, vedo che è in pieno imbarazzo e che soffoca l'istinto di allontanarmi da lei.
Be: Cat se vuoi...
Ca: No no, facciamolo.
Sposto le mani sul gancetto del suo reggiseno e ci gioco un poco, lei mi osserva paonazza. Sospiro senza saper bene cosa fare. Prendo le sue mani, le porto sull'elastico dei miei boxer e le faccio scorrere, la guido nello sfilarli. Una volta che anch'essi cadono in terra guardo Cat che subito distoglie lo sguardo dal mio pene. Ridacchio nel vedere la sua reazione un tantino esagerata. Si mette seduta davanti a me con le gambe serrate e le ginocchia raccolte al petto. Restiamo qualche secondo a fissarci, lei allunga una mano verso di me ritirandola subito; so che vuole fare, e so che non ne ha il coraggio.
Le prendo il polso e avvicino la mano al mio membro, lei chiude le dita a pugno.
Be: Non morde mica...
Lei mi guarda, respira profondamente e allunga la mano sfiorando il mio amico che subito risponde alzandosi. Lei alza lo sguardo su di me, so che per lei tutto è nuovo. Circonda le ginocchia con le braccia nascondendoci il viso... e ora che le prende?
Be: Tutto bene?
Lei singhiozza.
Ca: Io ti amo Beck, davvero, me ne sono accorta ieri... e mi sento stupida a vergognarmi davanti al mio ragazzo, ma è così! Tu sei perfetto, sicuro di te, sai che fare... mentre io sono un tale disastro.
Le guardo sorridendo.
Be: Solo perché è la prima volta.
Lei alza la testa e incrocia il mio sguardo.
Be: Credimi, anch'io ero come te la mia prima volta: imbarazzo totale. Non è facile mettersi nudi davanti ad una persona senza alcuna protezione. Devi solo superare l'imbarazzo.
Ca: E come si fa?
Poggio le mani sulle sue ginocchia.
Be: Ad esempio iniziamo togliendo le barriere...
Lei apre le braccia e le poggia dietro la schiena, osserva attentamente quello che faccio; semplicemente separo le sue gambe e per la prima volta guardo in mezzo. Poi alzo nuovamente lo sguardo sulla sua faccia.
Be: Visto?
Lei annuisce leggermente, la prendo per i fianchi avvicinandola a me, lei si lascia muovere e toccare senza alcuna resistenza. I nostri bacini si toccano, lei alza lo sguardo su di me.
Be: Non succede nulla, non c'è nulla di male in due che si amano.
Lei ancora una volta annuisce, porto le mani sul gancetto del suo reggiseno e attendo un suo segnale. Prende un grosso respiro e fa un cenno, lo sgancio, si scosta leggermente dal suo seno; lei subito incrocia le braccia al petto arrossendo, poi respira profondamente e le solleva in alto lasciandomelo sfilare. Lo lascio cadere in terra, ma non le guardo il seno; non ancora. Le sposto una ciocca di capelli dalla faccia e la bacio.
Mi chiedo perché tre anni fa non avesse fatto tutte queste storie, avrebbe risolto ogni problema; ma forse arriva proprio da lì questo suo imbarazzo.
Be: Stai bene?
Lei abbassa lo sguardo e poi lo rialza subito.
Ca: Si, credo di si.
Solo ora abbasso lo sguardo, è perfetta in ogni sua piccola imperfezione. Tengo le mani sui suoi fianchi, accompagno il suo busto facendola stendere dolcemente. Le allargo le gambe sedendomi tra le sue cosce.
Mi chino in avanti per baciarle il collo scendendo verso il seno, succhio un poco lasciandole un segno violaceo sul una tetta, lei geme leggermente inarcando la schiena. Con le mani scendo ad accarezzarle il basso ventre e le cosce.
Be: Pronta?
Lei annuisce leggermente, apro il cassetto del comodino, a tentoni cerco un preservativo, lo trovo e chiudo il cassetto. Lei mi osserva mentre apro la bustina e infilo il profilattico sul mio membro. Alzo lo sguardo, io sono pronto, ma lei lo è? Annuisce leggermente. Proseguo.
Infilo l'indice e faccio movimenti circolari, lei stringe tra le mani il lenzuolo; infilo il medio, lei inarca la schiena e soffoca un grido. Non ci avevo pensato, i suoi genitori stanno dormendo due camere più in la mentre i miei stanno in quella davanti, dobbiamo stare attenti.
Be: Tutto bene?
Ca: Si.
Faccio movimenti concentrici, strizza gli occhi e le scende una lacrima silenziosa. Ecco, ho fatto. Estraggo le dita che pulisco sulle lenzuola. Divarico un po' di più le sue gambe e inizio a penetrarla, lei si copre il volto con il cuscino. Mi passo una mano tra i capelli indeciso sul da farsi... non mi era mai capitato che facesse così male, ricordo che con Sarah tutto era andato per il verso giusto.
Ca: Vai Beck...
Sussurra appena, sospiro e provo con una spinta, provo subito un piacere immane; spingo ancora, mi scappa un gemito che soffoco appena.
Continuo a spingere e a gemere sottovoce, inizialmente Cat sembra provare solo dolore, poi piano piano inizia a gemere.
Ca: Mh, Beck...
Eccolo, ho trovato il suo punto e continuo a spingere lì.
Ca: Beck... uh.
Un gemito più forte degli altri mi indica che sta per raggiungere l'orgasmo e, dopo qualche altra spinta, lo raggiungiamo quasi simultaneamente.
Sfilo il preservativo, faccio un nodo e lo butto sul cestino. Prima di riavvicinarmi al letto guardo Cat, è così bella.
La luna la illumina pallida; lo sguardo sereno, i capelli leggermente mossi poggiati sulle spalle coprono parte del seno, il modo in cui con le dita si pettina i capelli... tutto di lei mi fa impazzire. Mi stendo accanto a lei coprendoci con il lenzuolo, lascio che si accoccoli al mio fianco poggiando la testa sul mio petto; restiamo in silenzio, io guardo il suo volto sereno mentre il suo sguardo sembra perso fuori dalla finestra a guardare chi sa cosa.
Ca: Com'è stata la tua prima volta?
Mi passo una mano tra i capelli sudati cercando una scappatoia... andiamo, a nessuna ragazza piace sentirsi raccontare di come scopano le ex... se solo capissi cosa vuol dire.
Lei nota il mio imbarazzo e sorride.
Ca: No, dico davvero... com'è stata? Lei chi era?
Be: È stata due anni fa...
Ca: Un anno dopo il mio trasferimento?
Be: Si, un anno dopo. Eravamo soli io e Sarah a casa, George aveva fatto tardi ad allenamento...
Ca: È stato con Sarah?
La guardo negli occhi per cogliere la sua gelosia, ma non ce n'è.
Be: Si, lei voleva sperimentare prima di farlo con il suo fidanzato; sai aveva 4 anni più di lei e si sentiva imbarazzata per l'inesperienza.
Annuisce leggermente aspettando un finale.
Be: E poi è successo.
Ca: E da allora?
Be: Siamo diventati amici di letto, poi amici nella realtà ed infine migliori amici.
Ca: Quand'è stata l'ultima volta che siete andati a letto assieme?
Passo una mano tra i capelli grattandomi la nuca... sta mattina.
Be: Mesi fa, poi lei ha perso la testa per Mike...
Ca: Mi sa che ti dice solo parte della verità... gli ha detto chiaramente che lo ha usato per far ingelosire un altro...
Be: Uh... davvero? E ti ha detto chi?
Lei sospira, cercando il mio sguardo.
Ca: Speravo me lo potessi dire tu, Mike è davvero perso per lei... farebbe qualunque cosa per mettere le mani sul ragazzo che gli ha rubato il cuore di Sarah...
Be: Davvero?
Ca: Davvero...
Deglutisco cercando di restare calmo... so già che questa storia mi si ritorcerà contro.
Ca: Sai chi è? Magari oggi ne avete parlato?
Be: No, non siamo arrivati a quell'argomento...
Ca: Davvero? Siete rimasti chiusi un'ora in camera... se non avete parlato di questo che avete fatto?
Mi passo una mano tra i capelli imbarazzato.
Be: Noi abbiamo parlato di altro...
Lei sbadiglia e si stiracchia.
Ca: Tipo?
Chiude gli occhi e sbadiglia ancora.
Be: Ne parliamo domani, ora dormi... ti vedo stanca.
Annuisce leggermente girandosi a pancia in giù e poggiando il braccio sul mio torso. Sbadiglia ancora.
Ca: Buona notte.
Be: Buona notte piccola.
Le bacio la fronte.

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