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Capitolo 21

Cat's pov
Esco dalla stanza scontrando la spalla con la sua, non mi volto a guardarlo, ma son sicura che lui mi stia fissando quindi tiro la maglietta per coprirmi il culo un po' scoperto dai jeans forse troppo corti e scendo le scale di corsa.
Vado in cucina e per fortuna non c'è nessuno, mi avvicino alla credenza e cerco una tazza, la riempio d'acqua e la metto in microonde per scaldarla.
È frustrante la reazione che quel ragazzo produce in me; ogni sguardo, ogni tocco, ogni volta che sento la sua voce roca e grave un brivido percorre la mia schiena e il mio cervello non connette. E le sue fossette, e i suoi occhi e il modo in cui si passa una mano tra i capelli nei momenti d'imbarazzo é così fottutamente sexy... oh no, ci stò ricadendo!
Ricorda Cat: lui non è così, vuole solo attirarti nella sua trappola per vantarsi con i suoi amici.
Una sagoma attira la mia attenzione, volto lo sguardo e vedo Sarah che si accovaccia davanti al Freezer. Si porta indietro i capelli, mi basta uno sguardo al suo volto per capire che qualcosa non va, apre il congelatore e scruta i cassetti, ne estrae un sacchetto di piselli e richiude.
Ca: S'è fatto tanto male?
Lei si stringe nelle spalle.
Sa: Non è la prima volta che George lo prende a pugni.
Annuisco, mi volto verso il microonde e prendo la tazza con l'acqua ormai calda. Sarah stà per uscire, quando Mike entra in cucina e la ferma.
Mi: Sarah, ti prego aspetta... ascoltami.
Lei alza lo sguardo sui suoi occhi, si libera il polso ed esce dalla cucina; lui la segue. Non posso fare a meno di avvicinarmi alla porta per origliare.
Mi: Dai ti prego, non puoi lasciarmi per questa stronzata... ero ubriaco, lo eravamo tutti.
Sa: Non è solo per questo Mike...
Mi: E allora cos'è? Stavamo così bene...
Sa: Mike io non voglio più parlarne: quello che c'è stato tra noi è solo sesso, non provo nulla per te.
Lo sento deglutire.
Mi: Tu mi hai usato?
Sa: Andiamo Mike... ci siamo divertiti ma il mio cuore è sempre stato di un altro ragazzo, pensavo lo sapessi.
Mi: Allora tutto quello che mi hai detto? Ciò che Beck mi raccontava di te è tutto finto? Dimmi solo perché, perché lo hai fatto? 
Sarah non risponde, sento solo dei passi che si allontanano. Mi sporgo dalla porta per vedere Mike, stà con la schiena poggiata al muro e lo sguardo perso.
Poggio la tazza sul tavolo e lo raggiungo, mi metto accanto a lui.
Mi: Hai sentito tutto?
Annuisco e abbasso lo sguardo.
Ca: Tranquillo, non ne farò parola con i ragazzi.
Mi: Non mi era mai capitato di innamorarmi così tanto, non fraintendermi, di solito sono io a giocare con le ragazze... ma questa volta, Sarah mi piace davvero.
Ca: Con tutte le ragazze dolci che ci sono ti sei innamorato di lei... voglio dire, sapevi fin dall'inizio com'è fatta.
Mi: Proprio come tu conoscevi Beck...
Ca: Lascia stare, Beck è uno stronzo.
Lui scuote la testa e sorride.
Mi: Di un po'... che ti ha detto George? Che Beck aveva scommesso su di te e lui no? È così che ti ha convinta a fare sesso con lui?
Ca: Uh?
Mi: Si beh, so tutto Cat...
Abbasso lo sguardo imbarazzata e arrossisco.
Mi: E di un po'... ti ha vista sola alla festa, si è avvicinato, ti ha fatto bere e ti ha portata in un posto appartato per parlarti e riempirti la testa di stronzate?
Ca: Eh?
Mi: Ma si certo, dovevamo aspettarcelo...
Ca: Io non capisco...
Mi: Ti ha raccontato una bugia per vincere la scommessa!
Ca: Ma se lui non ha partecipato...
Mi: Bugiardo, bugiardo, bugiardo!
Ca: Ma che cosa stai dicendo? Lui non ha scommesso con voi, o almeno così mi ha detto...
Mi: Bugia, quello ad non aver partecipato è Beck.
Lo guardo confusa, quindi George mi ha mentito... allora Beck non è uno stronzo senza cuore che gioca con le ragazze! Forse tra noi c'è una qualche possibilità!
Oh, ma che sto dicendo... é mio cugino...
Mi: Cat?
Devo andare da lui, devo dirgli la verità, devo dirgli che con George non c'è stato nulla, che non mi interessa di James ne di nessun altro.
Ca: Devo dirglielo.
Inizio a salire le scale, Mike mi poggia una mano sulla spalla fermandomi, mi volto.
Mi: Aspetta, aspetta di restare sola con lui; aspetta che Sarah se ne vada.
Ca: Uh? Okay...
Mi mette una mano sulla spalla e andiamo in cucina, si siede al tavolo e prende la mia tazza.
Ca: Prendila pure... io me ne preparo un altra.
Gli avvicino il the solubile, lui mi sorride e rovescia una cucchiaiata di polvere zuccherina nella tazza.
Mi avvicino alla credenza e prendo un altra tazza, la riempio d'acqua e la metto a scaldare.
Mi: Cat? Mi prenderesti i biscotti? Stanno lì, sullo scaffale in basso.
Annuisco e mi piego, apro lo sportello e cerco tra i pacchi di alimenti i biscotti, eccoli. Sto per prenderli quando qualcuno mi tira una pacca sul sedere. Mi volto infastidita, i miei occhi incontrano i suoi azzurri.
Ca: Vaffanculo, toccami ancora e ti picchio.
Prendo i biscotti e li lancio a Mike che prende al volo la confezione.
Ge: Che c'è bimba? Credevo che dopo ieri sera tra noi ci fosse confidenza...
Mi fa l'occhiolino e guarda i suoi amici... Larry ridacchia mentre Mike si alza avvicinandosi.
Ca: Confidenza? Tra noi?
La: Che c'è George, era così ubriaca che non si ricorda?
Ge: O semplicemente è troppo timida e non vuol far sapere a tutti le nostre avventure... vero bimba?
Ca: Cosa? Che stai dicendo?
Si avvicina e mi prende il mento tra le dita forzandomi a baciarlo, Larry ridacchia. Gli mollo un ceffone che gli lascia l'impronta rossa delle 5 dita sulla guancia. Si copre il volto con la mano, poi mi guarda incazzato.
Mi: Vieni Cat, è meglio se ce ne andiamo.
Mike mi prende per le spalle portandomi fuori.
Ca: Lo hai visto come m'ha trattata?!? Come se fossi un oggetto!
Mi: Sssh, calmati.
Mi mette una mano davanti alla bocca e si guarda attorno.
Ca: Calmarmi io?!?
Mi: Beck non deve saperlo.
Alzo lo sguardo su di lui.
Ca: Oppure?
Mi: No fidati, rischierebbe di farsi ammazzare; George è molto più forte e grande di lui... conosci tuo cugino farebbe qualche stronzata.
Non mi ero mai chiesta quanto Beck tenesse a me... certo, ieri me lo aveva detto un paio di volte che per lui sono importante, ma pensavo fosse l'euforia del momento... un esagerazione... chi sa fino a che punto si spingerebbe per me.
Ca: Per lui sono così importante?
Mike annuisce, prende il cellulare e scorre la galleria. Apre un video e poi mi passa il cellulare. Mi appoggio al muro guardandolo.
Mi: Risale al compleanno dei 15 anni di Beck, ti eri trasferita da un paio di settimane...
È la camera di Beck, la riconosco dai poster  dei Metallica e degli ACDC. Ci sono diverse persone in camera sua, e molte di queste sono ragazze. Sembrerebbe un pigiama party...
La: Dai Beck, vieni un po' qui!
Mi: Dove cazzo sta?
La: Boh, non si alza dal letto... Beck, ci sono delle ragazze!
Mi: Aspe...
La fotocamera si fa largo tra la gente e si avvicina al letto, inquadra una persona stesa a pancia in giù con la testa a penzoloni sul bordo.
Mi: Hoy Beck, divertiti: ci sono un sacco di ragazze che vogliono provarci con te!
Be: Nessuna di queste è Cat.
Mi: Va be, che te frega.
Be: Mi manca la mia piccola.
Mi: E starai così per sempre?
Be: Fin quando non tornerà.
Mike blocca il video e si riprende il telefono. Sospiro.
Ca: Questo era prima che conoscesse Sarah e che iniziasse a dimenticarmi.
Lui mi porge il cellulare.
Mi: Ecco, questo è della festa di ieri.
Schiaccio play.
Mi: Dove cazzo sta quel coglione di Beck?
La: Boh penso si stia bombando qualcuna...
Mi: Mah, non credo... aspetta, Sarah, hai visto Beck?
Sa: Si, era seduto sul davanzale del soggiorno... non stava per niente bene, a me non ha voluto dire niente... se vuoi provarci tu...
Mike mette in pausa il cellulare.
Mi: Sai che mi ha detto quando sono andato da lui?
Scuoto la testa alzando lo sguardo dallo schermo.
Mi: Mi ha detto che ha visto te e George che vi baciavate. Dio solo sa quante belle ragazze ci fossero ieri alla festa, eppure lui non voleva nessun'altra che non fossi tu. Vedere che baciavi quel coglione biondo lo ha distrutto...
Mi sento in colpa, io davvero non sapevo di tutto questo.
Ca: Vado, devo dirgli la verità: tra me e George c'è stato solo un bacio.
Mi alzo e salgo le scale di corsa, arrivo davanti al corridoio e vedo che Beck è appena  uscito dalla stanza di Sarah. Gli corro incontro gettandogli e braccia al collo, gli sposto i capelli dal volto e lo bacio.
Ca: È tutta una bugia Beck, una bugia.

Beck's pov
Sarah mi vede spostare le lenzuola e si alza sui gomiti.
Sa: Dove vai?
Be: Vado a vedere che fanno gli altri,  siamo spariti per una mezz'oretta: si staranno chiedendo cosa cazzo stiamo facendo.
Mi alzo dal letto e raccolgo i miei vestiti, Sarah non distoglie lo sguardo da me e si mordicchia il labbro inferiore. Mi infilo boxer, jeans e camicia, mi avvicino al letto e recupero il sacchetto di piselli surgelati ormai sciolti. Faccio per uscire quando Sarah mi richiama.
Sa: Beck?
Mi volto.
Be: Si?
Sa: Io devo dirtelo, è stato bellissimo... io non voglio che tu riparta: ho bisogno di te, qui, con me.
Le sorrido e mi avvicino al letto, le carezzo la guancia e mi chino a baciarla sulla fronte. Lei prende la mia mano tra le sue e la avvicina al seno.
Sa: Ti prego resta qui con me.
Be: Non posso, lo sai... ho l'autobus tra un ora e devo ancora fare la valigia.
Sa: Non partire, resta con me.
Be: Dai, che tanto torno.
Sa: Beck, solo una cosa. Dimmi che ti piaccio almeno un po'...
Be: Certo che mi piaci Ca... Sarah, si.
Lei mi guarda un po' delusa.
Be: Scusa...
Sa: È già un passo avanti.
Mi avvicino alla porta, poggio la mano sulla maniglia.
Be: Ora vestiti, così dopo ci salutiamo per bene.
Esco dalla stanza, faccio qualche passo in direzione della mia camera quando vedo Cat alla fine del corridoio; tanto bella quanto irraggiungibile. Già, me lo ha detto chiaramente: tra noi non ci potrà essere mai niente.
Inizia a correre, sta solo andando in camera sua, arriva a qualche passo da me, ecco ora mi supera... invece si ferma, circonda il mio collo con le braccia e mi bacia.
Ca: È tutta una bugia Beck, una bugia.
La guardo senza capire.
Ca: Io non ho mai fatto sesso con George, mike mi ha raccontato la verità... l'unico ragazzo che mi piace sei tu.
Un sorrisetto compare sulle mie labbra.
Be: Davvero?
Ca: Si, te lo giuro. E so che per te è lo stesso, vero?
Volto di poco la testa e penso a Sarah, a quello che è appena successo; ma io son sicuro: mi piace Cat.
Be: Si piccola, ci sei solo tu.

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