Capitolo 20
Diario di Cat
Caro diario,
oggi è stata la giornata più bella della mia vita. Finalmente ho riavuto indietro il mio caro vecchio Beck, quello che era prima di quella sera; quello che mi ha fatto innamorare.
Oggi Beck mi ha dedicato un'intera giornata: mi ha portata a fare colazione al bar sulla spiaggia, brioche e cappuccino con il cacao, poi abbiamo camminato un po' sul lungomare verso il faro, ma ci siamo fermati prima e Beck ha noleggiato un pedlò. Si, uno di quei cosi con lo scivolo sopra e i pedali per muoverti... e, a parte il fatto che all'inizio non riuscivamo ad andare avati, è stato come tornare bambini. Mi ricordo di quando avevamo sei o sette anni e zio Avan e mio padre prendevano quei cosi, mi divertivo un sacco a tuffarmi dallo scivolo... e poi, non sapendo nuotare, quasi annegavo Beck per risalire. È stato un tuffo nel passato.
Comunque tipo quando siamo lontani dalla spiaggia Beck ha sganciato una specie di grande cubo di cemento che fungeva da ancora e abbiamo passato tutta la giornata così: in mezzo al mare, con due bottiglie di birra e dei panini orribili fatti da Beck quella mattina... davvero terribili.
Penso di esserci ricaduta. Non so se sia il fatto che ho scoperto ieri che James mi tradisce o cosa, ma penso di provare qualcosa per Beck. Non so se sia solo attrazione fisica o cosa, e so che può sembrar banale, ma sento le farfalle nello stomaco quando lo vedo, ho la pelle d'oca quando mi sfiora e il suono della sua voce riesce a farmi sentire meglio.
Non so cosa sia, ma mi piace.
Spero solo che non cambi nulla una volta tornati a casa e soprattutto che non mi deluda.
Ora devo andare, questa sera Sarah ha dato una festa e il giardino è già pieno di gente a me sconosciuta che balla e si agita a ritmo... ma a me basta trovare Beck e stare con lui.
Tua Cat
Beck's pov
Leggo le ultime righe e butto l'occhio sull'altra pagina, quella che stava scrivendo poco fa, ho come l'idea che troverò lì le risposte a ieri sera; ciò che ha spinto Cat tra le braccia di quel porco di George.
Caro diario,
perchè non posso essere felice?
Perchè ogni volta finiscono per piacermi i ragazzi sbagliati? Quelli stronzi che mi spezzano il cuore e se ne vanno?
Pensavo che Beck fosse diverso, mi ero illusa che fosse cambiato in questi anni, che avesse smesso di fare scommesse e di trattare le ragazze come fossero animali da somma... che avesse smesso di "mettere un prezzo" "quanto scommettete che mi faccio quella lì?"
Beh, ieri ho scoperto che non è così, ho scoperto che per lui il mio "prezzo" è di 80 dollari una limonata e 100 dollari una scopata... penso mi abbia scambiata per una di quelle sue amiche puttane. Ma io non sono così, non mi presterò al suo gioco, gli dimostrerò che le ragazze preferiscono i ragazzi che non le trattano come degli oggetti... a noi ragazze piacciono i ragazzi sinceri e dolci... proprio come George.
George ieri è stato davvero fantastico: mi ha aperto gli occhi su Beck. Mi ha raccontato che persona è davvero, e io non fatico a crederci perché infondo so che è sempre stato così... per Beck una ragazza vale l'altra, Sarah o io siamo lo stesso. Tanto già lo sapevo, tra noi era impossibile fin dall'inizio. Davvero mi aspettavo qualcosa di diverso? Ora lo ho capito e
Sa: Ecco Beck, ti ho portato il ghiaccio.
Sollevo lo sguardo dal diario e lo poso su Sarah e sul pacchetto che ha in mano. Lei si avvicina e si siede sul letto accanto a me.
Be: Piselli?
Sa: Questi o le patate fritte.
Mi solleva il mento e posiziona il sacchetto sulla mascella dove mi ha colpito George lasciando in livido violaceo.
Sa: Non ci sono altre cose in congelatore.
Ha la voce spenta, mi basta guardarla negli occhi per capire che qualcosa non va, e so che in tutto questo c'entra Mike.
Be: Che hai? Problemi con Mike?
Lei alza le spalle.
Sa: Stò bene.
Be: Balle. Sarah, ti conosco troppo bene, non puoi mentirmi. Dai dimmi che hai.
Lei tiene lo sguardo fisso sulla mia mascella e sospira.
Sa: No davvero, non voglio aggiungere i miei insignificanti problemi ai tuoi.
Be: Se stai così tanto insignificanti non sono... i miei problemi con Cat...
Lei improvvisamente scoppia a piangere come se quel nome fosse il peggior insulto. Pur non capendo il motivo del suo sclero le poggio una mano sulla schiena e la faccio sedere sulle mie gambe stringendola; come ho fatto ieri con Cat.
Sa: Beck io... non ci capisco più un cazzo.
Singhiozza e trema, le lascio dei bacini sulla testa passando le dita tra i suoi capelli corvini; piano piano smette di piangere.
Be: Tranquilla, vedrai che con Mike si risolve tutto...
Sa: Non c'entra Mike, o almeno non è lui il problema.
Cerco il suo sguardo per capire dove vuole arrivare, ma lei tiene il viso nascosto sul mio petto.
Be: Larry, ti piace Larry?
Scuote la testa e tira su con il naso.
Be: Va bene, va bene, ma non soffiarti il naso sulla mia camicia!
Lei ridacchia, stringe tra le mani un lembo della mia camicia.
Be: È stato George. Dimmi che ti ha fatto quel coglione che vado a pestarlo.
Sa: No Beck, non è stato mio fratello.
Inizio ad essere confuso.
Be: E allora dimmi, che ti succede? Una delle ragazze ti ha fatto o detto qualcosa? No perchè, loro non posso pestar...
Le parole mi si ghiacciano in gola.
Be: Cosa?
Sei stacca il viso dal mio petto, guardo il suo voto rosso d'imbarazzo, gli occhi azzurrissimi che sfuggono da ogni mio tentativo di incrociare il suo sguardo.
Sa: Ti amo, Beck.
Sussurra nuovamente, si morde il labbro inferiore e con le dita gioca con l'elastico dei capelli. Mi passo una mano tra i capelli e mi gratto la nuca. Cazzo... bel problema. A me piace Cat, anche se non potrò mai stare con lei non potrò mai smettere di amarla.
Be: Beh io non so che dire.
Sa: Già lo so, ti piace Cat, e mi va bene... dico davvero. Io me ne farò una ragione e starò bene.
Le alzo il mento con l'indice, finalmente incrocio i suoi occhi, le labbra che tremano e il mascara colato sulle guance arrossate dall'imbarazzo. Mi ricorda Cat ieri mattina e ... agisco d'istinto. Faccio sfiorare le nostre labbra.
Una due tre volte, poi lei trattiene il mio labbro inferiore tra i denti e ci diamo un bacio vero. Chiudo gli occhi e vedo lei. Le mie mani giocano con una ciocca dei suoi capelli rossi. Ah Cat...
Ci stacchiamo leggermente, riapro gli occhi, Sarah alza lo sguardo sul mio, io le sposto il ciuffo dagli occhi; guardo il suo viso, è felice. Sospiro.
Sa: Beck, non devi farlo se...
Le poggio l'indice sulle labbra.
Be: Ssst... tra me e Cat non potrà mai esserci nulla, devo solo scordarmela.
Ma che cazzo dico? Non potrò mai scordarmela.
Sa: Non so cosa vuol dire per te tutto questo, ma so che ho voglia di te... qui, ora, su questo letto, con questo sacchetto di piselli surgelati.
Lo sollevo mostrandolo, ridacchio.
Be: E sentiamo cosa faresti?
Lei si siede sulle mie cosce e mi sfiora il collo con le labbra, mi mordo il labbro inferiore.
Spazio me:
Dato che ho tipo un problema di indecisione sul proseguirsi della storia ho pensato di chiederlo a voi e se nei commenti rispondeste con una delle opzioni sareste davvero molto carine e coccolose quindi :B
1. Scegliete:
Verità Bugia
2. Scegliete:
Perdono Vendetta
3. Scegliete:
Si No
4. Scegliete:
Viola Rosa
5. Scegliete:
Si. No
Grazie a che risponderà e
Bye :)
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