Capitolo 17
Beck's pov
Hai presente quella strana sensazione che ti avverte di qualcosa che sta succedendo mentre dormi?
Si, quella strana vocina che ti urla:
"Hey, svegliati! Stà succedendo qualcosa nel mondo reale!"
Ecco, è un po' questa vocina che mi sveglia, e so che non puó avere nessun altro nome se non Cat.
Mi alzo dal pavimento in cui ho dormito, tento attraverso la penombra delle tapparelle abbassate di trovare Cat sul letto. Il cuore mi sale in gola quando non la trovo. Nella situazione in cui si trova potrebbe aver fatto qualche cazzata.
D'accordo Beck, magari è semplicemente scesa a fare colazione.
Infilo i pantaloni, recupero la camicia e finisco di abbottonarla in corridoio. Tutte le porte sono chiuse, meno quelle dei tre bagni del secondo piano. Passo davanti al primo, Cat non c'è; guardo nel secondo, niente. Stò per correre giù dalle scale quando sento un singhiozzo dall'ultimo bagno infondo. Mi avvicino e guardo dentro.
Lei è seduta con le ginocchia al petto e la schiena contro l'angolo tra la vasca e il muro, la testa china, con il viso nascosto tra le gambe, un braccio le cade penzolante di lato; vedo uno strano bagliore scintillare nella sua mano. Mi fa male vederla così. Non posso sopportarlo. Devo andarmene oppure... ma cosa stò dicendo? Lei ha bisogno di me.
Deglutisco e prendo in mano tutto il mio coraggio.
Be: Cat?
Non risponde, ne alza la testa.
Mi avvicino e mi accovaccio davanti a lei.
Be: Cat, guardami...
Ca: Vattene via Beck, faccio schifo.
Be: No Cat, non è vero. Dai, guardami un po'...
Provo ad alzarle il viso, ma lei si copre con le mani, solo adesso vedo bene cosa stringe: una lametta di quelle del rasoio da barba di George. La osservo meglio...
Be: No Cat... cos'hai combinato?
Lei scoppia a piangere.
Ca: Beck io... io non posso farcela.
Be: Si che puoi farcela!
Ca: James era tutto quello che avevo.
Be: Non è vero Cat...
Ca: Non mi rimane più nulla...
Be: Ci sono i tuoi genitori, gli zii, i ragazzi, ci sono anche io...
Ca: Beck ma io...
Be: Tu sei perfetta.
Ca: Non lo pensi davvero.
Be: Si che lo penso.
Ca: Ma io...
Basta, la bacio. Poggio le mani dietro la sua nuca e sfioro le sue labbra con le mie. Lei non si oppone. Ci stacchiamo leggermente mantenendo le fronti attaccate.
Ca: Perchè lo hai fatto?
Be: Non lo so, mi sembrava il momento giusto...
Le sposto una ciocca di capelli dalla fronte, lei abbozza un sorriso.
Ca: Voglio ripartire da zero.
Be: Cioè?
Ca: Voglio mettere a posto le cose, con i miei, con Jade, con James, con te...
Be: Noi non abbiamo conti in sospeso.
Lei abbassa lo sguardo, io la stringo a me facendola sedere sulle mie ginocchia.
Be: È tutto okay...
Ca: Mi sento una merda... ho passato tutto l'ultimo mese a riempirti d'insulti, quando invece non li meritavi e sei l'unico che mi sta davvero vicino. Potrai mai perdonarmi?
Be: Dimentichi il fatto che anche io ti insultavo...
Le sue labbra si distendono in un sorriso. Quanto puó essere bella?
Be: E poi io ti ho già perdonata... lo ho già fatto un mese fa, ho capito subito che non potevo avercela con te per una cosa di cui la colpa è solo mia... io non posso perderti, sei tutto ciò di cui ho bisogno.
Ca: Beck ma tu allora...
Abbasso lo sguardo arrossendo imbarazzato, annuisco.
Ca: Ma noi siamo...
Be: Cugini, siamo cugini. Lo so.
Ca: Non possiamo...
Be: So anche questo.
Ca: E mio padre...
Be: Si, lo so. Ma non ci riesco. So che tra noi non ci sarà mai nulla.
Ca: Beck, anche io provavo qualcosa per te... solo che dopo tutto questo...
Be: Hai bisogno di tempo...
Ca: Ecco, si.
Be: Aspetterò, aspetterò anche tutta la vita per te.
Cat's pov
Be: Aspetterò, aspetterò anche tutta la vita per te.
Perchè lo fa? Come fa ad essere così buono dopo quello che gli ho fatto passare?
Non pensarci Cat, goditi il momento e basta. Chiudo gli occhi e mi lascio cullare tra le sue braccia.
Sa: Ma cosa...
Sarah entra in bagno, ma si immobilizza qualche passo oltre la porta, si gratta la testa e ci guarda. Indossa la maglietta che Mike portava ieri sera.
Mi: Sarah io intanto ti faccio la colaz...
Anche Mike si immobilizza qualche passo dopo.
Mi: Devo fare la colazione anche per voi due?
Alzo lo sguardo su Beck che continua a pettinarmi i capelli con le dita, mi guarda per un po'.
Be: No, non serve.
Mi: Okay, d'accordo.
Il biondo esce dalla stanza.
Sa: Uso l'altro bagno...
Esce anche lei. Beck mi sorride.
Be: Hai programmi per oggi?
Ca: No, penso di essere libera.
Be: Allora fatti una doccia, cambiati i vestiti che oggi ti porto in un posto speciale.
Ca: Okay...
Mi alzo dalle sue ginocchia, lui fa lo stesso, poi esce dal bagno chiudendo la porta e lasciandomi sola.
Fisso la porta cercando di capire cos'è appena successo.
Beck è stato così dolce con me, infondo non gliene viene niente dal fatto che io stia bene o meno. Passo una mano sul braccio percorrendo la piccola cicatrice di tre anni fa, quella fatta in quei momenti di solitudine lontana da Beck. Poi tocco il taglio ancora fresco, per James. E capisco che infondo è la stessa cosa, solo che io ho tre anni in più rispetto alla quindicenne che ero appena trasferita.
Capisco anche che ho paura e che non posso stare sola, che voglio Beck al mio fianco; e così sarà.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro