1973


Scena 3 :

Puoi sentire l'orologio ticchettare, scandendo i minuti in modo placido. Lo osservi mentre se ne sta appoggiato al tuo letto il braccio ti sfiora la gamba.
Benjamin lascia scorre catenella dell'orologio da taschino per trattenerlo e richiamarlo a se.
"Lo farai cadere..." lo rimbecchi con voce gracchiante.
Il tuo amato pare destarsi prende in mano l'orologio e lo poggia sulla tua mano "Se anche cadesse non accadrebbe niente, non ha mai segnato l'ora giusta... Se anche cade, semplicemente... lo riagguanterò... Sono bravo nel farlo..."
Sorridi e senti ogni cellula del tuo volto lacerarsi e urlare, il dolore riverbera dal passato, chiudi gli occhi mentre il respiro ti muore in gola.
Avverti le mani di Benjamin e un rotondo e freddo oggetto di metallo ti scivola nel palmo.
Poi le sue braccia ti avvolgono.
"Sono in pezzi Ben..." ansimi mentre le sue mani ti carezzano la nuca.
"Li rimetterò assieme io... Non ti lascerò cadere... Tienilo per me ok?"
La sua voce svanisce lentamente assieme al suo odore, al suo sapore e a quel calore che ti avvolgeva riuscendo a scacciare il peggiore degli incubi, ti risvegli da solo, in una cabina che odora di fumo mentre il rollio del traghetto ti fa risalire in gola quella birra annacquata che è stata la tua cena. Ti alzi e scansi la gamba di Anthony che ciondola dalla cuccetta sopra alla tua.
Quanto ti alzi la cabina ti vortica attorno. Avanzi a fatica fino ad andare a sbattere contro la porta.

A fatica riesci a raggiugere il ponte e arranchi fino al bordo per liberarti, forse persino delle tue viscere appoggi la fronte.
Sei dannatamente lontano da lui, ti sei lasciato il nuovo continente, la tua vecchia vita.
Infila la mano in tasca e ne estrai quell'orologio, il suo orologio...
Lo fai scattare e ci trovi incisa una data, 20 agosto, la sua data...
Ce l'aveva fatta incidere suo padre, ma nono glielo aveva mai dato... era morto prima che Benjamin potesse ricordarselo e poi sua madre aveva annullato se stessa in fiumi di alcool, prima di raggiungere l'oblio abbandonando Benjamin con un fratello che non si era mai dimostrato in grado di prendersi cura di lui...
E anche tu senti di non esserne stato capace...
Guardi il quadrante, è incrinato... Ed è stata tutta colpa tua...
Lo hai trascinato nel delirio che era la tua vita, si è frapposto tra te e le Fine e per questo è stato travolto... Lo hai intravisto in quel letto, non avresti mai voluto che accadesse.
Saresti dovuto andartene ma quando Val ti ha suggerito di nasconderti il tuo cuore ti ha mosso la mano... Gli hai scritto, hai messo la tua anima a nudo, lo hai atteso ma non è mai arrivato... Non lo rivedrai mai più...

L'isola appare in lontananza, offuscata dalle lacrime e dalla nausea.
Le dita si dischiudono e la catenella ti scorre tra le dita, scivola via e speri che il vuoto ti abbandoni, cada via assieme a quell'ultimo ricordo di Benjamin.

Ricordi la sua mano che si protendeva verso di te prima dell'incidente, le sue dita che contornano i segni sul tuo volto prima di baciarle, era pronto a rischiare tutto...

Il panico ti attanaglia mente la catena ti scivola via dalle dita, ti lanci dietro di lui e è come se il vuoto ti stesse reclamando.

Due mani ti afferrano gemi, ti accasci...

Lo hai lasciato cadere... Lo hai abbandonato...

"Bill..."

Riapri gli occhi, Anthony si china su di te e ti lascia oscillare l'orologio davanti agli occhi.
"Tieni, portalo in cabina e restaci... Sei uno schifo... Fortuna che ti sono corso dietro vecchietto..."
Osservi quell'orologio che oscilla davanti a te, allunghi la mano e poi scosti lo sguardo su Anthony. La sua stupida camicia hawaiana, la canotta più ingiallita del mondo, pantaloncini blu e ovviamente le scarpe slacciate come un ragazzino e sorridi ritirando la mano.

"Bill?"

Anthony si avvicina e puoi vedere la preoccupazione emergere nei suoi occhi.
"Ti accompagno?"

Sbuffi infastidito ma non ti opponi quando ti afferra e ti aiuta a rialzarti obbligandoti ad appoggiarti a lui.
Non lo ammetterai ma gli sei grato perché il mondo continua a girare, e non smette nemmeno quando Anthony ti fa sdraiare nella tua cuccetta.

Te ne resti ad occhi chiusi mentre le ombre del tuo sogno riaffiorano.

"Bill..."

Quando riapri gli occhi l'orologio oscilla di nuovo davanti a te.
"Te lo metto in borsa"

Lo osservi un'ultima volta prima di dargli le spalle.
"È solo un orologio rotto... Puoi anche buttarlo!