1981

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Benjamin chiuse lo sportello e si massaggiò il fianco quando gli mandò la consueta stilettata.
Se solo sua moglie lo avesse visto lo avrebbe rimproverato, come era consueta fare ogni volta che cercava di distaccarsi, di fare qualcosa da solo.
Stanco di quei pensieri si appoggiò al volante stringendo il pacco che Val gli aveva portato, il suo prezioso segreto.
Lo trattava più come se fosse suo figlio alle volte, tranne quando la sera, rapace scivolava al suo fianco, pretendendo il suo compenso per la sua dedizione. E lui le concedeva quanto richiesto, in fondo glielo doveva, lo sentiva eppure...

Ricordava quegli occhi scuri, così simili ai propri, abbracci rubati nelle tenebre e un affetto profondo, il cui ricordo gli lasciava profonde stilettate di dolore e malinconia.

Con lo sguardo carezzò il pacchetto e poi, con quasi religiosa dedizione lo aprì.
Al suo interno di trovò due biglietti aerei, da New York a Londra e uno di questi era intestato a lui, l'ombra che affollava i suoi sogni. Poi vide del contante, dollari e sterline scozzesi e due passaporti.
Il primo era una buona copia del suo, doveva essere costato una fortuna si disse Benjamin, sembrava assolutamente vero.

Benjamin prese infine il secondo passaporto con mani tremanti e lentamente lo aprì.
WILLIAM
GREENE

Quel cognome lo sorprese, Era il suo... William aveva preso il suo cognome per quel falso documento? Perché?
Delineò la foto che vi era impressa, capelli cortissimi e profondi segni solcavano il suo volto. Il promemoria di un grande dolore?

Carezzò la sua guancia, avvertendo il segno che la solcava.
Aveva sognato di nuovo William quella notte, era sotto di lui e lo guardava mentre la sua bocca si dischiudeva in una perfetta estatica immagine.

"Dobbiamo scappare..."

La bellezza svaniva lasciando posto a un volto furente "Non scapperò davanti a loro, non mi piegherò" ringhia, la sua espressione ferita e dardeggiante.
"Ti cattureranno per sempre..." ti odi dirgli con voce tremante.
L'immagine di William balza in piedi "Dovranno uccidermi prima!"

Ti ritrovi di nuovo nella tua auto e riponi il passaporto nella scatola.
Questo è successo? Lo hanno preso? Si è fatto ammazzare?
Eppure ricordi ogni giorno di più momenti passati assieme, il sapore delle sue labbra, il suo tocco, il profumo dei suoi capelli... Quelle sensazioni sono più reali del tuo presente.

Una lacrima ti scorre lungo la guancia "Non puoi essere morto William... Sono così stanco di vivere questa menzogna con Julia... Avevi ragione... Vivere senza il tuo sapore è persino peggio della morte..."