Our Last Words - Missing Moments 3 - Broken
1981
Scena 5:
Inchiodi e per poco non colpisci il muretto perimetrale del cimitero, ti lanci fuori dalla macchina e ti precipiti da lui. Billy è rannicchiato su se stesso.
Non lo hai mai visto farsi così piccolo, scosso da tremori e non sai se stia piangendo o solo gelando essendo vestito così leggero e seduto su una lapide di marmo.
Ti togli subito la giacca e lo avvolgi prima di stringerlo con forza.
Gli passi la mano dietro la nuca e lo accarezzi.
Ti guardi attorno chiedendoti perché di tutti i posti verdi e vitali di quel piccolo borgo inglese Billy avesse scelto proprio il cimitero.
Quando ti ha detto di voler andare da Benjamin per un addio ti sei trattenuto a stento dall'aggrapparti a lui per implorarlo di non andare da solo. Ma sapevi quanto ne avesse bisogno dopo la morte del piccolo Benji, il suo cane prediletto.
Sei rimasto nella tua officina a fissare quell'auto smontata, quel ferrovecchio che Billy ha scelto dallo sfasciacarrozze, la macchina di James Bond.
Hai allentato e stretto lo stesso pezzo come un automa, hai vegetato per un'infinità di tempo non sapendo cosa sperare da quel viaggio e poi lui ti ha chiamato.
Lo hai sentito ansimare e per un orribile momento hai temuto che Lui, che Punisher lo avesse trovato e ferito a morte ma poi hai compreso che le ferite che ha ricevuto riguardavano il suo animo.
"Lei mi ha visto, mi ha teso una trappola... Voleva mandarmi un messaggio... Voleva che li vedessi assieme..."
Sei montato in macchina e sei corso da lui più veloce che hai potuto.
Adesso ti chiedi quanto deve essere rimasto solo in quel cimitero così prendi il volto e ti accorgi con orrore che sia pallido, le labbra screpolate con nuvolette che si condensavano davanti a lui.
Quando cerchi di proporgli di trovare un albergo per passare la notte lui si oppone con veemenza e comprendi che puoi solo caricarlo in macchina, porgergli la tua misera borraccia e guidare verso casa.
Durante il viaggio non smetti di parlargli della vostra piccola famiglia pelosa, del vostro gruppo, persino del mare avvolto dalla tempesta di quei giorni.
Billy rimane in silenzio finché non si addormenta ancora raggomitolato nella tua giacca.
Quando ti accorgi di essere abbastanza lontano decidi di fermarti.
Billy si lascia accompagnare come un bimbo, trovi un alloggio abbastanza spoglio e lo stringi a te chiedendoti cosa possa essere successo in quei giorni passati con Benjamin e Julia.
Quando ti svegli lo trovi seduto accanto alla finestra con in mano il collare di Benji.
"Ha fatto in modo che io arrivassi nel punto esatto dove avrei potuto vederli, mi ha tenuto a distanza ma non troppo... Perché dovevo vedere cosa gli avessi causato... La sua zoppia, il segno sul suo volto..."
Lo osservi, stringe il collare fissando il vuoto.
"io volevo solo dirgli addio... Non ero una minaccia eppure lei ha voluto mostrarmi quanto ormai sia suo, un giocattolo nelle sue mani... Lo ha esposto, come una bambola, lo ha cavalcato come una bestia..."
Si porta al cuore il collare e tu senti il suo dolore affondare nel tuo cuore.
"Bill, dobbiamo tornare indietro, devi strapparlo alle grinfie di quella donna devi..."
"NO!" ruggisce lui balzando in piedi.
Ti alzi e lo affronti a muso duro "Bill, non puoi voltargli le spalle!"
Ti afferra il volto e ti preme le labbra bloccando le tue parole.
"No..." ringhia spingendoti sul letto.
Cerchi di rialzarti ma ti afferra per il collo spingendoti di nuovo giù.
"Bill, tu lo ami ancora"
Gli hai gridato in faccia il tuo dolore e quando i suoi grandi occhi scuri si riempiono di tristezza ti detesti.
Billy si sofferma un attimo prima di sussurrare con voce tramante un flebile "No..." prima di baciarti di nuovo. E dopo tanta resistenza ti lasci andare perché sai che è quello di cui ha bisogno, di annullare ogni pensiero, rabbia e dolore finché non crolla sprofondando in un sonno silenzioso ma turbato.
Lo hai osservato, il respiro spezzato, come se il dolore gli bloccasse il respiro.
Ti allontani per un momento e frughi nella tua borsa e ne estrai un orologio da taschino, lo fai scattare e osservi la data che vi è incisa.
20 Agosto
"Sai Benjamin, non mi sei mai piaciuto ma... Questo perché pensavo che tu potessi solo farlo soffrire... Ma io lo amo e... Lo amo molto più di quanto tu possa immaginare..."
Lasci oscillare l'orologio davanti immaginando il suo pallido volto inglese.
"Più della mia felicità io desidero la sua e ormai ho compreso, che lo sarà solamente assieme a te... Aspettami Benjamin Greene, perché sto venendo per te... Per riunirvi ancora... Non importa quanto questo possa farmi male io lo farò!"
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