1973

Piccolo, Anthony strinse il pungo e lo sbattè sulla pietra pentendosene subito dopo.
Ancora lo trattava come il ragazzino dai capelli cespugliosi che aveva accolto nella sua Compagnia, annusando le capacità informatiche in lui.
Un ragazzino, dopo tutti quel tempo assieme ancora non lo vedeva come un uomo, figurarsi un ipotetico compagno.

Dette un pugno alla parete e gemette riportandoselo al petto.

"Puoi sempre colpire la vera meta di tutta quella rabbia lo sai vero?"

Anthony sussultò per poi imprecare verso Billy quando lo vide avanzare con falsa calma.
Gli sedette accanto e un pensante silenzio carico di attesa calò su entrambi.

Alla fine, fu Billy a spazientirsi e rompere il ghiaccio.
"Vuoi andartene?"

Anthony prima sbattè le palpebre perplesso, finendo con lo scoppiare a ridere in modo convulso. "Non è possibile che tu possa davvero farmi questa domanda, possibile che non riesci a capire che ti amo?"

"Non sai cosa stai dicendo piccolo, non sai davvero troppe cose di me... In pratica sono un bambino traumatizzato dentro il corpo ricolmo di cicatrici di uno psicopatico... Un grosso corpo di uno stupido ex marine... Chiunque mi voglia bene finisce per ferirsi... Sono uno stronzo egoista... Fa come Benjamin, vattene"

Stavolta il pugno lo colpì in piena faccia e la panchina su sui stavano seduti si ribaltò mentre Anthony gli si scagliava contro colpendolo una seconda volta.

Billy rimase immobile lasciandolo fare ma quando si aspettò di ricevere l'ennesimo colpo in faccia, l'altro gli bloccò le braccia sopra la testa e reclamò bramoso le sue labbra per se.
"Smettila... Ti amo proprio perché ti conosco..." gli sussurrò prima di baciarlo di nuovo.
Lasciò correre le mani su quel corpo a lungo bramato "Ti amo brutto idiota... ti desidero così tanto da impazzire... E tu continui a chiamarmi... Piccolo..."

A quel punto Billy gli carezzò la nuca stringendolo a se.
"Va bene..."

La sua voce era incrinata, il suo corpo immobile, come in attesa della decisione che l'altro avrebbe preso. Una parte di Anthony avrebbe voluto alzarsi, dargli la mano e tornare a un momento prima di baciarlo, ma il desiderio ormai aveva preso il controllo di ogni suo gesto, così con un rapido gesto sganciò i pantaloni dell'altro e vi si insinuò. Sangue e desiderio era ciò che assaporavano le sue labbra.

Day 304 – PROMPT – dentro ancora un bambino (01.11.2022) Our Last Words - Missing Moments – 12