"Davvero?"
Aleksander rise davanti alla felicità che vedeva nei dorati occhi di Freddie, annuì e si protese verso di lui per baciarlo.
"Grazie grazie grazie!!!!" urlò Freddie afferrando la testa dell'altro per baciarlo con rinnovata foga.
Aleksander si abbandonò, lasciandosi trascinare dall'ardore di Freddie, era libero.
Da sua madre, dalla sua infanzia, dalle sue incertezze, voleva essere finalmente se stesso, fare le sue scelte ed era bello iniziare questo nuovo percorso con qualcuno.
Freddie si strinse felice e sorseggiò il suo tè "ho tantissime idee per questo libro, davvero vuoi darmi carta bianca?"
Aleksander rise ancora guardando quelle fossette incorniciare quella immensa soddisfazione di quel volto che stava imparando ad amare.
"Sono certo che saprai rendere giustizia a tutta questa storia, senza scordare gli errori compiuti da tutti i giocatori partecipanti a questa lunga partita..."
"Sicuro di non volerlo fare te?"
Aleksander si guardò attorno, Parigi li abbracciava con una bellissima giornata primaverile, scosse la testa sereno, aveva vissuto nel passato fin troppo a lungo, voleva solo guardare avanti.
"Non potrei essere obbiettivo... Troppi sbagli, troppe scelte che mi hanno segnato..."
"E nessuno nel tuo mondo ha il permesso di commettere un errore?"
"Non so... Mi sono sforzato di comprendere... Di capire cosa potesse aver portato mio padre a lasciare la sua casa, la sua vita per un uomo... Che non riuscirò mai a comprendere... Lui ha fatto cose orribili eppure così tanti lo hanno amato e difeso... Ma tu lo comprendi e immagino che riuscirai a raccontare la storia nel migliore dei modi"
Freddie accettò quelle parole.
"Hai scelto di accettare quanto ti ha lasciato?"
Kate prima che partissero aveva lasciato loro una busta, nel testamento Benjamin aveva lasciato a Aleksander un piccolo tesoro, frutto del suo lavoro come storico.
Freddie lo aveva osservato a lungo, indeciso se accettare o meno quel dono.
Stavolta alla domanda Aleksander annuì, aveva passato il comando del giornale ad Alëna, accettare quei soldi era il primo passo per discostarsi definitivamente dalla madre, assieme a quel trasferimento a Parigi.
Era ancora lontana la fine del viaggio ma non gli interessava si sarebbe gustato ogni momento, senza alcuna interferenza.
Freddie avrebbe potuto lavorare al suo libro e lui si sarebbe dedicato a riscoprire se stesso, le proprie passioni e la propria strada e suo padre con quel dono glielo avrebbe permesso.