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7th october
6:17 pm
Giovedì arrivò in fretta, e nel frattempo Jongin e Kyungsoo non avevano più avuto una vera e propria conversazione. O meglio, il minore aveva provato più volte a scrivergli, ma l'altro ragazzo sembrava sempre distaccato.
Se uno avesse letto i loro ultimi messaggi avrebbe sicuramente pensato fossero solo poco più che semplici sconosciuti.
Il più alto, dopo appena due giorni, aveva già cominciato a preoccuparsi perché Kyungsoo era, sì, chiuso e timido, ma non con lui. Non più, almeno.
Gli sembrava quasi arrabbiato, ma lo riteneva impossibile: lui non aveva fatto nulla che possa averlo fatto arrabbiare. Assolutamente nulla. E questo "nulla" era il risultato di una lunga riflessione riguardo tutto ciò che aveva fatto o detto al più grande.
Si disse che magari non era colpa sua, che magari il maggiore stava male per qualche altro motivo e che gliene avrebbe parlato non appena l'avesse ritenuto necessario. Forse ci stava pensando troppo e stava diventando paranoico, ma non avrebbe lasciato perdere.
Forse, chiedere un parere a Sehun, quel pomeriggio, sarebbe stata una buona idea, ma era ancora indeciso.
E, appunto, non riuscì a pensare ad altro per tutto il giorno.
Kyungsoo rimase il suo pensiero fisso anche per tutto il tempo in cui era rimasto ad aspettare Sehun al cinema, e lo fu pure quando quest'ultimo arrivò.
Si chiedeva quale fosse il modo migliore per chiedergli un consiglio preciso per la sua situazione, pur rimanendo vago sui dettagli, che si dimenticò di dirgli che dovevano cambiare film. Ma ormai era troppo tardi, perché il minore aveva già comprato i biglietti.
— Che c'è? Non ti interessa il film? — gli chiese il più piccolo, vedendolo pensieroso anche quando erano già seduti sulle poltrone in sala, con la proiezione già iniziata da una ventina di minuti.
— Hm? No, non è questo... In realtà il film l'ho già visto — spiegò.
— Davvero? Perché non me l'hai detto prima? — domandò di nuovo il più piccolo.
Jongin abbassò lo sguardo — Scusa, ma oggi ho la testa altrove. —
— Sì, ho notato — commentò l'altro — Mi dici che ti prende? —
Il maggiore sospirò — Sono preoccupato per Kyungsoo — ammise, finalmente.
— Il barista intendi? — chiese Sehun, giusto per avere conferma, e l'altro annuì. — Come mai sei preoccupato per lui? —
— Non lo so... È strano. Ora sembra freddo con me, e ho paura di aver fatto qualcosa che lo abbia fatto arrabbiare. Il giorno prima era tutto a posto, e ora quasi non mi parla — disse, con un tono quasi malinconico.
Sehun dovette riflettere un attimo per riorganizzare le idee e assimilare ciò che il suo amico gli aveva appena comunicato.
— Di cosa avete parlato l'ultima volta in cui l'hai sentito? — domandò il minore, per provare a capire meglio. Magari il ragazzo gli aveva detto qualcosa di offensivo senza rendersene conto, perché non aveva intenzione di offenderlo.
Jongin esitò qualche secondo prima di rispondere, cercando di scegliere bene le sue parole. Non voleva certo dirgli che l'argomento della loro ultima conversazione erano stati proprio lui e Luhan.
— Niente in particolare — cominciò, restando vago apposta — Lui mi ha chiesto se volessi uscire e io gli ho risposto che non potevo perché dovevo venire qui con te — concluse, con un tono che ostentava la sua innocenza.
Sehun sorrise divertito: la soluzione era così evidente - o almeno, per lui lo era. Jongin l'aveva avuta sotto al naso per tutto il tempo eppure non se n'era ancora accorto.
— È geloso — affermò, come se questa fosse la cosa più ovvia del mondo - e, in effetti, avrebbe potuto esserlo.
Il più grande lo guardò senza capire. — Geloso di chi? —
Sehun scosse la testa, ridacchiando un po'. Davvero il suo amico era cieco fino a questo punto?
— Beh, di te — rispose, ancora una volta, come se fosse tanto ovvio quanto 2 + 2 = 4, se non ancora più ovvio.
— Non vuole che tu esca con me perché tu gli piaci — spiegò meglio.
Il diretto interessato faticò a trattenere una risata, ma era costretto a non fare troppo rumore perché erano pur sempre in una sala di un cinema. — Ma va, siamo solo amici — smentì il più piccolo.
— Questo dovresti dirglielo a lui, perché non credo che lui la pensi allo stesso modo, visto come ti guarda ogni volta che siamo al bar — insistette Sehun, stuzzicandolo un po'.
L'altro sbuffò — Te lo ripeto: io e Kyungsoo siamo solo amici — il suo tono era risolutivo. Quelle sarebbero state le ultime parole che intendeva pronunciare al riguardo, ma il minore non colse il segno.
— Certo, amici come me e Luhan — lo provocò, invece.
Il più grande sospirò ancora e roteò gli occhi. Era inutile discutere con Sehun perché a volte sapeva essere davvero testardo.
— Non sei d'aiuto. —
Questo alzò le spalle — Io sto cercando di aiutarti. Sei tu che non mi vuoi ascoltare — disse, quasi offeso. — Secondo me voi due stareste bene insieme — aggiunse.
— Io non credo. —
— Perché? —
« Perché a me piace un altro » avrebbe voluto rispondere ma rimase in silenzio e tornò a concentrarsi sulla proiezione, che intanto era andata avanti.
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io intanto non mi sono ancora ripresa da avengers infinity war
quest'anno mi ero già depressa abbastanza con maze runner the death cure, ma la marvel ci tiene a rigirare il coltello nella piaga
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