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26th september
5:57 pm

Se ci fosse stata una parola che potesse descrivere la sua vita, quella sarebbe monotona. Si divideva solo tra casa e lavoro, ovvero il bar in cui aveva un impiego part-time. Ma in fondo a lui andava bene, gli piaceva la tranquillità, anche se a volte era stancante e gli sarebbe piaciuto qualche cambiamento.
L'unica cosa degna di nota era quel ragazzo, Jongin, che aveva conosciuto proprio grazie a quella vita monotona in cui si ritrovava. Veniva nel suo bar praticamente tutti i pomeriggi verso le sei e mezza, accompagnato da un suo amico, Sehun.
Ricordava la prima volta in cui l'aveva visto varcare la soglia del suo locale, qualche giorno dopo la sua assunzione.

Un metro e ottanta di pura perfezione.

Kyungsoo aveva capito fin da subito che non avrebbe mai avuto nessuna speranza con uno come lui.
Era troppo bello, infatti qualche tempo dopo era stato preso per il suo primo incarico da modello, ed era venuto al bar con un paio di amici a festeggiare.

Ogni volta che entrava, doveva stare attento a non guardarlo troppo - o quanto meno a non farsi beccare -, se no avrebbe pensato male di lui e avrebbe smesso di venire. Per fortuna né lui né Sehun si erano accorti del ragazzo dietro al bancone, che sembrava praticamente mangiarsi il Jongin con gli occhi.

Per lui non era una semplice cotta, col tempo era diventata una cosa sempre più seria. Jongin ormai era diventato il suo pensiero fisso da un bel po'. Il suo sorriso, la sua risata e la sua voce erano tutto ciò a cui pensare quando aveva bisogno di tirarsi su di morale.
Aveva conservato le pagine delle riviste per cui aveva posato e si era informato su di lui. Si era limitato solo cose innocenti come la data di nascita, per pura curiosità, e ora sapeva che era del 1994. Questo faceva di Kyungsoo un suo hyung, anche se dall'aspetto non sembrava. In realtà la differenza tra i due era minima, solo di un'anno visto che il barista era del 1993.

In ogni caso, lui poteva solo continuare ad osservare da lontano ciò che non sarebbe mai riuscito a raggiungere, nonostante fossero così vicini - a livelli di spazio, visto che l'altro ragazzo era a pochi metri da lui.
Lui non era all'altezza di Jongin, non c'erano possibilità che si accorgesse di lui, e di questo ne aveva già avuto la conferma, in una tranquilla giornata di inizio autunno.
Anche quella volta Jongin si era presentato al bar alla solita ora, come quasi tutti i giorni, ma, stranamente, era da solo. Era davvero insolito, visto che se uno dei due non poteva venire perché era malto, ad esempio, non ci andava nessuno. Quindi l'unica ipotesi possibile era che Sehun era semplicemente in ritardo e sarebbe arrivato da un momento all'altro, così il ragazzo appena entrato si mise a sedere ad un tavolo, aspettando il suo amico.

Rimase ad attenderlo per più di tre quarti d'ora, prima di capire che non si sarebbe mai arrivato nessuno. Aveva aspettato guardando ad intervalli regolari il suo cellulare per vedere se l'altro avesse risposto ad uno dei suoi messaggi. Alla fine una risposta sì, era arrivata, ma non era ciò che avrebbe voluto leggere.
A quel punto, spense il dispositivo e lo mise via, poi ordinò una birra a Kyungsoo, perché visto che era lì, anche se da solo, era un peccato non approfittarne.

— Sehun non c'è? — chiese il più basso, mentre appoggiava il bicchiere sul tavolo.

L'altro in risposta fece spallucce, afferrando il calice per il manico e portandoselo alla bocca.

Il maggiore fece per andarsene, recuperando il vassoio con il quale gli aveva portato la birra, ma Jongin lo fermò con un semplice "aspetta".
Allora il ragazzo si girò verso di lui, e il più alto continuò: — Ti va di farmi compagnia finche non finisco la birra? Tanto non c'è nessun altro nel bar. —

Kyungsoo si guardò un attimo intorno per constatare che sì, erano effettivamente gli unici all'interno del locale. Così si disse che non c'era nulla di male se si prendeva qualche minuto di pausa e rimaneva a parlare con il più piccolo.

— Hum... Come mai Sehun non è venuto? — domandò, troppo curioso.
Ma, prima di una qualsiasi reazione da parte di Jongin, aggiunse: — Se posso permettermi... —

L'espressione dell'altro ragazzo si intristì un po', e guardò dentro il suo bicchiere di birra come in cerca di conforto — Credo che abbia trovato un ragazzo — rispose, senza nascondere quella sfumatura di amarezza nella sua voce — O lo farà presto, per lo meno — precisò.

— Ah, sono felice per lui — Jongin, invece, sembrava essere di tutt'altro avviso. Sembrava quasi geloso. Il che fece nascere nella testa del più grande un'ipotesi, che per quanto ci provasse non riusciva a scacciarla dalla sua testa. Non erano fatti suoi, ma voleva saperlo.
— Ti piace Sehun? — ciò che avrebbe dovuto rimanere solo uno dei tanti pensieri nella sua mente, uscì, senza che lui potesse fermare quelle parole.

Dopo aver visto l'espressione attonita dipinta sul volto di Jongin, prese il vassoio e farfugliò delle scuse, imbrazzato: — N-non dovevo dirlo, mi dispiace davvero — poi tornò dietro al bancone.
Iniziò a pulirne il piano di legno con una spugnetta, solo per fingere di essere occupato. Era una scusa come un'altra per tenere la testa bassa e non doverlo guardare in volto: si vergognava troppo.

Sperava di essersi sbagliato, con tutto il cuore. Anche se più ci pensava e più la sua ipotesi aveva un senso.
Tutte quelle piccole attenzioni che Jongin rivolgeva al suo amico, come sorridere quando i loro sguardi si incrociavano, non staccargli gli occhi di dosso mentre erano seduti al tavolo o offrigli da bere a bar; erano davvero delle piccolezze, ma c'erano, e non lasciavano dubbi.

Quando rialzò lo sguardo, Jongin se n'era già andato e gli aveva lasciato i soldi della birra accanto al bicchiere vuoto sul tavolo.

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era da mesi che dicevo di volerla pubblicare e alla fine ce l'ho fatta

l'avrei fatto prima, ma poi wattpad ha avuto dei problemi e quindi avevo paura di non riuscire a pubblicare i capitoli o di perderli com'è successo ad altri

poi boh, so che quei problemi si sono risolti da un po', ma mi ero dimenticata di revisionare la storia quindi ho preferito aspettare

e niente, spero vi piaccia, anche se fa abbastanza pietà ahah

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