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Injured

Appena indossata la sua nuova divisa, Petra si fiondò per le scale, pronta per il suo strano appuntamento con Levi alle scuderie.

Il tempo fuori era meravigliosamente rinfrescante, ma il cielo sembrava un po' nuvoloso: poteva scoppiare a piovere da un momento all'altro.

Una voce profonda e incredibilmente sexy richiamò la sua attenzione, proprio dietro di lei.

"Petra, da questa parte"

"Eccomi, signore" esclamò avvicinandosi, portando il pugno al cuore.

Senza troppi giri di parole, l'uomo le porse un mantello verde, le Ali della Libertà cucite su di esso.

"Mettilo"

"Oh...grazie" gli sorrise, la voce rotta dall'emozione.

Finalmente le Ali della Libertà erano veramente sue. Non poteva essere più felice.

Indossò il mantello con orgoglio, montando il suo cavallo già sellato e strigliato con cura in precedenza.

"Ok, Petra, faremo una rapida esercitazione a cavallo da qui fino al bosco, ritorne-remo molto in fretta" la informò Levi, constatando una strana espressione di sollievo mista a delusione nel volto della sua sottoposta, che si riscosse velocemente, imba-stendo un sorriso.

"Va bene, andiamo" esclamò con sicurezza, seguendo senza indugio il cavallo nero di Levi, avviandosi trotterellando lungo la strada prestabilita.

Entrambi i cavalli passarono rapidamente dal trotto al galoppo mentre si avvicinavano sempre di più al bosco.

Il meraviglioso cavallo marrone di Petra seguiva automaticamente il maestoso stallone di Levi e ben presto raggiunsero l'enorme albero che segnava il limitare della fo-resta.

"Petra, stai sempre dietro di me, intesi?" le ordino il Caporale appena si addentrarono nei boschi, stranamente pensieroso.

La ragazza fece come le era stato detto senza discutere, ma improvvisamente il cielo si oscurò ancora più di prima.

Una fitta pioggia torrenziale cominciò cadere imperterrita e una nebbia fitta si alzò da terra, rendendo impossibile vedere più lontano del proprio naso.

Andando avanti, Levi smise di sentire il rumore degli zoccoli del cavallo della giovane soldatessa. La consapevolezza gli gelò il sangue nelle vene.

"Petra!" gridò, guardando indietro, realizzando che Petra si era davvero persa nella nebbia.

Sapeva quanto fosse estremamente pericoloso andarsene al giro con quel tipo tempo, specialmente a cavallo.

Gli animali sarebbero diventati molto più selvaggi e insicuri con quell'atmosfera opprimente.

Attese in silenzio, sperando di sentire qualcosa che gli desse un indizio di dove si fosse cacciata, ma non c'era niente a parte il silenzio più assoluto.

Senza pensarci due volte, l'uomo azionò all'istante il dispositivo per il movimento tridimensionale, disposto a tutto pur di trovarla sana e salva.

Cercava disperatamente di mantenere la calma, ma il suo cuore lo tradiva, battendo all'impazzata mentre ispezionava ogni angolo di quel bosco fangoso.

L'unica speranza era trovare le impronte degli zoccoli del suo cavallo marcate in terra, ma niente, solo pioggia che continuava a cadere sul suo volto.

Nella sua affrettata ricerca, pregava silenziosamente che quella sciocca stesse bene.


P.O.V. Petra

Non riesco a vedere una sola cosa di fronte a me, né posso sentire il rumore degli zoccoli del cavallo di Levi.

Il mio cavallo si imbizzarrisce immediatamente al rombo violento del tuono che per poco non mi fa venire un infarto, dirigendosi chissà dove.

Merda, così non va per niente bene

Il vento e l'acqua scorre senza pietà sui miei capelli e il mio corpo, infradiciandomi fino al midollo.

Cerco di calmare il mio cavallo, completamente terrorizzato, accarezzandogli delicatamente il muso, non sortendo comunque grandi risultati.

"Shh, tranquilla bellezza, andrà tutto bene, vedra-AHHH!"

FINE P.O.V. Petra

Il cavallo si schiantò contro un enorme albero spinoso, perdendo l'equilibrio inciampando sulle radici, disarcionando la sua padrona, che cadde sbattendo la testa sulle rocce, perdendo i sensi.

Il sangue scorreva copioso dalla tempia.


...


(QUARTIER GENERALE)

"Dove diamine è finito Levi?" sbuffò Erwin, fissando il tremendo temporale fuori dal-la finestra gocciolante del suo ufficio.

"Buongiorno Erwin!" una donna con lunghi capelli castani raccolti in una coda di cavallo e dei grandi occhiali fece irruzione nella stanza senza preavviso.

L'uomo non diede segno di stupore, ormai ci era abituato.

"Hanji...cosa ci fai in piedi così presto? L'allenamento inizierà tra un'ora" puntualizzò il biondo, non distogliendo lo sguardo dal panorama.

"Lo so, ma sono così eccitata di insegnare ai cadetti tutto ciò che so sui Titani!" esclamò la scienziata con un rivolo di bava sulle labbra e gli occhi luccicanti. "Non vedo l'ora!"

"Hanji? Cosa hai in mano?" le domandò Erwin, aggrottando il folto sopracciglio.

"Oh, questo?" sollevò il sacchetto di plastica pieno di diverse ciocche di capelli tutte di colore diverso.

"Ho pensato di raccogliere alcuni campioni di capelli delle nuove reclute mentre dormivano, tutto qui"

"Sei incredibile. Hanji" sbuffò esasperato il biondo, scuotendo scoraggiato il capo.

"Ma sai cosa c'è di strano? Volevo un campione di capelli da quella ragazza con i ca-pelli arancioni, Petra, ma lei non era nella sua stanza..." osservò Hanji, grattandosi la testa.

"Hm...così Levi e Petra sono entrambi spariti nel nulla...ma dove sono?"


...


"Petra! Petra!" gridò l'uomo ancora una volta, non ricevendo ancora nessuna rispo-sta.

Improvvisamente, il cavallo marrone della ragazza gli tagliò la strada, galoppando all'impazzata verso chissà dove.

Il moro accelerò rapidamente, attraversando il bosco, trovando finalmente Petra stesa a terra, sanguinante e circondata da due lupi neri.

"State indietro!" urlò contro di loro sguainando le spade, facendole tintinnare sinistramente.

I lupi sembravano piuttosto confusi e intimoriti, ma continuavano a latrare contro lo sconosciuto, che non si smuoveva di un millimetro.

Un ululato di dolore di un lupo proveniente dal profondo dei boschi richiamò i suoi simili, che si ritirarono verso il loro covo.

"Tranquilla Petra, adesso ci sono io" le sussurrò, prendendola tra le sue braccia.

Dopo qualche minuto, Petra riprese lentamente i sensi, socchiudendo i suoi grandi occhi color oro, incontrando lo sguardo del suo salvatore.

"C-capo...Caporale Levi" mugugnò, la voce ancora tremolante e debole.

"Ti riporto a casa, riposa per ora"

Entrambi fecero ritorno al castello salvi, ma Petra ancora non si sentiva affatto bene per via della botta subita durante la caduta. Levi la portò immediatamente in infer-meria, dove Hanji si sarebbe presa cura di lei.

"Starò bene, signorina Zoe?" le chiese la giovane con tono preoccupato, massag-giandosi nervosamente la testa dolorante.

"Non preoccuparti cara, ho visto di peggio, starai alla grande. E non chiamarmi signorina, ti prego" la rassicurò Hanji con un grande sorriso.

Una volta curata la paziente, la castana uscì dalla stanza per permetterle di riposarsi, ma a breve Levi prese il suo posto.

"Ti senti bene?" le chiese, sentendosi visibilmente in colpa.

"Sì, mi sento molto meglio, credo"

"Non volevo farti del male là fuori, mi dispiace molto" si scusò, avvinandosi ancora di più alla ragazza, lasciando uno spazio minimo tra di loro.

"Non è stata colpa vostra, non avevate idea di ciò che sarebbe successo. Comunque sia, un soldato deve essere pronto a tutto, giusto?" lo rassicurò, facendo spallucce.

Le sue guance si imporporarono quando realizzò quanto i loro volti fossero realmen-te vicini.

Moriva dalla voglia di baciarlo.

Si sporse in avanti e Levi fece altrettanto, premendo le labbra contro quelle della sua sottoposta, sigillandole in un morbido e delicato bacio.


Spazio dell'autrice

Finalmente! Sono così contenta di essere riuscita a finire di tradurre questo capitolo, è uno dei miei preferiti! :D

Spero che il capitolo e la storia vi piaccia, faccio sempre del mio meglio.

Aggiornerò presto, lo prometto.

Alla prossima!


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