A Baby?
"Bene, signorinella, sarai felice di sapere che molto probabilmente sei incinta!"
Quelle parole rimbombavano ripetutamente nella mente di Petra, ancora non in grado di realizzare il responso dell'amica.
Scosse la testa, portandosi una mano al grembo, cercando di ragionare.
'Incinta?', si domandò fra sé, 'Come posso essere incinta? È impossibile!'.
La giovane prese un profondo respiro, fermando il violento tremolio delle mani, ricomponendosi dallo shock. "Hanji", bisbigliò, "sei sicura? Aspetto davvero un bambino?".
La scienziata annuì con la testa, con un sorriso smagliante che le illuminava il volto. "Ancora devo fare alcuni accertamenti, ma direi che le probabilità sono molto alte. Non è eccitante?", esclamò entusiasta, con uno strano luccichio negli occhi. "Ho sempre desiderato seguire una gravidanza, studiare i cambiamenti fisici della gestante, osservare la crescita del feto e tutti gli eventi ad esso collegati, e ora ne ho l'occasione grazie a te", sbraitò infine, abbracciando forte Petra, che fissava stranita l'amica.
Hanji notò lo sguardo confuso della ragazza, e con un sospiro le diede qualche pacca sulla spalla, cercando di tranquillizzarla. "Ehi, non ti angosciare. Andrà tutto bene, di sicuro Auruo sarà entusiasta".
La giovane sembrò non aver sentito le sue parole; continuava a fissare il suo grembo: ancora non riusciva a credere che dentro al suo ventre si stava sviluppando una nuova vita. Le sembrava tutto così surreale, come un sogno dal quale non riusciva a svegliarsi.
La donna al suo fianco sospirò, tossicchiando lievemente per attirare la sua attenzione. "Petra, scusa la sfrontatezza, ma è necessario. Hai notato per caso un ritardo nel tuo ciclo mestruale?".
La soldatessa aggrottò la fronte, riflettendo: Hanji aveva ragione. Il ritmo soffocante degli allenamenti e l'ansia per la spedizione le avevano fatto perdere la cognizione del tempo trascorso. Il suo ciclo era in ritardo di quasi due mesi.
Con un sospiro, Petra rispose. "Sì, ho un ritardo di due mesi". Hanji aggrottò un sopracciglio, prendendo appunti freneticamente. "Ok... Rispondi sinceramente: hai avuto rapporti intimi nel periodo antecedente?".
La giovane paziente arrossì lievemente, annuendo con la testa e mordendosi ferocemente il labbro, mentre la consapevolezza si faceva sempre più strada nella sua mente.
Hanji finì di prendere appunti, chiudendo il suo taccuino con un sorriso smagliante. Posò una mano sulla chioma ramata dell'amica, scuotendola energeticamente. "Non c'è alcun dubbio: tra pochi mesi avrai un bel pargoletto tra le braccia. Faresti bene ad avvertire il padre il prima possibile, i cambiamenti nel tuo corpo non tarderanno a farsi vedere. Auruo è un uomo molto fortunato senza dubbio!".
Sul volto di Petra si increspò un sorriso strano, mentre ridacchiava istericamente. "Già, un uomo molto fortunato", borbottò, "Ma Auruo non è il padre".
In un solo istante l'aria nella stanza divenne gelida.
Hanji fissò ad occhi sgranati la ragazza, ancora incredula per le parole che aveva appena sentito. "M-ma allora chi è il pa-?". Le parole della rossa furono interrotte dal insistente bussare della porta, che si aprì di scatto.
Moblit si affacciò alla porta, con un'espressione decisamente stanca. "Scusi il disturbo, ma ci sono delle persone che vorrebbero vedere la signorina Ral", esclamò, facendo spazio a Levi, Auruo, Erd e Gunter, che si avvicinarono alla compagna.
La interrogarono a lungo sui motivi del suo malessere, e notarono che la ragazza rispondeva in modo molto vago, ma decisero di lasciar correre: forse si trattavano di faccende femminili, o semplicemente non voleva parlarne.
Un forte senso di ansia cominciò a farsi strada nel cuore della giovane, che continuava a sorridere ed annuire ad ogni affermazione delle persone che la circondavano.
In particolare cercava di evitare il contatto visivo con Levi, come se quest'ultimo potesse capire il suo segreto con il solo sguardo, nel frattempo Hanji scrutava in uno strano silenzio i presenti. Tra i presenti di sicuro c'era il papà della creaturina che Petra portava in grembo, e si sarebbe accertata delle buone intenzioni dell'uomo.
Decisa ad evitare qualsiasi domanda compromettente, Petra decise di indagare sui risultati ottenuti dalla spedizione. I volti dei presenti si spensero, informando la donna che nessun progresso era stato raggiunto se non una leggera minore perdita di uomini.
"Ora non pensare alla spedizione, Petra", sbottò Levi, stanco di tante chiacchere. "Pensa a ristabilirti in fretta".
La donna annuì, mordendosi l'interno della guancia. Se solo avesse saputo quello che nascondeva, il moro non sarebbe stato così tranquillo.
"Comunque sia, sono felice stiate tutti bene, Capitano Levi", esclamò Petra, lanciando uno sguardo eloquente all'amica appoggiata alla parete.
In quel secondo, Hanji capì.
Angolo della traduttrice
Ed eccoci qua, dopo quasi due mesi, con il nuovo capitolo!
Volevo pubblicarne due insieme, ma non ho avuto il tempo quindi nel frattempo ho deciso di mettere questo per evitare che passasse troppo tempo.
Come sempre vi invito a dirmi che ne pensate, nel frattempo vi mando un bacione
Alla prossima!
Angolino dello spam
Scusate il disturbo, ma ho recentemente aperto un account Instagram con il nome EverAfter_S... se voleste farci un salto mi farebbe piacere :-3
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