Capitolo 1
Oggi inizia il mio terzo anno di liceo, sono abbastanza eccitata e motivata quest'anno, non sono una ragazza che vive principalmente di libri ma amo tutto ciò che riguarda l'arte.
Mi incammino verso la fermata del bus il quale è arrivato in anticipo, menomale, odio aspettare. Mi tuffo in mezzo alla folla di ragazzi che si avvia alle porte del veicolo e tra una spinta e l' altra riesco a trovare Shawn il mio migliore amico e sedermi.
-"Ciao Shaa"- lo saluto arruffando i suoi morbidi capelli e dandogli un bacio sulla guancia, lui ricambia molto volentieri, poi mi siedo sganciandogli una cuffia dall'orecchio e appoggiando la testa sulla sua spalla, abbandonandomi alla bellissima musica che scorreva sulla sua playlist. Arrivati a destinazione ci incamminammo verso il cortile della scuola, dove un tizio mi si avvicinó.
-"Hey là bellezza-"
-"Matt! Ciao cosa ci fai qui?-"
-"ho cambiato indirizzo di studio,ho scoperto di andare d'accordo con l arte... ma adesso a saperti qui sono ancora più sicuro d'aver fatto la scelta migliore-"
-" bene!
Sono felice che tu abbia scelto la mia stessa scuola-" rispondo sorridendogli
-"saremo nella stessa aula-" aggiunse in fine facendomi l'occhiolino.
Quando mi giro noto Shawn alzare un sopracciglio.
-"Chi è? -"
-"un vecchio compagno di scuola-"
-"e che vuole? "-
-"nulla"- rispondo facendo spallucce.
In realtà Matt mi é sempre venuto dietro ma il mio comportamento verso di lui lasciò sempre intendere amicizia e basta d'altronde non è nemmeno il mio tipo.
Passato il corridoio, entrammo in quella che sarebbe stata la nostra nuova aula.
É l'ultima in fondo a destra.
Apriamo la porta ed entriamo
-"mi sarei aspettata qualcosa di più bello dopo una ristrutturazione-"
Dico guardandomi in torno.
É molto piú grande di quella dello scorso anno. Tutte le nostre scritte alle pareti sono sparite, adesso si poteva notare un bianco brillante che rifletteva la luce del sole attraverso le finestre, varie cartine geografiche erano appese qua e là mentre nella parete anteriore della cattedra vi erano posti in modo disordinato vari dipinti di Edvard Munch ,J.A.Dominique Ingres che trovai un pó inquietanti e altre varie opere di artisti diversi.
-"non male però-" continuai gettando lo zaino sul terzo banco centrale della fila.
-" Aspetta e vedrai-" ribatté Sarah con un sorriso malizioso sulle labbra mentre si sistemava al banco dietro...
-"Shawn,mi sono persa qualcosa?-"
-"Dicono ci sarà un nuovo professore d'arte quest'anno. Se é a questo che si riferisce ''-. Disse sedendosi al mio fianco.-"Ovvio! E che arte-" continuó Sarah facendomi l'occhiolino.
Sorrido alle sue parole. Mi domando come sia.
Dó un occhiata all'orario che ci hanno rilasciato poco prima in segreteria, avremmo tre ore d'arte oggi, due di italiano, ed una di chimica.
Suona la campana e dalla porta entra quello che sarebbe stato il nostro nuovo professore.
Dal chiasso più totale si passa ad un silenzio assurdo.
Dio! Dire che era bellissimo era poco.
Era un ammasso di muscoli intrappolati in una camicia di un bianco perfetto proprio come lo era lui con i suoi occhi profondi di un verde smeraldo in cui si ci poteva perdere dentro, dai capelli castano chiaro alle labbra carnose.
Avere un bel professore é sempre stata una delle mie fantasie erotiche più belle. Potevo sentire in sottofondo il resto delle ragazze lì dentro sbavare.
-"Ti conviene chiudere la bocca prima che qualche mosca ci si posi dentro-"
Il solito Shawn.
-"Buongiorno ragazzi-"incominció appoggiandosi sulla cattedra.
-"Innanzitutto mi presento il mio nome é Martin Jonas Davis ma per voi sarò Mr Davis, come vi avranno informato io sarò il vostro nuovo professore d'arte sarà un piacere per me lavorare qui,inizieremo con...-"
Mentre parlava non facevo altro che guardare come muoveva la sua lingua mordendomi il labbro inferiore...
-"Lei é la signorina? -" interrompe velocemente rivolgendomi lo sguardo
-" oh...S-shannon...Shannon Miller signore-" Dico con immenso imbarazzo sentendo un vortice di calore sul viso.
-" Bene Signorina Miller,cosa ne pensa lei?-"
Ammetto di non aver sentito nulla.
Il mio viso avvampa nuovamente.
-" N-non ero attenta signore,mi scusi-" Abbasso lo sguardo.
-" Non mi piacciono le persone distratte di solito ma oggi per sua fortuna chiuderó un'occhio-" Partiamo bene Shannon. Pensai -"Quanti anni ha?-" -" Sedici signore-".
Mi guardó fisso per circa un minuto senza mai distogliere lo sguardo dai miei capelli credo? Avrò qualcosa in testa? Cercai di lisciarli velocemente nella speranza che se ci fosse stata qualcosa sarebbe caduta ma mi ricredetti quando vidi il suo sguardo percorrere le mie gambe, il mio viso non smetteva di accaldarsi e il resto della classe li dentro poté notarlo benissimo dato che diventai lo stesso colore del maglione bordeaux che indossava Sarah dietro. La mia gamba destra inizió a muoversi su e giù,su e giù sempre più velocemente dando forma ad un tic nervoso.
Poi fnalmente distorse lo sguardo.
Tra presentazioni varie passarono due ore ed il mio stomaco incominció a farsi sentire emettendo dei suoni bizzarri.
-"Fame eh?-" Disse Shawn divertito
-"Sta mattina non ho fatto colazione -" Cercai di giustificarmi, la verità è che avevo sempre fame. Cercai di ignorare la tentazione ma il mio stomaco continuó a farsi sentire, decisi allora di prendere dallo zaino la krapfen che comprai sta mattina da Bleeker, ne staccai un pezzetto per mia sfortuna un pó piú grosso di un boccone e appena il prof Davis fú distratto lo mangiai con foga.
Mmm è ancora calda... assaporai la gustosissima crema al cioccolato al suo interno.
Continuai fino a mangiarne metà.
Sentí la gomitata di Shawn, sobbalzai quando alzai lo sguardo e vidi Mr Davis appoggiarsi sul mio banco.
Si fece sempre più vicino, portando la sua mano sul mio viso passó dolcemente il suo pollice ruvido sulle mie labbra. L'odore é sorprendente molto lussuoso,di classe direi ma allo stesso tempo cosí misterioso, stimolante e irresistibilmente intenso, sentí un brivido percorrermi la schiena a quel tatto così sofisticato, potevo morire all'istante.
-"Cos'è questo? -"
Portó il suo pollice in bocca.
-"Zucchero-"
-"Oh Dio !-" Sentí Shawn schifarsi
Ero impietrita davanti quel gesto non sapevo che fare me ne stavo in silenzio. Era tutto cosí imbarazzante, sconvolgente ma nello stesso tempo tremendamente erotico.
Ma che cavolo mi prende?
Suonó la campana, mi guardò per un attimo poi raggiunse la cattedra.
La mia salvezza. Pensai
-"Ok ragazzi potete andare tutti a fare pausa ci vediamo lunedì -" la sua voce acuta rimbombó in aula.
Presi il restante dolce nonostante il mio stomaco si chiuse e mi avviai fuori insieme a Shawn.
-" Tutti tranne lei signorina Miller-"
La sua mano bloccó il mio braccio...
Oh no!!
-" Ti faró compagnia allora -" disse Shawn avvicinandosi a me.
-"Non abbiamo bisogno della sua compagnia signor...?-"Mr Davis gli lanciò un'occhiata, Shawn gli rivolse uno sguardo infastidito e senza rispondere alla domanda si voltó ed uscí -" Ti aspetto fuori -".
-
"Non credevo avesse pure le guardie del corpo signorina Miller, carino il suo amico-". Disse con un ghigno sulle labbra.
-"Puó lasciarmi il braccio adesso Mr Davis?" Dico interrompendo l'imbarazzante silenzio mentre rivolgo lo sguardo al pavimento
-" No. Ha intenzione di fare i suoi comodi durante le mie ore tutte le volte ?-" il suo tono severo mi mise in soggezione, menomale che doveva chiudere un'occhio. Pensai
-" Non succederà più signore, di solito non mi distraggo così facilmente -"
-"Ah no? A cosa é dovuta questa distrazione allora?-"
alla sua fottutissima bellezza avrei voluto rispondergli.
-" nulla signore, semplicemente penso sia dovuto al "primo giorno di scuola",non si ripeterá più-".
Quel suo sguardo fisso cosí maledettamente intenso e penetrante mi incanta. - "Si sieda-" spinse una sedia verso di me-" spero d'avere un pó della sua attenzione adesso-"
Annuí subito alle sue parole.
-" Dato che non ha seguito le presentazioni prima vorrei sapere qualcosa in piú di lei. Cosa le piace veramente fare o meglio cosa vorrebbe fare in futuro ? -" continuó con aria interessata appoggiandosi leggermente sul banco dietro.
Cercai di guardarlo dritto negli occhi ma fallí e abbassai nuovamente lo sguardo. Quegli occhi erano capaci di annullare ogni pensiero che sorgeva nella mia mente e bruciare ogni singolo neurone al suo interno facendomi diventare un ebete.
Le sue mani si avvicinarono nuovamente sul mio viso sta volta alzandomi il mento,facendo incrociare i nostri sguardi ma senza successo dato che i miei occhi istintivamente calarono verso il pavimento.
- "Stare con gli occhi bassi, può indicare modesta, timidezza o vergogna; può indicare anche difficoltà di relazione, incapacità di stare in contatto diretto con l'altro.-" Fece un veloce momento di pausa, quella sua voce così calda e sensuale sí addolcí mentre mi accarezzó dolcemente il mento, continuó...
-" Abbassare gli occhi significa evitare lo sguardo altrui per vergogna o colpa, o per gli stessi motivi non osare alzare gli occhi. La metto cosí in soggezione signorina Miller? -"
Dalle sue labbra nacque un sorriso rassicurante che ricambiai leggermente,ciò mi permise di mettermi un pó al mio agio.
-"No ,signore. Io vorrei disegnare, diventare una pittrice, magari di fama un giorno -". Continuai cercando di non abbassare lo sguardo sta volta.
-"Mmm... disegnare... cosa?-" -"qualsiasi cosa-" Sorrido -" paesaggi, ritratti. -"
-"Eccolo qua allora-" ricambia il mio sorriso
-"Cosa?-"
-"Il suo primo soggetto! Deve mostrarmi cos'é in grado di fare, credo sia il minimo dopo una giornata di intere distrazioni non crede? -".
Lo guardai intimidita.
-" Lo farò volentieri signore -"annuì leggermente, infondo stare ore ad osservare quel volto é una cosa che non mi sarebbe dispiaciuta affatto.
"Allora l'aspetto lunedí dopo scuola, puó andare adesso -" Disse in fine mettendosi la giacca.
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