Preso Blu - Capitolo 16
Buongiorno ragazze, ecco un'altro aggiornamento. Non vi anticipo niente, ma voglio solo dedicare questo capitolo a @AryLouT perchè questi giorni stiamo sclerando troppissimo con le note vocali e soprattutto perchè ho messo una frase che immagino che le ricorderanno i suoi 2 amori, o almeno lo spero! Ti voglio bene piccola! <3 <3 BUONA LETTURA -Torts-
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HARRY
Tornammo indietro mano nella mano. Non parlammo finché non arrivammo davanti al suo portone.
Solo in quel momento mi resi conto che era solamente in boxer e a piedi nudi e non potei evitare di sorridere. Istintivamente si porto una mano all'altezza della coscia e anche lui in quel momento realizzò di non indossare altro che biancheria intima. Mi guardò e vidi nascere un sorriso.
"Credo di non avere le chiavi" e scoppiammo a ridere "credo che non hai mooolte altre cose" ammiccai e continuai "voglio vederti più spesso così" gli dissi. Si avvicinò e mi baciò.
"Credo di averne un paio di riserva nel garage" spiegò e chiamò l'ascensore. Intanto che aspettavamo che arrivasse, ci eravamo persi uno negli occhi dell'altro, lui nel mio verde ed io nel suo blu, pieni di sfumature più chiare, e mi sembrava di vedere il mare, quel mare che ero riuscito a vedere una sola volta quando eravamo andati in vacanza in Italia. L'ascensore si aprì e quando entrammo non riuscii a resistere. Lo appiccicai alla parete e incominciai a baciarlo, intrecciai la mia lingua con la sua mischiando le nostre salive. Iniziai a tracciare con le dita delle linee lungo tutta la sua schiena nuda e lui si irrigidì e sentii la sua pelle raggrinzirsi dai brividi che gli stavo provocando. Arrivammo al piano terra ma noi continuammo ancora per un po' a baciarci e toccarci godendoci quel momento. "Continuiamo in casa, Styles" e mi sorrise. Rimasi incantato da quel sorriso, mentre lo guardavo camminare per andare ad aprire la porta del garage, il mio occhio cadde su quel sedere tondo e sodo che mi fece istintivamente mordere un labbro. Non vedevo l'ora di entrare dentro di lui. Recuperò le chiavi e tornammo in casa.
"Devo controllare solo una cosa... aspetta" lo vidi dirigersi verso la camera da letto e spalancare energicamente la porta. Il suo viso si rilassò. Prima di iniziare a correre come un forsennato, l'avevo sentito urlare contro quella. Non sapevo cosa fosse successo e non mi interessava saperlo adesso. Volevo solo perdermi dentro di lui. Gli andai incontro e lo afferrai da dietro per i fianchi premendo il mio membro già eccitato, contro il suo sedere. Inizia a baciargli il collo, toccandogli con una mano un capezzolo e con l'altra avevo afferrato i sui capelli e li stavo tirando verso di me in modo da avere campo libero su tutto il suo collo. Lasciai dei piccoli morsi e lo sentii gemere a ognuno di essi.
Lo afferrai per i fianchi lo sollevai e lo appoggiai sul tavolo del soggiorno, aprii le sue gambe e mi posizionai nel mezzo.
"Dove eravamo rimasti?" gli domandai sorridendo
"Mi stavi facendo una sega, mentre io ti stavo per slacciare i pantaloni.." mi rispose con un sorrisetto ammiccante e fece quello che aveva appena detto.
Mi slacciò i pantaloni che finirono a terra e mi tolse la camicia che indossavo, mentre io avevo già infilato la mia mano nei suoi boxer rossi e avevo iniziato a stimolare la sua erezione.
Volevo assaporare ogni sua parte del corpo, cosi lo feci sdraiare sul tavolo del soggiorno e gli allargai le gambe e iniziai a leccare il contorno della sua apertura fino ad arrivare al centro inserendo la lingua. "oh mio oddio...Harry...ti prego continua.." mi implorò urlando aggrappandosi ai miei capelli tirandoli un po'. Continuai a leccare e aggiunsi prima un dito, poi due facendole roteare e andando avanti e indietro.
"Ti prego Haz...fammi tuo" mi implorò con quella voce piena di eccitazione. Liberai la mia erezione, mi posizionai ed iniziai a muovermi nella sua apertura
"Sei così caldo e pronto per me", dissi mordendogli un capezzolo e dalla sua bocca usci un urlo di piacere misto a dolore. Presi in mano il suo membro e iniziai a stimolarlo senza lasciare inesplorata nessuna parte eccitata della sua pelle. Volevo fargli avere il miglior orgasmo di tutta la sua vita. "Sto diventando pazzo.." disse affannosamente tra una parola e l'altra, mi implorava e io iniziai a muovermi più velocemente dentro di lui e venne nelle mie mani dopo poco, urlando.
Sentirlo urlare di piacere e implorarmi di continuare mi eccitava da morire. Venni poco dopo dentro lui. Dentro la sua apertura così accogliente e fatta apposta per me. Appoggiai il mio viso sul suo petto bagnato di sudore e Louis inizio ad accarezzarmi la testa. Stemmo in quella posizione per un po' finché i nostri respiri non si regolarono.
"Ti devo fare delle domande Lou..." gli dissi
"Anche io", mi rispose sorridendo e mi persi ancora nei suoi occhi e questa volta oltre al mare ci stavo vedendo delle isole.
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