HARRY

Non avevo fatto altro che pensare alla notte appena passata. Pensare a Louis. Dovevo fare dei nuovi disegni per la lezione, ma non facevo altro che degli scarabocchi e poi cancellavo. L’unica cosa che mi era riuscita quella mattina era disegnare i tatuaggi, gli occhi e il viso di Louis.

 -Ma sei andato completamente fuori di testa Harry? Cioè lo conosci da meno di dodici ore, e magari lui non vorrà nemmeno continuare a vederti –, pensai tra me e me, mentre disegnavo la sua bocca.

-Cazzo no, lo devo rivedere- e infatti era proprio quello che volevo fare.

Appena sarei arrivato a casa gli avrei mandato un messaggino, magari anche un po’ spinto, giusto per ricordargli i vari orgasmi avuti durante la scorsa notte. Stavo camminando per tornare a casa quando sentii la sua voce.

- No, va bè Harry sei fuso, cioè, ti immagini anche la sua voce- pensai ancora una volta.

 Ma mi voltai a guadare i tavolini esterni del locale alla mia destra e lo vidi. Era li al tavolo seduto con una ragazza. ANSIA.–CHI CAZZO E’?- e poi lo sentii dire Meredith.

 Oh cazzo, l’amica della scommessa.  

Li guardai ancora un po’. Lui sembrava arrabbiato.

 -Me lo fa anche stranire sta stronza? Adesso ci penso io-  e mi avvicinai.

 In quel momento vidi che lei gli aveva afferrato la mano e la stava stringendo e il viso di Louis si era rilassato.

 -oh no no no, cara Meredith dei miei stivali.. tu non ci  hai capito proprio un cazzo, Louis è MIO- pensai ancora.

Mi stavo imparanoiando sempre di più. Era totalmente da me.

-Adesso le faccio vedere io a sta troia-  mi avvicinai, ero dietro le spalle di Louis e Meredith mi stava guardando. Mi misi un dito davanti al naso facendole il segno di non parlare. Allora poggiai le mani davanti agli occhi di Louis per vedere se mi avrebbe riconosciuto. All’inizio chiese chi fossi e io continuai a fissare Meredith, mentre con le labbra le continuai a dire di stare in silenzio. Dentro di me stavo morendo dal ridere. Anche se non le avessi detto di stare in silenzio, lo avrebbe fatto comunque. Era troppo impegnata a fissarmi con la bocca letteralmente aperta. Ci mancava solo un po’ di bavetta. Sapevo di essere un bel ragazzo e le donne non riuscivano a non notarmi e sbavarmi dietro. Ne approfittai giusto per farla rosicare un po’ e le feci l’occhiolino, poi mi morsi un labbro. Lei spalancò ancora di più gli occhi e arrossì. Nel frattempo Louis, aveva lasciato la mano di Meredith e mi stava toccando le mani per capire chi ero. Mi aveva riconosciuto. Bene.

Ci salutammo e io me lo portai addosso dandogli un bacio veloce sulle labbra. Cercai di essere rispettoso, non tanto per me che non avevo assolutamente problemi, ma per lui visto che eravamo in pubblico. Riusciva ad essere sexy, nonostante avesse delle borse allucinanti sotto agli occhi e i capelli in disordine. Sorrisi pensando al motivo di quell’aspetto.

Si girò a parlare con Meredith che era ancora a bocca aperta e vidi Lou fargli cenno di chiuderla. Eh si, iniziavano ad entrarci le mosche. Fece tutta la gatta morta, mi diede la mano per presentarsi e mi lasciò due baci sulla guancia, non facendosi sfuggire l’occasione di toccarmi i bicipiti e di strusciarsi un po’ addosso a me. Le feci dei complimenti sui suoi capelli biondi giusto per fare l’educato, anche se devo ammettere che erano veramente belli. Lunghi fino a metà schiena con dei boccoli verso la fine. Obbiettivamente era una strafiga. ANSIA PART TWO.

In quel momento Louis disse a Meredith che per lei ero off-limits e mi fece tranquillizzare un po’.  Mi avvicinai a lui, gli bisbigliai all’orecchio e gli toccai in modo aggressivo un gluteo. Mi è bastato toccarglielo per avvampare. Feci una battuta sulla scommessa giusto per far rosicare ancora un pò Meredith e per farle capire che Louis veniva a letto con me e era MIO. Me ne andai abbastanza tranquillo. Ma avevo sempre un po’ di ansia. Dovevo sfogarmi. Avevo bisogno di parlare con Zayn.