Albascura - Capitolo 24
6 mesi dopo
"Lou, dov'è il mio skecth book?" urlò il riccio dal salone.
"Non lo so, sarà là.." gli risposi ancora con gli occhi chiusi girandomi dall'altro lato del letto.
Sapevo di essere in ritardo, ma ero stanchissimo. Era maggio e di li a poco sarebbe iniziata la mia ultima sessione d'esame, prima della laurea. Dovevo fare cinque esami quasi tutti pratici per fortuna, ma questo comportava una mole di lavoro allucinante. Dovevo fare bozze, revisioni, prove di stampa e controlli vari, di ogni singolo progetto assegnato.
Questo valeva anche per Harry. Da quando si era trasferito da me, la casa era sparsa di sue bozze, di tutti i generi e di tutte le dimensioni. Per non parlare dei suoi vestiti e accessori vari. Erano ovunque e con mio stupore questo mi piaceva. Mi piaceva avere le sue cose in giro e sentire il suo profumo in ogni angolo della casa. Ma soprattutto, adoravo averlo nel letto la sera quando andavo a dormire, accucciarmi sotto il suo braccio e accarezzare quella pelle liscia come la seta. Non ci volle molto a dirci quelle due paroline che racchiudevano tutto quello che provavamo. Quello che mi stupì di più fu che le dissi io per primo. Mi erano uscite senza neanche rendermene conto, sarà stato l'orgasmo, sarà stato il vino e la cenetta romantica che ci eravamo regalati, ma le dissi e uscirono veloci come un treno. Non potei fare scelta migliore. Appena quelle lettere uscirono dalla mia bocca mi guardò dritto negli occhi
"Lo volevo dire prima io, ma Ti amo, come non ho mai amato nessun'altro" e ci baciammo e facemmo l'amore più e più volte quella sera.
"Lou.. LA DOVE" disse alzando il tono della voce irritandosi
"Ehi bello, punto uno calmati, punto due, sarà lì in salone" dissi mettendomi seduto sul letto tenendo il conto delle cose da dirgli con le dita della mano. Lo vidi agitarsi a cercare quel libro.
"dai lo stavi controllando ieri sera.." affermò lagnandosi come un bambino
"si lo so, ma poi ricordi?? Me l'hai tolto dalle mani appena ho messo quei fottuti occhiali.." dissi soffiando. Alzò lo sguardo di botto e si avvicinò alla porta della camera, iniziando a indicarmi con l'indice destro.
"Ehi, non insultare quegli occhiali che ti fanno diventare un sexy segretario da fottere" affermò il riccio e si ritrovò un cuscino in piena faccia. Iniziammo a ridere insieme, entrò in camera, mi ritirò il cuscino e si butto sopra di me accarezzandomi il viso.
"Lo sai che ti amo vero?" e mi lasciò un bacio a fior di labbra
"Io ti amo di più"
"Non è vero"
"Ok" e mi arrivò una rafficata di cuscinate sul petto.
"Ti arrendi così Tomlinson?"
A quelle parole ribaltai le posizioni.
"Tomlinson non si arrende Styles, lo sai bene.." alzando le sopracciglia ripetutamente
"IO TI AMO DI PIU'" disse il riccio scandendo le parole.
"No, sai perché? Perché ormai non posso fare a meno di te, anche se volessi non ci riuscirei. Dal giorno che ci siamo incontrati ho lasciato che le cose succedessero e sei arrivato come un fiume in piena. Non faccio altro che pensare a te tutto il giorno, da sei mesi a questa parte, da quando ci siamo conosciuti. Ogni cosa mi riconduce a te. Non riuscirei a sfuggirti, neanche se volessi. Mi tieni ancorato a te, sei la mia ancora"
Harry mi aveva accarezzato la schiena per tutto il tempo e ora le sue mani erano sul mio viso e si fiondò sulle mie labbra. Ci baciammo appassionatamente facendo incontrare le nostre lingue, accarezzandole quasi a consumarsi.
"Per questa volta hai vinto Tommo, ma non finisce qui" disse ridendo. Pensai di essere veramente fortunato. Quel sorriso, era così sincero, così vero, così bello, così dolce. Quel sorriso mi dava la forza di alzarmi ogni mattina e di affrontare la giornata. Quel sorriso era diventato il mio motivo di vivere.
"Dai andiamo a lezione, alza quelle belle chiappe Tomlinson" disse allontanandosi dal mio corpo. Lo afferrai per un polso e lo tirai a me.
"Non merito un regalo dopo la dichiarazione??" gli dissi iniziando, anzi, finendo, di slacciare quella benedetta camicia, già mezza aperta. Iniziai a massaggiargli la scheda dall'alto verso il basso. La sua pelle era così vellutata che non potei trattenermi nel lasciarci qualche piccolo e dolce morso.
"Solo se dopo mi aiuti a cercare quel cazzo di sketchbook.." lasciandomi una scia di baci sul collo
"Tutto quello che vuoi, se me lo prendi in bocca" dissi bramando le sue labbra
"Ecco a voi, un'esemplare volgare di Tomlinson" ironizzò facendo scorrere la mano fino al mio membro già libero. Incastrando le sue pupille con le mie, iniziò a baciare il mio petto scendendo.
Appena sentii di essere dentro la sua bocca calda e accogliente, non potei che gemere. Iniziò a succhiare sempre più forte, giocando con la lingua sulla mia lunghezza. "Oddio Harry, continua.." afferrai i suoi capelli aiutandolo nel movimento. Ero sempre più in estasi e non ci sarebbe voluto molto prima di venire.
"Amore, fammi tuo, ti prego.." gli dissi ansimando e voglioso di sentirlo dentro di me.
"ah, quindi mi merito un reg.." non lo feci finire di parlare bloccandogli le labbra con la mano
"Styles, zitto e sfondami!" gli ordinai. In un attimo mi ritrovai in ginocchio con le mani sulla testata del letto e con l'enorme erezione di Harry dentro di me.
"oddio Lou, mi sei mancato" disse gemendo sul mio collo, mentre era impegnato a spingersi sempre di più e sempre con più foga in me. Con la mano libera prese la mia erezione iniziando a stimolarla con movimenti veloci.
"Vieni per me, piccolo" mi disse Harry e a quelle parole mi ci vollero solo qualche stoccata più profonda per venire sulle lenzuola del cuscino e lui dentro di me, riempiendomi di tutto il suo essere.
Ci accasciammo per un pò sul letto, appoggiai la testa sul suo petto e iniziai a tracciare dei cerchi sui suoi capezzoli. Dopo qualche minuto di silenzio, dedicato a riprendere fiato toccandoci delicatamente ogni parte del corpo palpabile, la stanza si riempì nello stesso momento delle nostre voci che avevano armonizzato un coro angelico, pronunciando quelle due semplici ma così importanti parole:
"Ti amo"
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Dopo che Harry mi chiese di diventare il suo ragazzo, avevamo deciso di ufficializzare la notizia con i nostri amici organizzando una cena. Fu inevitabile l'imbarazzo iniziale tra Meredith, Niall e Zayn, ma dopo qualche bicchiere di vino e l'annuncio, tutto andò per il verso giusto. Eravamo diventati tutta un'unica comitiva e tutti legammo nel miglior dei modi. Harry alla fine aveva accantonato tutti i risentimenti per Meredith, soprattutto dopo che la bionda aveva iniziato a frequentare sistematicamente Niall. Quest'ultimo, era ormai diventato il braccio destro di Harry. L'avevo soprannominati "Pinky and the Brain"* soprattutto dopo quello scambio di battute che era avvenuta tra i due in un semplice pomeriggio dopo lezione. Stavamo chiacchierando su cosa fare la sera così Niall fece una semplice domanda
"Dì un po' Harry, cosa vuoi fare stasera?"
"Quello che facciamo tutte le sere Niall, tentare di conquistare il mondo" disse con tono diabolico e alzando in aria una mano come se all'interno di essa ci fosse veramente il mondo. Ci fu una risata generale con tanto di lacrime ai occhi. Inutile dire che quella diventò la "loro" frase e la dicevano ogni volta che ne capitava l'occasione. Ammetto di essere anche geloso per quel legame che si era creato tra di loro.
Allo stesso tempo, Harry era geloso di quello che si era creato tra me e Zayn. All'inizio mi era sembrato un ragazzo molto sulle sue, ma man mano che uscivamo il rapporto si era intensificato grazie anche alle chiacchierate fatte nel suo studio, dopo i vari tatuaggi che avevo deciso di farmi disegnare da lui.
Quel pomeriggio era proprio una di quelle occasioni, ero andato da lui a tatuarmi il disegno coordinato che avevo deciso di fare con Harry, io avrei fatto il nodo dell'amore mentre lui aveva già fatto un'ancora.
La mia ancora.
Zayn stava completando le ultime sfumature e io guardai l'orologio nervoso, erano le 18.30. Harry mi aveva detto che sarebbe passato appena terminava la lezione e era già mezz'ora in ritardo. Non era da lui, era sempre puntuale, diceva che non gli piaceva far attendere la gente. Preferiva aspettare lui.
"Che c'è Lou, ti sto facendo male?" mi chiese il moro
"oh, no Zay tranquillo, Harry doveva passare alle 18 ed è in ritardo.. non è da lui lo sai.." gli dissi ansioso
"Non preoccuparti sta arrivando, gli ho chiesto di farmi una commissione starà tardando per questo.."
"Ehi non sfruttare il mio ragazzo così.. potrei anche arrabbiarmi" dissi scherzando.
In quel momento sentii lo scaccia spiriti all'entrata suonare e un ragazzo tutto fossette e radioso come un raggio di sole si presentò davanti a noi. Si avvicinò e mi baciò premendo con forza le sue labbra sulle mie.
"Ciao amore, com'è venuto questo tatuaggio? Fammi vedere" disse Harry afferrandomi il polso e guardando i dettagli del lavoro.
"Bravo, Zay è perfetto... tieni questa è tua" e gli lanciò una bustina trasparente dalla quale si vedeva tranquillamente il suo contenuto. Era Erba. Ero confuso. Harry con una bustina di droga in mano, non mi era chiaro. Sapevo con certezza che lui non faceva uso di droghe, ne avevamo parlato una sera quando gli raccontai quel brutto episodio con Meredith. Sapevo invece che Zayn ne consumava abitualmente, ma non collegavo le due cose.
"Cos'è questa storia?" dissi a Harry guardandolo dritto negli occhi, con tono scocciato
"Quale storia?" domandò spaesato. Quell' atteggiamento mi agitò ancora di più. Sembrava come se per lui fosse una cosa del tutto naturale andare in giro con una bustina piena di droga.
"Erba" affermai schietto.
"Ah quella, ma niente, un tipo che conosco ce l'ha e ogni tanto la passo a prendere per Zay.." rispose con nonchalance.
"Ah, ogni tanto.." afferrai con decisione il mio portafogli, lasciai i soldi che dovevo a Zayn per il lavoro svolto, lo salutai e ringraziai schivo e me ne andai.
Camminavo quasi correndo, mentre gli occhi mi si stavano gonfiando di lacrime. Mi stavo già facendo castelli in aria per quello che poteva essere successo tra il MIO ragazzo e quello stronzo dello spacciatore.
Ero deluso, non mi sarei mai aspettato da Harry un atteggiamento del genere, credevo che il nostro rapporto fosse basato sulla fiducia e sulla sincerità ma evidentemente mi sbagliavo, o almeno, non era reciproco. Immerso nei miei pensieri mi sentii afferrare il braccio per fermare la mia fuga.
"Lou, amore aspetta, fammi spiegare" a quelle parole mi girai di scatto
"UNO – e gli lasciai una botta sulla spalla facendogli perdere l'equilibrio – amore un cazzo, DUE – spintone – sei un cretino a fargli da tramite, potrebbero arrestarti, TRE – ennesimo colpo questa volta più forte a sottolineare quello che stavo per dire – CHI CAZZO E' STO STRONZO?" urlai. La mia vista era appannata dall'enorme quantità di lacrime che mi stavano invadendo gli occhi e che cercavo in tutti i modi di trattenere.
Ero in mezzo alla strada in pieno centro di Londra e tutti mi guardavano, ma non mi importava, la delusione che avevo dentro era troppo grande per provare un po' di vergogna di fronte alle persone che affollavano il marciapiede. Solo di una cosa ero sicuro, volevo lasciare andare tutto il mio dolore contro un muro.
"QUATTRO - questa volta abbandonai le braccia lungo il corpo - sei invitato al matrimonio di mia madre"
Le lacrime iniziarono a scendere come una cascata.
*nome inglese, giusto per rimanere in tema, del cartone animato "Mignolo e Proff" chi ha su per giù la mia età credo che se lo ricordi bene! xD
Si lo so, vi ho fatto aspettare un botto di tempo, ma sto incasinatissima con l'università e non ho avuto molto tempo, come sempre chiedo scusaaaa
Vi anticipo già che per il prossimo aggiornamento dovrete aspettare Luglio, in quanto la mia situazione accademica è identica a quella dei Larry ha inizio capitolo -_- ad esclusione del loro disordine casalingo di cui vorrei mooolto volentieri essere partecipe.. ahaha sono idiota, lo so...
PERDONO PERDONO PERDONO
Rigrazio comunque tutte per l'attenzione che date a questa storia e sono veramente felice!! Se volete sono anche su Twitter @caketortinss se vi va fatevi un giro e cliccate su Segui!!xD
Sempre a vostra disposizione Girlss...
KissOtti
_Torts_
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