È SOLTANTO L'INIZIO
-Darth Maul ferì ma fallì nell'uccidere Qui-Gon Jinn e si ritirò dalla battaglia con la Regina come suo premio completando la sua missione, ma fallì nello sterminare le sue nemesi.-
Qui-Gon entrò nel Tempio Jedi con Obi-Wan. Entrambi sembravano essere preoccupati per la nuova e crescente minaccia dei Sith.
"Allora Qui-Gon, il consiglio non ha ancora deciso quando ti lascerà addestrare il ragazzo?" Chiese Obi-Wan fermandosi di fronte ad una finestra.
Qui-Gon sospirò pesando. "No, non ancora. Continuo a ripetergli che tu sei pronto per diventare un Cavaliere, così posso prendere il giovane Anakin come mio apprendista, ma ancora non ne sono del tutto convinti." Qui-Gon guardò il suo apprendista e notò che non rispose. Riusciva a sentire il suo sconforto.
"Cosa c'è Obi-Wan? Stai permettendo al tuo sconforto di prendere il sopravvento su di te." Qui-Gon posò una mano sulla spalla di Obi-Wan.
"Sto solo pensando Maestro." Rispose mascherando il suo sconforto mostrando che non c'era nessun problema.
"Al Sith?" Qui-Gon alzò un sopracciglio e Obi-Wan si mosse a disagio quando il suo maestro menzionò l'esatta cosa che lo turbava.
"Cosa faremo con lui?" Chiese Obi-Wan osservando il suo maestro. "È ancora la fuori e non sappiamo se lui è il Maestro o l'Apprendista."
"Il consiglio prenderà una decisione a questo proposito." Rispose semplicemente Qui-Gon.
"Ma lui ha la Regina Amidala con se! Dovremmo rintracciarli per salvarla." Disse Obi-Wan.
"Ed è proprio ciò che farete." Annuncio Mace Windu raggiungendoli. Obi-Wan ed il suo maestro salutarono il Maestro Jedi. "Il consiglio ha deciso di mandare voi due la fuori a cercare il Sith e salvare la Regina Amidala." Iniziò Windu. "E quando ritornerete discuteremo del destino del ragazzo."
Mentre Qui-Gon ed Obi-Wan si avvicinavano alla nave del Sith, Obi-Wan non poteva fare a meno di sentirsi nervoso per l'imminente battaglia contro il Sith. Nel loro ultimo scontro, il Sith in qualche modo era riuscito ad oltrepassare le sue barriere mentali e distrarlo. Poco prima che Qui-Gon fosse stato ferito al fianco dalla sua spada laser rossa. Però non gli era parsa come una minaccia, ma come una chiamata. Il che spaventava molto il giovane Jedi. Il Sith voleva farlo passare al lato oscuro? Era lui l'unico Sith in cerca di un apprendista?
"Obi-Wan?" Qui-Gon ruppe il silenzio
"Si Maestro?"
"Quando combatteremo il Sith, avrò bisogno che tu sia completamente preparato per qualsiasi cosa che potrebbe succedere. I Sith sono imprevedibili e potrebbe accadere di tutto.
"Maestro, mi hai già avvertito prima di lasciare il tempio.
"Si lo so, volevo solo ricordartelo. I Sith sono i nostri più acerrimi nemici e cercherebbero di uccidere un Jedi in qualunque modo."
"Capisco Maestro. Ti garantisco che non fallirò."
"Non ti allontanare da me quando abborderemo la nave, se ci separiamo potrebbe succedere qualcosa di terribile e non saremo in grado di contare sull'altro."
"Maestro, me lo stai dicendo come se fossi appena diventato il tuo padawan. So cosa fare se ci separiamo."
"Si lo so. I Sith dovrebbero essere morti, ma non lo sono. Se questo qua è soltanto un apprendista, allora la battaglia non sarà facile." Qui-Gon disse a Obi-Wan con velata preoccupazione nel suo tono. Qui-Gon voleva bene al suo apprendista quasi come fosse suo figlio. Non poteva permettere che niente accadesse a suo figlio e avrebbe fatto tutto per lui.
Una volta arrivati alla nave, Obi-Wan poté percepire l'opprimente oscurità che circondava ogni singola stanza. Qui-Gon Jinn utilizzò la Forza per captare la presenza della regina sull'enorme nave.
"Lei è qui, al piano sotto di noi." Qui-Gon informò il suo apprendista. "Presto, dobbiamo salvarla. Assicurati di mascherare la tua presenza. Non vogliamo incontrare il Sith prima di raggiungerla."
Obi-Wan prese un respiro profondo e velocemente seguì il suo maestro nella nave. Tenne la sua spada laser il mano per tutto il tempo seguendo Qui-Gon alla cella della regina, pronto a combattere il Sith dalle sembianze demoniache.
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Maul attraversò la sua nave fino ad arrivare dalla Regina di Naboo. Non molto prima aveva inviato il trattato firmato al suo maestro. Era stato troppo semplice per lui convincerla a firmare. Sembrava che avesse un debole per il Jedi. Patetiche debolezze. Naboo non aveva nessuna speranza contro i Sith, non avevano un esercito e i Gungan potevano essere gestiti con facilità dai droidi. Gli unici nemici che rimanevano erano i Jedi. Mentre Maul si avvicinava alla cella della regina, sentì qualcosa. Era qualcosa che aveva sentito solo una volta prima ma sembrava essere qualcosa che conosceva da tutta la vita. Girando l'angolo, notò che la regina era in compagnia dei deboli Jedi. Si scagliò verso di loro con un balzo attivando una delle metà della sua spada laser. I pazzi erano così preoccupati del salvataggio che non si erano nemmeno accorti di lui.
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Qui-Gon sentì l'attivazione della spada laser e subito bloccò l'attacco con la sua. Obi-Wan spinse la Regina Amidala dietro di se.
"Stia indietro!" Obi-Wan attivò la sua spada e corse verso il duello per aiutare il suo maestro a combattere contro il Sith nello stretto corridoio. Mentre Qui-Gon attirò la maggior parte dell'attenzione del Sith verso di se, lentamente cercavano di dirigersi verso la loro nave.
'Finalmente, questo è l'ultimo corridoio e poi raggiungeremo la nave!' Pensò Obi-Wan e velocemente iniziò la ritirata con Qui-Gon. Il Sith se ne accorse in fretta. Utilizzò la Forza per separare i due Jedi e si infilò tra di loro. Usando entrambe le estremità della sua spada laser li fronteggiò entrambi. Colpì forte Obi-Wan scaraventandolo indietro nel corridoio e rapidamente bloccò Qui-Gon Jinn con una serie di attacchi multipli prima di colpirlo nella parte sinistra del petto. Usò la Forza per spingere l'ormai morto maestro Jedi attraverso la porta e prontamente la chiuse impedendo a Obi-Wan di raggiungere il suo Maestro.
Accecato dalla rabbia, Obi-Wan attaccò il Sith con un colpo dietro l'altro ma il Sith riuscì ad intercettare il suoi attacchi facilmente. Il Sith lo fece continuare fino a quando percepì la stanchezza del Jedi per la battaglia. Il Sith rapidamente riuscì a far cadere per terra il Jedi. Prese un profondo respiro e sorrise in segno di vittoria mentre il giovane Jedi cercava di alzarsi e correre via. Il Sith chiuse la porta lasciando il corridoio e la bloccò. Il giovane Jedi realizzò che non c'era via di scampo dal Signore dei Sith.
Mentre il Sith si avvicinava al ragazzo per terminare la sua vita, realizzò che l'odore che aveva captato precedentemente proveniva dal giovane Jedi. Si fermò sul posto ed osservò il confuso Jedi di fronte a se. La missione del Sith era quella di uccidere i Jedi e costringere la Regina a firmare il trattato. Anche se la Regina era scappata, il trattato era comunque stato firmato. Non ci sarebbe stato nessun posto sicuro per lei senza che ogni singolo cacciatore di taglie non le desse la caccia: 'la ricattura dovrebbe essere semplice. Uno dei Jedi è già morto e anche questo lo sarà presto. Ma devo capire perché il suo odore mi attira tanto.' Pensò il Sith ritornando a cosa stava facendo.
Disarmò Obi-Wan e gli fece perdere i sensi. Si mise in tasca la spada laser del Jedi e disattivò la sua riagganciandola alla sua cintura. Si inginocchiò davanti all'incosciente Jedi e gli afferrò il mento. Inclinandogli la testa per osservarlo meglio. Non riusciva a comprendere cosa fosse. E cercò per vedere se fosse qualche cosa ad emanare quel profumo, ma no, era proprio il ragazzo.
La sua mente gli diceva di uccidere il ragazzo e fare ritorno dal suo maestro, ma qualcosa in lui, una piccola voce, gli diceva di tenere in vita il Jedi. Studiò nervosamente il ragazzo mentre decideva nella sua mente cosa fare di lui. Mai prima d'ora la sua mente gli causò tanti problemi, addirittura pensando di andare contro gli ordini del suo maestro e non uccidere qualcuno. Era ciò per il quale era stato addestrato. Uccidere le inutili creature della galassia per il suo maestro.
Praticamente ringhiandosi contro sollevò il giovane Jedi posizionandolo sulla sua spalla. Mai prima d'ora era stato tanto indeciso sul fato di qualcuno ed ecco che in quel momento decise di lasciare in vita il ragazzo. Poggiò il ragazzo nella stanza circondata da scudi antiForza per impedirgli di scappare usandola. Lo posò sul letto e lo osservò dall'alto, ancora pensando. Qualunque cosa tenesse il ragazzo vivo poteva aspettare. Doveva informare il suo Maestro di quanto era accaduto.
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