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Capitolo 5

Seduta nel salotto di casa sua, con la tv accesa ma senza realmente vederla, Hermione Granger ripensava al caso che si era svolto quella mattina.
Dopo che avevano arrestato il padre di Sara l'avevano subito portato in centrale per interrogarlo, con loro erano venute anche la madre ed Emily. La signora Rogers era stata messa anche lei in una stanza apparte, lontana da Emily per poter interrogare anche lei.
Era assurdo, il solo ricordo di quello che si era saputo....
A detta del signor Rogers lui era laureato con il massimo dei voti, insegnante di prestigio nel suo paese che aveva mollato tutto per occuparsi delle figlie.
Una grossa bugia.
La signora Rogers, che inizialmente era stata molto evasiva, alla fine aveva ceduto.
Aveva detto che non era vero niente, suo marito era stato bocciato tre volte per scarso impegno e poca frequenza al liceo, quindi non aveva fatto l'università, era si sapiente in certe materie ma non aveva la stoffa per essere un insegnate.
Aveva obbligato le figlie a studiare in tenera età, come detto da Emily, ed era sempre stato molto....rude nel loro insegnamento. Lei non aveva mai detto niente perché aveva sempre creduto che lo facesse per il loro bene, che non ci fosse niente di strano.
Lo considerava solo un padre severo ed esigente.
Non aveva però mai visto fino a dove si era spinto perché lei non era mai scesa in quella cantina quando imparavano, lui diceva che rischiava di distrarle.
Ora però, a sentir quello che diceva la figlia maggiore, aveva capito di aver sbagliato, aveva capito che razza di mostro era suo marito, ma ancora non riusciva a credere che fosse stato lui ad uccidere Sara.
《Lei era il suo trofeo》aveva ripetuto
《Non avrebbe mai potuto farlo》si ostinava a dire, Hermione e Corner l'avevano semplicemente messa davanti ai fatti e poi l'avevano lasciata sola.
Dal interrogatorio fatto al signor Rogers invece, Marcus e Ron gli avevano messo davanti i documenti della scuola che aveva frequentato con tutti i suoi prestigiosi risultati, gli avevano detto a parole crude che quindi non aveva la laurea, e che inoltre sua moglie gli aveva detto tutto, che quindi la smettesse con quella commedia del " professore privato super intelligente".
L'uomo vistosi scoperto alla fine aveva confessato, aveva detto che si era vero che non aveva completato gli studi, ma che lui aveva solo voluto incentivare le figlie a non fare come lui, si era accorto subito del loro intelletto e quindi aveva solo voluto coltivarlo, farlo crescere così da diventare le migliori.
La grande però se ne era andata ed aveva fatto di testa sua, così non volendo che anche Sara seguisse il suo esempio l'aveva disconosciuta, per mettere paura alla minore. Poi però anche lei aveva iniziato a comportarsi da disubbidiente, voleva uscire con gli amici non voleva più studiare e per questo l'aveva rinchiusa in un Istituto privato dove lo studio e la disciplina erano molto ferree così da non perdere tempo inutilmente.
《Lei era molto più dotata》aveva detto con uno strano sorriso nel viso
《Sarebbe diventata Ministro della Magia....》aveva aggiunto, ma poi aveva detto con risolutezza che mai e poi mai avrebbe fatto del male alla sua bambina.
Era sua figlia e non avrebbe mai potuto ucciderla.
Ron e Marcus erano poi usciti ed avevano comunicato che secondo loro, almeno su questo, stava dicendo la verità, Hermione si era infuriata e aveva ribatuto ma poi Harry si era intromesso ed aveva ordinato di indagare a fondo, per sapere se l'alibi che il signor Rogers diceva di avere per quel giorno fosse vero al cento per cento prima di incriminarlo.
Loro si erano rinchiusi ognuno nel proprio ufficio iniziando a fare le dovute ricerche, e alla fine era venuto fuori che si, l'alibi del padre era vero.
Un infermiere del San Mungo aveva confermato che il signor Rogers era rimasto in ospedale per due giorni a causa di un infezione, e a conferma di questo c'era la cartella clinica che confermava tutto così come i filmati di sicurezza.
Per Hermione era stata una brutta sconfitta, se non era stato il padre allora chi poteva essere stato??
Poi come se non bastasse già ci si era messa un'altra lettera anonima, non l'aveva ancora aperta da quando l'aveva trovata nel suo ufficio al ritorno dall'indagine in ospedale.
Cosa che l'aveva stranita dato che arrivavano sempre a casa.
Non aveva voluto aprirla così l'aveva messa dentro il cassetto della scrivania, per tutto il restante del giorno però quella lettera non aveva fatto che essere un costante fisso nella sua testa, tanto che non aveva saputo concentrarsi come di solito sul lavoro. Poi al ritorno a casa l'aveva messa in borsa, che mai come quel giorno le era sembrata tanto pesante, e al rientro a casa aveva lanciato la borsa sul tavolino che era caduta di lato e quindi facendo uscire fuori il suo contenuto.
E ora se ne stava lì, davanti a lei, a chiedere la sua attenzione.
Hermione non sapeva che fare, se aprirla o buttarla nel camino, alla fine la sua curiosità ebbe la meglio e finì per aprirla.
Dentro ci trovò due fogli.
Prese prima il biglietto.

Vorrei imbattermi nel tuo fuoco solo per consumarlo tra le mie labbra fino a saziarmene.
Sei bellissima quando ti arrabbi...

Prese poi la foto, e non appena la vide sgranò gli occhi per la stupore oltre che per lo sgomento.
La foto la ritraeva arrabbiata, nel esatto momento in cui Ron e Marcus gli avevano detto che credevano al signor Rogers.
Questo voleva dire che.....gliel'aveva scattata dentro al Ministero!!!
Ma come??
Lì potevano entrare solo gli Auror o collaboratori.
Forse.....si trattava di uno dei ragazzi, si, uno di loro potrebbe essere il suo persecutore!!!
La domanda ora era.....chi??

*****

《Hey stai andando via??》chiese una ragazza bruna vestita da infermeria
《Si...perché??》chiese il ragazzo con tono indifferente finendo di firmare le cartelle ospedaliere, la ragazza lo guardò mordendosi io labbro inferiore con malizia
《Beh...anch'io ho finito il turno, e pensavo che forse potremmo andare a bere qualcosa insieme...》la buttò lì, con tono malizioso, era da quando il ragazzo era entrato a lavorare al San Mungo che gli aveva messo gli occhi adosso, e come non farlo.
Lui era bello, alto, con un corpo statuario, aveva un senso dell'umorismo alquanto pungente.
E cosa non da poco, era ricco.
Molto ricco.
Aveva letto di lui sulle riviste dei gossip che l'avevano definito come lo scapolo dell'anno, ottimo partito e di alto rango.
Non aveva mai capito perché con tutti i soldi che si ritrovava lavorasse ma alla fine non le interessava, l'unica cosa che contava era riuscire ad ottenere un'uscita da quel gran pezzo di manso di nome Blaise Zabini.
Blaise finì di mettere le cartelle nel cassetto della sua scrivania posando poi lo sguardo sulla ragazza in piedi sotto la soglia del suo studio.
《Ti ringrazio per l'invito Carly ma ho già un impegno》disse con tono freddo, mentre si toglieva il camice, lo appendeva al attaccapanni ed indossava il capotto nero
《Oh...beh, sarà per la prossima allora》disse la ragazza delusa.
Blaise intanto dopo aver preso la sua valigetta uscì dallo studio chiudendo poi la porta a chiave
《A domani Blaise》lo salutò la ragazza
《A domani》rispose lui sempre freddo incamminandosi lungo il corridoio del suo reparto di Neurologia.
Era il migliore dell'intero reparto, si era laureato con il massimo dei voti ed aveva fatto la specializzazione all'estero in uno degli Ospedali Magici migliori del mondo.
Al contrario dei suoi vecchi compagni di casa aveva preferito la vita lavorativa e le serate tranquille, erano poche le volte in cui lo si vedeva in qualche locale. Molti dei suoi vecchi amici, come ad esempio Goyle o Pucey, stentavano a riconoscerlo, del vecchio Zabini sciupafemmine quasi non rimaneva niente.
E quando provavano a portalo fuori gli inviti venivano sempre declinati da un secco no!!!
Ma ciò che non sapevano, e che mai nessuno avrebbe dovuto sapere, era che c'era un motivo molto importate per il quale aveva abbandonato la vita mondana di una volta, ed era proprio il motivo per il quale si stava affrettando ad uscire dal ospedale.
《Blaise!!!》si sentì chiamare ad un passo dall'uscita, sospirò seccato prima di voltarsi vedendo Luna Lovegood venire nella sua direzione.
《Che c'è Lovegood》chiese cercando di non apparire scocciato, Luna le sorrise con la sua solita aria sognante prima di parlare
《Tieni, un invito al mio matrimonio, volevo dartelo di persona》gli disse la ragazza sorridente
《Oh, congratulazioni, non sapevo ti sposassi》rispose Blaise sorpreso mentre prendeva l'invito
《Tra due mesi in realtà, spero tu venga ti trovo molto simpatico》disse la ragazza
《Emh...grazie》fece il ragazzo stranito, erano due anni che lavorava al San Mungo e non avevano parlato molto, tutto il contrario della Weasley, ora Potter, e solo perché anche ai tempi di Hogwarts andavano già d'accordo.
《Beh ora ti saluto, devo tornare al lavoro, a domani》disse infine Luna salutandolo con un cenno della mano per poi voltarsi ed andare. Blaise la guardò allontanarsi con ancora la fronte agrottata alzando poi le spalle ed andando, era in ritardo constatò dopo un'occhiata al suo orologio da polso.
Si smaterializzò davanti ad un enorme cancello, si annunciò al elfo che era apparso e questo gli aprì. Si direse poi con passo veloce verso la porta d'ingresso, una volta entrato si incamminò lungo il corridoio buio con passo sicuro, non aveva bisogno di illuminazione per sapere dove andare conosceva quella casa come le sue tasche. Non appena raggiunse la stanza desiderata si fermò sentendo dentro delle voci, agrottando le sopracciglia bussò entrando senza aspettare il consenso.
《Ciao Blaise》lo accolse una dei presenti con un sorriso sulle labbra
《Astoria....come mai qui??》disse lui sorpreso, la ragazza fece un buffo broncio
《Però che accoglienza, pensavo fossi felice di vedermi》disse lei con tono sarcastico, incrociando le braccia al petto
《Non fare la melodrammatica, non ti aspettavo, tutto qui....》disse il moro appoggiando la sua valigetta su una scrivania ed iniziando a trafugarci dentro, sentì la ragazza sbuffare cosa che lo fece sorridere. Era da un po che non la vedeva ne sentiva, tre mesi per l'esattezza, da quando aveva deciso di partire per risolvere degli affari di famiglia lasciati in sospeso in Francia. Tra le due sorelle Greengrass era lei che si occupava delle proprietà e degli affari della famiglia, da quando i genitori erano stati catturati e poi condannati al bacio del dissenatore, mentre invece Daphne se la spassava di locale in locale a bere e a divertirsi. Da quando aveva preso a frequentarsi con Pansy la maggiore delle Greengrass era cambiata in maniera quasi radicale. Se ne fregava di tutto e di tutti e pensava solo a divertirsi.
《Avete finito con le smancerie voi due??》disse con tono sarcastico la terza persona presente in quella stanza, Astoria lo guardò sorridendogli teneramente, spostandogli poi alcune ciocce di capelli biondi dalla fronte mentre questo cercava di scansarsi da quel contatto e di bere il suo Firewhisky in santa pace. Blaise li guardò facendo poi segno alla ragazza di avvicinarsi
《Come sta??》le chiese in un sussurro
《Mi sembra tranquillo, quando sono arrivata stava suonando il piano...》rispose Astoria sempre in un sussurro, Blaise annuì pensieroso
《Sembra stia funzionando la-》
《Se avete finito di parlarmi alle spalle vorrei andare a dormire》li interruppe alzandosi dalla poltrona davanti al fuoco per guardarli con un'occhiataccia
《Aspetta Draco, prima bevi la pozione》gli disse Blaise porgendogli un bicchiere che aveva appena riempito, Draco lo guardò facendo una piccola smorfia disgustata
《Perché devo berla sempre??》disse con tono da bambino capriccioso
《Perché ti fa bene, ricordi cosa ha detto il dottore??》gli rispose l'amico incoraggiandolo come si fa con un bambino
《Io non mi fido di quel dottore》rispose Draco mettendo il broncio e incrociando le braccia.
《Avanti Draco-》iniziò a dire il moro prima di interrompersi non appena Astoria gli mise una mano sulla spalla, gli tolse il bicchiere avvicinandosi poi al biondo
《Draco...》iniziò con tono tenero
《Fai il bravo e bevi la pozione, se lo farai prima di dormire ti darò come premio uno dei tuoi biscotti preferiti》continuò sorridendogli con dolcezza
《Quelli al cioccolato....??》mormorò il biondo con fare birbantello
《Certo tesoro!!!》gli sorrise la ragazza
《Allora okey》disse il ragazzo prendendo il bicchiere e bevendolo tutto d'un fiato facendo poi una smorfia disgustata una volta finito
《Andiamo adesso??》chiese poi il biondo posando il bicchiere sul tavolo
《Aspetta un momento》gli disse Blaise avvicinandosi al biondo per controllarlo
《Avevi detto che mi avresti dato i biscotti se bevevo quel intruglio!!!》protestò Draco imbronciato, Blaise e Astoria si lanciarono un'occhiata
《Va bene, ma uno solo》chiarì Astoria
《Su, andiamo》aggiunse prendendolo per mano ed incamminandosi verso la cucina col biondo, Blaise gli guardò uscire.
Una volta rimasto solo fece un profondo sospiro amaro passandosi una mano sulla faccia con aria stanca e quasi disperata
《Ancora niente??》le chiese una voce che lo fece sobbalzare, guardò nella sua direzione scontrandosi con un paio di occhi azzurri alquanto preoccupati e tristi che lo fissavano dal grande quadro appeso sopra il camino, scosse la testa demoralizzato
《No Narcissa, ancora niente》

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