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Capitolo 24

《Ciao Harry, posso??》disse Anthony Goldstein entrando prima ancora che Harry dicesse di si
《Certo, accomodati》disse Harry ironico, anche perché il ragazzo si era già accomodato.
《Volevo parlarti riguardo al caso di Hermione》gli disse il ragazzo, Harry si fece più attento.
Anthony Goldstein seguiva il caso di Hermione da ormai due mesi, e anche se Harry non seguiva più il caso si era sempre tenuto in contatto con lui così da mantenersi informato su tutto. Il ragazzo aveva revisionato ogni pista, ogni movente e ogni possibile sospettato, prendendo spunto anche dalle ricerche fatte dalla Squadra Speciale, aveva anche controllato minuziosamente la casa della riccia insieme alla sua squadra servendosi anche della tecnologia babbana.
Molto utile là dove la magia non poteva.
Nel ultimo controllo aveva scoperto qualcosa di interessante e ora si trovava nel ufficio di Harry per informarlo della cosa.
《Cosa hai scoperto??》gli chiese Harry
《In verità volevo chiederti del gatto di Hermione》Harry lo guardò allucinato, aveva capito bene??
Aveva detto gatto??
《Il gatto??》gli chiese confuso e stranito, Anthony annuì
《Si》
《Ma che c'entra il suo gatto con la scomparsa di Hermione??》chiese ancora Harry sempre stranito, Anthony fece un ghigno divertito prima di iniziare a parlare
《Credimi il gatto di Hermione è una prova importante....è un testimone》gli spiegò Anthony aprendosi in un sorriso divertito quando vide l'espressione sbigottita di Harry
《Un testimone??》
《Non dirmi che non ci hai pensato....》gli disse Anthony con tono divertito ma con un accenno di sorpresa, Harry rimase a guardarlo perplesso
《Nell'ultimo controllo uno della mia squadra ha notato una foto di Hermione insieme ad un gatto arancione, allora ha avuto la brillante idea che forse il gatto aveva visto il rapitore》spiegò l'ex compagno di scuola
《Ma anche se fosse dubito che Grattastinchi possa dirvelo, a meno ché tu non parli il gattese》ribatté Harry sarcastico oltre che scettico
《Mi permetto di contraddirti mio vecchio compare...può dircelo eccome》rispose Anthony con un sorrisetto compiaciuto, Harry alzò le sopracciglia guardandolo sempre più  scettico
《Tu dimmi dove si trova e poi ti spiegherò tutto》continuò Anthony, Harry sospirò senza ancora capire
《L'ho portato a casa mia, posso dire a Ginny di portarlo qui prima di andare al San Mungo se vuoi》gli disse
《No, manderò qualcuno a prenderlo se per te non è un problema, voglio controllare il prima possibile》gli disse invece Anthony
《Va bene, ma mi spieghi cosa hai in mente??》
《Vedrai...》

*****

《Cazzo!!!》fu la dolce esclamazione che fece Blaise non appena controllò la nuova lastra che aveva fatto a Draco.
L'alone si stava espandendo e non era assolutamente un buon segno, evidentemente le nuove pozioni che gli aveva dato non avevano funzionato.
Maledizione!!!
Raccolse tutto di fretta, lastre, analisi e appunti, doveva tornare al Manor il prima possibile.
Mise tutto dentro la sua valigetta, il vecchio libro compreso, la chiuse e si precipitò di fuori. Lanciò un incantesimo sigillando la porta del suo ufficio e percorse svelto il corridoio, arrivò al ascensore premendo ripetutamente il pulsante.
Andiamo andiamo!!!...pensava agitato.
L'ascensore arrivò, entrò dentro e premette nuovamente il pulsante del piano terra.
Una volta arrivato percorse sempre di fretta il corridoio verso l'uscita, passando accanto alla reception
《Te ne vai di già??》si sentì chiedere
《Si, per favore di al Dottor Wilson di sostituirmi》disse Blaise a Carly, in piedi vicino alla reception
《Problemi a casa?? La tua fidanzata ti aspetta forse??》gli disse la ragazza con tono acido, l'altra infermiera alla reception alzò lo sguardo da quello che stava facendo guardandoli sorpresa e stupita.
Blaise, con un piede quasi fuori dalla porta, si voltò a guardarla con gli occhi stretti in due fessure, l'espressione irritata oltre che sorpresa
《Non mi sembra che la mia vita privata ti riguardi》la freddò
《Anna dica al Dottor Wilson di sostituirmi, grazie》aggiunse subito dopo rivolto all'altra infermiera
《Si dottore》disse lei, e non appena Blaise uscì diede una manata a Carly guardandola con rimprovero beccandosi un'occhiataccia da lei.
Blaise nel frattempo si smaterializzò davanti al cancello del Manor entrando subito dopo sempre di fretta, doveva visitare Draco e magari indurlo al sonno, era meglio, almeno era come se mettesse in pausa il possibile allargamento.
Entrò quasi di corsa in casa arrivando poi al salotto, ci trovò solo il quadro di Narcissa che nel suo ritratto era intenta a ricamare su un telaio a disco, alzò lo sguardo non appena lo sentì entrare.
《Blaise》disse sorpresa vedendolo così affannato
《Tutto ok??》aggiunse guardandolo stranita
《Narcissa dov'è Draco??》le chiese lui posando la sua valigetta sulla scrivania e iniziando a tirare fuori una pozione induci-sonno
《Penso sia andato a fare una passeggiata, è successo qualcosa??》chiese la donna preoccupata
《L'alone si sta ingrandendo troppo》le disse nervoso, Narcissa si portò una mano alla bocca
《Non posso permettere che raggiunga anche l'altra corteccia altrimenti la maledizione rischia di diventare permanente》aggiunse sempre preoccupato
《Oh cielo...》soffiò sconvolta la donna
《E come si può evitare??》chiese poi lei
《Lo farò addormentare, è l'unico modo perché il suo cervello resti inattivo, questo lo rallenterà》le disse cercando di rassicurare la donna, ma anche se stesso.
《Va bene, fa quello che devi》gli disse Narcissa con espressione addolorata.
《Dov'è andato?? Gliel'ha detto per caso??》chiese Blaise sempre più nervoso, sperando lo sapesse, il Manor era grande e così i suoi giardini. Non gli andava di cercare ovunque avrebbe solo perso tempo.
《Emh...allora, credo sia andato verso le stalle, gli piace molto accarezzare i cavalli》gli disse Narcissa pensierosa
《Ok》e dopo questo Blaise uscì di corsa
《Se non è lì prova nel ala ovest!!!》gli urlò dietro Narcissa ricordando che una volta Astoria le aveva detto di aver visto Draco da quelle parti.
Blaise nel frattempo corse veloce uscendo sui giardini e raggiungendo le stalle
《Draco!!! Draco sei qui??》lo chiamò non sentendo però nessuna risposta apparte lo sbuffare dei cavalli, entrò dentro controllando ogni stalla dei cavalli ma senza trovarlo.
《Maledizione!!!》bisbigliò seccato e ansioso, uscendo dalle stalle si ricordò di quello che Narcissa gli aveva urlato mentre usciva.
Aveva detto ala ovest.
Ci andò ma neanche lì riuscì a trovarlo, passandosi una mano sui capelli con ansia vide la grande porta a due ante bianca che dava sul retro della casa.
Che fosse dentro??
Tentar non nuoce si disse mentre si avvicinava, afferrò la maniglia e spinse la porta
《Draco??》lo chiamò senza udire risposta.
Lasciando la porta aperta entrò nel grande ingresso avente due rampe di scale ad arco ai lati, con la ringhiera dorata, ne prese una salendo al piano superiore
《Draco!!!》lo chiamò senza ottenete risposta.
Ma dove si era cacciato??
Si chiese percorrendo il lungo corridoio, non trovandolo in nessuna delle stanze o salottini, stava per fare dietro front quando sentì un rumore, era lieve e proveniva da in fondo al corridoio, forse l'ultima camera.
Si avvicinò ma ad un metro di distanza si fermò agrottando le sopracciglia, sbagliava o sentiva delle voci??
Avvicinandosi lentamente riconobbe una delle voci come quella di Draco, ma c'era un'altra, e sembrava una voce femminile...!!!
Ma chi c'era??...si chiese preoccupato e confuso.
Spinse la porta lasciata socchiusa, aprendola lentamente.
La prima cosa che vide fu proprio Draco, era seduto sul letto, e sembrava stesse abbracciando qualcosa, anzi, qualcuno!!!
《Draco...》disse entrando nella stanza, guardando il ragazzo con una strana sensazione nel petto.
Il biondo in questione alzò lo sguardo voltando il capo verso di lui
《Blaise!!!》disse, l'espressione sorridente e uno strano luccichio neglio occhi
《Ssshh fa piano, si sta addormentando...》sussurrò poi voltando il capo verso il suo petto, Blaise, sempre lentamente, si avvicinò di più al letto.
Vide due gambe nude, coperte solo da dei pantaloncini, poggiate sul letto, due esili braccia che circondavano la vita di Draco ed un capo castano e riccioluto premuto contro il suo petto.
Pietrificato sul posto, con gli occhi sgranati, vide Draco accarezzare delicatamente il volto di quella persona, e quando le spostò i capelli dal volto rivelando la sua identità si sentì chiaramente gelare il sangue nelle vene.
Perché quella persona era niente poco di meno che Hermione Granger.

*****

《Capo, ce l'abbiamo》lo informò una del suo team entrando nel ufficio del ragazzo
《Bene, vediamolo》disse Anthony impaziente, alzandosi in piedi, venendo imitato anche dagli altri presenti nel suo ufficio. Seguirono la ragazza fino in laboratorio dove non appena entrarono venne consegnata ad Anthony una fialetta contenente una scia biancastra che si muoveva sinuosa.
Il ragazzo si avvicinò ad un pensatoio dove poi versò il contenuto della fialetta.
《Sei pronto??》chiese serio ad Harry, che aveva voluto essere presente non appena il ragazzo gli aveva spiegato il suo piano
《Si》affermò deciso e un po nervoso
《Posso vedere anch'io??》chiese anche l'altra persona presente, Anthony guardò Harry, lui annuì
《Va bene Ginny》la rossa si avvicinò ai due
《Siete pronti??》
《Si》affermarono entrambi
《Andiamo》e dopo questo immersero il viso nel pensatoio atterrando dritti nel salone di Hermione.
La casa era già immersa nel buio della notte, guardandosi intorno notando subito Grattastinchi sdraiato sul divano a leccarsi le zampe e il corpo, sembrava ancora tutto normale. Di colpo però sentirono uno strano rimbombo, come un vibrare appena impercettibile, che attirò subito l'attenzione del gatto il quale si alzò scendendo dal divano e dirigendosi verso il mobile vicino alla finestra, ci salì sopra e guardò di fuori, i tre ragazzi fecero altrettanto. Notarono subito una figura vestita di nero, pantaloni e felpa nera col cappuccio alzato a coprire il volto, che lanciava incantesimi contro le protezioni della casa. La luce che usciva dalla bacchetta era viola scuro o grigia, magia oscura quindi, Harry strinse i pugni.
La figura riuscì a violare le protezione, e dopo essersi guardato intorno si addentrò lungo il vialetto, riuscì a sbloccare anche la porta entrando e chiudendosela alle spalle. Grattastinchi le andò subito incontro iniziando a soffiargli contro con il pelo drizzato e la schiena curvata, sulla difensiva.
《Sparisci gattaccio!!!》disse la figura incappucciata con tono seccato, Grattastinchi continuò a soffiargli contro, lanciandoglisi addosso quando la figura provò a fare un passo. Gli si attaccò alla gamba con gli artigli
《Ah!!! Scollati di dosso brutta palla di peli!!!》esclamò rabbiosa la figura dimenando la gamba e provando a scollarsi il gatto, con un forte movimento della gamba riuscì a calciare il gatto dall'altra parte del salotto, ma Grattastinchi, proprio come la sua padrona, non si arrese. Salendo sul divano prese la rincorsa lanciandosi contro l'intruso dritto sul petto
《Ah!!!》gemette di dolore e rabbia la figura, provando a toglierselo di dosso, Grattastinchi prese a graffiarlo soffiando infuriato facendolo sbattere di qua e di là per la foga. Alla fine riuscì a staccarlo di dosso lanciandolo contro la porta del ripostiglio
《Maledetto gattaccio!!! Questa me la paghi》ringhiò rabbioso la figura, guardando il gatto cercare di alzarsi, ancora stordito per la botta troppo violenta.
Videro poi la figura puntarsi la bacchetta contro e abbassarsi il cappuccio, i tre trattenero il respiro. Lui li dava le spalle, lo videro passarsi una mano sul viso guardandosi poi la mano, fece un ringhio rabbioso, forse perché sporca di sangue dai graffi che Grattastinchi era riuscito a fargli.
《Schifoso gattaccio, questa me la paghi》sibilò avvelenato afferrando bruscamente il gatto e lanciandolo con violenza dentro il ripostiglio
《Rimani a cuccia gattaccio》affermò maligno puntandogli poi la bacchetta e schiantandolo, poi chiuse la porta.
Fu allora che si voltò.
E quando videro chi era i tre sussultarono in contemporanea, sentendosi invadere da emozioni diverse.
Furia, incredulità, sbigottimento.
Il ricordo si disolse proprio mentre il biondo si recava verso il salotto, passandoli accanto.
Quando uscirono dal ricordo i tre, ancora increduli, rimasero in silenzio per giusto un paio di secondi, fu Harry a rompere il silenzio.
Con i pugni stretti e il volto sfigurato dalla rabbia, guardando Anthony, decretò.
《Andiamo a prendere questo figlio di puttana》

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