Capitolo 2
Hermione era pensierosa, seduta alla sua scrivania continuava a pensare alla strana lettera che aveva ricevuto il giorno prima, non capiva chi poteva avergliela mandata, per non parlare del suo contenuto.
D'un tratto aprì il cassetto sinistro della sua scrivania tirando fuori la lettera in questione che l'aveva tenuta sveglia per quasi tutta la notte con l'intenzione di darle un'altra occhiata, forse ieri era troppo stanca, così stanca che aveva finito per capire male.
La dispiegò passandoci sopra la mano in modo da appiattirla per bene e la rilesse nuovamente.
Occhi nocciola, capelli castani, sei sempre più bella ogni giorno che passa.
I miei occhi ti osservano, ti contemplano, alla luce del sole e nell'ombra della notte.
Tu che non ti accorgi nemmeno di me, tu che non ti sei mai accorta di me.
Fin dal inizio del tempo mi hai catturato, ti sei presa quello che non dovevi, quello che non sapevo nemmeno di avere.
Tra distruzione e sangue mi hai accompagnato, niente di te mi ha mai abbandonato.
Preparati perché sto arrivando, vengo a prenderti perché sei mia.
Mia e solo mia, e questo non cambierà mai....
No, non si era sbagliata, c'erano veramente scritte tutte quelle strane parole.
Ma che volevano dire??
Avevano un qualche senso logico o erano scritte tanto per dire??
E sopratutto, chi diavolo gliel'aveva mandata??
*****
《....quindi può essere considerato un movente》finì di spiegare Alec Marcus, giovane Auror di 25 anni, biondo cenere con gli occhi marroni, altezza 1.80 con un fisico statuario.
Harry annuì serio al resoconto di Marcus dando poi indicazioni ad ogni gruppo per continuare le indagini. Gli agenti si alzarono iniziando ad uscire dalla Sala riunione che in poco tempo si svuotò....o quasi.
《Hermione?? Hermione....》la chiamò Harry notando che l'amica rimase seduta, la riccia si riscosse alzando lo sguardo è incontrando un paio di occhi verde smeraldo che la guardavano preoccupati
《Cosa....dove sono tutti??》chiese notando che nella stanza c'erano solo loro due
《Sono appena usciti, ti senti bene??》le chiese Harry confuso avvicinandosi alla riccia che nervosamente prendeva i braccio i suoi appunti
《Tutto apposto Harry, perché??》gli rispose Hermione sforzandosi di sorridere
《Beh, te lo chiedevo perché oggi mi sei sembrata piuttosto assente.....》le spiegò Harry
《Non è niente Harry, è che sono ancora un po scombussolata per la serata di domenica, tutto qui》mentì Hermione cercando di sembrare convincente, non era mai stata brava a mentire sopratutto a Harry che la conosceva meglio di chiunque altro, persino meglio di Ron, cosa che aveva creato non pochi dissapori tra loro quando ancora stavano insieme.
Era un legame speciale quello tra lei ed Harry, erano una sorta di fratello e sorella, molto uniti e molto affezionati tra loro, lui riusciva sempre a capirla con così tanta semplicità. L'affetto che provavano era stato molte volte frainteso con qualcosa di più portando con se inevitabili liti o scenate di gelosia tra i rispettivi partner. Ginny alla fine si era convinta riuscendo quindi a tollerare quel senso di complicità che c'era tra loro ma Ron era stato più testa dura, continuando ostinato ad affermare che tra loro ci fosse qualcosa. Solo innumerevoli ramanzine e lavate di capo da parte di Ginny e la signora Weasley gli avevano fatto comprendere lo stato delle cose, finendo anche lui per sopportare il legame tra Harry ed Hermione.
《Oh, capisco, beh in quel caso potevi prenderti la giornata libera e stare a casa a riposare, anche Ginny è rimasta a casa oggi....》le disse Harry
《Ma....e il piccolo James??》gli chiese Hermione curiosa
《Molly è venuta stamattina per portarlo allo zoo insieme ai figli di Bill, così potrà riposarsi senza nessuna interruzione, cosa che dovresti fare anche tu....》
《No Harry riesco a farcela, sul serio, ho già preso un'altra aspirina e sta già facendo effetto.....》
《Sei sicura??》insistì Harry premuroso
《Si...》annuì Hermione
《Va bene.....ora sarà meglio tornare al lavoro》disse poi Harry con tono arreso
《Certo, andrò a chiedere a Ron e Alec se hanno scoperto qualcosa》disse Hermione uscendo poi dalla stanza, si diresse verso il loro l'ufficio e poi bussò
《Avanti》sentì dire da dentro
《Ciao ragazzi》disse entrando nella stanza e chiudendosi la porta alle spalle, i due uomini erano in piedi vicino alla scrivania di Ron che parlavano di possibili piste, non appena sentirono la riccia entrare la salutarono al unisono
《Trovato qualcosa??》chiese loro Hermione avvicinandosi ai colleghi
《Non molto.....gli insegnanti dicono che era una ragazza brillante, sempre diligente e in orario con i compiti》le rispose Alec
《Sembra quasi il tuo autoritratto....》le disse Ron con tono scherzoso
《Ha-Ha, molte spiritoso Ronald....》gli disse Hermione facendolo ridere
《Comunque una cosa l'abbiamo scoperta, la sua compagna di stanza ci ha detto che varie volte aveva notato delle cicatrici fresche quando Sara si cambiava》le riferì Ron tornado serio
《E non sa come se le è fatte??》chiese Hermione
《No, ma dice che succedeva ogni volta che Sara rientrava da casa》le disse stavolta Alec anche lui serio, Hermione guardò entrambi perplessa
《Sarà meglio tornare dai genitori allora....》
*****
Toc toc toc
Ad aprire la porta fu la signora Rogers, madre della vittima, Sarà Rogers.
《Si??》disse la signora guardando entrambi intimorita, Hermione si stampò in faccia un sorriso cordiale prima di parlare
《Buongiorno signora Rogers, vorremo farle qualche domanda....》
《È successo qualcosa?? Avete notizie del aggressore??》chiese la donna nervosa
《Non ancora signora Rogers ma abbiamo bisogno di farle qualche altra domanda》disse Maichel, la donna tentennò prima di farli entrare in casa
《Suo marito è in casa??》le chiese Hermione
《No....》disse la donna scuotendo il capo
《Signora Rogers com'era il carattere di sua figlia??》le chiese l'ex Corvonero guardandola attento, la donna lo guardò confusa ma poi rispose
《Era una ragazza come tante, allegra, brillante, molto dolce.....》mormorò la donna con sguardo perso e un lieve sorriso
《Si è mai comportata male??》chiese Hermione
《Che vorrebbe dire??》disse la donna
《Essendo una adolescente avrà avuto qualche scatto di ribellione....》le disse la riccia
《No....insomma, ha fatto i capricci qualche volta perché voleva poter uscire di più invece che studiare ma non si è mai comportata da ribelle》disse la signora guardando entrambi gli Auror
《Suo marito che rapporto aveva con sua figlia??》le domandò Hermione
《Cioè??》
《Era un padre amorevole?? Oppure severo??》specifico la riccia
《Ecco....Jason ha sempre solo voluto il meglio per nostra figlia, lei ha un intelligenza molto alta, è un dono molto prezioso e andava coltiva》rispose la donna
《A costo di usare le maniere forti??》disse Maichel serio, la donna lo guardò non sapendo cosa rispondere e proprio quando stava per rispondere si sentì la porta d'ingresso aprirsi
《Anna, che succede?? Che ci fate qui??》chiese l'uomo avvicinandosi rapidamente alla moglie e circondandola con le braccia con fare protettivo
《Si calmi signore, stavamo solo facendo qualche domanda a sua moglie》gli rispose Maichel
《Avete trovato chi ha ucciso mia figlia??》chiese l'uomo
《Non ancora, stiamo facendo tutto il possibile》rispose la riccia
《Beh cercate di sbrigarvi!!! E ora se non vi dispiace vorrei riposarmi》
《Certo, con permesso》
*****
Più tardi al comando Hermione stava esaminando delle carte nel suo ufficio, era molto concentrata e ogni tanto sottolineava con la matita.
Non le convincevano per niente i genitori di Sara, era certa che stessero nascondendo qualcosa.
《Hermione io sto andando》disse Harry affacciandosi dalla porta
《Oh, certo, a domani Harry》disse la riccia alzando lo sguardo
《Dovresti andare anche tu, si vede che sei stanca》la rimproverò Harry
《Tra un minuto vado》
《Ok, buona notte》
《Buona notte》
Dopo che Harry se ne fu andato Hermione appoggiò la testa sulla superficie della scrivania facendo un grosso sospiro.
Si, in effetti si sentiva piuttosto stanca.
Mise apposto le carte inserendole nella cartella e mettendole poi nei cassetti. Quando aprì uno di questi però vide nuovamente la lettera, la prese in mano rileggendola nuovamente e sentendo dei brividi ad ogni frase. Aveva un non so che di inquietante, di malsano, come se lo scrittore fosse un po....matto.
Sperò vivamente di non dover ricevete più lettere come quelle, e sopratutto, di non dover mai aver a che fare un tizio del genere.
Quando arrivò a casa però la sua speranza si rivelò vana quando, sempre sul tavolino del soggiorno trovò un'altra lettera, ma questa con un piccolo dettaglio in più che la sconvolse ulteriormente.
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