Capitolo 13
La palestra degli Auror.
Assomigliava molto a quella dei babbani, aveva infatti le solite attrezzature tipi i pesi, le cyclette, i tapirulan e via dicendo. C'era anche una zona per il combattimento corpo a corpo, una zona adibita al combattimento con gli incantesimi ed un'altra per allenare i riflessi, dove gli allenatori insegnavano a schivare gli incantesimi velocemente.
Hermione si guardò intorno sentendosi un po a disagio, non era mai stata un granché in ginnastica...
Era si allenata, era un auror dopotutto, ma per lo più lei era un auror analitico, che ragionava e analizzava i casi e possibili legami, ma con quello che era accaduto nell'ultimo periodo era meglio prendere qualche lezione in più di autodifesa.
Dopotutto, come dice quel detto, meglio prevenire che curare...
Facendosi coraggio si avviò alla zona dove si tenevano i combattimento corpo a corpo e si sentì molto rincuorata quando vide altre donne nella palestra, temeva di trovarsi in una stanza piena di maschi.
《Hermione!!! Che sorpresa》disse una voce alla sua sinistra, voltandosi vide Sandy Cooper, la nuova recluta, avvicinarsi a lei con un sorriso sorpreso, un reggiseno sportivo addosso e dei collant appositi per la palestra, i capelli marroni legati in una coda.
《Ciao Sandy, non sapevo fossi qui》disse Hermione anche lei sorpresa
《Ci vengo spesso, mi piace allenarmi e tenermi in forma》disse la ragazza con un'alzata di spalle
《Ma tu piuttosto, come mai da queste parti??》chiese la ragazza guardandola curiosa
《Beh, diciamo che nell'ultima rincorsa ho scoperto di non essere tanto in forma come credevo, e voglio rimediare》disse Hermione accennando a quella volta in cui avevano rincorso un ladro, era vero che non era stata sufficientemente veloce ma lo compensava egregiamente con la bacchetta, in questo era bravissima.
Sandy sorrise annuendo.
《Certo, capisco, beh vuoi che ti mostri qualcosa o hai già scelto cosa fare??》le disse Sandy con fare disponibile
《Mmmh...avevo pensato ad un corpo a corpo》disse Hermione guardandosi intorno
《Chiaro, preferisci fare un combattimento prima con una donna o con un uomo??》le chiese la ragazza
《Beh...quelli con gli uomini come sono??》chiese Hermione interessata
《Sono piuttosto intensi, soprattutto se non si ha molta esperienza》le spiegò la ragazza, Hermione annuì pensierosa
《Se posso darti un consiglio, potresti provare ad assistere e vedere come va, e se te la senti fare un combattimento, dopotutto non ci vuole solo la forza ma anche la agilità, e in questo ho visto che te la cavi benissimo》le disse Sandy con un sorriso, Hermione riflettè giusto un secondo prima di annuire con decisione
《Va bene, andiamo》disse sicura, Sandy la guardò per un momento con un sorriso di ammirazione
《Wow sembri davvero molto determinata...》commentò lei
《Lo sono》affermò Hermione prima di dirigersi verso la stanza dove si svolgevano i combattimento uomo/donna con decisione.
Era arrivata al limite oramai, non era ancora riuscita a scoprire chi fosse quel bastardo che la perseguitava, e né dalla grafia né dalle impronte, che ovviamente non c'erano, aveva ricavato niente.
E non sapeva più cosa fare, la situazione ormai era diventata insostenibile. Lo vedeva da per tutto, non c'era posto in cui non trovasse i suoi occhi di ghiaccio ad osservarla in quel modo malsano, possessivo.
E quindi aveva pensato ad un'unica soluzione da fare, affrontarlo una volta per tutte.
Gli avrebbe fatto capire che non si scherzava con una orgogliosa Grifondoro, sopratutto con la Grifondoro per eccellenza Hermione Granger.
E fu così che armata da questa determinazione entrò nella stanza dei combattimenti seguita da Sandy.
*****
La settimana che passò fu piuttosto, e anche stranamente, tranquilla. Del suo molestatore non c'era stata neanche l'ombra, non aveva neanche ricevuto nessuna lettera in quei giorni cosa che, in maniera del tutto assurda, non la tranquillizzava affatto.
C'era qualcosa sotto ne era certa, questa strana calma la preoccupava, e anche molto.
《Dai rilassati, forse si è semplicemente stancato...》ipotizzò Ginny dopo l'ennesima volta che vide Hermione spiare fuori dalla finestra del suo ufficio.
《Non può essersi stancato, c'è sicuramente qualcosa sotto》disse Hermione continuando a guardare di fuori con discrezione, sapeva che c'era lo sapeva, non poteva aver smesso così dal niente, non dopo tutte quelle volte passate a spiarla!!!
《Hermione calmati》
《Come puoi dirmi di calmarmi dopo quello che mi ha fatto!!!》esplose la riccia voltandosi verso Ginny
《Ginny quel bastardo mi ha spiata, mi è stato così vicino che solo ricordarlo mi fa accapponare la pelle!!!...per non parlare di...》si interruppe scossa, non volendo finire la frase perché il solo ricordo la faceva sentire sporca, umiliata.
Stupida.
Non avrebbe mai dovuto bere così tanto, se non lo avesse fatto quel maledetto non si sarebbe approfittato di lei.
Ginny la guardò preoccupata e dispiaciuta, si alzò dalla sedia le andò vicino e la avvolse in un abbraccio di conforto
《Adesso ascoltami bene》le mormorò tenendola stretta
《Tu non hai colpa in questa storia》
《Ginny-》
《No Hermione no!!! Non è colpa tua non devi rimproverarti e devi smettere di farlo, se c'è una persona da incolpare è il tizio che controllava gli inviti doveva stare attento...》
《Ginny...》
《Ok scusami, cercavo di alleggerire la tensione...in ogni caso devi lasciarlo perdere, se continui a dargli importanza finirai per esaperarti e forse è proprio quello che vuole, renderti ossessionata come lui...ed è una cosa che non glielo puoi permettere》finì la rossa guardandola seria dritto neglio occhi, Hermione ricambiò lo sguardo ancora con fare incerto, quello che diceva Ginny non era sbagliato. In questi giorni in cui il bastardo non si era visto era stata lei a cercarlo, si guardava intorno in continuazione, in ogni momento, che sia quando andava a fare la spesa o al lavoro, e ogni volta che entrava in casa cercava ovunque per vedere se era arrivata una sua lettera.
Rischiava di uscirci pazza.
Se non altro il corso in palestra l'aiutava molto a sfogare la rabbia e la frustrazione...
Il combattimento uomo/donna si era infatti mostrato duro ma stava imparando, e nel caso quel maledetto fosse tornato avrebbe saputo come cavarsela.
*****
Povera la sua piccola Mezzosangue...
Sembrava così ansiosa, così agitata, così guardinga. Non avrebbe mai immaginato che avrebbe sentito la sua mancanza. Gli veniva quasi da ridere quando lo vedeva cercarlo, proprio come ora, che si era voltata proprio nella sua direzione senza però sapere che lui la stava guardando.
Come faceva da sempre.
Ah, la sua dolce strega dagli occhi dorati...non immaginava minimamente che presto si sarebbero incontrati, che sarebbe venuto a prenderla, e che lei avrebbe dovuto fare la brava e venire via con lui.
Era meglio per lei.
Le aveva lasciato questi giorni di libertà si era mostrato magnanimo nei suoi confronti, lui non aveva mai smesso di osservarla, ma lo aveva fatto da lontano, dandole i suoi spazi.
Non aveva niente di cui lamentarsi.
Lui dal canto suo era molto impaziente non vedeva l'ora di averla tutta per sé, se lo meritava dopo tutte quelle volte che l'aveva vista con quel fesso di Weasley e con quel coglione di Potter, era arrivato il suo turno ora.
Era un suo diritto.
E nessuno glielo avrebbe negato.
*****
《A domani Hermione》
《A domani Harry》
《Mi raccomando riposati, sei troppo stanca ultimamente e non ti fa bene, lo sai》la riprese il ragazzo con fare paterno
《Va bene, ricevuto papà》scherzò Hermione con un sorriso divertito guardando l'amico farle la linguaccia prima di scomparire.
Ridacchiò scuotendo la testa smaterializzandosi anche lei nel solito vicolo vicino casa sua.
Si direse poi rapidamente verso la sua casa, volendo evitare l'acquazzone che stava per scendere, e manco a volerlo non appena inserì la chiave nella serratura un tuono rimbombò nel cielo dando via ad un forte temporale.
Sospirò di sollievo mentre entrava in casa, ma appena si chiuse la porta alle spalle uno strano brivido le percorse la schiena, come una specie di campanello di allarme. Stranita scosse la testa pensando fosse dovuto al temporale accendendo poi la luce e togliendosi rapidamente il cappotto bagnato. Si diresse poi al piano di sopra con l'intenzione di farsi un bagno caldo, ne sentiva il forte bisogno.
Una volta fatto indossò un comodo pigiama, dei pantaloncini e una maglietta, e si diresse al piano di sotto desiderosa di un the caldo.
Quando l'acqua fu pronta la versò dentro una tazza mettendoci dentro una bustina di the, e mentre faceva infusione con l'acqua prese una bustina di cibo per gatti versandola nella ciotola di Grattastinchi iniziando poi a chiamarlo.
《Grattastinchi??....vieni piccolo ce da mangiare》disse ticchettando sulla ciotola
《Grattastinchi??》lo chiamò nuovamente.
Che strano, pensò, dove poteva essere??
Non era nemmeno venuto a salutarla il che era strano, che gli fosse successo qualcosa??
Prese la bacchetta ed iniziò a cercarlo, chiamandolo di tanto in tanto, fuori aveva preso a diluviare con tanto di tuoni che facevano sobbalzare Hermione, la quale gli aveva sempre odiati. Uno di questi tuonò così forte che cacciò un piccolo grido perdendo anche la presa sulla bacchetta che finì sotto al divano.
《Accidenti!!!....calma Hermione è solo uno stupido temporale》si disse inginocchiandosi accanto al divano tastando il pavimento per trovarla, ma mentre lei cercava la bacchetta non notò la figura incappucciata in piedi vicino all'ingresso buio, che venne illuminata dalla luce di un tuono proprio in quel momento.
Non appena Hermione recuperò la bacchetta, nel procinto di alzarsi, la luce andò via sentendo nel contemporaneo la bacchetta volarle via dalle mani.
Il ché la mise in allerta.
《Chi è la??》domandò mettendosi subito in piedi e cercando di vedere nel buio della stanza
《Chi ce?? Si faccia vedere!!!》disse nuovamente indietreggiando e guardandosi intorno, cercando di individuare anche un minimo movimento in mezzo a quel buio.
D'un tratto sentì una lieve risata maligna sollervasi nella stanza, da un punto allarmantemente vicino.
《Ciao principessa...》disse una voce maschile con tono sarnodico, Hermione si accigliò, rigida come un palo di legno
《Chi sei??》chiese con tono sicuro, l'ultima cosa che voleva era far capire a chi che sia di avere paura.
《Oh, tu mi conosci bene....e nell'ultimo periodo poi, abbiamo anche avuto il piacere di comunicare...》disse quello usando un tono suadente, Hermione a quelle parole sgranò così tanto gli occhi che ci mancò poco che finissero fuori dalle orbite.
《Tu...》sussurrò allucinata e sconvolta, sentendo un tuffo raggelante al cuore
《Si...io》disse lui, sempre con lo stesso tono, facendo un passo verso di lei, al contrario della riccia lui era abituato a muoversi tra le ombre perciò la intercettò immediatamente.
《Come sei entrato in casa mia?? Chi diavolo sei?? E che cosa vuoi da me!!!》urlò Hermione, furiosa ma al contempo spaventata.
Lo sentì nuovamente ridere, di quella risata maligna
《Piano con le domande leonessa, tempo al tempo》disse lui continuando ad avvicinarsi, Hermione prese ad indietreggiare
《Che cosa vuoi??》chiese nuovamente la riccia con il cuore a mille, cercando però di mantenere la calma. Lo sentì ridacchiare sentendo anche i suoi passi avvicinarsi
《Che cosa voglio?? È semplice da spiegare》disse il ragazzo con tono strascicato, fuori tuonò un altro tuono che fece sobbalzare la riccia ma non quanto le parole di lui dopo
《Te, voglio te》affermò il ragazzo, Hermione rimase pietrificata
《Cosa...??》mormorò scioccata
《Si mia piccola Grifondoro...sono venuto a prenderti, ti porterò in un posto che ti piacerà molto, in cui potremo stare insieme...per sempre》finì il ragazzo con un ghigno malefico e malizioso, ghigno che la ragazza potè vedere quando un lampo nel cielo illuminò la stanza. Si sentì come congelata quando lo vide, tutto vestito di nero, pantaloni e felpa col cappuccio alzato.
Era proprio lui, l'uomo che l'aveva spiata da mesi.
《Perdi il tuo tempo, io non vado da nessuna parte》affermò Hermione seria e nel suo continuo indietreggiare toccò qualcosa che sembrò essere un vaso con dei fiori.
《Oh io invece credo di si, e ti conviene fare la brava...altrimenti dovrò prendere misure drastiche》finì l'ultima frase con tono minaccioso, Hermione strinse forte le mani sul vaso dietro di sé
《Staremo a vedere》mormorò lei a denti stretti, proprio in quel momento un altro lampo illuminò il salotto e permise a Hermione di vedere il ragazzo avvicinarsi a lei velocemente, altrettanto velocemente Hermione prese il vaso e glielo lanciò addosso colpendolo dritto in testa
《Ah!!!》gemette lui dolorante mentre Hermione ne approfittò per lanciare la polvere sul camino per segnalare un allarme......ma qualcosa non funzionò.
《Ma cosa...??》sussurrò allucinata
《Questo non lo dovevi fare》sibillò rabbioso il ragazzo afferrandole bruscamente il braccio e voltandola
《Lasciami!!!》esclamò Hermione provando a liberarsi e colpendolo con la mano libera, il ragazzo però le afferrò anche l'altro braccio sbattendola contro il camino
《Ah!!!》questa volta fu Hermione a gemere di dolore per lo spigolo che le si conficò vicino alle scapole
《Adesso fai la brava!!!》le ringhiò vicino al viso sovrastandola con la sua altezza
《No》soffiò dolorante prima di attirarlo a sé di colpo sbilanciando il suo equilibrio, cosa che giocò a suo favore. Gli calpestò forte il piede facendogli allentare la presa riuscendo a fuggire, cercò di correre verso la porta d'ingresso ma venne afferrata dai capelli. Cacciò un urlo per il dolore iniziando a dimenarsi e tirando le mani all'indietro, provando a graffiarlo, con il suo corpo lo spinse all'indietro mandandolo a sbattere contro la libreria e facendo cadere a terra qualche libro. Il ragazzo a sua volta la spinse contro la scrivania dietro il divano facendo cadere le cose sopra. Hermione afferrò la spilatrice e voltandosi con uno sforzo notevole lo colpì sul viso e gli diede una gomitata sulle costole riuscendo a sfuggire alla sua presa, ma non fece intempo ad allontanarsi che venne nuovamente afferrata dalla maglietta. Il ragazzo la tirò a sé spingendola contro il muro e bloccandola con le mani sul collo
《Adesso basta, tanto che tu lo voglia o no verrai via con me!!!》disse arrabbiato, Hermione boccheggiò per mancanza d'aria, colpendolo con le mani cercando di liberarsi e dimenando le gambe, provò anche a graffiarlo in faccia ma il ragazzo allontanò il volto, allora Hermione gli conficò le unghie sulle mani.
《Ah!!!》fece lui e allora Hermione gli mollò un colpo sul inguine, il ragazzo cacciò un urlo e mollò la presa su Hermione. Lei ne approfittò per respirare ansiamando pesantemente, stordita mosse qualche passo approfittando che il ragazzo era piegato in due per il dolore, e tenendosi il collo con una mano, provò ad aprire la porta....ma la trovò bloccata.
《Maledizione》mormorò agitata, di colpo però si sentì afferrare dai capelli e sbattere la testa contro il legno con forza, lasciandola stordita
《Credevi che non mi sarei preparato??》si sentì sussurrare vicino all'orecchio, con rabbia
《Adesso basta giocare, è arrivato il momento di andare》mormorò poi, e vedendo che Hermione continuava a dimenarsi debolmente le sbattè nuovamente la testa contro il legno.
Allora Hermione crollò tra le sue braccia, priva di sensi.
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