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Capitolo 11

Dopo un altro tentativo andato a male buttò a terra tutto quello che c'era sul tavolo con una bracciata infuriata, si appoggiò al bordo con entrambe le mani e il capo basso scuotendo la testa con fare frustrato. Non riusciva a capire dove era che sbagliava, eppure seguiva le istruzioni alla lettera!!!
《Ancora niente??》sentì dire alle sue spalle
《No...》ringhiò frustrato e arrabbiato
《Forse è il caso che ti predi una pausa, sono giorni che ci lavori...》si sentì dire mentre sentiva una mano piccola e delicata posarsi sulla sua spalla, si scostò con rabbia iniziando a camminare avanti e indietro per la stanza
《No Astoria, non mi posso permettere una pausa!!! Non quando ogni giorno che passa la situazione diventa sempre più critica!!!》esclamò passandosi entrambe le mani sui capelli, Astoria sospirò con fare greve guardando i cocci delle pozioni, il calderone e il suo contenuto versato a terra
《Blaise capisco che sei preoccupato, lo sono anch'io, ma non risolverai niente in queste condizioni, sei troppo stanco e troppo poco lucido per riuscire a continuare a lavorare》gli disse la ragazza con una punta di rimprovero, Blaise sospirò con fare spazientito
《Astoria...》
《Blaise》disse invece la ragazza con ammonimento sostenendo il suo sguardo truce, sapeva che non era arrabbiato con lei ma con sé stesso, in più la preoccupazione dovuta al tempo che man mano che passava peggiorava la situazione non migliorava le cose.
Blaise sospirò arreso passandosi la mano sulla faccia, non sapeva perché ma quella ragazza aveva sempre avuto un certo ascendente su di lui.
《Ok...》disse solo, Astoria sorrise soddisfatta prima di muovere il polso contenente la bacchetta e rimettesse tutto in ordine.
《Dai andiamo, fatti una doccia mentre io dico a Pincky di preparare il pranzo》disse Astoria uscendo dalla stanza seguita dal ragazzo. In silenzio percorsero il corridoio dall'illuminazione fiocca del sotterraneo, salirono le scale chiudendosi poi la porta alle spalle.
Vennero raggiunti da una melodia suonata con una maestria invidiabile, si sentivano i tasti del piano forte venire premuti in maniera veloce e agile modellando le note da alte a basse.
《Le pozioni sembrano funzionare fino ad ora》mormorò Astoria guardando il soffitto che portava al piano di sopra
《Si...ma per quanto ancora...》mormorò Blaise con voce tremante, Astoria si voltò a guardarlo notandolo rigido come un tronco, i pugni stretti fino allo spasimo e la mascella irrigidita, le toccò la spalla circondandogli poi il viso tra le mani
《Hey, stai facendo quello che puoi, lo sai tu, lo so io, e lo sa anche lui...non perdere la speranza, riuscirai a trovare una cura》gli disse con tono delicato e rassicurante, Blaise ricambiò il suo sguardo posando la fronte su quella della ragazza e chiudendo gli occhi.
La speranza...che parola assurda per un ex Serpeverde...
Si costrinse dopo un po a staccarsi da Astoria riprendendo poi ad andare a farsi una doccia, tra meno di un'ora doveva essere al lavoro, e non era il caso di presentarsi tutto sgualcito.

*****

《Vedo che sei tornata al lavoro...》fu il commento che fece Ginny non appena entrata nel ufficio di Hermione
《Già...》disse solo Hermione tenendo gli occhi puntati sui fogli che stava esaminando, Ginny assotigliò lo sguardo avanzando verso la riccia con masso misurato
《E hai intenzione di restare fino a tardi??》chiese la rossa osservando attentamente la sua reazione
《Si, come sempre》rispose Hermione, non alzando ancora lo sguardo sulla rossa, Ginny prese posto davanti alla scrivania della riccia continuando a fissarla attentamente
《Ho sentito Luna in questi giorni...》disse cambiando totalmente argomento, Hermione aggrottò leggermente le sopracciglia
《Ah si??》
《Si...mi ha scritto una lettera dove diceva quanto si stesse divertendo e che non vedeva l'ora di raccontarmelo al suo ritorno》continuò la rossa, sempre con tono casuale
《Splendido, sono contenta per lei》disse invece Hermione continuando a evitare lo sguardo di Ginny, la rossa però non aveva ancora finito e si preparò per il round successivo
《Mi ha anche scritto una cosa strana, qualcosa su di te》Hermione a quel punto si bloccò, per un solo secondo riprendendo poi a lavorare, quel secondo però bastò a Ginny per capire che si trovava nella pista giusta
《Mi ha scritto di dirti che ti saluta tanto...e che spera che tu stia bene》disse misurando le parole
《Ah si??》
《Si, all'inizio non capivo perché mi chiedesse della tua salute dato che sei sempre stata una roccia...ma poi in un'altra lettera mi ha spiegato che il giorno dopo il matrimonio, lei e Neville, hanno trovato Marcus svenuto nel giardino, era dietro ad un cespuglio...》disse Ginny continuando a fissare la reazione di Hermione, la quale poi aveva stretto così forte la matita con la quale stava sottolineando i documenti esaminati che era ancora un miracolo se non si era spezzata
《Ora però io mi chiedo una cosa, nei tre giorni che hai chiesto quel permesso Harry mi ha detto che era perché volevi evitare Marcus per la serata che avevate trascorso...ma, quella serata non c'è stata dato che a quanto detto da Luna, che per la cronaca è una bravissima infermiera, Marcus era rimasto svenuto per tipo tutta la notte, quindi io mi chiedo, come ha fatto ha passare la notte con te dato che lui era privo di sensi??》finì osservando con sguardo fisso e sospettoso l'espressione di Hermione. La riccia in questione deglutì a fatica, capendo perfettamente di essere nel sacco.
E ora??
Cosa le diceva??
《Hermione》si sentì chiamare
《Si??》disse sempre con lo sguardo basso
《Hermione guardami negli occhi》le ordinò con tono severo, Hermione deglutì nuovamente costringendosi ad alzare lo sguardo e puntandolo timorosa su Ginny.
《Che cosa è successo veramente??》le chiese seria continuando a fissarla, Hermione non rispose, non sapeva che dire.
《Hermione, sai che di me ti puoi fidare...dimmi cos'è successo??》le ripetè usando però un tono più dolce e sporgendosi in avanti per afferrarle una mano con fare rassicurante, Hermione respirò pesantemente stringendo le labbra e riflettendo sul da farsi.
Forse...poteva dirglielo...ma era così imbarazzante!!!
Oltre che agghiacciante...
Lo sguardo però che Ginny le rivolse le fece capire quanto l'amica fosse in pensiero per lei, e che l'unica cosa che voleva era aiutarla, perciò si decise.
《Ecco...oh Ginny, è successa una cosa terribile》sussurrò ancora sconvolta
《Cosa...??》le chiese Ginny guardandola preoccupata
《Prima però, devi promettermi che non lo dirai a nessuno, nemmeno a Harry》le disse Hermione con gli occhi lucidi, stringendole forte la mano, Ginny la guardò stranita oltre che allarmata
《Perché??》le chiese con un accenno di ansia nella voce
《Promettilo!!!》insistette Hermione, Ginny la guardò ancora per un momento prima di annuire lievemente
《Lo prometto》affermò, Hermione chiuse gli occhi respirando profondamente prima di riaprirli ed iniziare a raccontare a Ginny ogni cosa. A cominciare dalle lettere che riceveva giornalmente fino ad arrivare alla sera del matrimonio, alla notte che aveva passato con quel ragazzo che tanto l'aveva attratta, per poi scoprire il giorno dopo di essere andata a letto con il suo molestatore.
Ginny rimase in silenzio, agghiacciata, non riuscendo ancora a credere a quello che la sua migliore amica le aveva raccontato.
《Perché non me lo hai detto subito??》chiese dopo un po
《Perché credevo di riuscire a tenerlo sotto controllo, credevo fosse uno dei soliti fan un po troppo appiccicosi ma poi...》si interruppe sospirando pesantemente
《...poi ti sei accorta che non era così》finì Ginny per lei, Hermione annuì con aria afflitta
《Cavolo Hermione...questa una cosa grossa!!!》esclamò Ginny con tono di rimprovero ma anche ansioso.
Un molestatore, non era una cosa da poco.
《Ginny io non so cosa fare!!!》sospirò afflitta poggiando i gomiti sul tavolo coprendosi il volto, Ginny anche sospirò
《Ascolta, bisogna scoprire chi diavolo sia questo tizio e soprattutto perché è così fissato con te》sentenziò la rossa seria e preoccupata, Hermione la guardò inquieta dandole però ragione. Questa persona si era spinta fin troppo oltre, se solo ripensava a come si era sentita tre giorni prima si sentiva ancora morire.
Bisognava fermarlo, perché sennò chissà fino a dove si sarebbe spinto la prossima volta.

*****

L'incantesimo era quasi concluso, la stanza era quasi pronta, mancava solo un ultimo ingrediente e sapeva già dove trovarlo.
Finì di far cadere le ultime tre goccie di sangue dal suo braccio sul pavimento di legno, poi si passò la punta della bacchetta sul taglio e se lo cicatrizzò. Osservò poi compiaciuto il lieve bagliore che scaturì dal suo sangue spandersi dal pavimento alle pareti fino al soffitto come delle ramificazioni, ghignò in maniera diabolica, la sua piccola Mezzosangue non aveva scampo, e poi, era anche una fortuna che in quel l'ala del Manor non ci venisse mai nessuno...

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