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Capitolo 10

Il pulsare alla testa fu una fastidiosa sveglia per la nostra Hermione che  mugugnando alzò piano una mano e se la passò sulla fronte.
Accidente, che male...
Pensò mentre si massaggiava la fronte, un bussare alla porta la fece sobbalzare e attraversare la testa da un dolore lancinante che la fece quasi vomitare.
《Ma chi cavolo è...!!!》biascicò con la bocca impastata di sonno, sentì nuovamente bussare e allora si costrinse ad aprire gli occhi, ma mentre si alzava, con gli occhi ancora offuscati dal sonno, si accorse di sentire un leggero spiffero di freddo.
Si portò una mano al petto e nel sentire il contatto diretto con la sua pelle spalancò gli occhi per bene, guardandosi il corpo e restando di stucco.
Ma lei era....nuda!!!
Perché diavolo era nuda?!?
Si chiese sconvolta, si guardò poi intorno con aria spaesata e sconvolta notando il suo vestito buttato di mala grazia sul pavimento, così come anche le sue scarpe e la sua biancheria intima.
Che quel idiota si fosse approfittato di lei??
Se così era Alec Marcus si poteva ritenere un uomo morto!!!
Come una furia si alzò dal letto arrotolandosi per bene il lenzuolo addosso ed iniziando a raccogliere le sue cose con un diavolo per capello.
Era così arrabbiata che per fino il dolore pulsante alle tempie passò in secondo grado...
Quando fece per vestirsi sentì nuovamente bussare alla porta, con uno sbuffo irritato si avvicinò al legno ma non aprì.
《Chi è!!!》disse stringendo poi i denti per il dolore, la testa pulsava di più se è possibile...
《Hermione sei lì dentro??》sentì chiedere da fuori, era la voce di Luna
《Si, sono io, che succede??》chiese la riccia massaggiandosi una tempia per volta dato che l'altra mano era intenta a reggere il lenzuolo
《Va tutto bene??》a sentirsi chiedere questo Hermione aggrottò le sopracciglia
《Certo, perché??》rispose confusa
《Oh grazie al cielo, temevo ti fosse successo qualcosa...》la sentì dire sollevata, cosa che la rese ancora più confusa.
Ma che accidenti succedeva??
《Abbiamo trovato il corpo di Marcus sta mattina》non appena sentì quella frase spalancò gli occhi sentendosi gelare, il...corpo...??
《Il corpo hai detto...??》disse con voce timorosa
《Si, ma sta tranquilla, è solo svenuto, credo che avesse bevuto troppo...》le disse Luna facendola subito esalare un lungo sospiro di sollievo...un momento??
Se Marcus era svenuto...lei con chi diavolo aveva...??
Poi d'improvviso le immagini della notte passata le piovvero addosso come una cascata.
Lei che si scolla un bicchiere dopo l'altro.
Lei e Marcus che ballavano a ritmo di musica.
Marcus che impallidisce ed esce di corsa.
Lei che si sente afferrare per il polso.
Lei che balla abbracciata ad un ragazzo che non era Marcus.
Lei che si sente baciare da quel ragazzo con un forte impeto.
Lei che poi viene trascinata in quella camera.
E sempre lei che passa la notte più bella e focosa di tutta la sua vita...
《Oh mio Dio...》sussurrò allucinata, passandosi la mano tra i capelli disordinati
《Comunque Hermione volevo anche avvertirti che tra poco inizieranno a pulire le camere e che quindi dovrai uscire》le disse Luna ma Hermione sentì la sua voce come lontana, ovattata. Si sentiva completamente incredula e sconvolta insieme, incredula perché ancora non riusciva a credere di aver passato la notte con un ragazzo sconosciuto, e sconvolta perché le sensazioni che aveva provato le ricordava benissimo.
Erano imprese nella sua testa.
《Hermione?? Ci sei ancora??》il bussare di Luna la fece tornare sulla terra, si costrinse a risponderle qualcosa
《Si, ci sono...ho capito, ora esco...》le disse con tono esitante
《Va bene, io intanto scendo》
《...ok》disse solo, sentendo poi i passi della ragazza farsi sempre più lontani.
Hermione come un automa prese a vestirsi, cercando anche di aggiustare la gonna del vestito strappato lungo lo spacco, e rendendo ancora più chiara l'evidenza della foga che ci avevano messo nello spogliarsi.
Sentì le guance andare a fuoco e quando si vide allo specchio per poco non svenne, c'erano....tre, no, quattro succhiotti sul collo!!!
Fatti poi manco avesse voluto metterli in mostra!!!
Sospirò irritata e imbarazzata cercando di sistemarsi i capelli così da provare a coprirli, ci voleva la sua bacchetta, ma era nella sua camera...
Beh, non le restava altro che uscire e sperare di non incontrare nessuno.
Prima di chiudersi la porta alle spalle si voltò a guardare per un'ultima volta la camera, un camera che era stata testimone della notte più pazza di tutta la sua vita.

*****

La sera arrivò velocemente grazie al cielo, Hermione dopo aver salutato i suoi due amici appena sposati e in partenza per la luna di miele, potè correre a casa riuscendo anche a evitare domande indiscrete da Ginny che aveva notato il suo strano maglione a collo alto che lei aveva sempre detto di odiare.
Era così infatti, aveva l'impressione di venire strangolata ma non aveva potuto fare altrimenti, ora, in piedi di fronte allo specchio del bagno dopo essersi fatta un bagno caldo, osservava con occhio critico i quattro segni sul suo collo. Sfiorò con la punta delle dita quello vicino al mento sospirando pesantemente, se chiudeva gli occhi le sembrava di rivivere quella sera momento per momento, quel impeto, quella forza, quella passione.
Quello sguardo.
Era stato così intenso, l'aveva guardata come di chi ne aveva tutto il diritto, e lei infatti si era sentita così sua, come non le era mai capitato.
Scosse la testa allontanandosi dallo specchio ed andando verso la sua camera per vestirsi.
Una volta messo il pigiama scese di sotto per farsi una tisana, aveva bisogno di qualcosa che la tranquillizzasse, si sentiva ancora tutta in subbuglio...
Mentre si riscaldava l'acqua Hermione prese posto al tavolo da pranzo poggiando i gomiti sul legno e massaggiandosi le tempie, non riusciva a smettere di pensare a quel ragazzo e a come l'aveva fatta sentire.
Non riusciva a negare di esserci rimasta male quando non lo aveva trovato al suo risveglio, ma in fondo lui non aveva neanche voluto dirle il suo nome, era chiaro che si trattava quindi di una avventura di una notte...
In maniera del tutto meccanica si alzò non appena sentì la teiera fischiare, si versò l'acqua su una tazza contenente la bustina, due cucchiai di zucchero, e poi prese posto davanti al divano.
Mentre sorseggiava dalla sua tazza pensava che forse doveva farsene una ragione, lei non era di certo il tipo da una botta e via ma era successo, anzi era un classico ai matrimoni, era anche l'input che le serviva per rimettersi in piazza non poteva continuare a rifiutare appuntamenti su appuntamenti.
Certo il suo primo appuntamento dopo la separazione con Ron era andato a finire in maniera diversa e con un ragazzo diverso ma non era certo la fine del mondo.
Presa com'era da questi pensieri non sentì la busta da lettera infilarsi dalla sua porta e atterrare sul pavimento. Fu il miagolio di Grattastinchi a riscuoterla e ad attirare la sua attenzione
《Che c'è piccolo??》gli disse dal divano, sporgendosi in avanti per riuscire a guardare il gatto, il miccio però continuò a miagolare verso la porta, come se sentisse una presenza al di fuori. Hermione posò la tazza sul tavolino davanti a lei e lo raggiunse stranita
《Che c'è amore?? Hai sentito qualco-》si interruppe subito nel vedere la busta da lettera accanto al gatto, prima non c'era...voleva forse dire che...
Aprì di corsa la porta e la prima cosa che la colpì fu il forte vento della serata, mosse la testa da una parte all'altra controllando l'esterno ma non trovò nessuno. Dopo un'ultima occhiata chiuse la porta afferrando la lettera dal pavimento con fare inquieto, deglutendo forte al pensiero di chissà cosa c'era scritto o chissà cos'altro...
Facendo un respiro profondo la aprì e non appena la lesse sentì chiaramente mancarle la terra sotto i piedi.
No.
Non poteva essere.
Non era vero.
Era uno scherzo!!!
A tentoni riuscì a raggiungere il divano dove poi si lasciò cadere ranicchiandosi. Con le gambe strette al petto e l'espressione agghiacciata spostò timorosamente lo sguardo sulla lettera lasciata sul tavolino, desiderando solo di non aver mai letto quel contenuto scritto.
Quasi fosse una beffa.

La serata trascorsa con te è stata indimenticabile, tu eri così bella, così eccitante, e così presa da me...
E non vedo l'ora che accada di nuovo...

*****

Quando Lunedì mattina arrivò una lettera al comando dove diceva che Hermione Granger si prendeva un giorno libero Harry, Ron e persino Seamus, che non la conosceva così bene come i due, capirono subito che c'era qualcosa che non andava.
Hermione non si era mai presa un giorno di vacanza di sua spontanea volontà, neanche quando era malata smetteva di lavorare.
Era chiaro che doveva essere successo qualcosa di estremamente grave per farle fare una richiesta del genere.
Non appena finito il turno i due ragazzi, Harry e Ron, si diressero verso la casa della riccia, che però non ne volle sapere di fargli entrare.
《Ascolta, adesso purtroppo ho da fare ma tu fammi sapere se riesci a farti dire qualcosa》disse Ron a Harry con tono ed espressione dispiaciuta, dopo quasi un'ora di essere rimasti davanti alla porta della riccia a bussare e a pregarla di fargli entrare, Harry sospirò con fare greve e preoccupato, annuendo al amico
《Va bene...》sospirò il moro
《Aspetta, se per caso vedi Ginny dille che sono qui》aggiunse subito prima che se ne andasse, Ron annuì e dopo un ultimo sguardo alla porta dell'amica con aria preoccupata si smaterializzò.
Harry riprese a bussare
《Hermione per favore, apri la porta...》disse per l'ennesima volta
《Ti prego sono preoccupato, voglio assicurarmi che tu stia bene》continuò, bussando senza sosta alla sua porta.
《Hermione aprì ti prego...non me ne andrò senza prima vederti, anche a costo di buttare giù la porta》disse ancora dopo un'altra mezz'ora passata a bussare, e quando credette che proprio non avrebbe aperto sentì un clic alla serratura. Si affrettò ad entrare ansioso e preoccupato di sapere cosa affliggeva la sua migliore amica, e mentre Harry si chiudeva la porta dietro le spalle, sul marciapiede della strada di fronte alla casa della riccia c'era chi se la ghignava per il fatto di essere l'unico a sapere il motivo del turbamento della ex Grifondoro.

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