Capitolo 1
Un raggio di sole la colpì sul viso facendola aggrottare le sopracciglia, si rigirò sul suo letto matrimoniale affondando il viso nel cuscino sperando di poter nuovamente rientrare tra le braccia di Morfeo ma proprio in quel momento suonò la sua sveglia facendola inevitabilmente svegliare. Mugugnò in protesta, schiacciando la faccia sul cuscino e allungando poi la mano verso il comodino per spegnere quel continuo bip.
Cinque minuti.
Pensò abbracciando il cuscino e appisolandosi per qualche minuto, dopo un po riaprì gli occhi per controllare l'ora e quasi le venne un infarto quando lesse l'ora sul orologio.
Le 7.40, era tardissimo!!!
Ma come era possibile che fosse volato il tempo così??
A lei non sembrava neanche dieci minuti....
In tutta fretta sgusciò fuori dal letto dirigendosi verso il bagno in camera e nel frattempo spogliandosi dal pigiama. Si fece una doccia veloce uscendo dopo dieci minuti avvolta in un asciugamano grande, aprì le ante del armadio tirando fuori una camicia leggera rosa pallido, dai cassetti tirò fuori la biancheria i calzini e dei pantaloni jens blu, si vestì in tutta fretta asciugandosi poi i capelli con un incantesimo. Scese rapidamente in cucina dove Grattastinchi la seguì miagolando per attirare la sua attenzione
《Un attimo tesoro...》disse al gatto mentre apriva l'anta del frigo e tirava fuori il latte servendosi un bicchiere pieno e poi rimettendolo dentro, diede la bustina al gatto e poi riscaldò il latte con un colpo di bacchetta, lo bevette tutto d'un sorso mettendosi poi in bocca un biscotto con goccie al cioccolato. Farfugliò qualche salutò al gatto, che impegnato com'era a mangiare non la sentì nemmeno e scappò, dopo aver preso la sua borsa.
Proprio mentre Hermione si smaterializzava una busta di carta scese dal suo camino andando a posarsi sul tavolino in mezzo al salotto, Grattastinchi salì sul divano di fronte al tavolino iniziando a leccarsi la zampa.
*****
Hermione arrivò al Ministero in un lampo, corse verso gli ascensori salutando di fretta le persone che uscivano, entrò dentro premendo ripetutamente il pulsante che indicava il quinto piano, quando arrivò corse lungo il corridoio dirigendosi verso il suo ufficio, entrò di fretta chiudendosi le porte alle spalle per poi appoggiarsi contro, cacciò un lungo sospiro prendendo fiato.
Ce l'aveva fatta.
Si avvicinò poi alla sua scrivania con passo lento raccogliendosi i capelli con un matita, si mise a sedere mettendosi poi al lavoro esaminando le carte del caso che stavano seguendo. Si trattava di una ragazza che era stata trovata in un fiume morta, dal autopsia era stato verificato che la vittima era stata colpita ripetutamente alla testa, sul lato del orecchio sinistro. Ora bisognava capire chi fosse il colpevole e le motivazioni.
Un bussare alla porta la riscosse dalle sue analisi.
《Avanti》disse la riccia senza alzare lo sguardo, non vedendo una testa corvina affacciarsi sulla porta
《Buongiorno Hermione》disse una voce che riconobbe come quella del suo migliore amico
《Ciao Harry》disse la riccia alzando lo sguardo e sorridendo al amico, Harry si avvicinò con due tazze di caffè in mano posandone una vicino all'amica e prendendo posto davanti a lei incominciando poi a sorseggiare il suo
《Grazie Harry》disse Hermione prendendo anche lei il bicchiere in mano soffiando piano e bevendone un sorso
《Com'è andata ieri, ti sei divertita??》le chiese Harry con un sorrisetto, Hermione sorrise stanca alzando gli occhi al cielo
《Non nego che sia stato divertente....ma....》iniziò la riccia non sapendo però se continuare
《Ma è stato troppo esagerato, giusto??》finì Harry per lei con un sorriso divertito, Hermione rise
《Oddio》disse ridendo e coprendosi il viso con le mani
《Mi dispiace Harry》si scusò guardando l'amico con un sorriso
《Ma ché!!! So perfettamente com'è fatta Ginny, le piacciono le cose in grande.....》le disse il ragazzo portandosi la tazza di caffè alle labbra
E non sai quanto....
Pensò Hermione portandosi anche lei la tazza alle labbra ma per nascondere l'imbarazzo che ancora provava.
La sera prima c'era stato l'addio al nubilato di Luna che, incredibile ma vero, si stava per sposare, il fortunato era Neville, il dolce Neville che tre mesi fà le aveva fatto la proposta in un modo che Hermione aveva trovato decisamente molto romantico. Luna aveva raccontato a lei e Ginny che Neville aveva insistito affinché trascorressero una giornata insieme, l'aveva portata nei suoi luoghi preferiti, le aveva fatto fare una gita in barca con Neville che remava, avevano passeggiato nel parco e poi l'aveva portata in spiaggia perché a Luna piaceva molto il mare e camminare sulla sabbia bagnata....poi, proprio quando il tramonto era in procinto Neville aveva iniziato a dirle quanto fosse meravigliosa quanto fosse fortunato ad averla e quanto l'amava, poi si era inginocchiato e le aveva chiesto di sposarla. Luna era così felice che mentre glielo raccontava aveva ancora le lacrime agli occhi, era stata molto felice per lei, si meritava di essere felice, come ogni persona del resto.
Luna aveva scelto lei e Ginny come damigelle e Ginny era la sua damigella d'onore, che avrebbe avuto il compito di monitorare che ogni cosa andasse bene nel suo matrimonio e ovviamente organizzare il suo addio al nubilato. Hermione era stata subito d'accordo, non aveva idea di come avrebbe potuto assumersi una tale responsabilità, sopratutto perché non sapeva da dove iniziare ad organizzare un addio al nubilato, figurarsi un matrimonio....
Ginny invece aveva accettato di buon grado, iniziando subito a fare delle liste di cose da fare, da comprare, chi chiamare e così via. La cerimonia si sarebbe tenuta tra tre settimane, mancava solo da fare la prova in chiesa e quella della cena e tutto sarebbe stato pronto per quel grande giorno. Il giorno prima, ovvero domenica, Ginny aveva organizzato una festa pazzesca, con tanto di alcolici e spogliarellisti, Hermione aveva chiesto di farla sabato così da riposarsi tutto il giorno seguente ma purtroppo un contrattempo al San Mungo, dove Ginny e appunto Luna lavoravano come medimaghe, aveva scombinato i piani. C'era stato un incidente stradale e così i medici e infermiere avevano avuto il suo bel da fare per tutta la sera.
Hermione era rimasta senza parole quando aveva visto quei ragazzi mezzi nudi e unti presentarsi alla festa, non le era di certo dispiaciuto guardare i loro fisici tonici ma si vergognava molto al fatto di dover guardare un bel ficone strusciarlesi contro, avvampava ancora al ricordo di come due di loro le si fossero strusciati tenendola in mezzo come fossero un panino.....
Due di loro si erano addirittura tolti anche le mutande del costume!!!
《Beh mi fa piacere che vi siate divertite anche se immagino il mal di testa che ti sarai portata appresso quest'oggi....》le disse Harry sorridendole dolce, Hermione sospirò passandosi una mano lungo i capelli
《Non ne hai idea....l'aspirina che ho preso non fa molto effetto》mormorò la riccia, Harry abbassò il capo ridendo frugando poi nella tasca dei suoi jeans
《Tieni....》le disse dandole una piccola fiala contenente una pozione anti-sbornia
《Ginny ha dovuto prenderne due perché oggi l'hanno chiamata al ospedale molto presto, e mi ha detto di portarne una anche a te immaginando le tue condizioni....》le spiegò il ragazzo, Hermione la prese subito ingoiandola in un sorso chiudendo gli occhi non appena sentì un grande sollievo invaderla
《Ti ringrazio.....》sospirò aprendo gli occhi e sorridendole grata
《Figurati....allora, come va con il caso??》chiese il ragazzo posando la tazza sulla scrivania, Hermione sospirò
《Ho appena lato che dall'autopsia è emerso che la vittima è stata pugnalata ripetutamente....》
《L'arma del delitto??》chiese Harry con tono serio
《Ancora ignota, non sembra un coltello è qualcosa di appuntito, potrebbe essere un cacciavite....》disse la riccia facendosi pensierosa, Harry annuì mettendosi poi in piedi
《Bene, questo porta ad una persona che conosce anche il mondo babbano, sarà meglio iniziare con gli interrogatori, tu e Corner andate a trovare i suoi genitori e vediamo cosa scopriamo, manderò la scientifica a cercare ancora delle possibili prove in quel ponte anche se con la pioggia che ce stata dubbio ci sia ancora qualcosa che potrebbe aiutarci....》disse Harry in tono professionale
《Va bene》
《Dirò anche a Ron e Marcus di andare a chiedere delle informazioni nella scuola che frequentava la ragazza, magari gli insegnati o i suoi amici sanno qualcosa che i genitori ignorano》
*****
Hermione e Maichel andarono a fare le domande ai genitori della ragazza morta ma quello che ottenero non fu molto, i genitori, in particolare il padre, erano molto evasivi si limitavano a dire che era stata una ragazza in gamba, con un intelligenza molto elevata il che spiega come mai frequentava un istituto così prestigioso dove non accettavano chiunque. Era stato per lo più il padre a rispondere, la madre era rimasta molte volte in silenzio abbracciando una cornice con la foto di sua figlia e le lacrime agli occhi, questo era stato il motivo per il quale erano andati via presto, il signor Rogers aveva detto che sua moglie aveva bisogno di riposo e calma.
《Come ti è sembrata la madre??》chiese l'ex Corvonero alla riccia, erano in sala riunione a finire di raccogliere i fogli del reperto
《Strana, non so perché ma mi sembrava che nascondesse qualcosa....hai visto come ha reagito quando le ho chiesto delle cicatrici che abbiamo trovato sul corpo della figlia??》gli rispose Hermione rivelandosi suoi pensieri
《Si, non sembrava particolarmente sorpresa....》commentò il moro con espressione pensierosa, rimasero in silenzio per un po finendo di raccogliere i documenti e portandoli nel archivio
《Bisogna indagare più affondo....》disse d'un tratto Hermione continuando a riflettere, Corner annuì concorde
《Speriamo solo che Ron e Marcus abbiano scoperto qualcosa》
《Già, ci sono troppe cose che non quadrano.....beh, ci vediamo domani Hermione》
《A domani Maichel....》lo salutò la riccia e dopo un ultimo sorriso il ragazzo prese la sua giacca e se ne andò. Hermione entrò nel suo ufficio sospirando stanca, si sfregò gli occhi reprimendo uno sbadiglio, prese poi la sua borsa e si decise anche lei a tornare a casa. Attraversò il corridoio silenzioso prendendo poi l'ascensore, arrivata nel atrio si diresse verso l'esterno per potersi smaterializzare, apparse nel solito vicolo per poi dirigersi verso la sua casa. Non appena inserì la chiave nella serratura sentì i miagolii del gatto, cosa che le fece nascere un sorriso sulle labbra.
《Eccomi tesoro, un attimo》disse non appena entrò in casa, posò la borsa sul divano seguendo il gatto in cucina per dargli da mangiare poi prese un bicchiere lo riempì d'acqua del rubinetto per poi berlo. Si sciolse i capelli togliendosi la matita che solo ora si accorse l'aveva tenuta per tutto il giorno dirigendosi verso il salotto e crollando seduta sul divano, appoggiò la testa allo schienale del divano chiudendo gli occhi sentendosi tremendamente stanca. Rimase così per qualche minuto ma poi decise di andare a farsi una doccia ristoratrice, nel alzarsi la matita che aveva appoggiato sulle gambe cadde a terra e quando Hermione si chinò per raccoglierla notò una busta di carta da lettera posata sul suo tavolino. Agrottando le sopracciglia la prese in mano constatando che non c'era il mittente.
Strano, chi poteva avergliela mandata??
Incuriosita la aprì trovando dentro una lettera scritta a mano, inizialmente le diede una rapida occhiata ma poi si fece più attenta, finendo per assumere un espressione completamente allucinata per via di quello strano e inquietante contenuto.
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