Non ho scusanti... solo, mi dispiace. Non so quando ci rivedremo, ma spero presto(?) (:

Un bacione,
Charly

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«Non vuoi seriamente giocare a nascondino a quest'ora, non è vero?» borbottò Harry, con voce assonnata e una mano che si stropicciava l'occhio.

Aveva dato un'occhiata all'orario sull'orologio pochi minuti dopo che Louis aveva avuto la geniale idea di fare uno spuntino di mezzanotte.

Peccato che erano le tre di mattina.

Harry però lo aveva accompagnato in cucina e avevano mangiato qualche snack mentre si coccolavano sul divano. Nonostante l'orario, non poteva negare di essersi rilassato e divertito in quei minuti; perciò all'inizio non aveva aperto bocca.

«Si invece!» si imbronciò Louis. «Cosa ci sarebbe di male a giocare a nascondino con il proprio fidanzato?»

Harry alzò gli occhi al cielo. «Forse perché sono quasi le quattro?» poi guardò con occhio critico Louis. Aveva le braccia incrociate al petto e un muso lungo, quindi Harry decise di avvicinarsi e cercare di persuaderlo. «Tesoro, sono stanco. Domani faremo tutti i giochi che tu vorrai, però ora è meglio andare a dormire. Va bene?»

Louis lo guardò da sotto le ciglia. «No!» poi scappò dalle sue braccia, ridendo.

Harry sbuffò, contrariato. «Va bene! Una partita, d'accordo? Solo una.» si ritrovò a dire.

Perciò Harry si ritrovò a contare fino a venti per fare in modo che Louis potesse nascondersi. Poteva sembrare un'idea stupida - lo era, decisamente. Solo Louis poteva decidere di giocare a nascondino alle quattro di mattina! - ma Harry infondo avrebbe fatto di tutto pur di rendere felice Louis.

Quando finì di contare, sbuffò e alzando gli occhi al cielo incominciò a cercare.

Si limitò a camminare annoiato mentre vagava per le stanze.

Quando dopo qualche minuto in ricognizione, di Louis non c'era ancora traccia, Harry si ritrovò a sussurrare al vento: «So cosa fare.»

Si mise in centro del salotto, proprio davanti alla TV: in modo che avesse tutti i lati delle porte sotto d'occhio e avrebbe intuito dove potesse trovarlo.

Fece un sorrisetto malizioso e portò le mani ai fianchi: «Louis è alto 4'9.» lo beffeggiò, sapendo quanto la sua altezza fosse preziosa per il compagno.

Si sentì un rumore consecutivo di pentole e poi: «NON È VERO!»

Harry alzò le spalle e fece un sorrisetto malizioso, avvicinandosi alla cucina.

«Trovato.» disse, quando lo vide seduto per terra.

Aveva una pentola come cappello e un'altra come scudo contro di lui. Harry decisamente aveva finito di giocare, perciò cercò di mettere apposto le pentole come meglio poteva, mentre Louis borbottava di sottofondo qualcosa come: «Hai imbrogliato.» o «È ingiusto, non sei stato leale.»

Quando finì, diede un leggero bacio casto sulle labbra di Louis e poi lo prese per mano. «Perfetto, ora andiamo.»

Louis si imbronciò. «Ma non è giustoooo!» prolungò le 'o' in modo infantile, mentre calpestava il pavimento con il piede. «Hai barato.»

«Avevi detto una sola partita, è così è stato. Ora tutti a nanna.» sottolineò.

«Un'altra. Solo una.» chiese. Fece un piccolo broncio che fece sciogliere il cuore di Harry.

Harry ci pensò qualche minuto, poi acconsentì: «Ad una sola condizione.» disse, facendo annuire Louis. «Sarai tu a contare. E, voglio proporti una scommessa.»

«Però non barare!!» esclamò, fulminandolo con lo sguardo.

Harry ridacchiò. «Va bene.» disse. «Se tu mi trovi e vinci, andremo a dormire senza dire un altro "a".»

Louis fece un sorriso furbo che si allargò da orecchio a orecchio, certo di vincere. Poi si voltò, e stette per incominciare a contare quando si voltò di scatto con un punto interrogativo stampato in fronte.

Vide Harry già dirigersi al piano superiore, pronto a nascondersi.

«Aspetta!» lo chiamò. «E se vinci tu?» chiese.

Harry non fermò il suo cammino, ma si voltò comunque verso di lui con un sorriso malizioso. Dopo qualche passo Louis non riuscì più a vederlo.

Si sentì urlare da dietro qualche camera. «Se vinco e non mi trovi... sono dietro la porta.»

Louis strabuzzò gli occhi «HARRY!! NON VALE!»