Per farmi perdonare del capitolo orrendo di prima (anche se questo non è che lo supera tanto, ma)
A presto,
Charly

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Harry bussò frettolosamente alla porta di casa. Era schizzato via da camera sua non appena aveva capito le intenzioni di Louis, e di certo non voleva farlo aspettare. Così, ora si trovava davanti casa del suo fidanzato, in trepidante attesa e con un'erezione dei pantaloni ben evidente.

Quando Louis aprì, lo sorprese con un bacio appassionato che gli fece quasi perdere l'equilibrio. Gli allacciò le braccia sotto le gambe e se lo tirò addosso, facendo in modo che Louis fosse con le gambe incrociate intorno di lui, e che le loro erezioni si strusciassero tra di loro.

«Quello che hai detto, prima,» disse Louis con la voce ansante, cercando di spogliarlo dalla camicia che portava. «è stato bellissimo. Sei bellissimo.»

Harry ridacchiò quando vide l'urgenza che Louis metteva nei movimenti, come se non riuscisse più ad aspettare un altro secondo in più. Non poteva biasimarlo dopotutto, anche lui era nelle medesime condizioni.

Ancora sulla soglia di casa, ovviamente con la porta chiusa, lo spogliò della maglietta e dei pantaloni, facendolo rimanere seminudo davanti ai suoi occhi. Poi se lo appiccicò addosso e cominciò a salire le scale con l'altro in braccio.

Sentì che le mani di Louis stavano risalendo su per la sua pancia piatta, verso i capezzoli che cominciò a stuzzicare.

«Lou.» gli gemette in bocca, mentre ansimava per quella sensazione che, Louis sapeva piuttosto bene, lo mandava in trepidazione.

Era maledettamente eccitate come, a distanza di poco tempo, sapessero a memoria cosa potesse eccitare l'altro o come poterlo fare. Harry lo trovava sublime, e anche un po' romantico.

Quando sdraiò Louis sul letto, quello cominciò a torturargli il collo, mentre senza vedere cercava di togliergli i pantaloni. Lo aiutò con qualche movimento secco, per poi cominciare a strusciarsi contro di lui.

«Mhh» mugolò Louis, quando sentì la sua erezione pulsare contro quella di Harry.

Si baciarono e si persero nel momento per un po', riuscendo a prendersi sempre in quei attimi dove si mostravano quanto si amassero, anche se la situazione era piuttosto urgente piena di foga.

Harry preparò Louis con tre dita, lubrificandolo e guardandolo mentre si mordeva il labbro o arricciava le dita dei piedi. Si eccitò maggiormente quando comincio a chiamare il suo nome come se fosse un mantra e lo stesse pregando di fare qualcosa.

Sapeva che era vicino, ma voleva torturarlo. Gli leccò quindi un fianco e ci lasciò un succhiotto.

Si amarono poco dopo, Harry entrò dentro Louis con bisogno e cominciarono una serie di danza fatta di spinte e ansimi sussurrati. Quando Harry venne dentro di Louis, quest'ultimo aveva già raggiunto il paradiso, e si stava godendo gli ultimi attimi di piacere.

Quando Louis si stese sopra di Harry, con la testa rivolta verso il suo viso e una mano sul petto, Harry non poté fare a meno di vedere come Louis stesse sorridendo contro il suo petto.

«Vorrei che qualcuno ci scattasse una foto per mandarla a Liam.» scherzò Harry.

«Oh no,» Louis ribadì, scuotendo la testa. «Nessuno deve vederti nudo tranne me.»

Harry rise divertito dalla gelosia dell'altro. «Nessuno lo farà, tesoro. Puoi stare tranquillo.»

«Xander l'ha fatto.» mise il broncio.

Harry fece per alzare gli occhi al cielo sconsolato, quando Louis lo riprese e gli lanciò un'occhiata di rabbia. «Ero ubriaco.» si giustificò. «E poi amo te, non lui.»

Louis sapeva che quella era la solita frase che Harry usava per non farlo arrabbiare ulteriormente e che ormai sapeva funzionare alla perfezione, per questo scalciò i piedi e batté i pugni come un bambino quando capì che quella frase ebbe effetto, e si sciolse come gelato al sole.

«Sei un approfittatore.» mormorò. «Ti odio.»

Harry ridacchiò, baciandogli il naso. «Nahh, mi ami.»

«Si.» alzò gli occhi, sconfitto. Sapeva che avrebbe vinto lui, e poi non sarebbe mai stato arrabbiato seriamente con lui. Andiamo!, aveva una faccina così tanto carina e degli occhi così maledettamente verdi e luminosi.

Era la sua rovina.