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Capitolo 26 - Puzzle

**Nel capitolo sono presenti riferimenti ad abusi e violenza, e l'utilizzo di linguaggio violento, non si intende offendere né ledere la sensibilità di nessuno.**

A volte mi hanno chiesto: perché proprio medicina? Ed io rispondo sempre in un modo. 'Per la sala'.

Nella mia vita ho visto di tutto, e c'è sempre stata solo una cosa che mi ha davvero affascinata, la sala operatoria.

Poter riparare un corpo, avere la possibilità di aggiustarlo, è ciò che di più vicino ad un miracolo possa esistere, e sei stato tu a farlo.

Chiamatela mania di onnipotenza, ma io vivo per questo, per questa sensazione post operatoria. Dove salgono le endorfine e il cervello si spegne.

<<Sei stata brava.>> mi dice Seth, mentre io sono seduta a terra, con la cuffietta ancora in testa e addosso lo scrub blu.

<<Grazie...cos'è?>> chiedo, indicando il bicchiere che ha in mano.

<<Caffè, nero, americano, bollente.>> mi raggiunge a terra e mi porge il bicchiere. Le sue gambe lunghe contrastano con le mie, decisamente più piccole.

<<Come lo prendo io. Grazie.>>

<<Come sta?>> mi domanda, mentre io mi rigiro il bicchiere tra le mani.

<<Sta bene, si riprenderà...>> prendo un sorso del mio caffè.

<<Non né sembri felice.>> la sua non è una domanda, ma una constatazione, e sapere che se ne è accorto mi rende sorpresa.

<<Sono felice che si riprenda, ma ho paura di ciò che le succederà dopo.>>

<<Ovvero?>> chiede confuso, mentre vedo avvicinarsi l'ultima persona che mi aspettavo di vedere qui.

<<Part? Che ci fai qui?>> gli chiedo alzandomi e raggiungendo quel gigante buono del mio amico.

<<Ti devo parlare...anzi, vi devo parlare...>> ha le lacrime agli occhi ed è decisamente provato, non è difficile immaginare il motivo. Ida è come una figlia per lui.

<<Ida sta bene, non ti devi preoccupare, davvero..>> lui scuote il capo.

<<È solo colpa mia.>>

<<Siediti con noi e dicci quello che è successo.>> lo invita Seth, sorvolando altri convenevoli.

<<Ida ha diciassette anni, è una ragazzina e Monique mi aveva promesso che l'avrebbe trattata come tale.>>

<<Okay.>> dice Seth.

<<Ma non è andata così, avevo detto a Ida di rimanere lontana dagli affari più interni di Monique, almeno per un altro anno. Lei non mi ha dato retta, e ovviamente..>>

<<Monique l'ha assecondata.- lo precedo io, un brivido corre lungo la mia schiena -Cos'è successo, Part?>> lo vedo bloccarsi, deglutisce a fatica.

<<Qualunque cosa dirai sarai tutelato, anche da me.>> lo rincuora Seth, posizionandogli una mano tra le spalle, un gesto così umano che probabilmente Orione si sta ribaltando nella tomba.

<<Ida doveva entrare al Bloom, e recuperare delle chiavi...non ho capito cosa voleva davvero Monique, so solo che Ida non c'è riuscita.>> guardo Seth di sfuggita, entrambi abbiamo già capito che chiavi stava cercando.

<<La botta che abbiamo sentito ieri, ha provato ad arrampicarsi.>> dico io, mentre Donovan sgrana gli occhi.

<<Ma saranno almeno due piani.>>

<<È caduta quasi subito, ed è tornata, con la coda tra le gambe, dispiaciuta da morire. Ha detto che l'avevano sentita. E Monique..>>

<<Cosa le ha fatto?>> chiede Seth, mentre io guardo fisso Part. Lui annuisce, come se mi leggesse nel pensiero.

<<L'ha lasciata andare, e gli ha sguinzagliato dietro il suo mostro personale.>>


Trovare Sam non è difficile, soprattutto dopo avergli detto che avevo bisogno di parlargli per un affare con Monique.

<<Ayla.- mi saluta Sam raggiante, con le braccia aperte, come se volesse abbracciarmi, vuole solo essere sicuro che non sia armata -Non ti aspettavo, vieni qui.>>

<<Sto bene, così...devo farti vedere una cosa.>> lui annuisce ed io gli porgo delle foto, che lo lasciano disgustato.

<<Cosa sarebbe, Ayla?>>

<<Nove costole rotte, perforazione del polmone, emorragia interna a livello della milza...>>

<<Di cosa stai parlando?>>

<<Taci verme. Lesione vescicale, lussazione rotulea, trauma cranico...e la lista è ancora lunga.- lui schiude le labbra -Ti chiedo solo una conferma. Sei stato tu?>>

<<Ayla..>> prova a giustificarsi.

<<Rispondi. Sei stato tu? Sì o no?>>

<<Gli errori si pagano, lo sai. Hai avuto un assaggio di come funziona il Comitato.>> sorrido di amarezza.

<<Infatti, gli errori si pagano.>> Sam mi afferra, e vengo sbattuta a terra con una forza tale che mi toglie il respiro, il dolore alla spalla si fa sentire, ma gli tiro un calcio sui genitali.

Sorpreso da quel dolore improvviso, riesco a ribaltare le situazioni, lo prendo per il braccio che ruoto dietro la schiena e lo butto a terra.

<<Non ti è...>>

<<Ida ha diciassette anni e tu brutto maiale l'hai violentata. Ora hai due scelte, o ti eviro io, o tu rispondi alle mie domande.>>

<<Non puoi nuocere, sei un medico, dovresti saperlo.>> dice tra i denti, stringo di più la presa.

<<Non tirare la corda.>>

<<Come l'hai capito?>> mi chiede, mentre prova a liberarsi con scarsi risultati.

<<Solo tu potevi fare una cosa del genere.>>

<<Ti prometto che non accadrà più.>>

<<Risposta sbagliata.- ruoto ancora l'avambraccio, sento l'articolazione della spalla che cede sotto a questa pressione, ed anche Sam, abituato a dolori ben peggiori, non può fare a meno di gridare -Cosa cercava Monique?>>

<<Ayla..>>

<<Rispondi, non è difficile. COSA. CERCAVA?- lui esita, mi avvicino al suo orecchio e sussurro -Sam, sai perché ho scelto questa zona?>>

<<No.>>

<<Perché è uno dei tre punti in tutta Sen dove non ci sono telecamere.- trattiene una risata -E prima di decidere di non rispondermi, dovresti sapere che dopo il nostro addestramento dovevo esserci io a posto di Part.- un brivido gli percorre la schiena -Te lo chiederò un'ultima volta, cosa cercava Monique?>>

<<Seth si sta prendendo un po' troppe libertà, si riprendeva solo ciò che è suo, di diritto.>>

<<Pochi giri di parole.>>

<<Okay...okay. Un amico mi ha detto che era andato a vedere la macchina di suo padre, e ci sono cose che Seth non deve sapere.- promemoria fare del male a Joshua -E sarebbe andato tutto bene se tu non avessi iniziato..>>

<<A fare quello che tu fai da sempre. Guardati, Sam, non ti fai schifo? Non sei niente senza di lei.>>

<<Almeno io ho una dignità.>>

<<Io non sono te.- lascio andare Sam, che rimane sdraiato, dolorante -Augurati solo che quella ragazza si riprenda, altrimenti le porterò la tua schifosa appendice in un sacchetto dell'umido, mi sono spiegata?- lui non risponde, così gli afferro i capelli e gli tiro la testa indietro. -Mi sono spiegata?>>

<<S-Sì..>>

<<E se farai parola con qualcuno di ciò che è successo stasera, non solo ti eviro, ma mi assicurerò personalmente che tutto il Comitato sappia ciò che hai fatto a Ida. E sai qual è la pena per chi fa una cosa del genere.>>

<<Non..>>

<<Non sfidarmi, Sam. Ricordati chi ci ha addestrato e ripensa al fatto che io non ho vincoli, mentre tu sei sotto un giogo.>>


<<Tu non stai bene...proprio per niente. Ma che ti ha detto il cervello?>> posso sentire l'espressione contrariata di Seth addosso, mentre le sue mani sono ben salde sulla mia pelle.

<<Ahh...mi fai male.>> Seth sta manipolando la mia spalla con del tonico e non so che altra roba. Trattengo un urlo mentre sono seduta sul lettino nel suo ufficio. Lui sospira, le mani intorno alla mia articolazione.

<<Poco...come ti è venuto in mente di andare da Sam, un bestione di quasi due metri, da sola? E minacciarlo poi...- cerco di sfuggire alla sua presa -E smettila di fare l'anguilla.>> i suoi occhi verdi sono fermi su di me ed io mi mordo il labbro per evitare di lamentarmi.

<<Ma fa male.>> sbotto alla fine.

<<Piagnucolona.>> dice allentando la presa.

<<Se te ne avessi parlato mi avresti detto di non farlo...e basta con questo tonico.>> mi alzo e mi allontano da quel lettino.

<<Che ti prende?>>

<<Sam l'ha violentata.- lui schiude le labbra, come se fino a questo momento non avesse capito di che cosa si stesse parlando. Abbiamo lasciato dei sottintesi, dei sussurri nel corridoio della clinica, alcune carezze sulla mano di Ida mentre si svegliava dall'operazione. Perché è questo che ci ha chiesto Part. Discrezione. Nonostante quello che ha vissuto quella ragazza è tutto, fuorché discreto. L'ho abbracciata mentre piangeva e mi raccontava i dettagli di una storia che non voleva rivivere. E più andava avanti ed aggiungeva particolari, più mi rendevo conto che niente di tutto quello che potevo dire sarebbe stato minimamente sufficiente. 

L'ho guardata negli occhi e le ho detto che l'avrei aiutata, qualunque cosa fosse servita per farla stare meglio. Ed è per questo che ora ho un'inquilina nuova dentro casa mia, perché mi ha chiesto un'unica cosa, di non tornare nelle braccia del suo carnefice. 

-Ed è una cosa normale per lui. Gli errori si devono pagare, questo mi ha detto.>> continuo io, mentre gli occhi di Seth sono fissi su di me, che continuo a camminare, avanti e indietro di fronte a lui.

<<Ayla..>> 

<<No...io ce la metto tutta per avere sotto le mani un mondo, non dico perfetto, ma almeno accettabile. Monique controlla tutte le telecamere di quella zona ed ha deciso di non vedere.>>

<<Okay, ma cosa hai risolto così?>>

<<Ho scoperto che Monique è coinvolta nella morte di tuo padre.- mi fermo di fronte a lui che semplicemente annuisce -Credo che stia proteggendo qualcuno. E in tutto questo ci ha rimesso una ragazzina di diciassette anni.>>

<<Okay...finiamo di sistemare quella spalla, poi ci mettiamo a ragionare.>>

<<Su cosa?>>

<<Non su cosa, ma sul come distruggere Monique, dall'interno stavolta.>>


<<Quindi il Comitato è proprio impenetrabile?>> chiede lui mentre io tengo un sacchetto di ghiaccio sulla spalla. Annuisco alle sue parole.

<<Sì...decisamente. Monique è sopravvissuta per tutti questi anni, perché non accetta quasi nessuno di nuovo nel Comitato.>>

<<Okay. E tu come hai fatto ad entrare?>>

<<Ti risulta che io sia nel Comitato?>>

<<Domanda stupida...al momento siamo ad un nulla di fatto. I libri contabili, dove tu, santa donna, hai messo le mani, si interrompono ad un anno prima della morte di mio padre e mio nonno ha fatto la stessa cosa.>>

<<Sì, ma avevamo detto..>>

<<Non l'hanno scritto da altre parti...guarda.- mi passa delle cartoline blu -Sono lettere di rifiuto prestiti, ce ne saranno una trentina.>>

<<Okay, questo è strano.>>

<<Strano? Ho i soldi in banca per fare una mini guerra, percui...perché hanno rifiutato i prestiti?>>

<<Non lo so.>>

<<Bene...sei rimasta senza parole anche tu, che sei la persona con più conoscenze che conosco.>>

<<Che prestiti aveva all'attivo?>>

<<Cioé?>>

<<Oltre a Logan, Jakes, Eric ed io, quali altri prestiti ci sono.>>

<<Una decina, di quelli estinguibili, e più di cento di quelli a vita. Però...>>

<<Però?>>

<<Erano centodieci quelli a vita, e mio padre ha estinto dieci contratti. Sette per cause naturali.>>

<<E questi dieci sono ancora vivi in tre?>>

<<Tre sì.>>

<<E tu non ci sei andato a parlare?>>

<<E cosa dovrei dirgli? 'Salve sono Seth Donovan, il figlio di quello che vi ha liberati possiamo fare quattro chiacchiere sull'improvvisa morte di mio padre?'>>

<<Sei un idiota.>> commento.

<<Sono sempre il tuo capo.>>

<<E sei un idiota lo stesso, stura le orecchie, Peter Pan. Quei tre che sono rimasti possono dirti a cosa pensava tuo padre nell'ultimo periodo.>>

<<Ma come fanno a sapere qualcosa se mio padre li ha mandati via.>>

<<Quando l'ha mandati via?>>

<<Un mese prima di morire.>>

<<E non ci sei arrivato al perché?>> lui scuote la testa ed io lo guardo male.

<<Piccola Sherlock, se ci arrivavo da solo sulle cose non ti assumevo.>>

<<I contratti a vita sono fondamentali per voi, e di solito si sceglie una cerchia che rimane sempre con te, giorno e notte, per evitare che possa succederti qualcosa. Indovina quante persone conta questa cerchia?>>

<<Tre.>> sorrido.

<<Tuo padre ha cercato di liberarsene in modo tale che nessuno capisse chi fossero questi tre...i prestiti a vita erano centodieci, in dieci se ne sono andati e solo Orione sapeva quali erano i tre superstiti. Loro sapevano tutto di tuo padre, anche quante volte andava al bagno al giorno.>>

<<Okay...devo parlarci.- sorrido compiaciuta -E tu verrai con me.>>

<<Cosa? Io?>>

<<Certo, l'ultima volta che siamo andati da soli, io mi sono beccato una ferita al braccio e tu una dislocazione della spalla. Meglio se andiamo insieme.>>

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