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Vakuum

Grazie al cristallo bioluminescente, le due femme poterono illuminare il passaggio composto da gradini che portavano verso il il basso, abbastanza largo da farle proseguire fianco a fianco senza problemi.

Passarono la maggior parte del tempo in silenzio, per paura che potessero sentirle, accompagnate solo dall'eco dei propri passi.

Quando furono abbastanza lontane, fu Icy a romperlo.

-Grazie.

Ma non dovevi per forza venire a salvarmi, hai rischiato di venire scoperta.-

-Sai che non avrei mai permesso che ti portassero all'Arena e poi...

In fondo la scoperta è stata tua, non sarei mai andata senza dite.-Le rispose sorridendo.

-Non è che sia stato granché...-Borbottò.

-Che vuoi dire?-

-L'altra sera, prima di chiamarti...Ho fatto uno strano sogno.

Ho sognato la statua della "Terza Dea" fra le altre due che veniva portata via e il nome cancellato.

Non saprei descrivertela, aveva i contorni "sfuggenti" ma sentivo che era importante, così mi sono svegliata, sono andata a vedere, ho trovato le tracce e ho sentito di dovertelo dire.-Rispose.

-Come nel brano, ricordi?

C'era scritto che l'ascoltatore sentiva di assistere a qualcosa di importante.

E poi hai visto come siamo usciti facilmente?

Ci deve essere il suo zampino.-

-Non so cosa pensare a proposito, ma meglio non fare troppo affidamento alla fortuna.

HEY, si sale.- Osservò quando giunsero ad una piccola piattaforma collegata a degli scalini che portavano verso l'alto ma ormai erano stanche e decisero di fare un riposino prima di proseguire.

-Aspetta...e se non fossimo gli unici a sapere del passaggio?-Si domandò Sunshine, mentre si sdraiava, sfinita da due notti insonni.

Icy guardò le scale e mise il cristallo nella sacca dell'amica.

L'unica cosa che la femme dorata vide furono i suoi occhi verdi mentre risaliva da dove erano arrivati.

-Fatto.

Ho messo il tuo zaino abbastanza in alto in modo che se arriva qualcuno e lo colpisce per errore, il rumore ci sveglierà.

In ogni caso, è strano che non abbiano già controllato qui.- Disse, ritornando a fianco della compagna.

-E' possibile che  non lo conoscano?-Borbottò sbadigliando.

Tempo di chiudere gli occhi e le due caddero in ricarica.


Dopo un po' si risvegliarono e, recuperata la borsa con il cristallo, proseguirono.

-Dove credi che porterà?-Chiese Sunshine.

-Non ne ho la minima idea ma da quanto stiamo camminando, spero lontano dal tempio.

Hai preso dei cubi di Energon?-

L'altra scosse la testa.

-Pensavo saremo uscite subito e sarebbero bastati i crediti per comprarci il cibo.

Scusa.- Rispose, chinando il capo dalla vergogna di non aver minimamente pensato a sgattaiolare a prendere un paio di cubi dalle scorte.

-Tranquilla.

Ho vissuto in strada per un po' e so come comportarmi.

Semplicemente, non sei abituata a queste "fughe".

A questo proposito, temo che presto notino la tua assenza e la collegherebbero subito alla mia fuga; siamo diventate latitanti.-Tentò di sdrammatizzare.

Se da una parte le suonava fantastico, dall'altra Icy aveva ragione.

Non aveva la più pallida idea di cosa fare e di come comportarsi una volta usciti.

Era abituata ad essere servita e a rispettare rigidi orari, ma ora c'era qualcosa di nuovo, una pagina bianca nella sua vita monotona.

Ne era terrorizzata ma allo stesso tempo attratta.

E poi ormai sono in pista, tanto vale ballare.


Ben presto, raggiunsero la cima della scalinata, trovandosi davanti ad una solida parete ma bastò controllare le pareti per scoprire una leva nascosta e uscire.

Una volta fuori, si trovarono all'interno di una vecchia baracca e a giudicare dalle luci che filtravano attraverso alcune crepe, era giorno.

-Aspetta qui!-Disse Icy, prendendo la borsa e allontanandosi mentre il passaggio si richiudeva come se non fosse mai esistito.

Sunshine obbedì e dopo un po' la sua amica tornò con un paio di mantelli in stoffa sintetica.

-Siamo sicuramente ricercate, meglio non farsi notare.-Spiegò.

La femme dorata non poté che essere d'accordo, anzi, per maggior sicurezza si sporcò di polvere la corazza dorata per essere ancora meno appariscente, dopodiché, uscirono allo scoperto.

Il primo impatto con l'esterno fu quasi uno shock per Sunshine, abituata al lusso, la pulizia e l'ordine che regnavano a casa sua e al tempio.

Invece lì era tutto il contrario.

C'era confusione, cumuli di sporcizia ovunque e persino l'aria sembrava più sporca e i mech e le femme che passavano sembravano avere tutti un aria arcigna sotto i loro mantelli.

Mentre Icy le teneva il braccio mentre avanzava, lei non poteva fare a meno di guardarsi intorno.

Vide un gruppo di terreni litigare per un piccolo cubo di Energon, una guardia picchiare un giovane bot sorpreso a rubare...

Non si era mai soffermata a pensare a ciò che succedeva fuori dalle mura domestiche.

Vero, Icy le aveva fatto qualche accenno, ma non si aspettava fosse tutto così...così...

All'improvviso si pietrificò sul posto, facendo quasi cadere la sua amica che stava per ribadirle che dovevano sbrigarsi ad andarsene quando notò che cosa stava guardando.

Era un mech, un terreno per la precisione, disteso a fianco della strada con gli occhi spenti, morto.

Il fatto che la sua corazza fosse piena di ruggine indicava che si era riunito all'Allspark da parecchio.

E nessuno aveva pensato di spostarlo.

Intuendo la domanda sul volto dell'amica, disse:

-Fame.-

-C-cosa?-Chiese, come se si fosse destata da un ipnosi.

-Qui non tutti posso permettersi il rifornimento.

E' morto di fame.-

-F-fermiamoci.

Mi sento svenire.-

Trovato un angolo della strada sgombro, le due si sedettero e Sunshine, a capo chino, si mise a fissare per terra con sguardo vuoto.

Icy la capiva.

Avendo vissuto per un po' in strade come quelle, per lei era una cosa quasi naturale.

Crudele, ma naturale.

Ma non per la sua amica Sunny.

-Come ho fatto...-La sentì mormorare.

-Io...io come ho potuto pensare di diventare un Esploratrice se non avevo nemmeno la più pallida idea di che cosa accedesse al di fuori di casa mia...-Si mise le mani agli occhi, senza trattenere le lacrime mentre la sua amica le metteva una mano sulla spalla nel tentativo di consolarla.

-C-come è possibile che sia tutto così...così...-Continuò,  senza riuscire a trovare le parole.

-Orribile?-Tentò di venirle in aiuto Icy.

-Ingiusto.

Perché quelle delle Alte caste come me riescono ad avere tutto mentre qui la si muore di fame?

Dove sono gli Dei? Perché non fanno nulla? Perché nessuno fa nulla per cambiare?-

A quel punto, la femme blu la tirò per fare in modo che si guardassero in faccia.

-Noi stiamo facendo qualcosa!

Forse non sarà nulla ma è un inizio.

Non so che cosa scopriremo se continuiamo le nostre ricerche e se ciò farà cambiare le cose qui ma ci stiamo provando!

Forse siamo solo delle sognatrici e non troveremo niente ma almeno avremo osato fare qualcosa.

Non dirmi che ti fermi già alla prima difficoltà?-

Le parole della sua amica ebbero un effetto confortante sulla femme dorata che si asciugò le lacrime e si rialzò con rinnovata determinazione.

-Hai ragione.

La speranza è l'ultima a morire.-


-Inizio ad avere un po' di fame.-Commentò Sunshine.

-Idem, è da un po' che camminiamo e non sono più abituata a restare senza Energon per lunghi periodi.

Lì andrà bene.-Rispose la blu, indicando una sorta di locale.

Per loro fortuna non era pieno e trovarono quasi subito un tavolo vuoto e ordinarono dei cubi con la quale rifornirsi, utilizzando i crediti presi da Sunshine per pagare.

-Ora che ci penso...non so dove siamo.-Commentò la femme dorata a bassa voce.

-Giusto, non te l'ho detto.

Siamo a Vakuum, proprio il posto che cercavamo.

Certo che siamo proprio organizzate bene eh?-Scherzò la femme, bevendo dal suo cubetto.

Appena l'amica la imitò, si trovò a tossire, facendo ridere la blu.

Quell'energon sembrava molto acido per i suoi gusti, essendo abituata a quello raffinato che le era stato servito fino alla loro fuga.

-Gusti delicati?-La prese in giro la femme blu.

-No, non me lo aspettavo così.-Rispose, bevendo un altro sorso, non aveva intenzione di fare la schizzinosa; specialmente dopo la vista di quel mech morto.

Di colpo, sentì una mano sulla propria spalla e si trovò a fissare un enorme mech grigio e viola dagli occhi verdi.

-Quanto per toglierti quel mantello?-Chiese con un sorriso, facendo rimbalzare una dozzina di crediti nell'altra mano.

Sunshine si sentì avvampare dall'imbarazzo e paura, capendo che cosa intendesse ma Icy la tolse dai guai prendendola per mano e fissando il nuovo mech, disse con freddezza:

-Occupata.-

A qual punto lo sconosciuto mollò la femme e scrollò le spalle.

-Chi sono io per giudicare.-Commentò prima di andarsene.

Le due si guardarono e scoppiarono in una risatina liberatoria.

-Mi hai letteralmente salvata.-La ringraziò Sunshine.

-Tu salvi me, io salvo te.-Le rispose l'ibrido.


Finito il pasto e speso buona parte dei crediti per scorte con la quale riempire la borsa, le due proseguirono senza ulteriore intoppi a parte la presenza di alcune guardie, inviate sicuramente alla loro ricerca me riuscivano ad evitarle, confondendosi fra la folla o facendo lunghi giri per raggirarle.

Verso sera, arrivarono in una zona ricca di baracche di ogni tipo, la maggior parte sembrava essere abbandonata, in altre sembravano essere abitate, altre ancora erano talmente malmesse da dare l'impressione che sarebbero crollate da un momento all'altro.

Dopo aver dato una rapida occhiata alla mappa, attente a non farsi notare, scoprirono che l'ingresso coincideva con una di esse.

Si trattava di una baracca di forma rettangolare dalle pareti color cenere ed era fra le poche a sembrare integra. La porta era sbarrata ma le due non faticarono a sbloccarla ed entrare.

L'interno le sorprese.

Era completamente piena di oggetti di ogni tipo, alcuni all'apparenza rotti, ed era difficile camminare fra essi in quanto si rischiava di urtare i numerosi cumuli.

Si trattava perlopiù dispositivi elettrici di ogni genere di cui molti era difficile dedurne l'utilizzo.

-Ma dove siamo finite?

Un magazzino?-Chiese Sunshine.

-Non lo so...è la prima volta che passo in questa zona.-

-Ad ogni modo meglio non toccare niente, non voglio ritrovarmi sepolta in questo posto.

Hey, guarda!-Esclamò, notando che dietro ad un pezzo di stoffa appesa alla parete, faceva capolino il disegno di un volatile nero.

Svelte si avvicinarono e Sunshine tirò fuori la tavola per fare un confronto con quello nel suo testo.

Erano identici.

-L'abbiamo trovato!-Esclamò, trattenendo l'eccitazione.

-Non ancora, ma sappiamo che c'è qualcosa, aspetta, sembra che si possa premere.-

Icy stava per premere sul simbolo quando qualcuno alle loro spalle urlò:

-CHE CI FATE IN CASA MIA?!?-


Angolo autrice

Sembra che le nostre protagoniste siano finite nei guai proprio ad un passo dalla fine. Che cosa sarà di lor lo scopriremo nel prossimo cappy!


 Comunicazione di servizio: Il prossimo capitolo verrà pubblicato il 29  Agosto

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