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Scorbutico ma gentile

-CHE CI FATE IN CASA MIA?!?-

Le due si voltarono per lo spavento, e si trovarono davanti ad un mech dalla corazza nera decorata con rilievi in oro.

Di per sé non poteva sembrare un tipo pericoloso in quanto non era molto alto o robusto ma l'occhiata di fuoco che riservò alle due femme era tale da farle pietrificare sul posto.

-Io...Noi....pensavamo fosse solo un magazzino...Ce ne andia...-Balbettò Icy quando lo sguardo del bot cadde sulla tavola ancora in mano alla femme dorata.

-E quella?-Ringhiò.

-E' solo...HEY!-Esclamò quando esso gliela strappò dalle mani e la posò su un tavolo stranamente sgombro, dando le spalle delle due.

Prese uno strano oggetto da un mucchio lì a fianco, simile ad un monocolo e osservò la tavola.

-Mmmm... Ottima fattura.. direi poco dai lì...-Mormorò.

Icy e Sunshine si scambiarono uno sguardo interrogativo.

Com'è che ora quel mech le stava ignorando se un attimo prima le stava sbraitando addosso?

-Dove l'avete presa?

Non è posto per antefatti così antichi e preziosi.-Chiese, distogliendo l'attenzione dalla tavola per voltarsi verso di loro.

-Era...-Iniziò Sunshine, senza sapere come giustificarsi.

-Nell'immondizia!

Si, nell'immondizia, non sappiamo chi ce l'abbia buttata e seguendola mappa sul retro siamo arrivate qui.-S'inventò sul momento Icy.

Il bot le guardò stringendo gli occhi.

-Nell'immondizia eh?

Ho una storia migliore.

Voi due siete quelle scappate dal tempio, portandovi dietro questo antefatto assieme ad un altro paio di reliquie e adesso state giocando a chissà quale strana caccia al tesoro mentre le guardie vi stanno cercando ovunque!-Esclamò, indicandole.

Beccate.

Sunshine fu la prima ad intervenire, mettendosi davanti all'amica.

-Si, ma la prego di ascoltarci.

Non vogliamo guai, stavamo solo..-Tentò di spiegare, quando un bussare insistente la interruppe.

-NIXYO APRICI! DOBBIAMO PERLUSTRARE ANCHE LA TUA CASA!-

A Sunshine e Icy gelarono le scintille.

Guardie!

Il mech, che rispondeva al nome di Nixyo sussurrò:

-Che fate ancora qui?

Nascondetevi là e per l'amor di Primus non toccate niente, non muovetevi e non fiatate!-Disse, indicando una nicchia sotto un tavolo, stracolmo di oggetti, abbastanza grande da nascondere entrambe.

Le due obbedirono e il mech coprì il tutto con un telo.

-ARRIVO ARRIVO!

ACCIDENTI, UN Pò DI PAZIENZA!- Esclamò quando udì di nuovo bussare.

Da sotto il telo, le due udirono la porta aprirsi e Nixyo parlò per primo:

-Che c'è?-

-Lo sai.

Le due fuggitive possono essere ovunque e abbiamo l'ordine di perlustrare ogni edificio.-

-Bhé non sono qui, vedete?-

-Dobbiamo entrare per...-

-COL CAVOLO CHE ENTRATE E FRUGATE FRA LE MIE COSE METTENDO TUTTO A SOQQUADRO!-

-Gli ordini sono...-

-ME NE INFISCHIO! Hai idea di quanto siano delicate certe attrezzature?

O dei danni se uno dei tuoi uomini attiva un qualche dispositivo difettoso e ci fa saltare tutti in aria e non sarebbe nemmeno la prima volta!-

-BADA A COME PARLI! Potremo arrestarti per intralcio...-

-Si, dai fallo, che aspetti?

Poi voglio vedere chi ripara le vostre cose.

Sai benissimo che sono il migliore e vi faccio dei prezzi di favore.-

I due discussero per un altro po' finché la guardia dovette ammettere che stava solo perdendo tempo e le fuggitive potevano essersi benissimo allontanate così allontanò e Nixyo tornò dalle due.

-Parlate a bassa voce, anche se non sembra, il Capitano Yowu non è stupido e ha lasciato due guardie nei paraggi.

E temo che tornerà presto, quindi sbrigatevi a spiegare perché siete qui.-

Le due si guardarono e decisero di raccontargli come erano finite lì,terminato il racconto, il bot si sedette e disse:

-Dunque avete fatto tutta questi casini solo per una stupida favoletta.

Incredibile quanto la gente sia stupida.-

-Non è solo una favoletta!

Abbiamo trovato anche delle prove fisiche come le tracce sull'altare e...- Provò a contestare Icy ma Nixyo la interruppe.

-Dite un po'.

Avete pensato che ci fosse un motivo per la quale la "vostra" statua non c'è?

Non vi è venuto in mante che sia stata fatta sparire apposta e che il "tempio" se fosse esistito, abbia fatto la stessa fine?

Voi due non avete idea di come funzionano le cose.

Se ai potenti non piace qualcosa, la fanno sparire!

Perché credete che da secoli la maggior parte della popolazione muore di fame mentre i ricchi se ne stanno a guardare con i loro stupidi cubi di alta qualità?

Avete solo perso tempo.

Qui non c'è nulla e vi siete trovate senza né cibo né un rifugio stabile; avreste dovuto rimanere per i fatti vostri e godervi la vostra fortuna.-

Icy abbassò lo sguardo.

Sapeva che aveva ragione, non avrebbe dovuto dare così tanta importanza a quel sogno e niente sarebbe cambiato.

Si sarebbero svegliate, avrebbero svolto i loro compiti, chinando la testa ai voleri degli altri, e avrebbero avuto cibo e rifugio.

Ma Sunshine non era d'accordo.

-Vuol dire che...voi accettate quello che succede senza fare nulla?-Chiese, guardandolo negli occhi.

-Senti, principessina, non so che cosa ti insegnassero nel tuo palazzo prima di venire qui ma questa è la realtà.

I buoni non vincono sempre e i cattivi non vengono puniti, questa è la vita e non puoi fare altro che accettarla.-Rispose secco.

-Ma anche le piccole cose possono fare la differenza!

Lei poteva lasciarci alle guardie ma non l'ha fatto!

Ha ragione, sono nata circondata dal lusso e quando ho visto questa parte di Cybertron ho faticato a credere ai miei occhi, ma l'ho accettato e deciso di provare a fare qualcosa.

Non posso tornare indietro nemmeno se potessi, non dopo ciò che ho visto.

E, anche se avessi saputo a cosa avrebbe portato, avrei comunque seguito la mia amica per scappare da lì.

In ogni caso, la ringraziamo per averci nascoste e troveremo un modo per allontanarci senza farle passare dei guai-Concluse.

Il mech, che l'aveva ascoltata con attenzione, sorrise leggermente e commentò:

-Sei molto intelligente e coraggiosa, o folle e sciocca, ma non si può negare la verità davanti a certi fatti.-

Detto ciò si alzò e scostò la stoffa che rivelava il simbolo del volatile.

-Quindi siete decise ad andare a fondo a questa storia?-Chiese, riferendosi al "tempio".

-Non ho intenzione di tirarmi indietro proprio adesso.-Rispose la femme dorata e Icy l'appoggiò.

-Era esattamente ciò che volevo sentire.-

Detto ciò, premette il simbolo e, a seguito al rumore di meccanismi, la parete si scostò rivelando un entrata.

-Lei lo sapeva!-Esclamò Icy.

-E' casa mia! Vuoi che non conosca i suoi angoli?

Niente è come pensate.- Disse, enigmatico.

-Lei ci sta aiutando moltissimo, come possiamo ringraziarla?- Chiese Sunshine.

-Finitela di darmi del "voi" e seguitemi.-

I tre entrarono in quello che si rivelò l'inizio di un lungo tunnel.

Era un posto stretto, infatti dovettero procedere in fila indiana, illuminato da dei cristalli situati sul soffitto e spesso si divideva in numerose gallerie, forse una tattica per scoraggiare i visitatori indiscreti ma Nixyo sembrava sapere esatta mente dove andava in quanto imbucava con precisione certi percorsi anziché altri e dava istruzioni affinché non venissero attivate delle trappole.

Dopo quelle che sembravano ore, giunsero davanti a quella che sembrava una solida parete metallica e il mech nero estrasse da un subspazio situato sul braccio una piccola ruota dentata.

Mentre esso armeggiava con qualcosa sulla parete, Icy si guardò indietro e chiese:

-Ma quanta strada abbiamo fatto?-

-In lunghezza o profondità?

In entrambi i casi, parecchia ma non siamo nemmeno a metà.-Rispose, Nixyo inserendo la ruota fra un paio di rocce.

Si udì il rumore di meccanismi che si attivavano e la pareste iniziò a spostarsi.

-Nemmeno a metà?-Ripeté Sunshine, incredula.

-T'aspettavi che fosse qui a due passi?

Ma non preoccuparti, ora è tutta discesa.-

Infatti, appena videro cosa c'era nell'altra stanza, le due non credettero ai propri occhi.

Davanti a loro vi era un treno!

Era come quelli in superficie, ma più stretto e colorato di vernice scura.

-Che fate ancora lì?

Dobbiamo salirci, non guardarlo!- Le richiamò il mech.

Quando le due entrarono scoprirono che non era differente dai treni a cui erano abituati, era solo più spoglio e consumato e quando Sunshine prese posto, imitata dall'amica, si accorse che qualcuno si era divertito a scarabocchiate sui sedili.

-Reggetevi, questo treno viaggia a velocità maggiori a quelle a cui siete abituate.- Disse Nixyo, prendendo il posto del guidatore.

-Non ci sono cinture?-Chiese Icy, preoccupata.

-Che ne so.

Si parte!-

Il mech tirò una leva e il treno partì.

Dopo l'accelerazione iniziale, prese una velocità tale che al di fuori dei finestrini non si vedeva nulla.

-Ma come è possibile...insomma, la tavola era molto antica, non c'erano ancora la monorotaie.-Osservò Sunshine.

-Sono state messe dopo da quelli che sono venuti.-Rispose il mech.

-Aspetta, ma al..-Non finì la frase che il treno impennò pericolosamente verso destra, dando l'impressione che stesse per rovesciarsi.

Icy si aggrappò alla femme dorata per lo spavento e lei si strinse sedile con tutte le sue forze.

Ma durò un attimo e tutto tornò a posto.

-Ops.-Ridacchiò Nixyo.

-Dimenticavo di avvisarvi che ci sono parecchie curve.-

-A saperlo...-Mormorò Icy mentre il treno si inclinò nuovamente.

Contrariamente all'amica che si stava divertendo, lei stava iniziando a sentirsi male.

Per loro fortuna il viaggio durò pochi minuti e nonostante il percorso paragonabile a quello di delle montagne russe, arrivarono a destinazione sani e salvi. O quasi.

-Possiamo rifarlo?-Chiese Sunshine, divertita.

-Per l'amor di Primus no!

E' già un miracolo che non ho vomitato.-Rispose la femme ibrido, appoggiandosi ad una parete mentre le passava la nausea.

-Già stanche?

Muovetevi che mancano pochi passi.- Le richiamò il mech, avanzando verso una galleria.

Le due si guardarono e lo seguirono.

Appena sbucarono alla fine del percorso assistettero allo spettacolo più assurdo e incredibile della loro vita.

Una città!

Non un tempio o qualcosa del genere.

Un intera città sotterranea!

Dall'altura in cui si trovavano, potevano vedere le case metalliche disposte a semicerchio e addossate ad una parete e notare che gli edifici erano disposti a "gradini" in modo che i primi risultino essere i più bassi mentre quelli più interni i più alti ed ad illuminare il tutto, un enorme cristallo giallo con venature verdi posto sul soffitto.

Ma ancora più sorprendente era il fatto che fosse abitata!

Mech, femme, volantini, terreni... vivevano lì.

Mentre le due femme osservavano il tutto ancora incredule, Nixyo annunciò con orgoglio:

-Benvenute alla Gilda dei Ladri.-



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