Piano di fuga
In tutto il tempio non si fece altro che parlare di Icy
Il fatto che fosse stata sorpresa a trafugare delle tavole, seppur destinate alla distruzione, l'aveva messa in una bruttissima situazione.
Per il momento era stata rinchiusa in un calla del tempio in attesa di essere giudicata, ma molti parlavano già di condanna a morte.
-Mi chiedo come combatterà quell'ibrido, chissà quanto durerà.-Disse una femme all'amica.
-Nemmeno dieci secondi, non l'hai mai vista?
Credo che anche una bastonata ben assestata possa farla fuori.-Rispose.
Sunshine ascoltava senza reagire, limitandosi a fissare il proprio datapad senza realmente vederlo.
Era riuscita a tornare nella sua stanza senza essere scoperta e portare con sé la tavola ma non poteva fare ameno di pensare alla sua amica.
-Era la tua schiava, giusto.-Chiese una voce dietro di sé che la fece sobbalzare.
Si girò solo per trovarsi davanti la Bibliotecaria che continuò senza aspettare la sua risposta.
-Anch'io sarei in ansia se scoprissi che un mio sottoposto è stato sorpreso a rubare, ma non preoccuparti, non è la prima volta che capita e non è colpa tua.-
La femme annuì distrattamente.
-Ma com'è entrata così facilmente?-Chiese, cercando di apparire il più neutrale possibile.
L'altra scrollò le spalle.
-C'è stata una falla nelle sistema di sorveglianza, non si sa ancora come sia possibile.
Inoltre, per qualche motivo, il collare della schiava si era momentaneamente spento.-
-Come spento?-
-Vedi, i collari servono non solo ad impedire ai servi di uscire, e in quel caso, riceveranno una scarica sempre più forte man mano che si allontanano, ma anche come localizzatori per sapere dove si trovano.
Quello della tua serva per un po' si è spento per poi riaccendersi, rivelando che si trovava alla fonderia.-Spiegò.
Sunshine non poté fare a meno di chiedersi come fosse possibile.
Hanno trovato l'unica notte con problemi di sorveglianza, il difetto del collare di Icy e le scoperte che hanno fatto...
Tutta una serie di fortunate coincidenze?
-Ad ogni modo, domani sarà tutto finito.-
A quella parole, la femme si sentì svenire.
-S...sarà mandata all'Arena?- Balbettò.
L'altra la guardò interrogativa.
-Non mi piace quel posto.-Si affettò a spiegare per evitare sospetti.
-Il furto delle tavole contenute qui dentro è un reato molto grave e non importa chi sei, la pena è di essere giustiziati nell'Arena.
Vi verrà portata domani mattina.-
Detto ciò, la lasciò per tornare ai suoi doveri.
Sunshine strinse i pugni.
Non sarebbe finita così.
La femme dorata controllò per la terza volta di non aver tralasciato nulla.
Nell'unica borsa che avrebbe portato aveva messo dei crediti, la tavola che avevano recuperato, il suo datapad e un cristallo da illuminazione.
All'ultimo aveva deciso di mettervi il bracciale viola regalatole da Narcis e aveva atteso la sera per attuare il suo piano.
Appena fu certa che fossero tutti a letto, uscì silenziosamente e proseguì per i corridoi, sensori uditivi tesi al massimo per cogliere qualsiasi rumore che annunciasse l'arrivo di una Guardia.
Un paio di volte dovette rannicchiarsi in un angolo al passaggio di una di esse ma riuscì ad essere abbastanza silenziosa e furtiva da non farsi vedere.
Arrivò alla navata centrale.
Non credeva nemmeno lei a ciò che stava per fare ma non le era venuto in mente un metodo alternativo da usare come diversivo.
Davanti alla porta delle Biblioteca vi erano due Guardie e la femme doveva solo aspettare che dessero il cambio per attuare il suo assurdo piano.
Per fortuna, ben preso le due alla porta si allontanarono, passandole quasi accanto, senza vederla in quanto nascosta dietro ad una colonna, e lei doveva agire in fretta.
Corse all'ingresso della Biblioteca, più precisamente alle nicchie che contenevano armi e reliquie.
Sapeva che il loro furto avrebbe scatenato gli allarmi, inoltre avevano bisogno di qualcosa con cui difendersi.
Individuò una spada bianca e azzurra affiancata ad un arco di metallo rosso decorato con motivi fiammeggianti che sembravano fare al caso suo.
Anzi, sentiva di dover prendere proprio quelli.
Inizialmente, provò a spostare o rimuovere il vetro che la separava da esse ma dato che non c'era né modo né tempo per ciò, fece un passo indietro e assestò un bel calcio alla protezione.
Di colpo si accese un allarme che rimbombò per tutto il tempio, svegliando anche i suoi abitanti, ma Sunshine era già in fuga con il bottino.
Dalla cella in cui si trovava, anche Icy sentì l'allarme e vide le Guardie correre in ogni direzione, lasciandola sola.
Ma passò poco tempo prima che udisse il rumore di qualcosa rompersi e dalla porta fece capolino la faccia di Sunshine.
-Sunny! Come hai...-Esclamò sorpresa ma l'amica la interruppe.
-E' già un miracolo se non mi hanno presa.
Aspetta, provo a toglierti il collare con questa.-
Solo allora l'ibrido si accorse della lama che l'amica teneva fra le mani e con la quale molto probabilmente, aveva scassinato la porta della cella.
-Non tagliarmi la testa!-Esclamò, senza trattenere la preoccupazione mentre le avvicinava la lama al collo.
-Tranquilla, non sono così impedita.-Le rispose, riuscendo a tagliare con facilità il collare.
-Fatto!
Tieni questo, so che non ha frecce ma immagino che in testa a qualcuno faccia male.-Disse, porgendole l'arco.
Appena fu un mano alle femme blu, il metallo da rosso e arancio divenne blu e nero e le fiamme mutarono in fiocchi di neve.
Sarebbero rimaste ad osservare la strana metamorfosi ma non c'era tempo e le due fuggirono per i corridoi tenendosi per mano.
-Dove andiamo?-Chiese Icy.
-Al passaggio segreto, da qualche parte deve pur portare no?
Di qua, è così che sono passata.-Aggiunse, prima di sfruttare una porta per arrampicarsi e raggiungere uno stretto ballatoio posto a qualche metro di altezza che percorreva le sale, seguito dall'amica.
In quel modo, riuscirono a passare trascinandosi lungo la parete al di sopra delle Guardie anche se molte volte temettero di essere viste, ma fortunate furono abbastanza silenziose e nessuna pensò minimamente di alzare lo sguardo.
Sunshine iniziò persino a sospettare un intervento della "Terza Dea".
Arrivarono alla navata ma lì la fortuna finì in quanto c'era un gruppo di cinque guardie proprio davanti alle statue.
-C'eravamo così vicine!-Esclamò Sunshine, scendendo per nascondersi dietro a dei pilastri.
-Ho un idea ma non so se funziona.-mormorò Icy, seguendola a ruota.
-Se non consiste nel farti catturare ci sto.-
La blu non rispose, si limitò ad estrarre un piccolo cubo di energon vuoto da un subspazio posto sul braccio per poi sporgersi leggermente dal nascondiglio e scagliarlo con tutte le sue forze dalla parte opposta della stanza.
Il rumore dell'oggetto che si frantumava attirò l'attenzione delle Guardie che, sospettando fosse il ladro, corsero da quella parte, lasciando via libera.
-Veloce veloce!-Ripeteva Icy, terrorizzata all'idea che potessero tornare.
Sunshine fu svelta a premere la punta della lancia che fingeva da chiave al passaggio ed entrambe si gettarono a capofitto nel tunnel appena aperto.
Icy scoprì una leva all'interno per chiudere il passaggio e quandola tirò, si trovarono entrambe nel buio più totale.
Una cosa erano certe: erano libere!
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