7. Zero
I find it hard to say the things I want to say the most
Find a little bit of steady as I get close
Find a balance in the middle of the chaos
Send me low, send me high, send me never demigod
I remember walking in the cold of November
Hoping that I make it to the end of December
27 years and the end of my mind
But holding to the thought of another time
But looking to the ways at the ones before me
Looking for the path of the young and lonely
I don't want to hear about what to do
I don’t want to do it just to do it for you
Iris si lasciò sfuggire un sospiro di felicità, osservando il panorama formato dalle cime degli alberi, illuminate dalla luce argentea della luna. Con i gomiti posati sulla ringhiera arrugginita del terrazzo, scrutava il bosco in tutta la sua inquietante bellezza notturna.
Chiuse gli occhi e inspirò a fondo l'aria frizzante di quella notte di inizio dicembre, in cui ancora stranamente non nevicava. Il peso di qualcun'altro si posò sulla vecchia inferriata. Iris riaprì le palpebre e si voltò lentamente, scoprendo al suo fianco il ragazzo con la maschera dai tratti femminili, però col viso scoperto.
-hey Timothy.- esordì la ragazza con voce incerta. Osservò il suo profilo, con il mento ricoperto da una cortissima barba, mentre si metteva una sigaretta nuova tra le labbra. Porse il pacchetto mezzo vuoto alla ragazza, per chiederle se volesse favorire; lei accettò di buon grado e sfilò una sigaretta dal contenitore. Fece scattare l'accendino, e la fiamma illuminò la punta della sigaretta che già cominciava a consumarsi. Fece un tiro, per poi sfilarsela dalle labbra screpolate e fare combaciare la punta dell'oggetto con quella di Iris. Gettò fuori il fumo in un sospiro stanco.
Iris avvicinò la sigaretta alla bocca, per poi stringerla tra le labbra.
-sai come ci si sente?- chiese il ragazzo al suo fianco senza distogliere lo sguardo dal panorama boschivo che si stagliava apparentemente senza fine ai loro piedi.
-sentirmi come?- chiese a sua volta lei, aggrottando le sopracciglia. Sospirò con la sigaretta ancora in bocca.
-come ci si sente ad essere uno zero totale.- rispose quello, scacciando dell'altro fumo.
-no, non lo so.- sentì il fumo entrarle in bocca, lasciandole quel sapore di bruciato e amaro. Scostò l'oggetto dalle labbra, e fece fuoriuscire il fumo in un solo getto veloce.
-ci si sente all'ultimo posto, il peggiore. Uno scenario che nessuno prende in considerazione neanche di striscio. Non senti niente, se non lo schifo per te stesso. Secondo te perché fumo così tanto?- le chiese alla fine del discorso.
-perché vuoi toglierti di mezzo nel peggiore e stupido dei modi?- gli rispose lei con un'evidente nota di sarcasmo nella voce.
-più o meno...- ribadì lui, continuando imperterrito la sua azione, fino a ridurre la sigaretta a un misero mozzicone, che spense e gettò nel vuoto. Lo stesso fece Iris, continuando a osservare il viso del suo amico.
La ragazza tremò dal freddo, nonostante la sua pesante felpa grigia. Si strinse nel tessuto, chiudendosi nelle spalle. Tim notò i suoi movimenti, in una fugace occhiata; si sfilò velocemente la giacca color senape e la posò sulle spalle di Iris.
Lei lo guardò sorpresa, incastonando i suoi occhi castani in quelli ancora più profondi e scuri del ragazzo di nome Tim. Lui le accennò un lieve sorriso, avvolgendole le spalle con un braccio. Lei si rilassò sotto l'abbraccio di quello che tempo prima le aveva fatto perdere la testa, quello per cui era morta. In quel momento si chiese se in quei lunghi diciassette anni della sua mancanza, lui avesse avuto un'altra. Lasciò scorrere il pensiero, dicendosi che era impossibile.
Comunque doveva ricominciare da zero. Quel rapporto meraviglioso che avevano sempre avuto, doveva ripartire da capo.
-buonanotte.- sussurrò Tim, prima di darle le spalle e lasciarla sola sul terrazzo.
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