CAPITOLO 4
A casa della famiglia Bennet tutto sembrò caotico.
Il signor Bennet continuò il suo lavoro nella fattoria e mentre parlava con uno dei suoi lavoratori per quanto riguarda la fiera del paese, intervenì sua moglie per comunicargli delle notizie.
<Oh signor Bennet tutto sta andando secondo i piani.
È già mezzo innamorato di lei> disse molto agitata
<Chi è innamorato?>
<Il signor Bingley>
<Ahh...>
<E non gli interessa se Jane non abbia un solo penny, ne ha sufficienza per entrambi>
Il signor Bennet non rispose al commento di sua moglie e riprese il suo lavoro.
<Come faremo a conoscerli?> chiese Lidya a sua mamma mentre si preparava per uscire di fretta e furia.
<Facile.
Aspettatemi!>
La signora Bennet insieme alle sue due figlie minori raggiunsero la città.
I soldati camminavano in mezzo le strade per i cittadini, nel quale festeggiavano per il loro coraggio con musica e bandiere della nazione.
Esse si avviarono verso un punto ben visibile per vedere i soldati più da vicino.
<Fai cadere una cosa, loro la raccolgono e la presentazione è fatta!! > disse Lydia correndo insieme alle altre.
Arrivarono nel luogo e davanti a loro passarono decine e decine di soldati.
<Ufficiali> continuò Lydia
<Guardate quanti sono> disse la madre
Alla fine Lydia prese coraggio e lanciò il suo fazzoletto, sperando che qualcuno l'avesse preso ma il risultato non ebbe una fine migliore.
Il fazzoletto si trovò per terra e calpestando.
Lydia rimase senza parole per l'avvertimento appena accaduto e Kitti e sua madre continuavano a divertirsi.
Nella tenuta di Netherfield le giornate trascorsero praticamente come erano trascorse quelle precedenti.
Quel pomeriggio si trovarono in una delle tante sale della casa per passare il tempo insieme.
Hermione era vestita con un abito di stoffa tipico della campagna, simile agli altri che aveva nel suo armadio personale, di colore grigio chiaro a maniche lunghe fino al polso, con una cintura sottile situata al di sopra la vita
Essa si era accomodata su uno dei due divani della sala per leggere il suo libro, che l'aveva portato con sé per passare le giornate in quella magione.
Severus si era sistemato su una sedia situata davanti ad un tavolo rotondo di legno pregiato nel quale, in quel momento, lo utilizzava come scrivania per scrivere le sue lettere private.
Egli indossava un abito tipico della gente di città come una camicia bianca aderente con sopra un gilet nero, una giacca e dei pantaloni di color nero come il buio.
Charles, che era seduto sul divano messo a specchio difronte ad Hermione, leggeva amche lui un libro ed a differenza del suo caro amico indossava non abiti spenti ma abiti vivi, accesi.
Caroline, a differenza di Hermione, indossava un abito a maniche lunghe, con una cintura situata sotto i seni, di un rosso molto acceso per apparire e mostrarsi di più.
Essa si trovava dall'altra parte del tavolo rotondo davanti a Severus, alle sue spalle si presentava una vetrata che mostrava un vasto giardino fiorito, decise di interrompere quel silenzio creato fino adesso.
<La vostra rapidità nello scrivere non è comune signor Severus>
<Siete in errore.
Scrivo piuttosto lentamente.>
<Quante lettere avete intenzione di scrivere signor Severus.> disse Caroline mentre girava il tavolo per arrivare affianco a lui.
Raggiunto il suo obiettivo, continuò la conversazione.
<Comprese le lettere d'affari che io considero tanto noiose>
<Allora è una fortuna che sono io a scriverle e non voi>
<Potete riferire a vostra sorella che la rivedrei con piacere?>
<L'ho già fatto una volta, secondo il vostro desiderio>
<Adoro vostra sorella, ero rapita nel suo modo delizioso nel decorare i tavoli>
<Spero che non vi rincresca se rinvio i vostri impedi alla prossima lettera, in questa non ce spazio per renderle giustizia>
<Mi sorprende che voi giovani donne vi impegnate nella vostra riduzione>
<Cosa intendi Charles>
<Che tutte voi decorate, dipingete, suonate il piano e ricamate i cuscini eppure non si parla mai di una giovane menzionandola della sua istruzione>
<Applicate troppo liberamente la parola, nell'ambito delle mie conoscenze non vi sono più di una mezza dozzina di donne veramente ben istruite> rispose Severus a Charles.
<Anche nell'ambito delle mie> continuo Caroline
<Cielo, il vostro ideale deve comprendere non poche qualità> disse Hermione a Severus
<È così>
<Senza dubbio.
Una donna deve avere un eccellente conoscenza della musica, del canto, del disegno, del ballo e delle lingue moderne per meritare questa lode.
E non so che di un contegno e nel modo di camminare> precisò Caroline.
<E migliorare l'intelletto con vaste letture> disse Severus facendo riferimento al libro che stava leggendo in quel momento Hermione.
Hermione, infastidita dal suo commento, chiuse immediatamente il libro e decide di non rimanere zitta.
<Mi meraviglia che conosciate sei donne istruite, mi domando come le conosciate tante>
<Siete così severa con il vostro sesso?> continuò Severus mentre la guardava
<Non ho mai incontrato una donna simile, di certo sarebbe terrificante da osservare>
Charles da questa frase cominciò a ridere e Caroline cominciò avviarsi verso Hermione.
<Signorina Hermione vorrete fare un giro nella stanza?>
Hermione con un sorriso di consenso si alzò e cominciò a camminare con Caroline a braccetto intorno alla sala.
<È un sollievo dopo essere state allungo nella stessa posizione, no?> domandò a Hermione
<Ed è un piccolo esempio di educazione suppongo>
<Non volete unirsi a noi signor Severus?>
<Potete avere solo due motivi per passeggiare, interferirei su l'una e sull'altro>
<Cosa vorrà dire?>
<Il modo migliore per fare dispetto e non chiedergli nulla> rispose Hermione a Caroline.
<Ohhh spiegateci signor Severus>
<O siete in confidenza l'una con l'altra e avete dei segreti di cui discutere, oppure siete consapevoli di mettere in risalto le vostre figure passeggiando.
Nel primo caso sarei di troppo e nel secondo posso ammirarvi molto meglio da qui>
<Disgustoso, come potremo punirlo con un tale discorso ?>
<Possiamo sempre ridere di lui> propose Hermione
<Oh no è pericoloso provocare il signor Severus>
Da quelle parole Hermione si fermò davanti a lui e gli domandò
<Non siete troppo orgoglioso signore? E come considerate l'orgoglio, un difetto o una virtù?>
<Non saprei che dire>
<Cercavamo di trovarvi un difetto>
Severus alzò lo sguardo, la guardò dritta negli occhi e le disse:
<Per me è difficile perdonare le follie e i vizi degli altri, o le offese arrecatemi... La mia stima una volta perduta è perduta per sempre>
Hermione da quella risposta gli fece un sorriso innocente e gli rispose
<Ohh non posso stuzzicarvi su questo argomento.
È un vero peccato a me piace tanto ridere>
<È una caratteristica di famiglia vedo> disse Caroline in modo dispettoso, facendo un sorriso cattivo.
Hermione rimasta vicino al tavolo, e Caroline che continuava a camminare, decise di muoversi dall'altra parte per ritornare al divano.
Stessa cosa Caroline che si mise vicina Charles.
Severus invece continuò a scrivere le sue lettere.
Il giorno seguente, mentre i lord stavano pranzavano vennero interrotti dal loro maggiordomo per comunicare una visita inaspettata.
Fece un inchino e cominciò a parlare.
<Una signora Bennet, una signorina Bennet, una signorina Bennet e... una signorina Bennet signore>
<Ohh santo cielo, non riceveremo tutti i Bennet del paese...?> disse Caroline un po' infastidita dallo loro presenza.
Si spostarono tutti nel salotto.
Hermione si sistemò su un divano mentre il resto della sua famiglia nell'altro difronte a lei.
La madre, mentre guardò intorno la stanza, cominciò a parlare.
<Che salone sublime che avete signore, e che mobili costosi.
Spero che abbiate intenzione di stabilirvi qui signor Bingley.>
<Dissicuro.
La campagna e molto divertente.
Siete d'accordo Severus?>
<Ritengo che ci si possa adeguare, sebbene che la compagnia sia meno varia che in città>
<Meno varia?
Niente affatto.
Noi frequentiamo almeno venti famiglie di tutti gli aspetti e di tutte le forme.
Prendete il signor Lucas, un uomo molto piacevole e di gran lunga più semplice di certe persone della metà del suo rango> contestò la signora Bennet.
<Signor Bingley, è vero che avete promesso di tenere un ballo qua a Netherfield?> gli domandò Kitti
<Un ballo? ehm...>
<Sarebbe un bel modo per fare delle amicizie.
Potreste invitare gli ufficiali, sono di ottima compagnia> continuo pesantemente Lydia
<Ohh si date un ballo>
<Kitti!> parlò Hermione per far smettere sua sorella di parlare.
<Quando Jane starà bene potete decidere la data> disse Bingley alle minori dei Bennet.
Le sorelle ne rimasero estasiate da quella risposta data.
<Ritengo che incontrare nuove conoscenze al ballo sia oltre modo irrazionale.
Sarebbe meglio che ci fosse una conversazione anzi che la danza, all'ordine del giorno> parlò che Mary che fin'ora era rimasta a sentire senza dire nulla.
<Dissicuro più razionale, ma meno simile ad un ballo> rispose Caroline con un tono fastidioso.
<Grazie Mary> disse Hermione
La conversazione fini e i proprietari accompagnarono le donne della famiglia Bennet alla carrozza.
<Che luogo bello e imponente, vero ragazze?
Non ci sono case che la eguagliano in tutta la contea> parlo la madre alle figlie.
Jane, che si era ripresa, ringraziò i signori per averla ospitata tutto il tempo durante il periodo della sua malattia.
<Non so come ringraziarvi signor Bingley>
<Sarete la benvenuta, ogni qual volta che vi sentite indisposta> mentre gli parlava la teneva per mano per farla salire sul mezzo con tenerezza.
<Grazie per l'interessante compagnia.
È stata altamente istruttiva.> disse Hermione mentre ringraziava Caroline.
<Grazie a voi.
Il piacere è stato mio>
Detto ciò Hermione raggiunge la carrozza per salutare, con un inchino, il resto dei signori per averla ospitatain quel periodo.
<Signor Severus.>
<Signorina Hermione>
<Signor Bingley.>
Fatto ciò salì sulla carrozza e, cosa inaspettata, venne aiutata da Severus mentre la teneva per la mano.
Tale gesto la fece scioccare che lo guardò per un secondo, e Severus si girò immediatamente, lasciando Hermione molto stupita da tale avvenimento da parte sua.
Severus si avviò verso casa insieme a Charles e mentre camminava la sua mano, che aveva tenuto per un istante quella di Hermione, si tese... come se avesse toccato qualcosa che l'ho fece rabbrividire oppure emozionare...
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