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Capitolo quattordici.

Questioni di sangue.

La mattina dopo ci metto un po' a realizzare l'accaduto. Ho un ragazzo. E il mio ragazzo è Scorpius Malfoy.
Mi vesto e scendo a colazione in leggero ritardo.

"Domi, riesci ad organizzarmi una riunione per le... per le tre ce la fai?"
"Uhh è arrivato il momento delle confessioni eh?"
"Si, ma non dire a nessuno il motivo della riunione. Se resta il bel tempo in riva al lago, altrimenti in aula di trasfigurazione... ora devo andare a lezione. Avverto io Lys, Lorc e Al, ho lezione con loro."
"Va bene, ci vediamo alle tre!"
Vado a storia della magia dove informo i gemelli Scamandro della riunione.
L'ora dopo, a erbologia mi metto vicino a Albus e Scorpius, è così difficile stare vicino a Scorpius e dover far finta di nulla.
"Al, oggi alle tre in riva al lago, se è brutto tempo in aula di trasfigurazione!"
"Hai intenzione di fare quello che credo?" chiede lui ridacchiando.
"Si e, Scorpius se hai voglia di venire anche tu... diciamo per le tre e dieci? Prima devo parlare con loro"
"Certo, ci sarò... sperando non vogliano uccidermi!"

Alle tre del pomeriggio vado in riva al lago dove il sole risplende. Sono già quasi tutti arrivati.
"Rosie, Domi ci ha detto che ci volevi qui... che succede?" mi chiede James preoccupato. Essendo il più grande si sente il capo del gruppo ma... beh non lo è.
"Lily, innanzitutto a quanti hai raccontato la mia storia con "il cavaliere misterioso"?"
"Io? A nessuno... quasi" dice lei con aria di scusa.
"Vabbè comunque lo sapete tutti, suppongo"
Dopo un coro di assensi generali mi preparo a dare loro la notizia.
"Beh, ho scoperto chi è e adesso stiamo insieme."
Tutti cominciano a chiedere chi è ma io, con un po' di difficoltà, li riporto al silenzio.
"Allora, vi dirò chi è ma prima devo dire alcune cose. Sappiate che non ho preso questa decisione senza pensaci e a molti di voi sembrerà una cavolata ma io ci tengo davvero. Ad altrettanti non piacerà la mia decisione ma sappiate che non ho mai conosciuto nessuno come lui e..." cerco lo sguardo di Albus che mi incoraggia ad andare avanti, faccio un respiro profondo e sgancio la bomba "Il mio ragazzo è Scorpius."
Per un momento tutti rimangono in silenzio, shockati, poi si mettono a parlare tutti insieme.
È James che riporta il silenzio, lui, insieme a mio fratello Hugo e a Roxanne, sono gli unici apertamente contrari alla mia decisione.
"Rose! Cosa ti è saltato in testa?! È un serpeverde e un Malfoy! Albus, è tutta colpa tua! Se tu non fossi finito in serpeverde tua cugina non starebbe con quel... con quel... Malfoy! Che coraggio hai a presentarti qui?!" mi giro e vedo Scorpius avvicinarsi.
"James, stai zitto." gli intimo io.
"Tu non puoi stare davvero con lui!" gli da man forte Hugo.
"Zitti! Tutti! E voi due, seduti! È una mia decisione! Mi spiace che voi non approviate ma questo non mi farà cambiare idea, fino a prova contraria posso stare con chi mi pare e piace! Volevo solo informarvi. Quindi se volete essere felici per me, bene! Altrimenti, me ne frego." dico sorridendo a James che sta zitto ma mi fulmina.
Intanto Scorpius mi ha raggiunto e io gli prendo la mano.
"Mi pare di aver capito che non tutti hanno preso bene la notizia" dice guardando soprattutto James e Hugo.
"Hai capito benissimo Malfoy, e vedi di tenere le tue mani lontano da mia cugina!" continua James, incurante delle mie occhiatacce.
"Non posso biasimare le vostre reazioni dato che so quanto tenete a Rose ma sappiate che anche io tengo molto a lei, e sono sincero. Albus, e adesso anche Rose, sanno come sono veramente e più di assicuravi che io non ho alcuna intenzione di farla soffrire e che tengo seriamente a lei." ho quasi le lacrime agli occhi e mi giro verso di lui per dargli un piccolo bacio a stampo.
"Ehi!" esclama James.
"James, non so se l'hai capito ma non le frega niente di quello che pensi tu!" mi difende Dominique.
Mentre i due cominciano a litigare Albus si alza e viene da noi.
"Pensavo peggio, alla fine è andata bene!" dice con un sorriso.
"Cerca di evitare che si ammazzino per favore! Noi andiamo a fare un giro" do un bacio sulla guancia a Albus prima di incamminarmi con Scorpius sulla riva del lago, mano nella mano.

"Rose, mi dispiace metterti contro parte della tua famiglia... da quando ti ho conosciuto ti sto creando solo problemi, perdonami"
"Scorpius non è colpa tua, non ci pensare neanche! Tu non puoi cambiare chi sei e nemmeno lo vorrei, insomma... io non sono brava quanto te con le parole e ancora non ho una visione chiarissima dei miei sentimenti per te ma so di volerti bene e penso che i problemi che abbiamo affrontato non hanno fatto altro che rafforzare questo sentimento."
Lui si è fermato e ora mi guarda negli occhi.
"Che c'è? Ho detto qualcosa di male?"
"No, no... è che è la prima volta che ti sento dire che mi vuoi bene e... mi piace"
Appoggio la mia fronte sulla sua e gli prendo il viso tra le mani.
"Ti voglio bene"
"Te ne voglio anch'io" mi dice baciandomi dolcemente. In un secondo capisco che questo semplice e dolce contatto con mi basta, metto le mani dietro la sua testa e lo avvicino a me dandogli immediatamente il via libera per accedere alla mia bocca e lui non si fa pregare.
Mi cinge i fianchi come a voler annullare la distanza già inesistente tra di noi e lascia la mia bocca per cominciare a lambirmi il collo.
"Scorpius" sussurro "siamo in un luogo pubblico" ma perfino alle mie orecchie sembro poco convinta.
Lui si limita a gemere con le labbra ancora attaccate alla mia pelle mentre mi accarezza i fianchi e io mi sento a dir poco sciogliere.
Ritorna a baciarmi sulle labbra ma io lo allontano.
"Scusami, è che non voglio andare troppo... avanti"
"No, scusami tu è che quando sto con te tendo a perdere il controllo" si scusa sorridendomi imbarazzato.
"Mi piace quando perdi il controllo" gli do un altro bacio e gli riprendo la mano continuando a camminare.
Facciamo il giro del lago continuando a parlare del più e del meno e torniamo al castello che è ormai ora di cena. Davanti al portone Scorpius si ferma.
"Sei consapevole del putiferio che si solleverà non appena entreremo in Sala Grande mano nella mano?"
"Se non vuoi non è un problema... insomma capisco che tu abbia una reputazione da mantenere"
"Non c'è niente al mondo che preferirei all'entrare in quella sala con te e far sapere a tutti che sto con la ragazza più bella e intelligente della scuola" mi sfiora le labbra e mi prende per mano entrando in Sala Grande insieme.
Andiamo verso i nostri tavoli, vicini, con gli occhi di tutti che lentamente si girano verso di noi.
"Beh non si può dire che a Hogwarts manchino i gossip, no?" scherza accompagnandomi al mio posto mentre sentiamo sussurrare i nostri nomi in tutta la sala.
"Quelli non mancano mai" gli do un bacio prima di sedermi vicino a Dominique e lui si siede vicino ad Albus.
"Ciao Rose" mi saluta lei.
"Ciao Dom, com'è finita con James? Tra parentesi, grazie"
"Figurati, James deve finirla di credersi Dio sceso in terra ed era ora che qualcuno glielo dicesse. Ci tratta tutti come se fossimo bambini ma tra me e lui c'è meno di un mese! Quindi gli ho detto, garbatamente, che deve farsi i cazzi suoi"
Scoppio a ridere, sapendo quant'è delicata mia cugina Dominique.
"Ehi ragazze, vi disturbo?" ci chiede Lys sedendosi vicino a me.
"No no, siediti!" lo invita Domi.
"Allora... Scorpius, eh?" mi chiede scettico.
"Senti Lys, non ti ci mettere anche tu. Se non ti sta bene puoi andare a fondare un club con James e mio fratello"
"Ma no che dici? So che sei una ragazza intelligente, d'altra parte sei corvonero, e che quindi non staresti con lui se ci fosse da preoccuparsi. La trovo solo una cosa... curiosa. E a quanto pare non sono l'unico, non so se ti sei accorta dei commenti quando siete entrati..."
"Si ma, sinceramente, non mi interessa... mi spiace un po' per James, Hugo e Roxanne, ma me ne farò una ragione e spero se la facciano anche loro."
"Sono sicuro di si, un'unica cosa... il tuo biondino deve sapere che se prova a farti soffrire in qualunque modo, non me ne frega nulla se è il migliore amico di Albus, io gli spacco la faccia."
"Grazie Lys, sei un tesoro!" gli dico abbracciandolo.
Mangiamo continuando a parlare del più e del meno ma la conversazione non ritorna più su "il mio biondino" come l'ha chiamato Lys.
A fine cena vengo raggiunta da Albus e Scorpius il quale mi bacia la guancia e mi prende la mano.
"Hai voglia di venire nella mia Sala Comune?" mi chiede 'il mio biondino', mi piace chiamarlo così.
'perfetto' sbuffa Albus 'adesso sono rimasto solo, non sono più così entusiasta della vostra relazione' dice lui.
Io e Scorpius scoppiamo a ridere.
"Al, guarda che puoi stare anche con noi! Sei il nostro migliore amico" gli dico.
"Siii, non vedevo l'ora di stare a guardarvi mentre vi mangiate la faccia a vicenda! Gli altri credo siano tutti dai Grifondoro, andrò da loro. Divert... anzi meglio di no. Ho visto dove vi porta quest'augurio!" Noi scoppiamo a ridere e gli auguriamo buona serata mentre si allontana.

"Allora? Hai voglia di venire con me? O preferisci andare dai tuoi?"
"Vengo con te"
Lo seguo nei sotterranei e quando entriamo in Sala Comune gli occhi di tutti sono puntati su di noi.
"Vieni" mi accompagna fino all'unica poltrona libera e si siede. "mi spiace ma finché qualcuno non si alza è l'unico posto libero, siediti"
Mi siedo sulle sue ginocchia, leggermente a disagio, mentre lui mi cinge i fianchi abbracciandomi.
"Che c'è? Mi sembri... rigida"
"Ho paura di pesarti e diciamo che tutte queste serpi che mi fissano non mi mettono proprio a mio agio" gli dico a bassa voce in modo che nessun altro senta.
"Ma se sei leggera come una piuma! E non ti preoccupare, queste serpi cattive non ti faranno niente, sei con me" mi dice scherzando e affondando il viso nell'incavo del mio collo. Mi da un piccolo bacio sulla clavicola e poi torna a guardarmi negli occhi.
"Sai" continua "stamattina quando mi sono svegliato credevo di essermi sognato tutto. Ma poi ho visto la camicia ancora sporca di sangue e ho sentito la faccia dolorante e mi sono sentito... più felice di quanto potessi immaginare. Io non so come farti capire quanto tengo a te e quanto mi stai rendendo felice..."
"Lo stai facendo benissimo. Ad ogni parola, ad ogni gesto capisco quanto tieni a me e io non so cosa possa aver fatto per meritare che qualcuno come te entri nella mia vita" prendo il suo viso tra le mani e lo bacio. Non mi interessa se siamo in una sala piena di serpeverde che sicuramente ci stanno fissando. Voglio solo sentirmi ancora più vicina a lui.
Lui probabilmente sente la mia stessa esigenza perché, tenendomi una mano sulla schiena, fa aderire i nostri corpi quanto più permette la posizione scomoda.
Quando ci allontaniamo abbiamo entrambi il fiatone, come dopo una corsa e sento il mio cuore martellare contro la gabbia toracica.
"Rose..." comincia lui.
"No, shh" lo interrompo rannicchiandomi fino a posare il mio orecchio sul suo petto, esattamente sopra il cuore. Mi scappa una risatina.
"Perché ridi?"
"Perché credevo che fosse solo il mio, di cuore, ad essere impazzito ma anche il tuo non sembra essermi indifferente"
"Nessuna parte di me ti è indifferente!" io lo guardo stranita e lui subito si accorge di quello che ha detto "cioè, io non intendevo... insomma ovviamente è... ma ciò non... si, insomma..."
Gli chiudo la bocca con un bacio e gli sorrido sulle labbra.
"Mmh Malfoy imbarazzato... e su questo argomento poi!"
"Non volevo mancarti di rispetto, non intendevo quello che hai capito" mi dice ritrovando le parole.
"Non ti preoccupare"
"Che hai?" mi cheide guardandomi in modo strano.
"Nulla perché?"
"Sembri come... triste, o delusa. Hai la stessa espressione che fai quando prendi un Oltre ogni previsione."

Ci penso un attimo e mi accorgo di qual è il problema, che poi io abbia intenzione di dirglielo è tutt'un altro discorso.

"E ora perché sei arrossita?" maledetto sangue che fluisce quando non dovrebbe! Che poi è quello il problema.
"È una cavolata..."
"Dimmi, non mi piace vederti così"mi chiede carezzandomi una guancia.
"Possiamo... ehm parlarne in un posto senza tutta questa gente?" chiedo arrossendo ancora di più.
"Certo, seguimi"
Mi fa alzare e prendendomi per mano mi porta fino al suo dormitorio, dentro c'è Higgs.
"Ehi Sam, ti spiace lasciarci un momento da soli?" chiede Scorpius.
"Nessun problema" dice lui sorridendo "checché se ne dica sono felice che tu abbia messo la testa a posto e che abbia scelto una brava ragazza come Rose"
Mi sta sempre più simpatico Higgs.
Da una pacca sulla spalla a Scorpius, mi sorride ed esce dalla stanza chiudendosi la porta dietro sé.

"Dimmi tutto" mi incoraggia lui sedendosi sul suo letto.
Io mi siedo vicino a lui e davvero non so come iniziare.
"È che..." comincio "è imbarazzante" non era quello che volevo dire ma è un inizio.
"Con me puoi parlare di tutto quello che vuoi, imbarazzante o meno" mi dice prendendomi la mano.
"Ok, solo... solo non prendermi in giro e non pensare male. Prima, quando ha detto che nessuna parte di te mi è indifferente... cioè quando ho capito male non... non era poi così male e quando hai detto che non era così..." ho la faccia in fiamme e non so come andare avanti.
"Tu hai paura di essermi indifferente in quel senso?" mi chiede e gli scappa un accenno di risata.
"Non avrei dovuto parlartene, è una cosa stupida e imbarazzante."
"Scusami, non avrei dovuto ridere. È che è così assurdo, tu non puoi capire lo sforzo che faccio per... si insomma per non rendere la cosa imbarazzante. Quando ti ho detto che non intendevo quello che hai capito era perché al momento non intendevo quello, non che non fosse vero. Scommetto che sarebbero pochi i ragazzi, a parte i tuoi parenti, che non reagirebbero ad averti così vicino."
È imbarazzante parlarne ma, incredibilmente, quello che mi ha detto mi fa piacere.

Mi sporgo in avanti e lo bacio.
"Grazie" gli sussurro sulle labbra.
Lui mi mette una mano sul collo e mi riavvicina a lui.
Lo spingo sul letto e mi metto su di lui, continuando a baciarlo.
"Rose, hai presente il controllo a cui mi riferivo oggi?" mi chiede mentre lo bacio dietro l'orecchio e poi sul collo.
"Mh-mh?"
"Lo sto lentamente perdendo" mi dice con un gemito mentre ha preso ad accarezzarmi la schiena, sotto la camicia.
"Non ti preoccupare... anch'io"
Gli bacio il petto sbottonando i primi bottoni della sua camicia e lui inverte le posizioni, reggendosi sulle braccia per non pesarmi addosso.
Mi bacia sulle labbra mentre sento la sua mano sulla pancia, sotto la camicetta, e penso che non ci sia niente di meglio di questo. Le sensazioni che sto provando: energia pura.
Si allontana da me mi guarda stando sollevato sopra di me e chiudendomi in una gabbia tra le sue braccia. Ha le labbra arrossate e gonfie a causa dei nostri baci e ha negli occhi una scintilla che non avevo mai notato. È eccitato.

"Capisci cosa intendevo prima?"mi chiede facendo combaciare il suo bacino con il mio solo per un momento prima di rotolare di lato e sdraiarsi accanto a me.
Rimaniamo qualche istante fermi e zitti, cercando di raggiungere una respirazione regolare.
"Scusami, non avrei dovuto..."
"No, va bene. Mi è... piaciuto" mi giro verso di lui e lo scopro a guardarmi.
"Anche a me" mi sorride.
"So che sei abituato ad arrivare subito al 'punto' con le ragazze ma... io non mi sento ancora pronta. Scusa." mi esce dalla bocca senza che io me ne accorga.
"Ehi, guarda che... insomma va bene. Non c'è bisogno... è così difficile spiegarsi!" si tira su e anch'io mi siedo sul letto.
"Vieni qui" mi chiede appoggiandosi alla testiera del letto, io mi siedo a fianco a lui che subito mi abbraccia.
"Rose, quello che è appena successo non era per portarti a letto e, prima che ti faccia venire una crisi, con questo non intendo assolutamente che io non voglia. Solo capisco e so che tu non sei come le altre ragazze, con quelle era solo sesso. Adesso il sesso non è più una mia priorità, quando lo faremo voglio che sia speciale. Voglio che sia amore."
Ho le lacrime agli occhi.
Mi allontano per guardarlo negli occhi e lui, carezzandomi una guancia, mi raccoglie la lacrima solitaria che mi rigava la guancia.
"Non volevo farti piangere"
"Sei... fantastico. Avrei dovuto dare ascolto ad Albus molto prima"
"Probabilmente prima non era destino, ma adesso che posso stare con te... non ho intenzione di lasciarti andare" si avvicina per baciarmi, dolcemente questa volta.
"È meglio che io vada a dormire... se arriva Albus e mi becca qui a fare quello che facevamo poco fa è capace di spaccarti la faccia"
"Non ne dubito, ti va se ti accompagno?"
"Certo" mi alzo dal letto e mi riallaccio i primi due bottoni della camicetta, non mi ero neanche accorta che li avesse slacciati.
Mi accompagna attraverso il castello e ci fermiamo davanti all'ingresso della Torre Corvonero.
"Beh buonanotte." dico facendo ondeggiare le nostre mani allacciate come se fossimo dei bambini.
"Buonanotte." mi dice avvicinandosi e dandomi un bacio a stampo. Io però non mi accontento, lo stringo ancora una volta a me dischiudendo le labbra nello stesso momento il cui le sento lambite dalla sua lingua.
Mi allontano delicatamente, continuando a dargli piccoli baci a stampo.
"Buonanotte, ci vediamo domattina."
"A domani."
Ci salutiamo e io raggiungo il mio dormitorio come in trance, ancora ubriaca da tutti quei baci. Mi svesto e mi infilo il pigiama, prendendo la sciarpa di Scorpius per immergermi completamente nel suo profumo prima di addormentarmi.

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