Capitolo due.
Oh Romeo, Romeo... chi sei tu Romeo?
Sono intontita, sicuramente mi sono immaginata tutto ma allora perché tutto mi sembra cosi reale? Cammino fino in sala comune come in trance e lì trovo Domi, ancora vestita, addormentata su una poltrona.
"Ehi domi, svegliati" le dico scrollandola dolcemente
"Rose! Dove cazzo sei stata? Eravamo tutte preoccupatissime!"
"Scusa domi, ho cominciato a leggere e... ho perso la cognizione del tempo."
Non voglio ancora raccontarle del ragazzo misterioso, non so perché ma non voglio dirglielo.
"Ma lo sai che ore sono? Sono quasi le due! Fila a dormire! Domani facciamo i conti!"
"Certo mamma" le dico scherzando e lei mi sorride prima di entrare nel dormitorio dell'ultimo anno.
Quando entro nel mio, quello del sesto, le mie due compagne stanno già dormendo quindi mi metto il pigiama cercando di fare il meno rumore possibile.
Toc toc, il rumore di un gufo che batte sul vetro della finestra mi fa alzare dal letto nel quale mi ero appena infilata. Cosa c'è di così urgente da non poter aspettare la posta di domattina?
Dirsi addio è una pena cosi dolce che vorrei dire addio fino a domani.
Un'altra citazione di Romeo e Giulietta! Voglio scoprire chi è questo ragazzo!
Sei ancora deciso a non volermi dire il tuo nome?
Scrivo su un foglio e lo lego alla zampa del gufo sperando che sappia dove trovare il ragazzo, dopo pochi minuti torna con la risposta, un semplice "sì" scritto con una grafia sottile e elegante.
E posso chiedere il perché?
Scrivo sul retro del foglio mentre il primo messaggio, quello con la citazione, è riposto nel cassetto vicino al letto.
Puoi chiedere quello che vuoi, se poi ti risponderò sarò io a deciderlo
Sicuro di non essere a corvonero? Perché non vuoi dirmi chi sei? So che è una tua decisione ma sarei felice se mi rispondessi.
Tutto pur di farti felice. I pregiudizi sono terribili e spesso fanno condannare un ragazzo ancora prima di conoscerlo.
Non so se ho capito, pensi che io ti giudicherei una volta scoperto chi sei?
In parte, stasera non mi sarei dovuto avvicinare a te. Ma la voglia di parlarti era troppa, perdonami.
Per cosa dovrei perdonarti? Perché non ti saresti dovuto avvicinare? Io sono felice che tu l'abbia fatto.
buonanotte Rose, sogni d'oro.
Un bacio.
E non ha risposto alle mie domande.
Aspetto una risposta, anzi più di una! Buonanotte, ragazzo misterioso.
E dando quest'ultimo messaggio al gufo mi metto nel letto e cado addormentata, sono le tre e mezza passate.
La mattina dopo vengo svegliata da una cuscinata in faccia.
"Si può sapere dove sei stata ieri sera?" Mi chiede Lily sedendosi sul letto insieme a Domi e Rox.
"Ero in giro, per il castello..." Dico evasiva.
"E perché non sei rimasta al ballo?" Mi domanda Dom.
"Lo sapete, non volevo neanche venire! Sono rimasta un'oretta e poi me ne sono andata, mi annoiavo."
"E sei stata tre ore a leggere? Stanotte è tornata alle 2!" esclama Dominique informando le mie cugine.
"Ragazze io vado in bagno" dico alzandomi e chiudendomi la porta dietro per sfuggire al loro interrogatorio assolutamente irrazionale. Quando torno in camera loro sono ancora li che mi aspettano e, come si dice, l'attacco è la miglior difesa.
"A voi com'è andata ieri? Conquiste? Rox quel ragazzo sembrava carino!"
Salva. Le ragazze si lanciano in un resoconto dettagliato della serata che sono felice di essermi persa e poi andiamo a colazione.
Io e Domi raggiungiamo Lys e Louis al tavolo di corvonero mentre Lily e Rox vanno a quello di grifondoro.
Dopo colazione ci incontriamo tutti, e siamo abbastanza da formare due squadre di Quidditch, sulla riva del lago nero per goderci una delle ultime giornate di sole. Passiamo li tutto il pomeriggio, io ripasso Erbologia con Lys mentre c'è chi gioca, chi studia, chi dorme e chi chiacchiera. La sera dopo cena, quando torno in camera, trovo lo stesso gufo di ieri ad aspettarmi fuori dalla finestra. Lo faccio entrare e con mani tremanti slego il messaggio dalla sua zampa.
Oggi sono stato molto vicino a venire da te sotto l'albero e baciarti, in mezzo ai tuoi parenti. Ma poi avresti scoperto chi sono quindi mi sono trattenuto.
Ps. Spero non ti sia dispiaciuto troppo che ti abbia baciata ieri sera, era davvero troppo tempo che volevo farlo.
Il ragazzo misterioso! Cosa faccio? Il buon senso e la ragione che fino ad ora hanno sempre prevalso in me mi dicono di non rispondergli, di lasciarlo perdere ma davvero non riesco a fare a meno di rispondergli.
Sarebbe davvero cosi brutto se scoprissi chi sei? No, non mi è dispiaciuto affatto.
Sì.
Di cos'hai paura?
Del tuo giudizio, davvero non sarei dovuto venire da te ieri sera, ma ormai è troppo darti. Mi piace chiacchierare con te.
Posso farti una domanda?
Certo, chiedi pure.
Se non ho capito male più o meno ti piaccio, giusto? Come faccio a piacerti se non ci conosciamo?
Diciamo che ‘più o meno mi piaci’, solo perché tu non conosci me non vuol dire che io non conosca te.
Non ho capito
Non prendermi per stalker, ma io ti osservo. Vedo come ti preoccupi per i tuoi cugini e il bene che vuoi loro, vedo quanto sei intelligente in classe e fuori, la fiducia che hai nelle persone, la bontà che hai nell’aiutare sempre tutti ma allo stesso tempo il carattere che tiri fuori quando qualcosa non ti va bene, la passione per i libri e la voglia di evadere da questo mondo... non ti conosco bene, non quanto i tuoi cugini sicuramente, ma so che lo splendido vestito che avevi ieri non l'hai scelto tu, tu avresti preferito qualcosa di più semplice e meno vistoso perché sei più timida e riservata delle tue cugine.
Questo ragazzo misterioso mi ha appena descritto meglio di come potrebbe fare Albus, meglio di come potrei fare io.
Come fai a conoscermi cosi bene? Io ti conosco senza saperlo? Sei del mio stesso anno?
Vuoi, per favore, smetterla di cercare di scoprire chi sono?
Non puoi dire certe cose e pretendere che io non voglia sapere chi sei!
Si è fatto tardi e domani c'è scuola, buonanotte Rose.
Cavolo, è quasi mezzanotte!
E di nuovo ha eluso il discorso.
Sono sempre più convinta che tu sia un serpeverde, buonanotte.
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