Capitolo 30
Allora premetto col dire che ciò che ho scritto riguardo le fanfiction in questo capitolo non è per insultare o criticare qualcuno, semplicemente ho descritto quella che ho immaginato potesse essere la reazione dei ragazzi se leggessero fanfiction Fenji. Poi una ragazza, nei commenti, mi ha proposto di fare un FAQ, vi piacerebbe? Fatemelo sapere nei commenti e, se sì, scrivete pure le domande e a chi sono rivolte. Detto questo, buona lettura 💕
Sei giorni dopo...
"Ma che..."
Fecero il loro ingresso nella nostra stanza d'hotel Zambo e Yuri, amici miei e di Fede, intenti a fare una diretta mentre io ero steso sul letto, al telefono, con il biondo avvinghiato a me e con la testa sul mio addome. Durante la settimana della nostra "fuga", si limitò a prendersi il mio cuscino prima di addormentarsi, nonostante la mia proposta, mentre, quella notte, il mio cuscino sembrò non bastargli.
"Buongiorno."
Li salutai continuando a prestare la mia attenzione al cellulare.
"Dovete dirci qualcosa?"
Chiesero sorridendo divertiti. Alzai le spalle.
"No."
Dissi semplicemente.
"Perché state il quel modo?"
Chiese Yuri.
"Mi sono svegliato così."
Li informai.
"Ho provato a muovermi, ma mi ha bloccato."
Risero.
"Hai provato a svegliarlo?"
Mi chiese Zambo. Annuii.
"Mugugna e mi stritola di più."
Mi guardarono come se non ci credessero. Posai il cellulare e provai a scuotere il biondo, richiamandolo e, come da me detto, mugugnò contrariato, stringendosi ancora di più a me e strofinando la guancia contro il mio addome, come se fosse un cuscino, posizionando poi una gamba fra le mie.
"Visto?"
Risero ancora.
"Però siete carini."
Commentarono.
"Lo so."
Dissi ovvio, riafferrando il mio cellulare.
Quel giorno avremmo dovuto partecipare ad uno show, il cui conduttore era un uomo piuttosto simpatico e particolare, quindi ci avevano avvertito che avrebbe potuto farci qualsiasi tipo di domanda o proposta.
"Ben?"
Mi richiamò il biondo, seduto su uno dei divanetti. Mi sembrò combattuto, così mi affrettai a sedermi di fronte a lui.
"Dimmi."
Lo incoraggiai. Teneva lo sguardo basso ed era intento a torturarsi il labbro, segno che era chiaramente nervoso. Quella situazione l'avevamo vissuta parecchie volte nella settimana precedente. Mi richiamava, tentennava, sembrava volesse chiedere o parlarmi di una questione di vitale importanza, per poi incrociare il mio sguardo e uscirsene con una qualche cazzata.
"Fede?"
Lo richiamai. Incrociò il mio sguardo.
"Posso mettere una delle tue maglie?"
Se ne uscì, con un sorriso forzato, dopo diversi istanti. Abbassai la testa, scuotendola e sorridendo rassegnato.
"Quando mai mi hai chiesto il permesso per fregarti qualcosa di mio?"
Gli ricordai alzandomi.
"Quando vuoi affrontare ciò che ti tortura da giorni, io sono qui, lo sai."
Dissi mettendogli una mano sulla spalla, per poi allontanarmi per prepararmi.
"Allora ragazzi, volevo proporvi un gioco, una reaction a delle fanfiction sui Fenji, sulla vostra ship."
Sorrisi divertito, mentre il biondo mi sembrò irrigidirsi.
"Voi ne avete mai lette? Anche solo per sbaglio."
Ci chiese e mi portai le mani sul viso, sprofondando nella poltrona... Sì, l'avevo fatto.
"Ben sì."
Affermo il biondo, apparentemente rilassatosi.
"Come mai? Curiosità?"
Mi chiese il conduttore. Mi rimisi seduto composto.
"In mia difesa dico che non avevo letto la parola 'Fenji' nel titolo. Ho iniziato a leggere e mi piaceva com'era scritta, quando poi ha iniziato a scrivere delle frasi e a descrivere degli atteggiamenti particolari tra me e Fede, ho rivisto la pagina iniziale e ho capito."
Dissi sorridendo divertito.
"Solo tu puoi."
Rise il biondo.
"E poi hai smesso di leggerla?"
Mi chiese divertito anche il conduttore.
"No, la sto leggendo tutt'ora, è troppo bella."
Dissi usando il 'è troppo bella' come giustificazione.
"Ma questa ve la devo raccontare."
Iniziai.
"Ci sono ovviamente parti di rapporti sessuali tra me e lui."
Iniziai indicando il ragazzo al mio fianco.
"Quelle tendo a saltarle, ma una volta successe che iniziò dicendo tipo che Fede mi si mise a cavalcioni, baciandomi, allora ho pensato che stava iniziando una di quelle parti, così ho iniziato a scorrere senza leggere. Dopo un po', mi fermo e la prima parte che leggo è 'il biondo gemette il nome dell'altro, appena il moro lo penetrò'."
Raccontai facendo ridere tutti i presenti, mentre io ero rosso in viso, divertito comunque anch'io dalla cosa.
"Proprio sfiga."
Commentò l'uomo.
"Ma veramente!"
Esclamai. Rise.
"Okay, prendete i vostri telefoni, andate su questo sito e cercate quella fanfiction."
Ci istruì, indicandoci il maxi schermo poco distante da noi. Facemmo entrambi come ordinatoci.
"Leggeremo alcuni parti, okay?"
Annuimmo, preparandoci al peggio.
" 'Ero tranquillamente seduto al mio banco, quando sentii una voce richiamarmi, quasi angelica. 'Scusa, posso?' Mi voltai e i miei occhi si scontrarono con due iridi di un azzurro intenso, quasi blu. Mai visti occhi del genere. Abbassò lo sguardo, timidamente, iniziando a torturarsi il labbro. Sorrisi, lo trovai tenero.' "
Iniziò a leggere.
"Beh, fin qui non c'è nulla di scandaloso."
Commentò il biondo.
" 'Annuii semplicemente. Lo osservai sedersi accanto a me, era diventato praticamente rosso. Sorrisi divertito. Ora avrei saputo come divertirmi, pensai guardandolo e mordendomi il labbro inferiore.' "
Finì, intento a passare a un'altra parte.
"Mi hai già conquistato."
Risi.
"Già mi vuoi stuprare!"
Ribatté, fingendosi scioccato. Tutti i presenti, compreso me, risero.
"Siamo al capitolo quattro."
Ci informò prima di iniziare con la lettura.
" 'Era dannatamente eccitante con quei suoi occhioni che mi scrutavano, impauriti. Eravamo nel bagno della scuola, lui con la schiena contro il muro, con me davanti a lui. Era in trappola. Così indifeso, vulnerabile, intimidito... Mi morsi il labbro. 'Co-cosa vuoi farmi?' Balbettò. Sorrisi. 'Voglio farti mio' sussurrò provocante al suo orecchio. Così fece.' "
Mi portai una mano sul viso.
"Va bene essere diretti, ma fino a un certo punto!"
Esclamai. Mi voltai a guardare il biondo e scoppiai a ridere. Era praticamente paralizzato, scioccato.
"Lo stiamo traumatizzando."
Affermai tra le risate.
"Ceh..."
Si riprese un attimo, per poi guardarmi.
"Mai sentito parlare della parola 'delicatezza'?!"
Chiese offeso.
"Ma daiii... A parte che non ti prenderei mai per la prima volta in uno squallido bagno."
Dissi sinceramente, lasciandolo sorpreso, scaturendo un urlo da parte della folla.
Ne leggemmo molte e il momento più divertente fu quando leggemmo una parte in cui era descritto esplicitamente un rapporto sessuale tra me e il biondo che rimase seriamente scioccato, mentre io ridevo come non mai.
"Ma perché faccio sempre io la parte del timido, fragile e bambino?"
Si lamentò. Sorrisi, circondai il suo collo con un braccio, avvicinandolo a me.
"Perché tu sei un bambino."
Gli lasciai un bacio sulla guancia, per poi ritornare al mio posto.
"Oltre ciò..."
Disse leggermente rosso in viso.
"Perché dev'essere sempre lui l'attivo e io il passivo?"
Si lamentò ancora.
"Perché tu ce l'hai più grosso e io ci terrei a mantenere la sensibilità del mio didietro."
Gli feci notare. Altro urlo dalla folla.
"Non l'hai detto davvero."
Sperò chiudendo gli occhi per un attimo. Risi ancora.
"Ma è la verità!"
Esclamai per difendermi.
"Basta, io me ne vado."
Si alzò. Lo afferrai dalla maglia e lo tirai facendolo risedere.
"Ma dove vai?"
Si mise le mani sul viso.
"Non ce la posso fare."
Il conduttore ci informò che, in alcune, aveva addirittura letto che Federico rimaneva incinto. Il biondo spalancò occhi e bocca, mentre io mi reggevo la pancia per le troppe risa.
"Ma come cavolo... Ma seriamente?!"
Chiese scioccato.
"Sì sì."
Confermò l'uomo, divertito.
"Ma mi fate così donna?"
Chiese rivolto alle fan presenti che risero all'unisono.
"La mia donna."
Specificai. Federico si voltò a guardarmi, per poi abbassare il capo, sorridendo e scuotendo la testa.
"Passiamo a qualche domanda?"
Propose l'uomo. Annuimmo.
"Sarà meglio."
Commentò il biondo. Ridacchiai.
"Prima domanda."
Iniziò.
" 'Fede, se ti proponessero di stare senza abbracciare o essere abbracciato da Ben per una settimana, in cambio di una decapottabile, accetteresti?' "
Tutti gli occhi furono puntati su di lui.
"Assolutamente no."
Rispose con fare ovvio.
"Sei serio?!"
Gli chiesi io stesso.
"Rinunceresti davvero ad una macchina solo per i miei abbracci?!"
Chiesi inarcando un sopracciglio.
"Tu fai quella faccia e dici così, solo perché non hai la minima idea di come abbracci o di com'è abbracciarti."
Si difese. Lo guardai piacevolmente sorpreso, mentre lui fece una faccia del tipo 'Che cazzo ho appena detto?'. Sorrisi divertito.
"Ben, questa è per te."
Mi informò il conduttore.
" 'Sei mai stato invidioso di Federico? Per i suoi talenti o altro?' "
Lesse.
"Quali talenti?"
Chiesi confuso. Il biondo mi diede una spintarella.
"Lo sapevo."
Risi.
"Comunque no, anzi, cerco sempre di valorizzarli..."
Iniziai a spiegare.
"Anche perché qui c'è qualcuno che tende a sminuirsi."
Dissi indicando Fede che alzò gli occhi al cielo.
"Questa è sempre per Ben."
Annunciò.
" 'Chi sceglieresti tra la tua ragazza e Federico?' "
Lesse ancora.
"La mia ragazza."
Sorrisi divertito, in attesa della risposta del biondo.
"Sapevo anche questo."
Scosse la testa.
"Sei così prevedibile."
Commentò.
"Sei tu che mi conosci troppo bene."
Ribattei.
"E comunque è perché lei potrebbe darmi cose che tu non mi dai."
Lo provocai. Lui sorrise divertito.
"Non mi pare che tu me le abbia chieste."
Rispose prontamente. Due idioti, ecco cos'eravamo, non smetterei mai di dirlo.
"Queste frecciatine..."
Commentò l'uomo. Io e Federico sorridemmo con un velo di imbarazzo.
"Fede, questa, invece, è per te."
Il biondo gli donò la sua attenzione.
" 'Fede, se tu fossi innamorato di Ben, glielo diresti?' "
Tutti gli occhi nuovamente puntati su di lui... Eccetto i miei.
"No."
Rispose dopo istanti interminabili.
"Perché?"
Chiese l'uomo.
"Non vorrei perderlo."
Rispose ovvio.
"Perché credi che mi perderesti?"
Chiesi io, guardandolo.
"Le cose tra noi cambierebbero, lo so... E non voglio."
Disse con sguardo spento. Gli diedi una sberla dietro la testa, di cui si lamentò.
"Idiota."
Commentai.
"Qualunque cosa accada, non potrai mai perdermi."
'Ho troppo bisogno di te.' avrei voluto aggiungere. In quella settimana, ci eravamo riavvicinati parecchio, eppure sembrava come se il biondo innalzasse un muro, di tanto in tanto. C'erano le volte in cui voleva stare abbracciato a me, in silenzio, le volte in cui voleva stare solo, per poi comportarsi come se fosse tutto come al solito... Ma sapevo che c'era qualcosa che non andava, solo non capivo cosa.
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