Capitolo 6
Pov's Niall
Dopo due settimane, Harry ritornò a scuola, ma non era più lo stesso. Era più spaventato, stava quasi sempre con la testa china e, soprattutto, non sorrideva più, tranne che con me. In poche parole non era più l'Harry felice e allegro.
In questo momento eravamo in classe ed io erio seduto vicino a lui. Poi, Louis venne vicino a noi.
-Come va?-
-B bene-
-Harry gli rispondi anche a questo omofobo?-
-Non sono omofobo io...-
-Dite tutti così "non sono omofobo ma" e dopo insultate. Vedi di smetterla Tomlinson- dissi interrompendolo.
-Sto cercando di avere una conversazione civile, specialmente con Harry-
-Niall perfavore, non voglio litigare con nessuno- ci scusammo con lui e Louis andò a sedersi al propio posto.
-Buongiorno ragazzi, oggi faremo una lezione particolare. Parleremo della comunutà Lgbt- disse il professor James Corden.
-Non abbiamo voglia prof- disse un nostro compagno.
-A me interessa sinceramente, quindi voglio ascoltare questa lezione-
Guardammo tutti nella direzione di Louis, sorpresi di quello che aveva detto.
-Bene allora iniziamo. Come sapete giugno è il mese del Pride e forse vi siete chiesti "perchè?" Ebbene è iniziato nel 1965, nei primissimi tempi dei movimenti per i diritti omossessuali. La notizia che a Cuba venivano allestiti campi di lavoro forzati per persone omossessuali, ispirò l'organizzazione di proteste presso la sede delle Nazioni Unite e davanti alla Casa Bianca.
Nelle prime ore del mattino di sabato 28 giugno 1969, a New York, nel Greenwich Village di Lower Manhattan, scoppiarono dei violenti disordini in seguito all'ennesimo raid della polizia in un bar frequentato da omossessuali e transgender, lo Stonewall Inn di Christopher Street. Quella notte 8 agenti, tra cui solo uno in uniforme, chi non aveva un documento di identità, chi era vestito con abiti del sesso opposto ed alcuni dipendenti del locale, vennero arrestati. Dovete sapere ragazzi che, a quei tempi, le retate nei locali gay da parte della polizia era all'ordine del giorno.
Comunque, l'eco suscitato da quella ribellione, diede forza al movimento LGBT che iniziò da allora ad acquisire maggiore visibilità e peso politico/sociale, rivendicando e spesso ottenendo maggiori diritti e maggiore rispetto.
Un anno dopo, il 28 giugno 1970, il primo gay pride ha sfilato nelle strade di New York, dal Greenwich Village a Central Park, nella giornata che è passata alla storia come il Christopher Street Gay Liberation Day. Da allora le sfilate celebrano l'orgoglio omossessuale popolando i centri delle maggiori città del mondo.
Spero di essere stato chiaro ragazzi-
Devo ammettere che quello che aveva detto era stato molto interessante.
-E quelli che dicono che sono contro natura?- a fare la domanda fu Louis, che, devo ammetterlo, mi stava stupendo per tutto questo interesse.
-Mi dispiace dirlo ma sono degli ignoranti. Perchè essere omossessuali, bisex o transgender non è una malattia. La sanità mondiale della saluta (OMS), il 17 maggio 1990, ha tolto dalle malattie mentali l'omossessualità, definendola una variante naturale del comportamento umano e questo giorno si festeggia la giornata mondiale contro l'omofobia-
Pov's Louis
Ero stato veramente uno stupido, anzi un coglione, per avere trattato Harry in quel modo. Ero io il mostro e non lui.
Quando suonò la campanella dell'ultima ora, andai dal riccio.
-Harry?-
-Si?-
-Ti va di andare a mangiare un gelato?-
-Ehm non saprei-
-Immagino che tu sia spaventato da me e lo comprendo, ma dammi una possibilità, sono davvero pentito e cambiato, te lo giuro-
-Ok- mi sorrise, mostrando le sue fossete ed il mio cuore fece una capriola, ma non capii il perchè.
Arrivati in gelateria ci sedemmo su un tavolino, cominciando a chiacchierare e gustandoci il nostro gelato.
-Sei molto simpatico Harry, sono stato davvero un' ignorante-
-È vero non ti sei comportato bene, ma non si può cambiare il passato, anzi si può imparare da esso e cercare di non commettere gli stessi errori-
-Hai ragione Hazza-
-Hazza?-
-Oddio scusa...non siamo amici e ti ho dato un nomignolo-
-Ahahah Louis stavo scherzando, non mi hai offeso. Posso darti anche io un sopranome? Sempre se non ne hai già uno-
-Alcuni mi chiamano Tommo, storpiando il mio cognome, ma mi hanno sempre chiamato per nome-
-Allora ti chiamerò Lou o al massimo LouLou-
-LouLou non mi piace, ma dopo tutto quello che ti ho fatto me lo merito-
Mi sorrise un'altra volta e leccò un po' di gelato, sporcandosi, sembrava un tenero bambino. Mi avvicinai per pulirlo con il pollice e diventò peggio di un pomodoro.
Dio ma che mi stava succedendo? Perchè il mio cuore batteva all'impazzata? Non mi era mai successo.
Nota autrice
Scusate per eventuali errori di ortografia. Ci vediamo al prossimo capitolo.💞
Vi lascio qui una gif di Harry😍💚
Le informazioni che dice il professore non me le sono inventata, ma sono fatti accaduti realmente. Così come il fatto che quel giorno, la santità, tolse l'omossessulità dalle malattie mentali.
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