Pov's Harry

Mi svegliai, ero sopra ad un letto, all'inizio non capivo dove mi trovavo, ma poi, guardandomi attorno, capii che ero in ospedale. Grandioso, adesso non ero nemmeno capace di uccidermi e, come se non bastasse, ora sapranno tutti quello che avevo provato a fare.

-Ciao Harry come stai?- mi chiese un'infermiera, guardai il nome sul suo cartellino, si chiamava Gigi Hadid. Era molto bella e sembrava una modella, aveva anche un lieve sorriso sulle labbra, mi ispirava tenerezza.

-Sto bene grazie-
-Senti qualche dolore?-
-Un po' alla testa. Posso chiederti se è da tanto che lavori qui?-
-Ormai sono quasi 3 anni-
-Appena entrata nella stanza non sembravi un'infermiera...non che tu non sia in grado di fare il tuo lavoro...insomma...sembri una modella-
-Ahah tranquillo Harry non mi offendo. Per la modella ci hai azzeccato, ho fatto quel lavoro per circa 5 anni. Ma dopo ho capito che non faceva per me ed ho deciso di studiare per fare l'infermiera. Ho sempre voluto aiutare gli altri-

Poco dopo entrò mia madre.
-Harry Styles vuoi farmi morire di paura per caso?-
-N no mamma-
-Perchè hai provato a toglierti la vita tesoro mio? Tutta la tua famiglia ti vuole bene, specialmente io- mi abbracciò e cominciò a piangere.
-Sc scusa mamma...io sono vittima di bullismo a scuola- aprì la bocca sorpresa, così come Gigi.
-Perchè non me lo hai detto? Avrei parlato con gli insegnanti e, se necessario, anche con il preside-
-Non volevo farti preoccupare-
-Ma perchè ti prendono in giro?-
-Sono...ecco a me...piacciono i maschi...sono gay mamma- dissi cominciando a piangere.
Vidi che non parlava e mi spaventai per la sua reazione.
-Mamma...mi d dispiace-
-Amore a me non mi importa se ti piacciono i maschi. Tu sarai sempre il mio bambino. Non devi scusarti di niente e poi, io lo avevo già capito- piansi ancora più forte, a mia madre gli andavo bene così com'ero.

Quando ci staccammo dall'abbraccio, vidi che anche Gigi si era messa a piangere.
-Mi scusi dottoressa-
-Nessuna scusa Gigi, mi fa piacere avere un'infermiera sensibile come lei. Comunque adesso devo andare, ci vediamo dopo Harry- e mi baciò la guancia per poi uscire dalla camera.
-Prendi questa aspirina Harry, ti farà passare il mal di testa-
-Grazie-
-Tornerò più tardi per vedere come stai-
Dopo circa 10 minuti mi addormentai, ero molto stanco.

Quando mi svegliai, trovai seduto su una sedia il mio amico Niall.
-Hey Haz. Guai a te se mi fai ancora questi scherzi. Ho capito che ti rompo le palle e non vuoi vedermi, ma così esageri- dopo questo commento ridacchiammo entrambi, stava cercando di tirarmi su di morale e lo ringraziai mentalmente.
Poi vidi che si alzò e si precipitò ad abbracciarmi.
-Apparte gli scherzi Haz, non farlo più. Come farei senza il mio riccio preferito?-
-Perdonami Niall. Ho detto a mia mamma che sono gay-
-E lei che ti ha detto?-
-Mi ha accettato, non hai idea di quanto sono felice-
-Ho sempre saputo che Anne è una donna intelligente e super buona. Comunque ho il numero di cellulare del ragazzo del bar-
-Oddio veramente?-
-Certo, questi occhi azzurri conquistano tutti ahah. Vedi finito scuola, quando ti hanno portato via con l'ambulanza, ero andato al bar e volevo sfogarmi bevendo-
-Di mattina? Sei matto?-
-Ehm ero disperato, tu rischiavi di morire. In quel momento c'era lui che mi vide con le lacrime agli occhi, così cercò di consolarmi, impedendomi di ubriacarmi. Abbiamo parlato molto, mi ha dato il suo numero e infine sono venuto qui-
-Sono felice per te Niall, ma sai se è gay anche questo tizio?-
-Non proprio, poi che sia gay oppure no mi basta anche come amico-
-Ma se sei già cotto di lui ahah. Come si chiama?-
-Shawn Mendes. È canadese, ma gli è sempre piaciuta l'Inghilterra, specialmente Londra e si è trasferito qui-
Parlammo ancora un po', fino a quando non arrivò l'ora anche per lui di andare a casa, prima di salutarmi disse "la prof è pazza ci ha dato una pagina intera di esperessioni" e scoppiai a ridere.

Pov's Louis

Percorsi un lungo corridoio fino, ad arrivare alla camera del riccio. Ma quando mi vide non era per niente contento.
-Cosa ci fai qui? Non voglio vederti-
-Io...ti capisco Harry e mi dispiace molto, anche se immagino che le scuse qui non bastino-
-Infatti- era arrabbiato, ma anche triste.
-Se non vuoi perdonarmi posso capirlo. Quello che ti abbiamo fatto, soprattutto io, è stato orribile e ci meritamo tutto il tuo odio-
-Vorrei solo capire il perchè di tanto odio. Perchè mi odiate o meglio ci odiate tanto? Perchè prima di dire, di giudicare non pensate*? Avete idea del male che fate e che mi avete fatto?- disse urlando con le lacrime agli occhi.
-Perchè siamo dei coglioni. Non meritiamo il tuo perdono. Ma sappi che d'ora in poi ti proteggerò Harry-

-Perchè hai in mano dei fiori?-
-Sono per te. Non sapevo quali ti piacessero e allora ho fatto fare un mazzo con diversi tipi di fiori-
-G grazie Louis-
-Di nulla, spero di rivederti presto a scuola- ci sorridemmo e poi me ne andai.

Nota autrice
Questo capitolo non è molto bello, anzi forse è noioso, ma cercherò di farmi perdonare.💞

Questo è il mazzo di fiori che Louis ha regalato ad Harry.

*per la frase in corsivo che dice Harry, mi sono ispirata alla canzone Pensa di Fabrizio Moro. È una canzone con un bellissimo significato, vi invito ad ascoltarla. Ve la metto qua.