Capitolo 32
Elizabeth pov
Scendo le scale e vado in cucina, Kevin sta facendo colazione tranquillamente senza rendersi conto che tra dieci minuti dobbiamo essere a lavoro e che se continua ad essere più lento di una lumaca faremo ritardo. «Kevin se continui ad andare così piano faremo tardi!» Lo incalzo a muoversi ma non accenna a velocizzarsi. «Stai tranquilla, sono solo le 7:50 e noi dobbiamo essere lì alle 9:00!» Ma questo ragazzo ci fa o ci è? «Kevin guarda l'orologio sono le 8:50 dannazione!» Alza lo sguardo verso l'orologio e per poco il latte non gli va di traverso. «Cazzo! Vai in macchina io arrivo subito.» Mi lancia le chiavi della macchina e va a cambiarsi in fretta.
I vestiti che dobbiamo indossare non sono il meglio della comodità almeno per me, gli uomini si abituano facilmente alle divise, mentre la mia divisa è di una gonna corta fin sopra le ginocchia ed una camicetta bianca con scollatura sul seno e le maniche sino ai gomiti. Alquanto imbarazzante, ma tutte le donne si vestono come me lí dentro. Tutte uguali! Io evidentemente mi ci devo ancora abituare.
Kevin viene correndo nella sua divisa elegante e mette in moto l'auto.
In cinque minuti arriviamo in ufficio rischiando due incidenti da sorpasso nel traffico di Los Angeles, che fratello idiota!
Appena arrivati Kevin accenna un buongiorno a malapena udibile ed in tutta fretta sale in ufficio, mentre io mi fermo un po' alla reception.
«Buongiorno Sophie!» Dico sorridente. Lei alza gli occhi dalle carte che ha davanti e appena incrocia il mio sguardo sfodera un raggiante sorriso. «Buongiorno a te Elizabeth, hai rischiato il ritardo?» Mi chiede ridendo. «Mio fratello è un'idiota.» Rispondo osservandola. Ha la mia stessa divisa mentre i capelli sono raccolti in un perfetto chignon e il volto lievemente truccato. È bellissima! «Guarda sta arrivando Tom.» Indica con lo sguardo il ragazzo che viene verso di noi.
«Ciao ragazze sono esausto! Quel coglione mi sta facendo fare avanti e dietro tra caffè, stampare e compilare carte. Non ne posso più!» Beh in effetti sembra molto sudato, ha bisogno di fermarsi. «Che bel buongiorno Tom.» Sorrido coprendomi la bocca con la mano.
«Fossi in te non riderei ed andrei in ufficio, non è tardi per chiacchierare?»
Cazzo è vero devo salire. «Merda hai ragione, ci vediamo dopo ragazzi.» Annuiscono e sorridono mentre correndo salgo in ufficio.
«Buongiorno.» Dico entrando e trovando Kevin seduto al posto del capo. «Che diamine ci fai lì, alzati prima che venga il capo.» Mi guarda con un sorriso sghembo e mi sventola davanti un documento. «Che diavolo è?» Chiedo prendendolo. «Sono io il capo adesso!» Dice felice e sorridente mentre le mie i miei occhi fuoriescono dalle orbite. Leggo il documento lasciato dal capo e noto con grande stupore che Kevin ha ragione, ha lasciato tutto nelle mani di mio fratello. Conti debiti ed una marea di cose da pagare, per questo è andato via. «Tu puoi pagare tutto questo ecco perché sei felice...»
«Esatto. D'ora in poi sarà un buongiorno Signor Fleur! Tu sarai la mia assistente.» Cosa? Sta scherzando spero. Io devo chiamare lui, mio fratello... Signor Fleur. Ma si è bevuto il cervello! «Ma ti sei rincoglionito? Io non ti chiamerò mai così.» Si alza e mi abbraccia. «È questione di professionalità sorellina, dovrai farlo solo qui.» Scocciata Annuisco e vado nel mio ufficio.
La giornata passa noiosa, Kevin ha chiamato mamma e papà per avvisarli e ovviamente sono stati molto contenti per lui, io invece da una parte non lo sono. Essere la serva di mio fratello sotto un certo aspetto non mi entusiasma.
Ad un tratto la porta del mio ufficio si apre e Kevin ha un espressione contenta ma seria sul viso. Sicuramente vuole dirmi qualcosa. «Elizabeth stavo pensando ad una cosa sinceramente... Che ne dici se smettessi di lavorare? I soldi li abbiamo e anche molti quindi questo lusso possiamo permettercelo. Io e papà ovviamente no perché siamo noi a portare soldi a casa, ma tu puoi stare a casa con la mamma. Anche lei ha smesso di lavorare da quando siamo qui, te ne sei dimenticata? Puoi benissimo lavorare da casa per un paio d'ore al giorno.» Sapevo che doveva dirmi qualcosa, comunque non ha tutti i torti, in fondo potrei farlo. «D'accordo Kevin, ma che tu lo voglia o no ogni tanto verrò a pranzo con te Tom e Sophie.» Ride e mi porge il documento. Lo firmo senza pensarci due volte e finalmente sospiro felice. Finalmente potrò rilassarmi a casa.
Prendo le mie cose e torno alla reception, trovando un Tom molto felice e una Sophie sconvolta. «Ciao ragazzi avete saputo?» Sophie annuisce sorridente e guarda Tom. «Le voci girano in due secondi qui.» Dico sciogliendo i capelli dalla coda.
«Ora che non sei l'assistente d'ufficio di tuo fratello mi hanno spostato da lui, sarò io la sua nuova assistente. Mentre Tom è stato spostato qui in reception al mio posto.» Dice Sophie contenta.
«Fantastico! Così lui si stancherà di meno e tu potrai avere l'ufficio che hai sempre sognato. Ora devo andare, stasera seratina?» Chiedo facendo l'occhiolino e in ricambio annuiscono.
Torno a casa e mi butto a peso morto sul letto, non ho fatto granché stamattina, ma mi sento comunque stanca. Improvvisamente il cellulare suona, lo prendo e leggo Madison sul display, senza pensarci rispondo e sento delle urla dall'altra parte della cornetta.
«Madison puoi smetterla di urlare?» Dico al telefono sperando mi senta. «Ok ok, Elizabeth ho appena saputo che Dominic si è trasferito!» Dai suoi zii immagino. «Si lo so, dai suoi zii no?» Una brutta sensazione mi assale.
«No! a Los Angeles!» Le gambe tremano come se stessero per cedere.
«Elizabeth sei ancora lì? Dannazione.» Le parole si ripetono nella mia testa senza sosta. Dominic qui? No no. Io non voglio assolutamente vederlo.
«Si sono qui, ora devo andare a dopo.» Chiudo il telefono senza darle il tempo di ribattere e mi lascio cadere sul letto con la testa fra le mani. Perché è qui?
Mi alzo di scatto e mi cambio. Un Jeans, una maglietta leggera e delle all star nere. Scendo in giardino e supero il cancello per andare alla villa affianco.
Suono il campanello e Karen mi apre. «Ehi Eliz, sembra che tu abbia visto un fantasma, mio fratello ti ha ancora chiesto di uscire?» Ah già.. poi c'è anche Cedric che è innamorato di me e non ha alcuna intenzione di lasciarmi perdere, ma dettagli.
«Nono io sono solo spaventata.» Appena sto per spiegargli il motivo alle sue spalle compaiono due figure maschili. Cedric e.... «Dominic!» Dico in un sussurro sentendo la palpitazione cardiaca aumentare notevolmente. «Ciao Elizabeth anche tu da queste parti?» Domanda facendo il finto tonto con un velo di cattiveria. «Brutto bastardo cosa ci fai qui.»
Appena ricordo di essere in casa dei miei amici mi ricompongo all'istante.
«Come fate a conoscerlo? Vi avevo parlato di Dominic!» Parlai loro dei miei amici, ma omettendo qualche dettaglio naturalmente. «Elizabeth.. non so che dire. Non avremmo mai immaginato che fosse lui il ragazzo di cui ci hai parlato, vedi Eliz. Lui è nostro cugino, vive da solo qua vicino ed è venuto a trovarci questa mattina.» Cosa? DOMINIC! È il cugino di Cedric e Karen. Che Dio mi aiuti!
All'improvviso è tutto un lampo, Cedric afferra per il colletto Dominic e lo sbatte al muro. «Brutto bastardo l'hai fatta soffrire. Sta alla larga da lei o non ti riterrò più mio cugino.» Dominic sgrana gli occhi alla reazione di Cedric e cerca di ricomporsi. «Cos'è hai perso la testa per lei? Dovevo immaginarlo. Sei un debole come il mio ex migliore amico Jace, innamorato di una puttana come lei.»
«Non permetterti di nominarlo!» Dico cercando di avventarmi su di lui, ma Karen mi blocca. «Calmatevi tutti quanti!» Urla.
Cerco di essere il meno spaventata possibile, ma non ci riesco. Assimilare tutto questo è troppo. È come essere tornata indietro nel tempo, quando a litigare con lui era Jace.
«Ora andiamo di la e parliamo con calma, tu Dominic fuori di qui. Ci rivedremo domani.» Lo manda via Karen. Dom senza obiettare prende la sua giacca e va via. Scoppio in un pianto e Cedric mi abbraccia. «Ora calmati, e spiegaci meglio.»
Asciugo le lacrime e inizio a parlare loro del comportamento di Dominic e del disprezzo che provo per lui, rivelo loro i dettagli della sua amicizia con Jace e del fatto che mi abbia usata. «Quindi Dominic ti ha usata per indispettire Jace. Tu eri innamorata di lui, ma lui non di te o almeno così credi e per puro caso ora vieni a scoprire che la persona che odi di più al mondo è il cugino dei tuoi amici. Fantastico!» Dice Cedric ridendo amaramente. «Tu ami ancora Jace?» Mi chiede improvvisamente Karen facendomi bloccare. Pensandoci direi di no perché non lo vedo da molto, ma se lo vedessi se parlassi con lui, io cadrei di nuovo fra le grinfie dell'amore incondizionato che ho provato per lui. Amore che ho represso sino a non sentire, ma che si fa vivo nei momenti meno opportuni.
«Sí Karen, io lo amo ancora.» Mi guarda ansiosa poi guarda il fratello che a giudicare dalla faccia non è molto felice. «E lui ama te?» Mi chiede poi. «Io.. n.. no..non lo so.» Da quando balbetto così tanto? «Elizabeth di qualsiasi cosa tu abbia bisogno vieni da me, qualsiasi cosa ti faccia Dominic dimmelo e me la vedrò io. Per quanto riguarda me, sappi che non mi arrenderò. Mi sono innamorato di te dal primo momento in cui ti ho vista e se nessuno fino ad ora ti ha tolto quel Jace dalla testa, sappi che sarò io a farlo.»
Cedric dopo queste parole si volta e sale in camera sua. «Ti ama molto Elizabeth, e quando vuole una cosa lui la ottiene sempre. Mi sembri molto innamorata di questo Jace e a parer mio non sarà facile per mio fratello fartelo dimenticare. Ora torna a casa, hai bisogno di riprenderti..» Ascolto il consiglio di Karen e torno a casa.
Stasera non credo che uscirò, devo chiamare Mad e Darl e dire loro quanto accaduto nelle ultime due ore.
È un incubo!
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