Ci ho impiegato almeno tre ore per riempire tutte le valige delle mie cose. Tre valige grandi e un borsone per tutti gli oggetti più importanti.

«Allora sei pronta?» Mi chiede Kevin entrando nella mia stanza. «Sí ho finito.» Prende le mie valige e le scende vicino alla porta d'ingresso, così quando verrà il taxi caricheremo tutto. «E tu hai finito di preparare tutto?» Gli chiedo per sapere. Lui annuisce e torna in camera sua.

Non ci credo che oggi è il grande giorno. Andremo a vivere a Los Angeles, i sei mesi sono passati così in fretta che crederci mi sembra impossibile.

Vado in cucina e prendo una coca cola poi vado in salotto e mi siedo sul divano. Accendo la TV, ma non nessun film interessante fa vedere, non faccio altro che pensare ai miei amici. Partiremo esattamente fra un ora e la mia ansia sale ogni secondo di più a pensarci.

Sento il campanello suonare e Kevin si affretta ad aprire... Appena apre compaiono Madison e Darlene fra le lacrime. «Su dai ragazze non piangete..» Le abbraccio forte e inizio a piangere per l'ennesima volta anche io. «Ci mancherai tanto Eliz!» Dice stringendomi forte Darlene che poi si stacca e abbraccia forte Kevin.

«Brendon e Will non sanno nulla vero?» Chiedo loro per sapere. «No, se vuoi che ne parliamo possiamo farlo, ma preferiamo quando tu sarai già partita perché potrebbero dire qualcosa a Jace.»

Ah già Jace, ho pensato tutti in questo istante tranne che a lui. Non penso che potrebbe importargli della mia partenza anzi, è a me che mancherà moltissimo perché mi sono resa conto troppo tardi di amarlo.

«Capisco. Vabbè parlatene se vi sentite di farlo, ma assicuratevi che sia dopo la mia partenza.» Annuiscono e mi fanno compagnia per tutto il tempo.

«È arrivato il momento!» Dice Kevin. Mi alzo dal divano tirando un forte sospiro. «Ci vedremo di nuovo state tranquille, non mi dimentico mica delle mie migliori amiche.»
Sorridono e mi baciano entrambe la fronte. «Arrivederci ragazze!» Madison esce piangendo mentre Darlene da un ultimo bacio a Kevin fra le lacrime, non so se comprendere il suo dolore o meno.

Dopodiché esce anche Darlene e rimango sola con Kevin. «Sei pronta?» Annuisco e forzo un sorriso. «Il taxi è fuori che ci aspetta.» Dice facendomi sobbalzare. Prendo le mie due valige mentre l'autista prende la terza e il borsone, visto che non ho quattro mani per prendere tutte e quattro le cose e le carichiamo nel cofano. Kevin invece prende le sue due valige divise in abiti ed il borsone per le scarpe caricandole sui sedili ed entriamo per miracolo nel taxi anche se stretti. È ovvio che una donna avrà sempre una valigia in più, si sa che abbiamo una marea di vestiti...

Arrivati all'aeroporto ci dirigiamo verso il controllo delle valige facendole imbarcare successivamente ed il borsone invece lo imbarco con me.
Andiamo verso il nostro volo e guardiamo sullo schermo degli orari notando che quello per Los Angeles parte esattamente tra cinque minuti. L'hostess del nostro volo ci guarda sorridendo e ci accoglie calorosamente con un sorriso a trentadue denti. «Benvenuti ragazzi, il volo per Los Angeles parte esattamente tra tre minuti circa, avete fatto in tempo a non perderlo.» Sorridiamo in ricambio senza rispondere ed entriamo.

Dopo sei mesi di attesa e pensieri ci imbarchiamo, mi sembra tutto un sogno e un incubo allo stesso tempo. Da una parte vorrei svegliarmi per tornare alla mia vita di sempre e dall'altra ricominciarne un'altra nella meravigliosa città che ora ci attende.

"L'aereo sta per decollare direzione Los Angeles, allacciate le cinture di sicurezza" dice la voce elettronica.
Io e Kevin ci sediamo vicini e ci mettiamo seduti ognuno per conto proprio a sentire la musica. Nessuno dei due proferisce parola, ognuno con i propri pensieri verso la persona a cui tiene di più.
Il mio cuore per Jace ed il suo per Darl.

Scorro nella Playlist e metto DNA delle Little mix! La amo e mi aiuta molto a pensare qualche volta, ma soprattutto ora in questo momento difficile per me. L'aereo decolla e ci ritroviamo subito fra le nuvole, la città dall'alto è meravigliosa specialmente ora che sono le 22:00 di sera e le luci della città brillano intensamente come stelle nel cielo. Sono sicura che mi mancherà molto come la gente che vi abita e che conosco.
Per fortuna peró non venderemo la casa, così nelle occasioni di festa come Natale, le vacanze estive o altro potremo tornarci.

Pian piano gli occhi si appesantiscono chiudendosi e facendomi cadere in un sonno profondo.

Jace pov

Se continuo a pensare così ora il mio cervello se ne andrà in fumo completamente. Non faccio altro che pensare a lei, a noi due su quel campo irrigato e al cielo testimone della nostra passione. Mi manca il suo respiro la sua voce i suoi occhi, tutto. Mi manca lei nonostante sia passato solo un giorno. Probabilmente questa forte nostalgia è dovuta al pensiero che per molto tempo per via del lavoro non la vedrò, ma farò di tutto pur di trovare un minimo minuto per lei.

Per vederla anche solo per sbaglio.

Ho bisogno della sua presenza costante nella mia vita, senza di lei mi sento perso, mi sento vuoto. Invidio chi può starle sempre vicino perché vorrei farlo io e non posso. Odio chi la fa soffrire perché lei merita il meglio e non merita del male. Ed infine odio me stesso per essere cosi orgoglioso e non averle detto nulla del mio amore per lei.

Sono stanco di tutto questo. Se gli altri avessero ragione? Se anche lei provasse qualcosa per me? Tentar non nuoce no? Lei deve sapere e merita di sapere. Non importa se andrà male e probabilmente non ci parleremo più, ma almeno ci avrò provato. Non saprò mai se le cose andranno bene o male se non rischio.

Devo parlare con Madison e Darlene immediatamente, ho bisogno del loro aiuto. Devo trovare un modo per rivelarle i miei sentimenti e togliermi questo nodo che ho in gola da mesi. Solo quando lo avrò fatto potrò ritenermi libero e soddisfatto.

Ti amo Elizabeth!