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Christian Pulisic

È tutto il giorno che io e il mio ragazzo stiamo in mezzo alle persone, è tutto il giorno che io e il mio ragazzo non riusciamo ad avere nemmeno un attimo per stare soli, così appena entriamo dentro casa, come se ci fossimo letti nel pensiero, ci avviciniamo l'uno all'altra e ci scambiamo un bacio.

Le sue labbra accarezzano dolcemente le mie, ma allo stesso tempo sento il bisogno che aveva di farlo, proprio come quello che avevo io. Forse è assurdo, ma non riesco a stargli lontana per così tanto tempo, il mio corpo ha bisogno di lui, entra in astinenza se lui è troppo lontano da me, se non posso baciarlo come vorrei, accarezzarlo come vorrei.

"Mio Dio... mi sei mancata così tanto." mi bacia lungo il collo mentre mi parla, facendo cadere a terra il mio giubbotto. La mia pelle diventa subito d'oca, sento i brividi dappertutto. "Averti nella stessa stanza ma senza fare ciò che avevo in mente è stato estenuante."

Sorrido sentendo le sue parole, parole che esprimono il mio stesso pensiero. È così bello avere qualcuno con cui essere connessi in questo modo, qualcuno che ti desidera così ardentemente come lo desideri tu.

"Ora possiamo fare ciò che vogliamo." gli allento la cravatta, dopo avergli tolto il cappotto, e bacio la base del suo collo, infilando le mani in mezzo ai suoi capelli. È dannatamente bello con la barba leggermente incolta e quest'aria da uomo serio in giacca e cravatta. Ma in realtà lo amo in tutte le versioni. Amo lui sportivo. Amo lui elegante. Lo amo anche in tenuta da casa. Mi manda fuori di testa in ogni momento.

"Tutto ciò che vogliamo." lo ribadisce mentre mi bacia sulla bocca e mi fa allacciare le gambe intorno al suo bacino, facendomi sedere sul tavolo della cucina. "E io voglio questo." si toglie la cravatta velocemente e me la lega intorno ai polsi, fermandomi così le mani dietro la schiena. "Non potrai toccarmi, credo che sarà piuttosto divertente."

Io mi mordo il labbro inferiore, sentendomi già completamente persa per lui e per questa sua scelta. "Sai che amo accarezzarti..." soprattutto i capelli e le spalle... mi piace toccare e tirare i suoi ricci e mi piace sentire i suoi muscoli guizzare sotto le mie dita.

"Lo so..." sorride malizioso, mentre mi spoglia velocemente, facendo poi lo stesso con se stesso. Sto già soffrendo a non potergli sfilare nulla da dosso, perché avrei voluto tanto sganciare i bottoni della sua camicia bianca e torturarlo baciandogli il petto, ma al momento mi viene impossibile. "Oggi ho io il comando della situazione, piccola."

Il modo in cui sussurra, il modo in cui il suo accento rende ancora più sexy ogni parola che pronuncia... in poco tempo sento ogni parte di me desiderare di avere di più da lui.

Mi accarezza e stringe il seno, mentre la sua bocca tortura la mia pelle, scende dal collo e finisce sui capezzoli, tirandolo appena con i denti e facendomi scappare un gemito. "Chris... mio Dio..."

Sorride compiaciuto, continuando la sua tortura, poi abbassa la mano sinistra sulla mia intimità. Inizia a strofinare le dita per qualche secondo, infilandone poi due dentro di me. Spalanco la bocca, colta alla sprovvista, e allargo le cosce all'istante, mentre lui va dentro e poi fuori con un ritmo che mi manda in paradiso, aggiungendo un terzo dito.

Mugugno, in preda al piacere e frustrata dal non poterlo toccare, chiedendogli di andare più veloce, ma per tutta risposta lui si ferma, lasciandomi insoddisfatta.

"Non voglio che tu venga così, non oggi." mi tira il lobo con i denti, passandoci la lingua subito dopo, e io deglutisco. Mi bastano questi piccoli gesti per farmi ansimare come non mai. Sa quali sono i miei punti deboli, sa cosa fare per farmi impazzire.

"Ti prego Chris..." non ne posso più di questa agonia, ho bisogno di sentirlo, ho bisogno che mi faccia sua. Sento il mio corpo che mi prega di averlo, sento il mio corpo che mi urla di fargli sentire quelle sensazioni che solo Christian sa farmi provare.

"Cosa?" me lo chiede fingendo di non capire cosa voglia, facendo scontrare i nostri bacini e facendomi gemere. "Dimmelo piccola. Cosa vorresti?"

Deglutisco, sentendomi completamente in balia di lui. Sento i capelli attaccarsi in disordine sul mio viso sudato, il mio petto abbassarsi e alzarsi per il fiato corto, il mio basso ventre pulsare per il desiderio. "Voglio te. Ti voglio sentire dentro. Voglio che mi faccia tua quanto e come vuoi." quasi piagnucolo, avvicinandomi a lui e baciandolo. È l'unico contatto che posso avere, visto che ho ancora le mani legate dietro la schiena. "Ti prego. Non farmi aspettare oltre."

Annuisce serio, gli occhi scuri che ardono di passione e desiderio, afferrando il mio collo con la mano e scivolando lentamente dentro di me. Butto la testa all'indietro e cerco di abituarmi alla sua presenza, dopodiché spingo il bacino verso il suo per fargli capire di essere pronta.

Mi bacia sulla bocca, continuando a tenermi ferma con la mano sul collo, mentre inizia a muoversi contro e dentro di me. Le sue spinte sono prima lente, poi più veloci. Trova un ritmo regolare. Entra ed esce quasi da me, spingendosi sempre più in profondità, finché allargo le gambe e lo accolgo tutto prontamente.

I nostri corpi combaciano alla perfezione, sembrano fatti per stare a contatto, per stare insieme. Le mie curve combaciano con le sue, si incastrano e si completano.

"Mio Dio..." ansimo, in preda al piacere, sentendo crescere in me la voglia di toccarlo. È estenuante non poterlo fare, ma allo stesso tempo è maledettamente eccitante. "Ti prego Chris... voglio toccarti i capelli."

Sorride sentendo la mia richiesta, smette di torturare i miei seni con le mani e slega finalmente la cravatta, lasciandomi finalmente libera. "Solo i capelli. Non puoi toccare altro. Siamo intesi? O non ti permetterò di venire." il suo tono duro e di rimprovero mi fa eccitare ancora di più, ma non disubbidisco, infilo le mani in mezzo ai suoi ricci e glieli tiro appena, facendolo avvicinare così ancora di più a me. In un'altra situazione l'avrei sfidato, ma mi ha già lasciato insoddisfatta una volta, ora non voglio riaccada.

I nostri gemiti e ansimi riempiono la stanza, così come il suono del tavolo su cui sono seduta che sbatte al muro ad ogni spinta che dà il mio ragazzo. Osservo la mano posata sul bordo di legno e deglutisco quando vedo il muscolo teso e le vene in mostra su tutto il braccio.

"Sei così bello... sei perfetto." inarco leggermente la schiena per potergli baciare il naso e poi le labbra, tornando subito a sedermi comodamente. "Ti amo da morire. Restiamo così per sempre."

"Per me va bene. Morirei così piccola. Ti amo troppo." sento un calore familiare espandersi nel mio basso ventre e le gambe iniziare a irrigidirsi, mentre Chris sposta la mano dal mio seno alla mia intimità. Strofina velocemente le sue dita, per far aumentare il mio piacere, facendomi capire che si è accorto che ci sono quasi. "Sei stata brava, hai rispettato le regole, perciò vieni per me. Voglio sentirti urlare il mio nome."

Grazie alle sue parole, alle attenzioni delle sue dita e alla spinta più forte, esplodo in un orgasmo, facendo più e più volte il suo nome con tutto il fiato che ho nei polmoni.

"Dimmi che ora posso toccarti... per favore." glielo chiedo senza fiato, così lui annuisce, concedendomi di farlo. Immediatamente poso le mani sulle sue spalle e lo attiro ancora di più a me, permettendogli di continuare a muoversi in me e raggiungermi, mentre altre piccole scosse mi fanno tremare tutta e provare ancora un piacere fortissimo quando raggiunge il massimo piacere dentro me.

Grugnisce mentre mi bacia la spalla, e io butto fuori tutta l'aria, sentendomi appagata e felice. Ogni muscolo del mio corpo è rilassato, ogni parte di me si gode le sensazioni di questo bellissimo momento.

"Ogni volta è sempre più magico tra noi." respira faticosamente, baciandomi piano il collo e restando inerme tra le mie braccia, cercando di riprendere pieno possesso di sé. Vorrei non si spostasse mai. Amo sentire il suo profumo mischiato al profumo del sesso. Amo il suo corpo caldo e sudato a contatto con il mio. Amo sentire i battiti del suo cuore che si regolarizzano piano piano. Amo sentire il suo respiro accelerato sulla mia pelle. "Cosa mi fai? Dio mio."

"Stavo pensando le stesse cose, amore mio." glielo sussurro all'orecchio, baciandoglielo subito dopo e accarezzandogli la testa che è posata sulla mia spalla. "Resta tutta la vita con me, sarà sempre più bello tra noi perché ci amiamo come in una favola."

"Più che in una favola, perché la nostra è realtà ed esiste davvero." mi prende in braccio nuovamente e stavolta mi porta sul divano, facendomi posare a sé e coprendo i nostri corpi con un plaid. "La nostra realtà che nessuno può rovinare."

Sorrido sentendomi sempre più rilassata, con la testa sul suo petto e le sue mani che accarezzando dolcemente la mia schiena e le punte dei miei capelli. E mentre ascolto il suo respiro, il suono del suo cuore, e gli occhi mi si fanno pesanti per la stanchezza, penso che davvero così potrei restarci per sempre, che così potrei morirci... perché sono felice, non mi serve niente di più, è quel tipo di gioia che sai che è la più forte che mai proverai.
Ti senti amata, protetta e finalmente felice... e sai che finalmente la vita ti ha donato ciò che ti doveva da sempre.

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