Benjamin White
"Chi era quello?" sussulto sentendo il mio ragazzo pormi questa domanda e poi sbattere il suo cellulare sul tavolo in modo tutt'altro che graziato. "Quello che si è avvicinato e teneva la sua mano nel tuo fianco, caso mai non ti ricordassi." aggiunge questo dettaglio con falsa gentilezza, come se avessi perso la memoria e dovesse aiutarmi in qualche modo.
Mi volto verso di lui e lo osservo attentamente, mentre appendo il giubbotto nell'appendiabiti. Si è sganciato i primi bottoni della camicia bianca che indossa e ha sollevato le maniche in modo disordinato, mi beo di questa visione per qualche secondo. I tatuaggi sulla sua pelle gli danno un'aria ancora più sexy e io non riesco a non pensarci. "Era un vecchio amico, non lo vedevo e sentivo da anni, voleva solo salutarmi." faccio spallucce, sperando che questo basti a calmarlo, ma vedo dai suoi occhi che non è così. Ha lo sguardo infuocato, ed è chiaro che si è trattenuto per tutta la sera ma ora non può più farlo. Non avevo capito che fosse infastidito, pensavo fosse tutto okay.
"Un vecchio amico sente l'autorizzazione di stringerti e posarti la mano addosso come se io fossi un fantasma?" si indica e mi osserva con un sopracciglio inarcato "Ti pare che sia abbastanza grande affinché un coglione del genere mi noti? O sono diventato trasparente?"
"Oh ma non esagerare, ti ha pure salutato."
Ride nervosamente sentendo la mia risposta e alza le mani in aria in segno di resa. "Ah beh, allora, se mi ha salutato va tutto bene... figuriamoci." schiocca la lingua sul palato e scuote la testa come se non se riuscisse a farsene una ragione "Lucy... io posso accettare ogni cosa, ma non questi episodi. Ti stava spogliando con gli occhi e stava flirtando con te senza farsi problemi."
Sorrido leggermente sentendo le sue parole e lui mi guarda stranito, non capendo appieno la mia reazione. "Sei adorabile quando fai il geloso." mi avvicino a lui e poso le mani sul colletto della sua camicia, sistemandoglielo un po', anche se servirà a ben poco, questa non gli resterà addosso ancora per molto "Ma hai detto bene, lui potrà pure spogliarmi con gli occhi o avere chissà quali pensieri, ma l'unico che può spogliarmi realmente sei tu." mi alzo sulle punte e gli bacio il collo e poi il petto lasciato scoperto dal tessuto. La sua pelle diventa d'oca all'istante e io mi compiaccio per l'effetto che gli faccio. Amo avere questo potere su di lui e vedere che muore per me.
"Questo è poco ma sicuro. Questo vestito ti sta d'incanto." sembra essersi calmato di colpo mentre accarezza il tessuto azzurro del mio abitino di seta "Ma so che starà bene anche sul pavimento." mi fa l'occhiolino, con lo sguardo carico di lussuria, e con una mossa rapida mi apre la zip e fa cadere il vestito ai miei piedi. "Eccoci." mi osserva tutta, mordendosi il labbro inferiore con malizia, facendomi sentire stupenda e desiderata. È dannatamente bello e mi manda fuori di testa.
Giocherello con i bottoni della sua camicia per qualche secondo, poi glieli sgancio lentamente, mentre lo guardo negli occhi. Sta soffrendo, non vede l'ora di mettere fine a questa agonia e di passare al dunque, ma io amo farlo aspettare e vederlo quasi pregarmi per andare avanti.
Gli tolgo la camicia e poi bacio ogni punto del suo petto e del suo addome, accarezzando con le unghie rosse i suoi muscoli che guizzano sotto il mio tocco e i suoi tatuaggi.
"Come sei impaziente, Ben... rilassati." lo prendo leggermente in giro, sganciando il bottone dei suoi pantaloni neri ed eleganti. Era davvero bellissimo con quelli addosso, con l'abito sembra un uomo di potere, ma anche così non è male. "Devi imparare ad aspettare per le cose che desideri e vuoi."
Quando gli sono rimasti solo i boxer addosso faccio scontrare i nostri corpi, stuzzicandolo maggiormente. Un gemito strozzato abbandona le sue labbra e io sorrido baciandogli ancora il collo.
"Basta giocare." mi blocca e mi afferra le braccia, facendomi indietreggiare fino al tavolo. Con una mossa rapida mi solleva e mi fa sedere sul legno, sistemandosi tra le mie gambe. Le sue mani accarezzano le mie cosce e poi sale fino alla mia intimità, strofinandomi attraverso il tessuto delle mutande. "Mi piace quando prendi il controllo, ma ammetto che mi piace anche quando sono io che ho il controllo e tu sei così vulnerabile, Lucy."
Non riesco a ribattere, non più, le sue dita hanno sfilato le mie mutande e, senza darmi il tempo di realizzare, sono entrate dentro di me. All'istante mi aggrappo alle sue spalle, attirandolo più verso il mio corpo, e lui sorride compiaciuto, mentre va dentro e fuori con le dita, baciandomi sulla bocca in modo passionale e rude. Ora ogni pensiero razionale ha abbandonato la mia mente e non posso farci assolutamente nulla.
Alcuni gemiti abbandonano le mie labbra, ma prima che io raggiunga il massimo piacere lui smette con questa dolce tortura, togliendo le dita da dentro me. So che è un dispetto, so che l'ha fatto perché prima mi sono divertita con lui, ma comunque gli lancio all'istante un'occhiata malefica per avermi lasciato insoddisfatta, ovviamente lui se ne frega mentre sgancia il mio reggiseno e bacia ogni centimetro del mio petto.
Le sue mani e la sua bocca regalano particolare attenzione ai miei capezzoli, giocherellando e facendomi quasi mancare il fiato. Perdo il controllo anche quando mi sfiora senza malizia, quando lo fa con dolcezza e castità, immaginiamoci ora.
"Hai detto basta giocare, ecco... basta davvero Ben. Ti voglio maledettamente." quasi lo prego, mentre gli sfilo i boxer e li faccio cadere a terra con il suo aiuto.
"Basta piccola, va bene... ti accontento." si posiziona meglio e, guardandomi dritto negli occhi, entra in me con una spinta rude. È ancora arrabbiato e geloso per ciò che è successo con il mio vecchio amico, e devo ammettere che non mi dispiace per niente che metta tutto questo sentimento nel sesso.
Appena allargo le gambe capisce che sono pronta e inizia a spingere. Lo accolgo all'istante, accarezzandolo sul viso e graffiandogli la schiena subito dopo in preda alla frenesia. Vengo travolta da un'emozione pura e intensa, e sicuramente non aiuta il fatto che i suoi occhi blu siano puntati nei miei. Vedo nel suo sguardo tutta l'eccitazione e il piacere che sta provando mentre si perde in me.
Il suo corpo mi sovrasta e io amo maledettamente questa differenza di statura tra noi. Mi fa sentire così protetta. È una sensazione davvero inspiegabile.
Lascia una scia di baci su tutto il mio collo, e nello stesso momento le sue mani torturano i miei seni. Io sono in preda a un appagamento che non si può descrivere a parole. Lui sa il fatto suo, ogni volta riesce a mandarmi in estasi. Conosce alla perfezione i miei punti deboli e se ne serve senza pietà, capace come nessuno mai prima di lui.
Inarco la schiena, spingendo ancora di più il bacino verso lui e allargando ancora di più le cosce. Voglio ancora di più, voglio sentirlo completamente, sono pronta per lui.
"Ti amo così tanto Lucy..." ansima al mio orecchio mentre le sue spinte si fanno sempre più veloci "nessun altro potrà mai fare tutto questo con te. Nessuno coincide con te allo stesso modo in cui lo faccio io."
Ha ragione, ne sono consapevole. Condivido pienamente... siamo nati per stare insieme, l'uno la metà mancante dell'altra. Il suo corpo scivola perfettamente nel mio e insieme ballano una danza che risuona ineguagliabile. Combaciano, si incastrano, si cercano... insieme facciamo scintille, insieme tocchiamo paradisi che mai nessuno forse aveva esplorato, paradisi che sono solo di noi due.
"Ti amo anche io Ben." faccio scontrare le nostre lingue, baciandolo con passione e trasporto. Sento il cuore esplodermi nel petto, mi sento davvero completamente rapita e coinvolta. La mia anima si congiunge alla sua e insieme si prendono per mano. "Ci sono quasi..." lo informo sussurrando, mentre un calore familiare si propaga nel mio ventre, scaldandomi sempre di più.
"Vieni per me, voglio sentirti urlare il mio nome." so che ne ha bisogno, so che fa tanto il ragazzo sicuro di sé e senza timori, ma in realtà ha così paura di perdermi che mi si stringe lo stomaco. Se sapesse leggere dentro me capirebbe che nessuno potrà mai sostituirlo, né ora né mai, ma non può farlo e perciò tocca a me rassicurarlo, così come lui fa con me.
Sposta la mano destra sulla mia intimità, strofinandoci sopra le dita, mentre la sinistra la porta alla base del mio collo e mi tiene così ferma. Questo quadretto è ciò che mi fa esplodere senza resistere più. Urlo il suo nome, ma non perché me l'ha chiesto, bensì perché senza questo non sarebbe completo ciò che sto provando... sento il bisogno di pronunciare il suo nome, facendogli capire quanto riesce a farmi godere solo lui. Mi piace compiacerlo, mi piace che mi dia sempre di più.
Lui continua a spingere, interrompendo il ritmo che aveva, e io posiziono le mani sul suo fondoschiena, attirandolo ancora più verso me. Emette alcuni versi gutturali mentre si muove... c'è quasi anche lui, lo sento. Mi piace vederlo raggiungere il piacere dopo di me, mi piace che arriviamo insieme sulla stella più alta.
"Non uscire..." quasi lo prego con voce ancora affannata, così lui annuisce impercettibilmente, riversando in me il suo piacere. Alcune altre piccole scosse mi fanno tremare ancora e urlare ancora, mentre lui mi bacia sulla bocca e si posa sulla mia spalla, baciandola leggermente e riprendendo fiato.
Gli accarezzo i capelli bagnati dal sudore e lui sorride, guardandomi negli occhi. L'aria stravolta lo rende ancora più affascinante. "È stato magnifico." sussurra piano, baciandomi all'altezza del cuore e uscendo da dentro me, devo dire che non mi piace mai quando finiamo e smettiamo di essere una cosa sola, per qualche attimo mi sento vuota, come se mi mancasse una parte di me "Tu sei magnifica."
Mi prende in braccio, facendomi allacciare le gambe intorno al suo bacino ancora una volta, e mi trasporta nel divano. Si siede, facendomi accomodare su di lui, e bacia delicatamente le mie labbra. Mi muovo appena per mettermi più comoda e sento nuovamente la sua voglia che si fa sentire. "Ma come, sei già pronto a un altro round?" lo prendo leggermente in giro, ora strusciandomi apposta su di lui "Dovrei farti ingelosire più spesso se poi ciò che ottengo è questo."
Scoppia a ridere e scuote la testa, accarezzandomi poi il volto. "È colpa tua comunque... finché ti muoverai in questo modo, io non ne avrò mai abbastanza."
Fa spallucce, minimizzando la cosa, e io sorrido furba, facendolo sistemare bene e facendolo affondare in me ancora una volta senza preavviso. "Chi sono io per non approfittarne?" mi inizio a muovere e gli bacio le labbra, ansimando subito dopo. "Nemmeno io mi stanco mai di te."
Il sorriso che gli si increspa sulle labbra vale tutto, è la cosa per cui farei follie.
E mentre mi muovo sopra di lui, e lo osservo guardarmi con gli occhi completamente rapiti e fissi su di me, mi rendo conto di essere più fortunata che mai ad aver trovato l'amore vero, e farò di tutto però proteggerlo, noi non ci perderemo mai.
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