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Kagami x Kuroko

Era in stramaledetto ritardo per gli allenamenti, purtroppo aveva trovato chiuso il solito bar dove quotidianamente prendeva il suo frappè alla vaniglia, ritrovandosi così costretto a cercarne un altro non troppo lontano.
L'idea di dover fare un doppio allenamento, per colpa di un ritardo, fece sì che iniziasse a correre.
Per carità, chi le avrebbe volute sentire le urla di quella pazza di Riko?!

Finalmente raggiunse la palestra, inutile dirlo, aveva il fiatone e le gambe tremavano.
Sì, diciamocelo, Kuroko era anche un giocatore di basket, ma rimaneva pur sempre più minuto e basso rispetto agli altri ragazzi della sua età, rendendolo un po' fragilino.

Ed era proprio questa sua
caratteristica a renderlo adorabile e ehm... stuprabile?
O almeno, questo era quello che Kagami pensava ogni volta che vedeva il sedere del nano muoversi sotto al suo naso durante la corsa di riscaldamento o mentre si allenava al canestro o addirittura mentre si scaldava i muscoli o quando negli spogliatoi si cambiavano, insomma era cotto.
Oh no! Non solo del suo culo, ovvio, a Kagami piaceva tutto di Kuroko, gli piaceva il fatto che assomigliasse più ad un dodicenne che ad uno delle superiori.
La sua corporatura un po' esile gli dava l'idea di una persona da proteggere, da tenere stretta durante un temporale o tra le braccia davanti ad un camino, nei periodi invernali, con una tazza di cioccolata calda fumante.
Amava i suoi capelli blu come il cielo, avrebbe tanto voluto affondarci le labbra e le dita.
Sarebbe rimasto tutto il tempo a coccolarlo come la cosa più preziosa al mondo.

Era da tempo che faceva questi pensieri su un altro ragazzo, e ovviamente questo lo aveva molto spaventato all'inizio, ma poi si convinse che non c'era nulla di male in ciò, perché i sentimenti verso un'altra persona non possono cambiare e soprattutto non si può scegliere di chi innamorarsi.

Ogni giorno si chiedeva se il più piccolo provasse almeno un centesimo dell'amore che provava per lui, voleva davvero possedere quel corpo con tutto sé stesso.
Lui era un'ombra. La sua ombra.

Quando l'allenamento fu finalmente concluso, tutti i giocatori, sudati e stremati, andarono a cambiarsi negli spogliatoi.

Kuroko incominciò a spogliarsi e subito l'occhio gli cadde sulla resistente e possente corporatura di Kagami.
Lo aveva sempre trovato un bel ragazzo, in realtà gli piaceva davvero tanto, ma che dico?!
Era stracotto di Kagami! Ed il bello era che lui, probabilmente, non se ne era nemmeno accorto!
Come cavolo aveva fatto a non averlo ancora notato? Ogni volta che ci parlava assieme le sue guance si tingevano di un lieve ed adorabile rossore, aveva le cosiddette "farfalle nello stomaco", le sue gambe tremavano leggermente e balbettava un parola su tre!

Una volta cambiato e dopo qualche guardatina al fondoschiena di Kagami, il ragazzo salutò tutti, prese il borsone e uscì dalla palestra.

Mentre camminava verso casa, la voce inconfondibile del rosso, nonché frutto delle sue più grandi seghe mentali, richiamò la sua attenzione.

Kagami si avvicinò velocemente a lui e quando si accorse di dover abbassare la testa per poterlo guardare bene in faccia, si fermò.
-Ehm... senti Tetsu, tu lo sai che a scuola faccio proprio schifo e domani ho un importante e difficile test di matematica... cioè, ehm, ecco n-non è che ti andrebbe di aiutarmi a studiare?-
Mentre lo diceva, aveva portato la mano destra a grattarsi la nuca e un lieve, ma lieve eh, rossore aleggiava sul suo viso.
Ovvio che Kuroko non fosse un genio a scuola, ma comunque se la cavava e quale scusa migliore per poter passare un po' di tempo con lui?

Kuroko lo guardò sorpreso da quella domanda, era distrutto e stanco, si sarebbe volentieri buttato nel letto a dormire fino al giorno seguente...
Ma fermi tutti! Kagami gli aveva appena chiesto di aiutarlo a studiare?
Per di più gli era sembrato molto imbarazzato nel chiederglielo.
Cosa a cui Kuroko decise di non badar troppo, o avrebbe fatto altri film mentali e la sua testa ne era piena fin troppo!

-Certo! C-cioè, okay, nessun problema, ma è abbastanza tardi
q-quindi potrei chiederti di ospitarmi anche per cena?- Ok, la sua faccia in quel momento era più rossa di un pomodoro.
Dannazione sembrava una verginella in calore, che poi alla fine l'unica differenza che c'era tra i due era il fatto che non avesse le tette e che al posto di una vagina avesse il pene. Per il resto sembrava una ragazzina che stesse per uscire col ragazzo che le piaceva.
Kagami si diede mentalmente dell'idiota e a quella domanda gli si illuminarono gli occhi.
-Oh c-certo, non ci avevo pensato, ovvio che puoi restare a cena.-

Kuroko, dopo aver avvisato chi doveva dell'assenza di quella sera, si incamminò con Kagami verso casa del rosso.

***

-Kagami no! Queste sono equazioni fratte! La linea di frazione la devi togliere solo quando hai scomposto tutti i denominatori, rifalla da capo!- urlò Kuroko, ormai aveva perso tutta la pazienza possibile e stava per buttare tutto all'aria.
Come si poteva essere così rimbambiti?! Santo cielo, gli aveva spiegato almeno venti volte quello stupido argomento! E non erano nemmeno a metà!

Appena entrati si erano posizionati sul tavolo da cucina a studiare e a divorare i panini che Kagami aveva velocemente preparato.
Kuroko non aveva nemmeno finito il suo unico e primo che il più grande se ne era già pappati almeno cinque.
Quel ragazzo era un pozzo senza fondo!

Dopo aver fatto e rifatto le stesse stupide e complicate equazioni, Kagami non ne poté davvero più, persino Kuroko ormai aveva perso tutte le speranze per lui.
-Non ne posso più! Basta, mi arrendo!- Sbottò Kagami, lanciando la penna mordicchiata e sbattendo i pugni sui numerosi fogli sparpagliati sul tavolo.
-Domani mattina, prima di venire a scuola, ripassati tutti gli appunti che ti ho scritto.- Intervenì calmo Kuroko finendo la frase con uno sbadiglio, che coprì subito con una mano.
-Sì maestra, ma adesso ho proprio bisogno di una doccia, tu vai pure in salotto a guardare la TV.- Disse indicando la porta del soggiorno.
Detto questo si alzò e si avviò al bagno, mentre Kuroko fece come gli aveva detto.

La prima cosa che vide fu il divano, non ci pensò due volte che ci si fiondò immediatamente.
Il contatto col morbido tessuto e la pesante stanchezza, lo fecero addormentare in meno di due minuti.

L'anta della doccia si aprì e ne uscì Kagami, che indossò l'accappatoio e che con un asciugamano andò a frizionare i capelli.

Una volta giunto in soggiorno, quello che vide lo fece intenerire non poco;
Kuroko stava dormicchiando spaparanzato sul suo divano, una guancia appoggiata al braccio che teneva piegato sotto di essa, l'altro braccio penzolava fino a sfiorare il pavimento e una piccola goccia di saliva colava dalla sue labbra.

Quando fu completamente asciutto e vestito, prese in braccio quel corpicino e lo portò nel suo letto, fece accoccolare la testa al suo spetto e con un braccio circondò la vita stretta del più piccolo cadendo così in un profondo sonno.

***

Sentiva calore, tenero e profondo calore, aprì gli occhi ma ciò che vide fu solo buio.
Improvvisamente sentì una specie di grugnito, cominciò a tastare con le mani arrivando a colpire la povera faccia di Kagami che di scatto si svegliò e andò ad accendere la lampada poggiata al comodino. Confuso e assonnato, portò gli occhi socchiusi in quelli azzurri di Kuroko, che ormai era di un colore tra il rosso e il bordeaux.
-K-Kagami... p-perché stiamo dormendo sullo stesso letto... abbracciati!?-
Sul viso di Kagami creebbe un sorrisetto malizioso.
-Non ti piace?-
-N-no! Cioè, sì, no nel senso c-che farei anche a meno ma se per te va bene...- Rispose Kuroko arrossendo ancora di più.
Vederlo così impacciato e imbarazzato intenerì troppo Kagami, che andò a baciargli la fronte posando una mano sul suo piccolo visino, a quel gesto il piccolo si coprì istintivamente la faccia con le mani.

-Kuroko, dimmi la verità, io ti piaccio vero?- Disse con un dolcissimo sorriso, mentre con la mano gli accarezzava la testa, erano rimasti sdraiati e appiccicati, Kuroko non si sarebbe mai allontanato da quelle forti braccia.

-Sì.- Sussurrò, e questo a Kagami bastò. Con un dito sotto al mento alzò il viso del più piccolo e avvicinò le labbra alle sue, fino a che non si unirono in un lieve e lento bacio, di sole labbra.
Kuroko poggiò una mano sulla guancia del rosso e piegò di lato la testa permettendo il passaggio della sua lingua tra le labbra di entrambi.

Taiga portò entrambe le mani ad accarezzare la schiena ed i fianchi di Kuroko, provocando brividi su tutto il suo corpo.
Per rendere tutto più caldo, il rosso cominciò a muovere il bacino, scontrando le due erezioni che andavano ad indurirsi sempre più, sotto lo strato dei boxer e dei pantaloni.

Come una lampadina che si accende improvvisamente in una stanza buia, Kuroko venne pervaso da un'ansia.
Si staccò da Kagami sollevandosi con un braccio, che lo guardò sorpreso e un po' irritato per aver interrotto il bacio.
-Oh Dio! I miei non sanno che sono rimasto a dormire fuori! Mi ammazzeranno!- Disse portandosi le mani nei capelli.
-Hai interrotto un momento così bello!-
-Ma chissene frega! Quelli mi scuoieranno vivo!- Disse ancora più agitato di prima.
-Sta calmo, li ho avvisati io.- Lo rassicurò il più grande, sorridendogli dolcemente.
-Davvero?-
-Sì, davvero e adesso riprendiamo da dove eravamo rimasti.- rispose guardandolo maliziosamente, andando a riscontrare le loro labbra.

Lentamente si spogliarono a vicenda, ritrovandosi entrambi completamente nudi.
Kagami, ribaltando le posizioni, allargò le gambe del piccolo, posizionandosi fra di esse e dopo aver infilato il preservativo e cosparso il pene di lubrificante, allineò la punta alla stretta fessura di Kuroko e lo penetrò lentamente.
Solo quando sentì il fascio di muscoli di Kuroko rilassarsi, cominciò con movimenti da lenti a sempre più svelti, provocando gemiti sempre più forti di Kuroko e più grotteschi da parte sua.
-Ah s-sì! Kagami, sto per ven- ahh!-
Riuscì a dire col poco fiato che aveva nei polmoni venendo sul proprio stomaco, mentre il più grande lo faceva nel preservativo.
Kagami pian piano si sfilò, lasciandosi cadere sul petto di Kuroko, che ancora ansimava, stravolto dall'orgasmo appena avuto.

-Kuroko, i-io penso di amarti!- Disse Kagami quando ebbe ripreso fiato.
Il ragazzo a quell'affermazione sbarrò occhi e bocca puntando gli occhioni azzurri in quelli rossi del più grande.
-Io non lo penso Tetsu! Io ti amo e ne sono più che sicuro!-
Kuroko non resistette più e si fiondò sulle labbra del rosso.
Chiuse gli occhi, godendosi quel contatto, il contatto con la persona che amava, che era finalmente diventata sua.
Con le dita andò ad accarezzare i capelli rossi di Taiga, mentre l'altro faceva lo stesso coi suoi azzurri.

Quando entrambi ebbero bisogno di ossigeno, si staccarono, Kagami poggiò la fronte su quella del più piccolo guardandolo intensamente.

Tetsu portò una mano alla guancia di del rosso e gli sorrise teneramente.
-Kagami, anch'io ti amo.-

***
Salve! :D
Ho deciso di fare una raccolta di
One-Shots, yaoi ovviamente Ouo.

Spero che questa vi sia piaciuta!

Cià. ^-^

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