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โžฐ๐˜๐š๐ง๐๐ž๐ซ๐ž! ๐‡๐š๐ข๐ญ๐š๐ง๐ข ๐๐ซ๐จ๐ญ๐ก๐ž๐ซ๐ฌ ๐ฑ ๐ซ๐ž๐š๐๐ž๐ซ ๐ฑ ๐˜๐š๐ง๐๐ž๐ซ๐ž! ๐‡๐š๐ซ๐ฎ๐œ๐ก๐ข๐ฒ๐จ ๐’๐š๐ง๐ณ๐ฎโžฐ

๐•บ๐–•๐–Š๐–—๐–† โžต Tokyo Revenger (Arco Bonten\Bonten Arc)
๐•ป๐–Š๐–—๐–˜๐–”๐–“๐–†๐–Œ๐–Œ๐–Ž โžต Ran Haitani, Rindou Haitani, Sanzu Haruchiyo.
๐•ฌ๐–›๐–›๐–Š๐–—๐–™๐–Š๐–“๐–Ÿ๐–Š โžต il seguente continua argomenti non adatti ad un pubblico troppo sensibile: Minaccia, persecuzione, capitolo sangue, morte, inganno, tortura, imprigionamento, sfruttamento, punizioni, rompere arti, pensieri oscuri.
๐•ป๐–†๐–—๐–”๐–‘๐–Šโžต 4759
๐”‘๐”ฌ๐”ฑ๐”ข โžต Capitolo inedito

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Eri una lavoratrice regolare, una di quelle che non prendeva mai le ferie, rimanendo nel suo spazio, a lavorare su quel documento troppo importante per distrarsi, forse l'andamento finanziario dell'azienda diretta dallo stesso Sanzu Haruchiyo. Avresti fatto un piccolo resoconto delle perditempo, trovando anche la soluzione per eliminarerle e le avresti consegnate alla sua segretaria. Non volevi incontrarlo, lo temevi abbastanza da aver perso le parole l'unica volta che lo hai visto, eri stata in qualche modo fortunata che al colloquio non ci fosse. Ma non sei stata altrettanto fortunata questa volta. Diretta distrattamente verso la fredda segretaria eri troppo soprappensiero per accorgersi della presenza del tuo capo. Ti sei fermato troppo tardi per realizzare il guaio appena compiuto,ย  โ Akane chi รจ lei? โž Si poteva udire un certo divertimento nella sua voce, il suo sguardo si spostava efficientemente tra la segretaria e te, lasciando vagare i suoi occhi per qualche istante di troppo, quando non lo staccรฒ esitante โ Sembra piรน giovane delle altre. โž Potevi considerarlo un complimento vero ? Non una palese molestia ? Eri indecisa se difenderti da tali osservazioni, o lasciar correre, ma dovevi ammettere di essere sempre stata molto piรน brava a lasciar correr e.

ย  ย  ย  ย  ย  ย  โ Signore, lei รจ (nome cognome), 24 anni, nata a okinawa attualmente vive nel quartiere di Roppongi, lavora per voi da pochi mesi ma sembra essere una delle dipendenti piรน valide. Si occupa principalmente del monitoraggio delle perditempo. โž Eri in imbarazzo, ma non sapevi se per il fatto che quello che aveva detto poteva essere un elogio al tuo lavoro, o per fatto che conoscessero piรน cose loro di te, che tu di te stessa. โ E' โ€‹โ€‹stata lei a risolvere il problema del mese scorso con le perditempo sul progetto minerva. โžL'uomo dall'aspetto piรน peculiare che avessi mai visto, non sembrรฒ sbilanciarsi in una espressione troppo sorpresa. Aveva vagato ancora un po' con lo sguardo, forse ancora troppo per i tuoi gusti, beh almeno abbastanza da disgustarti. Non eri di certo una di quelle donne ancora adolescenti, che ingenuamente pensava ancora di vivere una relazione romantica con un grande CEO, anzi preferivi restarne alla larga. Avevi sentito parecchie storie sull'organizzazione Bonten e si poteva mai sapere chi ne erano i membri, ed eri abbastanza sicura non fosse gente comune. Per questo ti sei limitato ad inchinarti, cercando in qualche modo di avere l'illusione che non ci fosse, fissando il pavimento piastrellato in marmo nero e grigio. Per un attimo sei ad ingannare il tuo cervello, almeno,

โ E' โ€‹โ€‹un รจ piacere conoscerla signor Haruchiyo, spero di esserle ancora d'aiuto.โž Il tuo tono era sbilanciato verso quel lato formale, che avresti riservato solo alle persone, con cui avresti voluto evitare di procedere ulteriormente con quella amara conversazione.

โ Non servono tutte queste formalitร  per ora, infondo sei stata un ottimo investimento signorina (nome). Spero di avere l'occasione di incontrarti piรน spesso d'ora in poi, sono certo che i tuoi consigli potrebbero illuminarmi โžย ย  Quelle parole era a dir poco inconfondibili , era chiarissimo il messaggio che voleva che ti arrivasse, ma che non aveva colpito nessun altro . Forse aveva individuato il tuo tentativo di staccare da lui e dalla conversazione, eri evidentemente qualcosa di diverso da una donna che cercava i suoi soldi. Speravi fosse solo un avvertimento che non potevi decidere tu se evitarlo o meno, per questo hai semplicemente annuito, cercando di porre fine a quella davvero inopportuna . โCome desideri voi signore.โžย  Questo pose fine alla conversazione, e sei tornata a lavorare nella tua solita tranquillitร .

ย  ย  ย  ย ย  Una tranquillitร  , potevi dire. Ti sentivi costantemente minacciata, anche quando eri sola. Quando andavi a casa oppure in qualsiasi luogo pubblico potessi andar per compere davvero essenziali. La sensazione di uno sguardo malato colpiva piรน volte la tua schiena, di quanto avresti voluto, lasciando una sensazione di sconforto, solo quando ti voltavi per vedere se c'era qualcuno a parte i pochi colleghi, che erano troppo impegnati a guardare per accorgersi che eri turbata, turbata per qualcosa che per lo piรน non esisteva nemmeno , o almeno tu non riuscivi a vederlo abbastanza da dire che esisteva.

Avevi perseguito comunque i tuoi compiti, risolvendo piรน problemi di quanti ne possaro trovare, per poi consegnare il resoconto completo, puntualmente finito sulla scrivania dell'uomo dai capelli rosati, che richiamava la tua attenzione per fare qualche complimento piรน espliciti del dovuto sul tuo aspetto , nonsul tuo lavoro. L'esaltazione delle tue curve minimali, o di quel minimo di seno che si poteva intravedere dalla scollatura, o ancora come il sedere risalti perfettamente con la gonna aderente che rappresenta la tua divisa di lavoro. Ti sentivi a disagio e volevi solo scomparire in te stessa, quando si addentra nel tuo angolo di ufficio, mentre potevi sentire ancora gli sguardi quasi gelosi dei tuoi colleghi. Le cose non poteva andare peggio, ti ripetevi, e ti sbagliavi. Poteva andare peggio, soprattutto quando hai cercato di allontanarlo, spingendolo piรน lontano mentre cercava di approcciarti con un braccio avvolto alla tua vita, che per tua sfortuna era coperta solo da leggera camicia, avevi sempre provato fin troppo caldo anche nelle giornate invernali e ti sei maledetta per questo.

Ti aveva guardato con uno sguardo fin troppo sorpreso, come se non si aspettasse che tu lo rifiutassi, che fossi qualsiasi altra donna, che poteva sedurre piรน facilmente di quanto impegno avrebbe voluto mettere. E quando invece che reagire, licenziandola, se ne era andato, avevi temuto ancora di piรน le conseguenze. Nessuna minaccia, nessuna denuncia, niente di niente . Solo un enorme cumulo di lavoro accatastato sulla sua piccola scrivania mentre cercavi ancora di capire se fosse colpa tua o meno. Non che il lavoro le lasciasse quel gran tempo per trovare il colpevole. In fondo quasi non aveva il tempo per mangiare, figuriamoci indagare sul proprio o chiedere ai colleghi se ne fossero, in qualche modo, coinvolti.

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ย  ย  ย  ย  ย  Sanzu aveva pensato che sarebbe stato facile provare un approccio oltre il limite di capo e dipendente, in fondo eri una povera disgraziata che non aveva mai dimenticato il motivo per cui era lรฌ. Pensava fossi una di quelle disperate che avrebbe cercato la via piรน facile, sposando un uomo di ricco per risolvere i propri problemi, ma lo hai respinto senza curarti delle inevitabili e prevedibili conseguenze. Era uscito dal tuo piccolo buco, che avresti chiamo, cosรฌ tranquillamente, ufficio, per poi uscire senza problemi dallo stesso complesso di uffici che lui dirigeva. Aveva degli impegni che non poteva rimandare e sapeva anche che sarebbe riuscito a trovare un modo piรน semplice per scaricarela totale sorpresa che gli avevi provocato. Da un lato ti ammirava per non aver perso di vista il tuo ruolo, i dirigenti potevano fare quello che volevano non i dipendenti, ma ma altre donne dimenticate.

La sua destinazione, un magazzino fatiscente dimenticato da Dio, sporco e privo di qualsiasi fascino o visibilitร , cosa che sembrรฒ contrastare la presenza delle altre due figure. Dall'aspetto non molto diverso, si poteva capire benissimo che erano fratelli, nonostante lui li conoscesse da fin troppi anni per averne il benchรฉ minimo dubbio. Il fascino dei due fratelli Haitani era quasi pari a qualsiasi modello di qualche copertina per ragazzine, per questo avevano sempre avuto una certa attenzione dal genere femminile. Quasi si poteva dubitare che lo spettacolo sanguinolento fosse opera loro, ma aveva imparato a conoscerli ed apprezzare per certi versi, i loro gusti non dissimili dai suoi. Emise una bassa risata mentre scendeva dall'elegante Mercedes nera lucida.

ย  ย  ย  ย  โ Ma che scortesi, vi state divertendo senza di me? โžย  Gli sguardi dei fratelli, re di Roppongi, si spostarono brevemente su di lui, finendo solo per accennare il fastidio che avevano sempre dimostrato alle sue provocazione. Avrebbe dovuto conoscerli, e lo faceva, ma era sempre stato cosรฌ dannatamente divertente prendersi gioco di loro cosรฌ apertamente mentre si prendevano il loro tempo, con le malaugurate vittime. โ Ti conviene tacere, non solo dell'umore per le tue stronzate.โžย  L'amara affermazione del minore tra i due fratelli, Rindou, lo fece ridacchiare, quasi maniacalmente, forse troppo, ma abbastanza da fargli capire che nemmeno lui aveva l'umore di discutere per cose cosรฌ futili. E loro lo capirono, almeno, abbastanza da appuntarsi di indagare su dove fosse stato per provare un tale fastidio. โ Possiamo presumere che tu abbia incontrato una graziosa ribelle.โžย  Sanzu non ti avrebbe definito ribelle, ma orgogliosa, temeraria e dannatamente audace, ma non ribelle. Ma dalla sua reazione, occhi fissi, una espressione non dissimile da una pazza versione di se stesso, avevano in qualche modo fatto centro, almeno la parte della graziosa. Ah le donne sempre difficili da accontentare ma per averlo reso cosรฌ di cattivo umore, voleva dire che eri proprio indisciplinata. Ma per ora aveva solo voglia di sbollentare i suoi spiriti. โ ce ne sono ancora dentro?โž Il maggiore dei due, Ran, fece un sorriso pigro, dirigendosi dentro come se fosse la risposta che Sanzu stava cercando, e in qualche modo lo era, dato che lo seguรฌ allargando un sorriso divertito.

ย  ย ย  Dentro la struttura fatiscente, una indefinita quantitร  di persone erano legate, alcune erano morte giร  da qualche minuto, altre sarebbe stata solo questione di tempo, gli ultimi erano ancora vivi, anche se per poco. โEcco qua, i maledetti bastardi che hanno spifferato agli sbirriโž La voce alterata dell'uomo fece tremare i pochi ancora coscienti, mentre calpestava divertito alcuni corpi. โ E' ora di divertirsiโž.

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ย  ย  Nell'ultimo periodo Sanzu aveva qualcosa che non andava, non che normalmente fosse apposto, intendiamoci, solo era peggio del solito. Per questo Ran e Rindou avevano trovato divertente il pensiero di poterlo infastidire ulteriormente, trovando la graziosa donzella che tanto premeva la testolina del secondo della Bonten. Avevano giร  pensato astutamente a dove potesse trovarsi. Avevano da subito escluso bordelli e club, se mai avesse incontrato una donna lรฌ avrebbe cercato di compiacerlo, non di respingerlo, in fondo era il loro lavoro offrire divertimento agli uomini. Sanzu in quanto secondo al comando di Bonten era una persona che evitata fortemente di esporsi in pubblico piรน del necessario, quindi con questo avrebbero anche eliminato eventi mondati con una alta visibilitร . Alla fine dei conti gli era rimasto solo un posto dove era probabile si trovasse la donna, in una delle sue agenzie. Ora come ora era abbastanza riduttivo dire aziende, la quantitร  di imprese ottenute dal rosa erano pari a qualcosa come una decina, per non togliere che erano in costante aumento. Tuttavia una sola era tenuta sotto il diretto controllo dell'uomo interessato. Ran, come il fratello, non aveva interesse nel sapere di cosa si occupava, non gli era necessario saperlo per il loro piano.

ย  ย ย  Arrivati alla struttura, un alto complesso di uffici dal tipico color grigio, monotono e noioso, avevano quasi iniziato a dubitare che colei che stavo cercando potesse trovarsi qui. Ma entrarono comunque, Sanzu non c'รจ attualmente quindi avrebbero potuto girare indisturbati. Appena entrati una folla di sguardi si posarono su di loro. Alcuni intimoriti, altri curiosi, forse novellini, e altri adoranti. Questi ultimi erano principalmente donne, abbastanza stupide da fermarsi all'aspetto esteriore, erano giร  stati qui un paio di volte insieme al rosa per discutere di affari, ed ogni volta finiva cosรฌ. Furono tutte ignorate naturalmente, fatta eccezione per una.

ย  Non era ben visibile dalla loro prospettiva, un po' per la lontananza e un po' per le alte file di fogli che occupavano ordinatamente la scrivania. In mezzo avevano potuto notare ancora qualche tazza di caffรจ mezza piena. Velocemente avevano potuto dedurre che fosse lei. Era troppo impegnata per essere la sua esistenza e anche troppo lontana dal suo ufficio, ma il complesso numero di carte accumulate suggeriva che fosse molto vicino al loro collega. La curiositร  gli colpรฌ quasi all'istante, che aspetto poteva mai avere quella persona solitaria e isolata, forse a causa dello stesso Sanzu. Se davvero era attratto da lei non si sarebbe davvero fermato ad un rifiuto, e questo giustificava il carico della donna. Una bassa melodia venne espresse gradevolmente da Ran mentre si avvicinava al piccolo ufficio isolato solo da vetri trasparenti, Rindou era al seguito mentre grugniva per l'espresso buon umore dell'altro. Ora che erano vicini riuscirono a scorgere qualche dettaglio in piรน. Il corpo fino e pallido faceva intuire una insufficiente nutrizione e una scarsa esposizione al sole, forse era davvero piรน impegnata di quanto Ran potesse anche solo pensare. I capelli erano raccolti blandamente, permettendo a ciocche spettinate di scorre lungo le spalle arcuate verso la scrivania. I tratti del volto non erano ancora visibili a causa dei fascicoli accatastati.

ย  ย  โMa guarda guarda cosa abbiamo qui, tutta sola soletta.โžย  Canticchiava l'uomo piรน allegro di quanto era normalmente. Come risvegliata di prepotenza dai tuoi sogni, ti sei alzata in piedi. Lo sguardo vuoto e assonnato li fissava vaghi. Era ovvio che stessi dormendo, chissร  quanto tempo avessi passato su quei documenti, minuti? Ore? Giorni? Se davvero Sanzu aveva intenzione di conquistarti, beh Rindou poteva affermare che stava sbagliando di grosso. Le occhiaie scure che contornano i tuoi occhiย  erano accentuate dal trucco sbavato e le rughe pendenti dal tuo viso. Erano sicuri che un po' di riposo e qualche settimana di ferie, saresti sbocciata come una gradevole e piacevole bellezza. La realizzazione di chi ti stava davanti ti investรฌ l'istante successivi mentre ti mettevi diritta e facevi un rispettoso inchino. โ Sono desolata per il comportamento, mi rimetterรฒ a lavoro immediatamente.โž Rindou approvรฒ il tuo comportamento mentre parlava. โ Non รจ necessario, invece che ne dici di prendere un caffรจ insieme a noi.โžย  Il tono divertito era invaso di una punta di noia, che per qualche ragione ti diceva che era il suo tratto caratteristico. Volevi rifiutare ma sapevi che non avrebbero accettato un no come risposta e inoltre volevi che tutta quella gente smettesse di fissarti, quindi hai semplicemente acconsentito.

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Tutto stava andando a rotoli prima ancora che potesse accorgersene. Era iniziato tutto come una innocente competizione, per chi riusciva ad avere l'attenzione di una ragazza apatica che in segreto aveva attirato l'interesse di tutti e tre, non solo di Sanzu. O forse poteva essere vagamente definito un modo per infastidirsi a vicenda. Prima gli Haitani ti avrebbero invitato a serata: nuovi club di alta classe, cene gourmet, dimostrazioni, aste e molto altro, ma tu avresti rifiutato, non che avesse avuto realmente effetto. Quei due con la loro insistenza, avvolgevano un braccio intorno alle tue spalle, o intorno alla vita, dipendeva il punto che ti infastidiva di piรน in quel momento, e si vantano di quanto quella espressione irritata potesse nascondere un piccolo angelo buono e docile, e semplicemente non era vero. Tu avresti potuto controbattere ma non ci saresti comunque riuscita mentre uno sguardo di avvertimento scivolava sulla tua figura vestita solo da un semplice vestito da sera, non aveva importanza se gli stai guardando a tua volta o meno, loro sapevano che tu sapevi e questo bastava a frenanti, eri intelligente e codarda come qualsiasi altro essere umano. Solo piรน tardi avrebbero provveduto a ingrandire il tuo guardaroba, con abiti di maggior qualitร , non poteva di certo andare in giro con te conciata in quello stato.

Sanzu non era da meno. Il tuo ufficio era stato spostato piรน vicino al suo, i molteplici regali che ero stati lasciati sopra la tua scrivania insieme ad una colazione abbastanza sostanziosa, non avevi mai avuto l'abitudine di fare colazione quindi immaginavi che ti conoscessero piรน di quanto tu potessi conoscere te stessa. Era sempre e costantemente attorno a te, ogni singola occasione era buona per trascinarti nel suo ufficio e tentare un rapporto davvero oltre i limiti. A volte dubitavi fosse sobrio. Ma non avevi un vero potere per impedirgli quello che faceva, ma eri abbastanza intelligente da scegliere il male minore, la sua presenza e le sue chiacchere. Tutto questo avrebbe dovuto prima o poi finire, lei era una persona non un oggetto che loro avrebbero usato a loro piacimento e divertimento. Tutto aveva un limite e il fatto che loro avessero soldi non implicava che le persone sotto di loro non si sarebbero stufate di essere usate. Questo valeva anche per te. Era una delle poche volte che quei tre chiacchieravano normalmente, senza urlare o schermirsi a vicenda, poi scoppiรฒ. In quel momento eri l'unica ad avere un tono fin troppo acuto e espressivo, loro invece erano calmi e ti deridevano come se fossero superiori davvero a lei, forse ti stavano paragonando a una bambina capricciosa o ad un adolescente troppo emotivo, ma tu ti stavi semplicemente liberando, volevi andartene da loro, semplice no? Eppure loro rifiutarono.

โย  Non ho piรน intenzioni di stare al gioco di tre psicopatici. โžย  Eri stata tu ad iniziare questo bisticcio in veritร , e ne eri consapevole, quindi avresti dovuto farti carico del loro successivo malumore. Il divertimento che prima era scritto nei loro volti scomparve non appena li avevi definiti psicopatici. Eri una cosina cosรฌ interessante, e pensavano che saresti durato piรน a lungo di cosรฌ. Era davvero adorabile vederli crollare in polvere tra le loro dita, sotto la loro pressione. Solo ti eri andato oltre i tuoi limiti, ti eri spinto oltre quei confini che avevano giร  predestinato per te. โย  Ma senti come soffia. โžย  Derise Ran mentre non poteva che paragonarti ad un animaletto selvatico in cerca di uno scontro. Odiavi come la sua voce e quel tono misteriosamente intriso di dominanza, ti fece tremare le gambe, gli occhi lo avevano tradito apposta per darti un avvertimento, sei un pezzo sacrificabile, stai al tuo posto, dicevano chiaramente. โย  Secondo me abbiamo lasciato il guinzaglio troppo largo. โžย  Dimenticava come Rindou avrebbe sempre rincorso il paragone del fratello, era davvero un animale domestico ai loro occhi? Si, molto probabile, hai constatato mentre Rindou incrociava le braccia e la sfidava. La stava palesemente sfidando ad andare avanti, se voleva cosรฌ insistentemente andare contro un avvertimento tanto concreto. Una coppia davvero bizzarra e perfetta erano quei due.

Poi c'era Sanzu, lui rimaneva sempre in disparte fino all'ultimo, guardando quanto potevi essere patetico se messo alle strette. Una risata tra l'isterico e il divertito gli uscรฌ quasi spontanea mentre si alza. โย  Quanto puoi essere divertente (nome)? Ma immagino che tu sia solo stanca in questo periodo.โžย  Era ancora perplessa mentre lui si spostava verso una credenza, aprรฌ uno dei cassetti e prese qualcosa che presumeva fosse a portata di mano per essere stato cosรฌ svelto nei suoi movimenti, tanto che non era nemmeno riuscita a vedere di cosรฌ si trattava. Droga? Alcol? Sigarette? Pillole di qualsivoglia genere? Non hai avuto nemmeno un istante in piรน per interrogarti. Sanzu era di fronte a lei, un sorriso sbilenco mentre riempiva una siringa con un liquido lattiginoso trattenuto in una fiala trasparente. Non sapeva che cosa poteva essere e non aveva davvero intenzione di saperlo. Indietreggiรฒ, ma una mano offrรฌ cerchi confortanti nel fondo della sua schiena, come se non stesse per essere drogata dal suo capo. Era Ran ovviamente, chi altri poteva trattare con normalitร  una scena cosรฌ agghiacciata, offrendole un solo sorriso di incoraggiamento, come se avrebbe aiuto a tranquillizzarla e a rassicurarla veramente. Non lo aveva fatto. โย  Su, su, mia cara non guardarmi come se potessimo farti qualcosa di male. โžย  Questa volta a deriderti fu Sanzu che si stava preparando a qualcosa che nella sua mente sembrava giusto, sperava che si sarebbe fermato, ma sapeva anche che non lo avrebbe fatto. Le mani di Ran ti bloccano saldamente per le spalle, mentre Sanzu infilรฒ fieramente l'ago sotto pelle.

In tutto questo, nonostante le proteste, le urla, e le suppliche, Rindou rimase seduto in disparte ad osservare come se questo non dovesse avere per forza avere a che fare con lui. Prese un bel colpo della sua sigaretta mentre osservava la scena senza che ci trovasse niente di bizzarro o strano. Facevano parte di Bonten avevano perso una morale sana, giร  da diverso tempo. Per questo nessuno sussultรฒ, mentre la tua mente scivolava lentamente nell'oscuritร  e ti aggrappi, in un ultimo tentativo di rimanere ancora sveglia, a suo fratello. โย  Buonanotte โžย  Sussurrรฒ Rindou infine a nessuno in particolare.

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Non avevi mai esattamente capito come funzionasse tra loro, i loro continui bisticci ti facevano quasi dubitare che fossero complici nel tuo rapimento e allevamento. Sempre le stesse parole.

Rindou voleva in qualche modo addomesticarti, non ti eri apprestata a trovare il coraggioย  per ascoltare interamente le sue divagazioni. Forse avevi sentito qualcosa sul romperti un articolazione, come dimostrazione della loro posizione su di te, e di quanto potesse fare male un tuo errore. Perciรฒ avresti dovuto continuare a indossare quelle soffice gonne in tessuto leggero, e le camicie troppo bianche per non sporcarsi con la stessa velocitร  con cui le avresti lavate. O dovevi davvero imparare a cucinare, grazie a quei manuali che ti avevano procurato ma nonostante il quale, sarebbe comunque venuto un disastro, ma loro lo avrebbero apprezzato, si sarebbero complimenti con te, come se avessi davvero bisogno dei loro contentini per vivere felice. Era questo che voleva Rindou, una donna, docile e sottomessa, che li aspettasse a casa a braccia aperte, prendendo le loro giacche e lasciando un bacio, chiedendo come era stata la loro giornata e poi in un non cosรฌ lontano futuro, avresti potuto in grembo i loro figli. Che cosa carina, avresti pensato se non fosse stato un pensiero troppo maschilista per te, che volevi avere una carriera di successo. Certo avresti avuto prima o poi dei figli, era davvero bella come cosa, ma non lo avresti fatto di certo con loro. Tra tutti Rindou era il piรน semplice da gestire, potevi soffermarti ad accarezzargli i capelli con finta adorazione mentre lui si beava della sensazione. Oppure adorava quando faceva il bagno con te. L'acqua calda che scorreva sui vostri corpi mentre adagiava promesse al tuo orecchio e carezza sulla tua pelle. Era Rindou a desiderare una relazione normale una volta che avresti accetto i tuoi doveri verso di loro.

Ma poi sarebbe comunque intervenuto Sanzu, con quella solita sfacciataggine. Non avevi mai capito se lo facesse apposta o meno, ma ti guarda sempre con una certa perversione, come se tu gli avessi permesso di avverare tutti quei scenari su cui lui continuavi a divagare. A volte ostentava di quanto fossi carina, dopo che l'alcol e le pillole, che ti aveva costretto ad ingoiare, avessero fatto effetto. Sempre cosรฌ carina e vivace mentre ti parlava di qualcosa che avresti sempre confuso, o di come avresti lasciato che le sue mani avessero il via libera sul tuo corpo, insieme ai soffici gemiti e supplice, per venire soddisfatta dei tuoi bisogno, che corrispondevano a quel insistente calore che si insinua tra le gambe. Aveva anche detto che eri molto piรน audace e sporca in quei momenti, ma tu non potevi ricordare niente, rimaneva solo una fastidiosa sensazione estranea, un forte mal di testa e un insistente dolore alla tua femminilitร . Non ti saresti alzata dal letto per giorni, soprattutto quando parlava di aver coinvolto anche Rindou o Ran o addirittura entrambi. Ma quando eri cosciente era forse piรน spaventoso, minacce inconcludenti di una pista puntata alla testa e risate fuori contesto, mentre ti costringeva a soddisfarlo cosรฌ frequentemente. Era di certo Sanzu quello con cui odiavi avere a che fare, nonostante lo conoscessi da piรน tempo.

Poi c'era Ran, che semplicemente li derideva. Tra tutti era il tuo preferito, non al punto di corrergli tra le braccia o chiamarlo con amore, ma abbastanza da essere buona in sua presenza, o di rispondergli senza quello classico astio che di solito riservavi al fratello e al collega dell'uomo. Tutto questo davvero non implicava che eri felice di stare con lui, solo era piรน semplice. Preferiva lavorare con te in grembo in modo da poter sentire, anche solo vagamente il tuo calore, poi si sarebbe complimento diverse volte per il tuo aspetto sciatto che a lui sembrava sempre cosรฌ luminoso, mentre ti regalava sempre cosรฌ tanti gioielli, che mai avresti potuto permetterti. Continuava a paragonarti a loro mentre tu vedevi solo il tuo riflesso smorto nella faccia del lucido diamante adagiato nella custodia in velluto. Ma rimaneva per sempre uno dei tuoi aguzzini. Quindi non sempre era cosรฌ compiacente con te. Sapeva come gestire dolorosamente le tue crisi successive alle visite di Sanzu, mentre ti bloccava con le braccia dietro la schiena e il viso dolorosamente premuto sul materasso mentre lui cantava piacevolmente dalla sua posizione dominanteย  tra le tue gambe. Era doloroso mentre lui stringeva la presa quando non pronunciavi le parole da lui volute.

โ Allora? Cosa facciamo adesso?โžย  disse con la solita punta di noia, Rindou, le mani arricciate nelle tasche dei pantaloni del suo completo. Gli altri non sembravo preoccuparsi mentre ti guardavano, era evidente che avessi giร  avuto la tua punizione, mancava solo un sonoro avvertimento. La prossima volta non sarebbero stati cosรฌ generosi, sempre se si potessero definire cosรฌ ora. Ran, con la solita spensieratezza fece qualche passo in modo da poterti raggiungere. Si sedette alla tua destra e mise una mano sul tuo ginocchio, tu semplicemente sussulti. โ sono sicuro che la nostra bambolina abbia ricevuto una punizione sufficiente.โžย  sorrise sornione mentre la sua mano si strinse dolorosamente intorno alla tua articolazione. Avevi gemito di dolore mentre ti trattieni per non gridare o semplicemente piangere, non meritavano una tale reazione, soprattutto dopo che ti avevano rotto dolorosamente la tua gamba, ci avresti messo diversi mesi per poter anche solo pensare di poter tornare ad appoggiare il piede a terra. Fino a quel momento avresti dovuto affidarti alle loro cure e lasciare che le loro mani facessero quello che volevano, questi perรฒ non implicava che glielo avessi permesso sempre.

Rindou osservava la scena piรน divertito di quanto potesse dimostrarlo, forse era soddisfatto di essere la causa della tua sofferenza, ricordi distintamente le sue mani sulla tua gambe e sue labbra che la sfioravano amorevolmente, prima che la rompesse brutalmente. Ti aveva permesso di aggrapparti a lui mentre ti consolava assicurandoti che tutto questo fosse necessario, tu semplicemente urlavi e piangevi, avevi continuato per ore mentre gli altri due vi guardavano consapevoli di cosa era meglio per te. Rindou sghignazzรฒ muovendosi per sedersi di fianco a te, alla tua sinistra, opposto al fratello. โย  Ma potrei aver anche rotto l'altra gamba, sono sicuro se sarebbe stato davvero piacevole averla appesa ancora per pรฒ. A meno che tu non fossi geloso fratello? โžย  Una frecciatina, che colpรฌ il maggiore proprio come il solito.ย  Ran sorrise amabilmente mentre si rivolgeva a te, se non voleva turbarti, beh stava fallendo miseramente. โ Allora piccola? Vuoi lasciare che Rindou maneggi il tuo corpo come ora?โžย  Non erano passati giorni? Sapeva a cosa si riferiva, ma credeva che fossero passati giorni, invece il dolore deve averti dato alla testa. Tuttavia non ti sei apprestata a rispondere, non sarebbe servito a molto, avevano giร  deciso cosa ne sarebbe stato di te, la tua risposta non aveva valore se non per compiacerli o infastidirli.

โ Hey bastardi ci sono anche ioโž Era abbastanza irritato, lo conoscevi quel tono ed era spaventoso. Ti domandavi ancora come i due Haitani non si fossero ancora piegati al suo tono, ma ti eri risposta ricordando che tutti e tre facevano parte di Bonten. L'ultimo membro presente, si spostรฒ alle tue spalle mettendo le sue mani sulle tue spalle coperte, seppur questo non bastasse a non farti percepire la pressione che voleva che tu percepisca.ย  Una delle sue mani scivolรฒ verso la tua mano posata mollemente nel tuo grembo. Per portare a compimento l'azione dovette sporgersi abbastanza da raggiungere il tuo orecchio. Eri immobile mentre il suo fiato sfiorava la tua guancia e il suo pollice sfiorava amorevolmente la tua mano. Successivamente si spostรฒ di scatto bloccando il tuo polso, le successive parole ti fecero accapponare la pelle e sorridere gli altri due dirigenti presenti

โ E se invece di rompergli la gamba, ci occupassimo di questa bella manina audace. โž

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