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➰𝐌𝐢𝐤𝐚𝐞𝐥𝐚 𝐇𝐲𝐚𝐤𝐮𝐲𝐚 𝐱 𝐘𝐚𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞! 𝐑𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫➰

𝕺𝖕𝖊𝖗𝖆 ➵ Owari no seraph
𝕻𝖊𝖗𝖘𝖔𝖓𝖆𝖌𝖌𝖎 ➵ Mikaela Hyakuya
𝕬𝖛𝖛𝖊𝖗𝖙𝖊𝖓𝖟𝖊 ➵ Comportamento yandere, Possessività, ossessione, Sangue, comportamenti vampirici, abuso di potere, pedofilia (?), contenuti sessuali semi espliciti, Manipolazione, morte, omicidio, minaccia, ricatto, reader davvero perversa e differenza di età.
𝕻𝖆𝖗𝖔𝖑𝖊➵ 4101
𝔑𝔬𝔱𝔢 ➵ Capitolo riscritto.

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Era mansueto, almeno più del solito, sempre se si potesse definirlo così. Si, insomma rimanevi pur sempre un nemico dal suo fittizio punto di vista. Eri stata abbastanza crudele ed egoista nei suoi confronti, uccidendo quasi tutti i membri della sua famiglia, ferendolo fino a renderlo in fin di vita, e lasciando vagamente fuggire un ultimo e piccolo umano tanto caro al biondino. Poteva odiarti e lo aveva fatto, e tutt'ora è così, semplicemente non può negarti i tuoi desideri. Accarezzi i fili dorati della sua chioma, cercando di far sembrare quella scena meno distorta di quello che poteva già sembrare, o dando una parvenza di consolazione, se funzionasse o meno non ti sembrava importare. Gli occhi azzurri del bambino erano chiusi, e il respiro era regolare, se stesse dormendo o semplicemente era rilassato non eri in grado di dirlo ma rimane piacevole averlo tutto per te e potevi rammentare con soddisfazione

Un metallico odore di sangue aleggiava ancora nell'aria, era piacevole e familiare. I rumori di passi che si facevano sempre più lontani, e il tuo sguardo non lasciò un secondo, sempre con quel sguardo compiaciuto, la direzione in cui il rumore si stava dirigendo. Era stata una scena divertente a cui ad assistere, e se mai avesse potuto lo avrebbe rifatto, consapevole di ciò che sarebbe seguito. ❝ Bene, torniamo a dove ero rimasta.❞ Canticchio' solennemente mentre si guardava attorno, sapeva esattamente cosa voleva non rimaneva che trovarlo e semplicemente prenderlo. oh eccolo! una figura minuta e strisciante che si aggrappava ancora alla lucidità rimanente per scappare, non che ci sarebbe riuscito, ma non aveva capito esattamento se Mikaela lo sapesse o era solo così speranzoso. Lo trovò stranamente patetico e adorabile allo stesso tempo.

Cammini lentamente verso il bambino, i cui capelli biondi, come la sua pelle candida, erano sporchi del suo stesso sangue, era letteralmente invitante, ne avrebbe approfittato di sicuro più tardi. Arrivi a poca distanza da Mikaela. ❝ uhuhuh guarda guarda cosa abbiamo qui. ❞ Ti accovacci abbastanza per poter toccare il volto sofferente del bambino. Fai scorrere un unico dito sui lineamenti morbidi del suo viso, seguendo il percorso delle lacrime e del sangue che si era mischiato con esse. Non uscirono parole dalle sue labbra, pensava che non ci sarebbe riuscito ugualmente, lasciando solo fragili gemiti e ansimi rotti. Una nuvola bianca usciva dalle sue labbra ogni volta che rilasciava un qualsiasi tipo di respiro affannato. Sposti alcuni ciocche bionde dagli occhi per guardarlo meglio. ❝ Stai per morire piccolo mio... ❞ Se avesse potuto l'avrebbe maledetto ma era in fin di vita, aveva davvero altro a cui pensare ❝ ...Lascia che ti salvi.❞ Ti esponi verso di Mikaela aveva tentato di scansarsi ma lo avevi tenuto fermo ❝ La... sci... a... mi... an-❞ Sorridi divertita e ti mordi l'interno della guancia, abbastanza forte da farne uscire del sangue. Fai incontrare le vostre labbra affinché il sangue cadesse nella sua bocca, e nonostante avesse cercato di evitarlo il sangue cadde giù per la sua gola. Poi eri troppo occupata per ricordare quale espressione ha fatto il bambino, se si fosse rassegnato o stesse ancora lottando, o semplice l'istante in cui cadde nell'oscurità. Ti sei risvegliata quando voci invocavano con venerazione il tuo nome, è semplicemente il bambino era svenuto.

Non hai risposto subito ai vampiri, preoccupandoti di accarezzare sottilmente i capelli biondi cercando di offrire conforto, almeno speravi potesse sentirlo. L'hai preso tra le braccia lasciando che la sua guancia poggiasse sulla tua spalla, se non fosse stato per il fatto che eri una vampiro avevi in qualche modo desiderato essere madre di un tuo piccolo. Ma ti saresti accontentata di un sostituto per il momento. ❝ Ripulite velocemente questo disastro. ❞ Abbassarono il capo in segno di rispetto, annunciano il loro dovere verso di te e che avrebbero completato il compito.

Non sapevi esattamente quanto tempo fosse passato da allora , non era mai stata una delle tue priorità contare lo scorrere del tempo, soprattutto da quando eri un vampiro, però vagamente potevi dire che non era ancora passato un anno. Si lamenta ancora quando gli dai più anni di quelli che possiede realmente, rammentando la sua vera età. In tutto questo tempo non si era mai davvero abituata alla sua nuova situazione, sapevi che ci avrebbe richiesto il proprio tempo ma davvero non sembra volersi di principio ambientare. Da quando si era svegliato a oggi aveva tentato di negare l'evidenza mentre continuava ancora a nutrirsi del tuo Sangue.

Era davvero ironico, prima era lui a venire a offrirti così allegramente il suo sangue in cambio di piccoli regali e favori, ora invece era costretto ad aggrapparsi a te per il suo sostentamento, sempre se avesse voluto continuare a vivere o semplicemente cercare quel piccolo umano tanto caro a Mikaela, ti aveva detto così tante volte il suo nome da ormai renderlo una presenza fissa nelle poche parole che pronunciava. Era divertente anche stuzzicarlo. Le tue dita scorrono leggiadre sulla pelle del suo viso dando un apparente senso ai suoi lineamenti. Ora che era un vampiro era pallido, almeno più di quanto non lo fosse già in precedenza, ma i capelli erano rimasti gli stessi biondi fili di grano, che si muovevano ancora così sinuosamente e vorticando per intrecciarsi l'uno all'altro. Era un miracolo che fosse stato abbastanza buono da stendersi lì e lasciare che tu ti prendessi la briga di trattarlo come un bambino, non importa quanto poteva infastidirlo, ora ti appartiene e nulla avrebbe potuto impedirti di fare ciò che credevi meglio. In questi momenti ti capitava anche di rammentare quanto poteva essere docile anche da umano, anche se aveva dietro un secondo fine, non si è mai tirato indietro neanche alle tue richieste più strampalate e macabre, viziandoti di parole dolci e sangue dal sapore dolce.

❝ Mika vieni qui.❞ lo chiamò con voce dolce, quando il bambino fece finalmente capolino dalla porta della stanza, non sembrava dubitare o temere in qualche modo le tue parole. Si era semplicemente avvicinato. Quando ormai era a poca distanza da te lo hai invitato a salire in grembo, cosa che lui ha fatto. ❝ Mio caro sai suonare il pianoforte? ❞ Le tue parole erano soavi e delicata, sussurrate all'orecchio così che solo potesse sentirle, non aveva protestato alla domando, non era solito farlo, ci pensò qualche istante e poi esordì con entusiasmo ❝ No, lady (nome)❞ Aveva un grande sorriso pieno di entusiasmo mentre ti guardava. Tu hai solo riso al suo comportamento carino e docile, hai accarezzato i ricci biondi con delicatezza canticchiando sommessamente. Allora che ne dici se ti insegno qualcosa?

Non sapevi se avesse effettivamente visto il grande pianoforte dietro di voi e avesse risposto di conseguenza oppure era davvero così cieco o distratto, ma lui annui ugualmente felice. Ti giri in modo da essere di fronte alla tastiera, Mika pose uno sguardo veloce a tutti i tasti e poi sulle tue mani in posizione per iniziare a suonare. Con un movimento liscio e leggiadro inizi a suonare un qualsiasi melodia potesse essere semplice da imparare per un bambino che stava iniziando a suonare. Sembra interessato a suo modo mentre le tue mani scorrevano ancora tra i tasti, certo ci sarebbe voluto tempo perché imparasse anche questo pezzo più semplice, ma già il fatto che stesse canticchiando sottovoce alcune note familiari era un buon inizio.

Quando hai terminato il bambino applaudì e si complimentò, era tutto falso lo sapevi ma ovviamente avevi finto che ciò ti avesse in qualche modo colpito e lui sembrò crederci. Ti lecchi le labbra mostrando vagamento i tuoi canini ipersviluppati, non se ne accorse in un primo momento il bambino, almeno fino a quando non affondi il naso in quella porzione di pelle scoperta che unisce il collo e la spalla. Ovviamente si era irrigidito, non gliene facevi una colpa, avevi sempre immaginato che sarebbe stato doloroso per un qualsiasi umano figuriamoci per un bambino di appena 8 anni. Nella sua rigidità hai abbassato quanto basta, la spallina della maglia che indossava, e offrendogli un tocco di conforto, anche se lui non sembrava curarsene. ❝ Su su, Mikaela, non agitarti, ormai dovresti essere abituato. ❞ Lo hai preso in giro pigramente, procrastinando la tua colazione solo per tuo sadico divertimento. ❝ Va tutto bene, Lady (nome), andate pure avanti.❞ Era un bambino buono e diligente, aveva capito e sarebbe stato in posizione fino a quando non avresti fatto i tuoi comodi.

Affondi i denti, abbastanza in profondità da poter ricavare una discreta quantità di sangue. Un gemito soffocato lascio le labbra del biondino mentre le tue dita attorcigliavano allegramente i suoi ricci. Canticchi alcune lodi mentre ritiri i tuoi canini, non avevi bevuto quanto avresti voluto, ma abbastanza da saziare almeno in parte la tua sete. Le tue braccia serpeggiano, intorno al corpo minuto del bambino, che boccheggia ancora, per lo sforzo e il sangue mancante, era anche abbastanza probabile che avesse trattenuto il respiro ad un certo punto. ❝ Sei stato bravo, come sempre.❞ Canzoni spostando alcune ciocche dal volto del bambino umano. ❝ Cosa posso regalare al mio bestiame preferito? ❞

Era decisamente soddisfacente, non poteva obiettare alle tue parole ne poteva lasciare il tuo fianco. Chi mai gli avrebbe potuto dare il sangue che gli serviva per continuare a vivere, se non aveva intenzione di nutrirsi da umano, se non la vampira che lo aveva trasformato? O ancora, eri l'unica a potergli dire dov'era il suo amico umano. Non che lo sapessi davvero, avevi smesso di preoccuparsi quando Mika si era risvegliato abbastanza agitato dopo essere diventato vampiro, e davvero non è come se ti interessasse trovarlo per Mika. In fondo lui era già tuo, e non poteva neppure ribellarsi. Ti lecchi le labbra inumidendole, era vero che era lui ad aver bisogno del tuo sangue ma niente ti avrebbe impedito di approfittare ancora una volta del suo sangue.

Sposti i capelli, liberando la parte esposte del suo collo, mettendola in piena vista. Mika, rendendosi forse conto della situazione, o semplicemente quel gesto gli era intensamente familiare, si irrigidì, un brivido quasi invisibile attraversò il suo corpo, strinse forte gli occhi. Era ovvio che si aspettasse qualcosa da te, forse ti conosceva più di quanto volesse ammettere a se stesso, e davvero chi eri tu per deluderlo in qualche modo. ti abbassi alla sua altezza strofinando, come di consuetudine, il tuo naso freddo, contro la sua altrettanto fredda. Era scomparsa quasi del tutto quella piacevole sensazione di calore, eppure questo non ti avrebbe fermato dal sentire la setosa superficie della sua pelle. Poi lo hai morso a tradimento, non volevi che intorpidisse il muscolo, avrebbe provato dolore inutile, e poi era divertente vedere lo sguardo immerso nella sorpresa, nel scoprire quanto potessi essere ancora attratta dal suo sangue. Oppose resistenza, non ci aveva mai provato. Avrebbe potuto lasciarti sorpresa se non fosse che un pò te lo aspettassi. Questo bambino aveva prima ragioni valide per donarti il suo sangue, aveva uno scopo e un beneficio ora era solo un doloroso ricordo di ciò che gli avevi fatto. A lui e alla sua famiglia.

Il movimento insistente di braccia e gambe per cercare vagamente di allontanarti, non era servito, eppure avrebbe dovuto saperlo, tu eri nettamente più forte di lui. Avevi più esperienza, anni se non secoli alle spalle. Guerre in cui avevi sepolto vampiri e Umani, senza provare il minimo rimorso. Non sarebbe stato di certo un bambino capriccioso a fermarti, infatti avevi bloccato con grande facilità i suoi arti tranne per un braccio che si trovava in una posizione sfavorevole per il vampiro tra le tue braccia. Agitava disperatamente l'unica possibilità di liberarsi senza il minimo successo, ma sembrò capirlo solo successivamente. Si lasciò andare adagiando comodamente il braccio in modo che fosse comodo, solo allora ti sei staccata, ed era stato estremamente divertente vedere la sua espressione, gli occhi e la bocca socchiusi come se avesse consumato tutte le energie in quei pochi e inutili movimenti, inconclusivi. Lo sguardo era truce come se avesse deciso da sé di non ucciderti e non come se lui stesso non era in grado di frenare niente che avesse a che fare con te.

❝ Io ti ucciderò. ❞ Aveva ripreso fiato prima di parlare, ma la minaccia non sembrava tale. Era stanco e disabitato inoltre era noto ad entrambi che non fosse nelle condizioni fisiche per poterti in qualche modo uccidere, o semplicemente ferire. Ridacchi con un sottofondo di ironia e ilarità. ❝ Oh su avanti Mika-kun, dovremmo sapere bene entrambi che se sei qui è solo merito mio. Non sopravviveresti molto allungo senza di me❞ Lo aveva preso in giro come avresti fatto decine di altre volte, e lui si sarebbe offeso nella stessa maniera, non aveva importanza quante volte avresti potuto farlo ❝ Non chiamarmi così. ❞ Non era poi cosi stupido, aveva capito la presa in giro, un adorabile soprannome che tutta la sua defunta famiglia utilizza abitualmente per chiamarlo al posto del suo nome completo.

❝ Non riesco a capire Mika, così come?❞

Sono passati 5 anni dalla morte della famiglia del biondo vampiro e davvero non era molto propenso a dimenticare l'unico superstite disperso e a rimanere invece con te, nella sontuosa comodità della tua tenuta, che però non sembra attirarlo come dovrebbe. Niente era davvero importante per quanto trovare quel piccolo umano.

❝ Non osare toccarmi vampiro.❞ Lo avevi trattenuto, non era davvero qualcosa di impossibile per te agli avevi solo bloccato i polsi sopra la testa e ti eri messa sopra di lui. Il fatto che ora fosse cresciuto non implica che avrebbe avuto il controllo. ❝ Su su Mika, non fare il bambino cattivo. Voglio solo giocare un po' con te, mi lasci sempre sola.❞ Era decisa più brava di così a fingere, ma per quello che serviva ora, avrebbe finto in mal modo e lui si sarebbe solo innervosito di più. Sapeva anche di star mancando ad una promessa, e lui sembrava improvvisamente ricordarlo, quando strinse gli occhi cercando di essere minaccioso. ❝ Tu avevi promesso che mi avresti aiutato a cercare Yuu-chan.❞ Hai riso soavemente a questa sua dichiarazione, era ovvio che te lo avesse fatto promettere in cambio del suo sottomissione solo per utilizzare la tua influenza in questo mondo per poi abbandonarti. Non eri stupida anche se iniziavi a credere che lui lo pensasse, tu non avevi intenzione fin dal principio di aiutarlo, non quando sapevi dove era l'umano e lo avresti riportato qui solo quando Mika si sarebbe finalmente arreso all'idea di poterti sfuggire.

❝ Mika caro dovresti saperlo, mi sto impegnando a fondo nelle ricerche, ma sai non è facile trovare un singolo umano. Forse se mi dessi qualcos'altro neanche quella ridicola organizzazione di umani potrebbe fermarmi. ❞ I tuoi occhi Vermiglio brillarono guardando i bottoni della camicia nera abbottonati ordinatamente dallo stesso biondo. Era puro e innocente per quanto cercasse di mostrare il contrario, per questo volevi farlo. Rompere quel pezzetto di lui che ancora lo tratteneva nell'ignoranza. Lui sembrò notarlo e il suo viso si tinse di gradevoli sfumature rosate, mentre premeva con forza i canini sul labbro inferiore, non sembrava accorgersi che stava uscendo una leggera quantità di sangue. Voltò lo sguardo a disagio mentre annuiva ❝ Va bene e spero che manterrai anche la tua di promessa. ❞ Un suono cristallino uscì dalle tue tue labbra, afferri il mento del vampiro biondo per obbligarlo a guardarti negli occhi, le sue pupille tremavano era ovvio che non sapeva cosa aspettarsi da tutto questo. Passi il dito sul labbro ferito di Mika raccogliendo quello che era rimasto della ferita ora rimarginata. ❝ ohoho non ti preoccupare Piccolo mio, niente di quello che ti sto per fare ri provocherà dolore, solo piacere. Sempre se farai il bravo. ❞ Slacci la i primi bottoni della camicia  lasciando intravedere parte della clavicola e tutto il collo, ma non ti bastava ovviamente.

In quello che sembrava essere passati solo 10 minuti, avevi eliminato del tutto dal corpo del biondino la camicia, che per pigrizia avevi lasciato sotto di lui. Allontanarti anche solo leggermente era qualcosa che non avevi fatto, volevi goderti il più possibile il momento, anche se sapevi che di sicuro avresti apprezzato la vista attuale del tuo piccolo vampiro, il viso arrossato dall'imbarazzo, e gli occhi liquidi in attesa che tu finissi, tuttavia dalla sua bocca uscivano ancora graziosi lamenti erotici a causa della situazione e dai segni rossi con cui stavi macchiando il suo collo esposto.

Non era divertente se lui rimaneva immobile ad aspettare che tutto finisse. Hai slacciato il tuo corsetto lasciandolo cadere lungo i tuoi fianchi, e pensandoci bene era da un po che Mika non beveva sangue, ti domandi se in una situazione così imbarazzante avrebbe saputo tenere a freno la sua sete ❝ Mika Mika Mika, sarai affamato non è vero? Perché non favorisci pure tu?❞ Era un invito più che esplicito, ma il biondo non sembrava davvero convinto, chiuse di scatta le labbra, e strinse gli occhi. Era così carino, avresti potuto lasciarlo in questo stato e semplice prenderlo in giro per questo suo comportamento, ma non avevi intenzione di far morire un'occasione d'oro. Con un movimento preciso hai lacerato la sua pelle, abbastanza in profondità da far uscire del sangue, in quella porzione di pelle esposta tra il seno e la clavica. Il profumò attivò il suo istinto e la sua sete di sangue, tanto da farlo aggrappare a te in cerca di sangue, cosa che ottenne.

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Hai percorso forme circolari immaginarie sul suo petto, a volte non necessariamente immaginarie, eri stata abbastanza brava da fare dei morsi che potessere ricordare molto vagamente un cerchio. Il biondo stava dormendo, e non fraintendere, non è come se lui avesse veramente bisogno di dormire, solo eri stata una tale belva nelle ultime ore, non lasciandoli tregua nemmeno per un istanti, non un sospiro di sollievo né un attimo di riposo. Era carino vederlo in questo stato addormentato, ti ricordava così lontanamente il suo essere ancora un bambino puro innocente, dubitavi fosse cambiato anche dopo questa notte, in cui la sua voce dalle tonalità erotiche ti implorava di fermarti l'attimo prima, e quello dopo, in cima al suo culmine, ti chiedeva di continuare. Pensavi che dopo questa notte neppure lui avrebbe potuto negare quanto fosse profonda la tua possessività nei suoi confronti. Questa era la prima delle tante in cui avresti condiviso un letto con lui che fosse senziente o meno, e davvero non è come se potesse opporre più resistenza di quello che aveva già provato a fare fallendo miseramente nei suoi intenti.

Delusa? No, come potevi esserlo? Tutto questo era solo inevitabile, anzi lo avevi fatto apposta, era sempre stato un miscuglio dei tuoi pensieri più acerbi e criptici, eppure se ne era accorto solo ora. Quando pensava di essere abbastanza furbo e silenzioso da non farsi notare mentre ti seguiva. La tua andatura calma e il girare in quel modo vacuo per le stanze deve averlo insospettito, ma tu lo avevi fatto apposta e poi eri arrivata li. In quelle stanze sotterranea la luce era quasi del tutto assente se non per quelle poche torce che indicavano la giusta direzione. Lo credevi più arguto sinceramente, aveva pianificato allora la sua fuga con quei altri bambini umani, un inganno così semplice sarebbe dovuto essere uno scherzo per lui adesso che era cresciuto, ma non sembrava così.

Ed era furibondo, certo che lo era, era una di quelle cose che avevi previsto quando avevi proceduto con il tuo piano. Anzi saresti quasi stranita se fosse stato il contrario. Lui aveva sempre per la testa Yuu dubitavi che qualsiasi avresti potuto escogitare per distrarlo avrebbe davvero fatto dimenticare a Mika del suo caro amico. Puntò la lama della spada verso di te, manca solo qualche centimetro che il metallo, ora rosso intenso, sfiorasse la colonna del tuo collo, e sinceramente non eri preoccupata e non avevi mostrato timore, era una di quelle fasi che aveva affrontato ogni qual volta potevi fare qualcosa di davvero grave ai suoi occhi.  ❝ Tu. mi. hai. mentito.❞ Aveva scandito con rabbia ogni parola di quella semplice frase. Le pupille dei suoi occhi azzurri tremavano per il sentimento iracondo e davvero non potevi che essere divertita, ricordando la stessa scena ma con un espressione erotica sul suo volto, durante tutte quelle notti. ❝ Non vedo cosa ci sia di male.❞ Avevi ignorato il suo respiro pensate come se si stesse trattenendo dal fare qualsiasi cosa gli passasse per la testa ❝ Me lo hai chiesto tu di riportare indietro Yuichirou Hyakuya, non hai specificato come.❞ forse davvero non è una delle cose migliori da fare, rigirare il coltello nella piaga, ma non è come se lui potesse fare qualcosa. Tu avevi solo legato l'umano dai capelli corvini, affinchè non potesse fuggire e danneggiare nessuno a Sanguirem, oltre ad aver bloccato qualsiasi connessione con il suo demone. Che poi tu ti fossi divertita più del dovuto non era davvero importante per te quanto per il biondo. ❝ Comunque sia Yuu è sano e salvo, come volevi fin dall'inizio, converrai con me che così è il modo migliore per tener buono qualcuno di irrequieto che attirerebbe solo attenzioni indesiderate. ❞ Tutte scuse ovviamente, ovvio che alcune cose erano solo per tuo sadico divertimento, solo che questa volta il vampiro non sembrava crederci.

❝ Ti ho detto di smettere di mentire.❞ Aveva urlato questa volta, e le sue mani tremavano, come anche la lama. Ridacchi, questa situazione sotto il tuo punto di vista era quasi divertente. ❝ Su su mio caro, pensavo di averti insegnato di meglio, iniziando da come impugnare un'arma.❞ Prendi la punta della lama con una mano, ferendoti di conseguenza. Il sangue scorre abbondante lungo la sua lama per poi atterrare a terra, producendo un suo tanto piacevole a te, quanto disturbante per Mika. Il suo respiro è affannato e pesante, non ricordavi l'ultima volta che lo avevi nutrito con il tuo sangue, ma a giudicare dall'affanno non era negli ultimi giorni, anche se a volte era lui stesso ad ostinarsi a non voler bere il tuo sangue, non sapevi se per soddisfazione personale, o per crearti un fastidio. Ma è stato comunque divertente. ❝ Mika caro non dirmi che sei affamato. Vieni qui ci penserò io.❞ Lui non sembrò accorgersi che avevi messo da parte la sua spada lanciandola in qualche punto cieco della stanza, ne del fatto che ora fossi così vicina a lui. Era davvero perso, tanto che non si accorse neanche di star obbedendo docilmente alle tue parole e alle tue lodi mentre si nutriva del tuo sangue. Aggrovigli le dita nei suoi riccioli biondi, un atto forse per creare un po di romanticismo vano, poi lo hai colpito all'altezza del collo, abbastanza forte da ucciderlo, ma no troppo così da non ferirlo gravemente Probabilmente sarebbe rimasto incosciente per qualche ora minimo. Lo sostieni tra le tue braccia mentre lo lasci riposare. Poi l'avresti condotto al piano superiore, dubitavi seriamente avrebbe tentato qualcosa contro di te, dopo quello che gli avresti fatto.

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❝ Ehy tu vampiro cosa pensi di fare a Mika.❞ Ti volti brevemente a guardare il corvino incatenato e prima che si liberasse, anche imbavagliato. Sembra ostile nel vederti trasportare tanto facilmente il suo amico di infanzia. ❝  Niente che al momento possa riguardarti...❞ Hai riso allegramente poggiando il vampiro biondo a terra in una posizioni che speravi fosse comoda per il moento. ❝ Ma sul serio, io, se fossi in te mi preoccuperei di cosa ti farò una volta che sarò tornata.❞ L'umano corvino aveva stretto i denti, e aveva tentato di attaccarti, certo le catene erano decisamente più robuste di quanto potevano sembrare, riportandolo alla sua posizione originale, seduto a terra contro il muro. ❝ Non metterti contro di me sporco vampiro, una volta che sarò uscito di qui di ucciderò e porterò via Mika con me.❞ Audace e testardo come lo ricordavi dal loro primo giorno a Sanguirem, non lo avresti cambiato per nulla al mondo questo comportamento, proprio come quello di Mika. Se fosse abbastanza fortunato potresti valutare l'idea di tenerlo per più di una compagnia per Mika e ostaggio contro lo stesso biondo. Hai riso di nuovo, questa volta senza umorismo o leggerezza come al solito. ❝ Io farei attenzione piccolo umano infondo io sono qui fuori e tu lì dentro, ringrazia solo che sei tanto caro al MIO Mika.❞

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