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(OBSOLETO) YANDERE! AOI SANGU pt. 2

Anime: Owari no Seraph
Personaggio: Aoi Sangu
Titolo:
Avvertenze: capitolo Yandere.

Il Fiato della (colore) si fa poco a poco sempre più pensante.

Le gambe fine ormai non reggono più il suo stesso peso questo la obbliga ad usare il muro come sostegno.

Quel muro che nonostante tenesse su una casa intera sembrava cosi fragile proprio come lei in quel momento.

Non ricordava neanche l'ultima volta che aveva visto il mondo esterno, rimaneva sempre tra le grinfie di quella donna.

Contrariamente a come si poneva con lei e il fratello Kureto, ovvero docile e dolce, adesso era possessiva e ossessionata ma chissà se lo era solo con lei.

I capelli (colore) erano arruffati e molto più lunghi di come li portava normalmente.

Gli occhi erano scavati dalla poco sonno ad affermare ulteriormente questo fatto sono le occhiaie nere sotto gli occhi.

E parlando di occhi, il limpido e brillante colore (colore) è stato sostituito con un cupo e privo di luce.

La carnagione una volta di una rosa tenue era diventata cadaverica.

La sua alimentazione era perfetta infondo lei non avrebbe mai potuto permettere che morisse.

No, l'amava troppo per permetterlo, ma doveva anche impedire una sua possibile fuga.

Per questo spesso dentro il cibo che le dava aggiungeva del veleno.

Naturalmente non in quantità letali ma nella giusta dose per permettere solo di indebolirla.

Uno dei tanti motivi per cui è diventata anemica.

Voleva tanto tornare alla normalità, dalla sua famiglia anche se non l'amavano come lei avrebbe voluto.

Si portò la mano al petto sentendo il mettano del collare che portava al collo.

Al centro c'era una luce rossa forse ad indicare che era accesso e lei poteva controllare la sua posizione in qualsiasi momento.

Fuggire sembra l'opzione più che adeguata ma per qualche motivo non era mai riuscita nel suo intento.

La fuga più vicina alla libertà fu il portone di uscita dalla magione abbandonata, ma come di consueto Aoi la fermava sempre.

Perché doveva capitare proprio a lei.

Infondo voleva bene alla sua famiglia nonostante non fosse considerata.

Trattava bene i suoi sottoposti e loro facevano lo stesso con lei.

Era forse qualche punizioni divina per qualcosa che aveva fatto in una sua vita passata.

Allora avrebbe fatto qualsiasi cosa per redimersi, anche a costo della sua stessa vita.

Un mattonella scostata dalle altre la fece inciampare a finire in ginocchio, a terra, completamente sola.

Voleva piangere ma sapeva non avrebbe risolto nulla con ciò.

Cercò di alzarsi ma non ci riuscì finendo rovinosamente a terra.

Le ginocchia erano sanguinanti e bruciavano come se fosse finita su carboni ardenti.

Probabilmente sarebbe stato a suo svantaggio, se qualche vampiro fosse passato di lì avrebbe sentito l'odore del sangue, sarebbe morta.

Non aveva la sua arma demoniaca ed era troppo debole e stanca per combattere.

Si costrinse per l'ennesima volta ad alzarsi riuscendo miracolosamente.

Ma la fortuna non era dalla sua parte, stava maledicendo con tutta se stessa la stella che la stava osservando da là su.

Si sentirono dei passi, troppi pesanti per essere di Aoi e troppo leggeri per essere componenti della compagnia demoniaca della luna.

Non poteva essere neppure un cavaliere di giovanni non sarebbe mai passato per i stretti corridoi.

Quindi l'unica possibilità era un vampiro.

Voleva correre ma sentiva le gambe cedere sotto il suo stesso peso.

Doveva affrettarsi a nascondere all'interna delle tante stanze.

Forse sarebbe stata al sicuro.

Ma troppo tardi, a qualche metro di distanza stava un vampiro incappucciato, non riuscivi a distinguere i lineamenti, ma poteva intravedere delle ciocche castane.

Il vampiro ghignò lanciandosi contro di lei.

Finisci a terra, ti porti le braccia sul volto sperando di essere protetta.

Per l'ennesima volta si ritrovò a pensare che tutto il mondo contro di lei, e ancora si chiedeva cosa poteva fare per rimediare.

E quando si rese conto che nessun vampiro ti aveva divorata alza lo sguardo.

Davanti a lei stava la bionda con occhi color smeraldo.

Le ceneri del vampiro erano davanti ai suoi piedi, tra le mani teneva la sua arma demoniaca, per la prima volta dopo tanto tempo eri felice di vederla.

Si gira a guardarti, ti prese a mo di sposa.

Quante volte ti ho detto di non scappare è pericoloso.

Disse stringendo la presa sul tuo corpo.

Avvolgi le braccia intorno al suo collo per non cadere.

Mi spiace Aoi ti prometto che non cercherò più di scappare.

Dici appoggiando la testa sulla sua spalla.

La bionda la riportò nella sua stanza appositamente preparata con ogni conforto desiderabile.

Dopo aver disinfettato le ferite le da qualcosa da mangiare e poi la fece riposare.

Uscì dalla stanza camminando verso un luogo imprecisato.

Si fermò davanti ad un vampiro.

Fece un leggero inchino.

La ringrazio per il vostro aiuto.

Il vampiro rise.

Di niente my lady... anzi la ringrazio per quello....

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