Richiesta di Kia0402
Anime: Inazuma Eleven Go
Personaggio: Victor Blade
titolo: Summer Day
Avvertenze:/

Era una mattinata afosa.

Ma nulla di strano in un giorno d'estate.

La scuola era finita da ormai due settimane.

Molte erano state le proposte dei tuoi amici di uscire.

Richieste che tu hai rifiutato.

Odiavo il caldo e l'unica cosa che non volevi fare con queste temperature era uscire.

Preferivi di gran lungo startene sul divano del salotto e sul letto in camera tua.

Scrivendo sul Instagram e Wattpad.

Infondo niente di emozionante, anzi forse noiose e deprimente.

Questo sarebbe stato il giudizio degli altri se non si sentissero minacciati dalla tua presenza.

Non eri mai stata una persona ingenua e innocente.

Al contrario nessuno si poteva avvicinare senza ricevere uno sguardo di fuoco e/o una minaccia.

E questo è uno tanti motivi per cui non hai molti amici.

Quei pochi che avevi erano la cosa migliore dopo il tuo telefono naturalmente.

E il letto non dimentichiamoci il letto.

Accendi il ventilatore posizionando il viso davanti al getto di aria fresca sentendoti finalmente il pace con te stessa.

Scorri velocemente i 158 messaggi del gruppo de club di calcio, sbuffando sul fatto che stessero organizzando l'ennesima uscita, che tu avresti saltato.

Perché non potevano starsene a casa, senza disturbare persone, che non hanno fatto niente di male nella vita, se non aver peccato di pigrizia.

Poi notò quel singolo messaggio nella chat privata.

Era Victor Blade, tuo compagno di squadra.

Non ti sta ne simpatico ne antipatico quindi state al larga l'uno dall'altro senza infastidirvi.

Ti va di uscire solo noi due?

Un appuntamento?

Fu il primo pensiero della (colore).

No, non poteva essere....

GIUSTO!!

Senza troppe esitazioni scrisse un secco no.

Perfetto ti passò a prendere alle quattro.

La ragazza guardò irritata la risposta del compagno porcospino.

Stava per controbattere ma decise di rinunciare, basta ignorarlo quando si sarebbe presentato alla sua porta.

Passò gran parte del tempo a cercare qualcosa che la ispirasse tra i vari social senza alcun risultato.

Quindi decise di fare la scelta più appropriato: dormire.

Si corico sul divano prendendo istantaneamente sonno.

Il ventilatore le permetteva non sentire più di tanto il caldo afoso all'interno della stanza, facendola dormire serenamente.

Si svegliò solo quando la porta venne colpi ripetutamente e insistentemente.

Un basso ringhio sfuggi dalle labbra sottili portandosi il piccolo cuscino sopra la testa.

Sperò con tutta se stessa che chiunque fosse dietro la porta se ne andasse non sentendo nessuno, ma si sbaglia, anzi si sbagliava di grosso.

Nervosa lancio il cuscino dall'altra parte della stanza alzandosi e con posso pensante andò a vedere chi fosse.

(Nome) aprì la porta pronta a risponde di tono a colui o colei che stava bussando.

Ma quando vide la figura di Victor che la fissa con le mani nelle tasche dei jeans richiuse la porta maledicendosi sia per essersene dimenticata sia per aver aperto.

Ora non se ne sarebbe andato per niente al mondo.

Decide di richiudere la porta e lui come risposta ricominciò a bussare.

La (colore) si mise le mani tra i capelli tirando leggermente le radici.

Decise tornare a fare i cavoli suoi sul divano ma senza successo, chi poteva immaginare che Victor fosse cosi dannatamente insistente.

Il battiti continuavano e solo dopo mezz'ora lei era fuori vestita e pettinata come se fosse a scuola.

Il viso era corrugato in un broncio le braccia incrociate al petto.

I capelli (colore) che prima erano disordinati ora erano raccolti in una coda alta.

Indossava una canotta (colore) e dei pantaloncini in jeans blu.

Ai piedi portava delle infradito non avevi alcuna voglia di prendere le scarpe, comprendeva troppa fatica la ricerca di quest'ultime.

e allora cosa facciamo?

Disse ormai all'immane destino.

Ah non lo so.

Disse con tranquillità continuando a camminare con le mani all'interno dei pantaloni.

(Nome) si fermò di colpo e un tic nervoso all'occhio sinistro.

Avrebbe voluto strangolarlo in quel istante, ma per la strada c'erano troppi testimoni, non avrebbe potuto farlo senza esser arrestata.

E allora perché mi hai costretto a venire?

Disse irritata muovendo le braccia in modo anomalo attirando l'attenzione di mezzo mondo su di loro.

Devono essere fidanzati...

Che carini che sono assieme...

Non dovrebbero fare certe cose per strada....

Davanti a tutti poi...

Sentendo quelle frasi l'alterazione della ragazza fu tale che avrebbe potuto urlare al loro pubblico se non fosse che il blu le tappò la bocca trascinandola in un luogo appartato.

Certo che non puoi mai startene zitta e buona.

Forse non ti rendi conto del guaio che mi hai fatto passare.

Ringhia (nome) ora come non mai alterata.

Il ragazzo stanco la bacio.

La fanciulla rimase scioccata finche il ragazzo non si staccò.

Questo che cosa era?

Urla la giovane in preda la panico.

Un bacio....

Me lo dici come se niente fosse.

L'ho fatto solo per farti stare zitta.

Era ufficiale lei odiava l'estate.