(OBSOLETO) SHUN DI ANDROMEDA
ATTENZIONE IMPORTANTE:
Comunico ufficialmente che le richieste sono chiuse.
Lo so che le ho aperte da troppo ma davvero mi avete riempita di richieste e ho paura che ad accettarne altre potrei non finirle.
Quindi grazie a tutti per le vostre richieste cercherò di aggiornare appena mi è possibile.
Anime: cavalieri dello zodiaco
Personaggio: Shun di Andromeda
Titolo: cicatrici.
Avvertenze:/
Kia0402
I cavalieri di bronzo si sederono intorno al fuoco.
Subito vennero avvolti da una moltitudine di gente.
Tutti li ringraziarono.
I giovani cavalieri avevano salvato quel villaggio da alcuni banditi.
Poi iniziò la festa in onore dei bronzini.
Vennero circondati da donne che li misero collane di fiori porgendogli bevande e cibo.
Al verde si avvicinò una ragazza della sua età.
Andromeda la guardò confusa.
(Nome) sorridendo dolcemente gli fece indossare una colata di fiori.
Poi gli tolse il caschetto posandolo sul tavolo liberando i capelli verdi.
Gli mise tra le mani un bicchiere.
Gli prese la mano portandolo vicino al focolaio.
Il ragazzo timido guardò in dietro in cerca di sostegno dai compagni.
Cosa che non ebbe infatti gli altri erano già stati attirati da altre ragazze.
Perfino Sirio si era fatto convincere.
Così si rassegnò lasciandosi guidare dalla ragazza dai capelli.
La festa procedeva a meraviglia.
Shun era incantato dai movimenti della ragazza.
Ma qualcosa in lei non andava a partire dagli occhi privi di sentimento.
È come se lei fosse stata svuotata da tutto ma dia suoi comportamenti cercava di mascherarlo.
Il buon cuore di Andromeda ebbe la meglio più volte.
Furono anche molte le volte che lui provò a domandargli qualcosa.
Ma lei smentiva tutto.
È tutto apposto.
Di che ti preoccupi.
Non ho niente.
Erano queste le frasi che (nome) gli ripeteva.
Quando poi tutti gli abitanti e i bronzini si erano addormentati lo notò.
Si svegliò per primo sentendo un calore avvolgerlo.
Apri lentamente gli occhi.
La figura della ragazza era avvinghiata a lui.
Probabilmente durante la notte il vestito si è stropicciato e arricciato un po'.
Infatti le braccia e le gambe erano scoperte.
La visione fece gelare il sangue di Shun.
L'intero corpo di (nome) era ricoperto di Cicatrici.
La cosa che lo sorprese di più furono le scritte incise con una lama su tutto il suo corpo.
Sei mia.
Nessun uomo può toccarti a parte me.
Mi appartieni.
Queste erano le frasi incise nella pelle (colore) di (nome).
Il verde provò a pronunciare qualche parola facendo uscire solo suoni strozzati.
Percependo lo stato del cavaliere la ragazza si svegliò.
Non gli fu chiaro subito il motivo dello sguardo di Andromeda.
Poi percepì le membra scoperte e si gelò sul posto.
Deglutì.
I-io......
Le si alzò correndo via spaventata da quello che poteva succedere.
Senza lasciare che Shun la raggiungesse scappò all'interno della propria casa.
Poi corse in camera rannicchiandosi tra le coperte del proprio letto.
Perché è così difficile ricominciare da capo...
Alcune lacrime solcarono le guance.
Shun appena arrivò davanti alla porta della casa di (nome) iniziò freneticamente a bussare.
La ragazza dai capelli (colore) lo ignorò.
Non aveva alcuna voglia che il cavaliere le ponesse le domande che ogni uomo le chiedeva appena vedeva il suo corpo.
Era stanca di essere giudicata per quello che era.
Voleva solo essere felice una volta nella vita.
Ma a quanto pre questo non era possibile.
(Nome) ti prego apri questa porta.
Nessuno rispondeva al cavaliere.
In quel momento si poteva udire leggermente i singhiozzi della ragazza.
In quel momento lui si disprezzava per quello che le aveva fatto.
Perché aveva visto quelle cicatrici.
Perché non poteva svegliarsi più tardi.
Adesso desiderava solo vederla sorridere.
Quindi in un atto di paura.
Ma paura per cosa?
Forse il semplice fatto di averla fatta piangere.
Oppure qualcosa di più bello o complesso.
Usando le sue catene si arrampicò salendo fino alla sua finestra.
Poté sbirciare la ragazza avvolta tra le coperte.
Bussò leggermente allertando (nome).
Preoccupata che lui si potesse far male apri la finestra per farlo entrare.
Poi si rese conto dell'errore e questo la rese cupa.
Che ci fai qua?
...i-
Se sei venuto a chiedermi delle mie cicatrici meglio che sparis-
Non poté finire la frase che il ragazzo la strinse in forte abbraccio.
Lei chiuse gli occhi rilassandosi.
Stranamente il suo calore la calmava.
Appoggiò la testa sul suo petto.
I battiti del suo cuore la tranquillizzavano.
Chiuse per un attimo gli occhi lasciandosi cullare da quell'abbraccio.
Queste cicatrici mi hanno rovinato la vita....
Disse con sguardo vuoto.
Aveva deciso di cominciare lei cosa che non succedeva mai.
Sentiva che a lui si poteva confidare.
Lui la stringe a se cercando di fargli sentire il suo calore.
Chi mai avrebbe immaginato che proprio lei stitica sul raccontare il suo passato avrebbe ammesso apertamente tutto quello che le era stato fatto.
Ma adesso non importava più ora che c'era lui non aveva bisogno di altro.
Anzi forse avrebbe dovuto ringraziare colui che le aveva fatto queste cicatrici.
Perché senza essere non avrebbe mai incontrato il ragazzo che tanto ama.
❤️💕❤️💕❤️💕❤️💕❤️💕❤️💕❤️💕❤️
Prima richiesta fatta.
Ringrazio ancora tutte quelle che hanno fatto una richiesta.
In poco tempo mi avete investita di richiesta.
Comunque spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Dove dire che è totalmente diverso dall'originale ma fa niente.
Le RICHIESTE SONO ufficialmente CHIUSE.
(Lo dico per chi non ha letto la nota ad inizio capitolo)
Saluti ghicciolosi da
Ragazza-whintigale.
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