(OBSOLETO) POCKET MIRROR X READER
Questo è un esperimento non garantisco che continuerò a fare capitoli del genere.
Nel caso vi piacesse fatemi sapere che alle prossime richieste ne farò altri così.
Rpg: pocket mirror
Personaggi: Goldia, Fleta, Harpae, lisette.
Tema: Yandere
Avvertenze: capitolo Yandere se non vi piace non leggete
Personaggio: Goldia
Titolo: ti proteggerò.
Sorellina ti voglio bene.
Sorridi alla frase di Goldia
Anche io ti voglio bene sorellona.
Ti abbraccia facendo appoggiando la tua testa sul suo petto.
Mugugni cercando di mascherare l'imbarazzo.
Sorellona ti prego è imbarazzante.
Nascondi il più possibile il tuo volto.
Sei tutto quello che mi è rimandato (nome). L'unico ricordo che mi rimane. L'unica persona che mi ha mai voluto bene in tutta la mia esistenza. L'unica persona che mi è stata sempre accanto.
Accarezza i tuoi capelli sussurrando quelle frasi.
Ogni frase che dice risultava sempre più inquietate man mano che le pronunciava.
Vuoi allontanarti ma lei ti tiene stretta come a non volerti mai lasciare andare.
Come se tenesse di rimanere sola.
Riuscivi a vedere distintamente tutte le personalità della ragazza.
È tutto questo ti spaventava.
Sorellona mi stai spaventato...
Dici con voce tremante.
Lei rise.
Non c'è niente di cui devi essere spaventata io non potrei mai farti del male e ti proteggerò in caso qualcuno ti voglia fare del male non importa chi sia....
Alcune lacrime stanno per uscire dai tuoi occhi mentre Goldia ti coccola dolcemente come se niente di tutto questo fosse successo.
Sarò io a proteggerti (nome), non devi più preoccuparti di niente.
Personaggio: Fleta
Titolo: bambola perfetta
Sorellona vattene rimango io qua con lei.
Affermi indicando l'uscita a tua sorella.
(Nome) non voglio lasciarti qua. Non voglio che ti faccia del male.
Tu fai no con la testa.
Ascoltami sorellona la priorità adesso che tu ricordi il tuo nome e riacquisti i tuoi ricordi per sapere chi sei, il resto non ha più alcuna importanza e adesso vai.
Questa volta la spigo nello specchio non lasciandogli modo di controbattere.
Appena in tempo distruggi lo speccchio sentendo qualcuno canticchiare.
Spalanchi gli occhi.
Come aveva fatto a raggiungerti di già.
(Nome)-chan che piacere vederti qui.
Disse con una voce inquietante.
Indietreggi deglutendo anche se non avessi saliva da ingoiare.
Dov'è la signorina...?
Disse guardandosi intorno per poi notare lo specchio frantumato.
Se ne è andata......
Disse con freddezza fissandoti nelle tue iridi (colore)
Beh non importa infondo mi è rimasta la mia bellissima bambola...
Sorrise iniziando a trascinarti.
Tu a fatica realizzi le parole della bambina.
B-Bambola...?
Pronunci lentamente quella parola come se non l'avessi mai sentita prima d'ora.
Lei annuì e ridacchiò.
Ovvio (nome)-chan.... tu hai una pelle così bella e perfetta come solo le bambole in ceramica hanno.
Stai per controbattere ma Fleta si ferma di scatto davanti ad una porta.
I motivi a forma di rose oro con dei piccoli diamantini rosa incastonati non ti ricordavano nessuna delle stanze viste precedentemente.
Ma c'è molto da fare prima di renderti una bambola perfetta anzi...
Quando entrarono spalanchi i tuoi occhi decine di bambole erano sedute in modo disordinato.
Tutte Abano i loro bellissimi vestiti ridotti a brandelli e la porcella del viso era frantumata.
Fleta attraverso la stanza tenendoti per mano.
Ti portò verso ma zona un po' più appartata.
Vestiti, gioielli, borse e molti altri capi erano esposti.
Ti fece sedere.
.... la mia bambola perfetta.
Personaggio: Harpea
Titolo: Guida
Almeno mia sorella è in salvo...
Pensi mentre con delicatezza Harpea lega con cura una benda in stoffa intorno ai tuoi occhi.
Senti chiaramente che sta facendo un fiocco per farsi che la benda tenga di più.
Stringi l'orlo della gonna (colore) pastello.
Deglutisci al tocco dedicato della bionda che sfiora il tuo viso per sistemarla al meglio.
Non hai più bisogno dei tuoi occhi (nome) ci sono io qui a guidarti adesso tu stai tranquilla.
Dice mentre con la mano afferra la spazzola posata davanti al grande specchio.
Anche se non potevi vederlo ti era capitato che Harpea te lo mostrasse
Con l'altra mano inizia ad accarezzare i tuoi setosi capelli (colore).
Con cura iniziò a spazzolarli facendo attenzione a non farti male.
Sciolse con cura tutti i nodi presenti nei tuoi capelli.
H-Harpea... i-io-
Le parole ti morivano in bocca fino a che la bionda platino non ti interruppe.
Tranquilla (Nome) quando avremmo finito ti porterò in un luogo sicuro dove nessuno potrà raggiungerti.
Sorrise dolcemente fermandosi poggiò la spazzola davanti allo specchio e posò le mani sulle tue spalle.
Ti prometto che sarò una guida eccezionale non fallirò come è successo con la signorina...
Disse riferendosi a tua sorella.
Ti aiuto con cura al alzarti.
Ti prese sotto braccio iniziando a camminare.
A piccoli passi segui la bionda che ti tiene stretta a se e non ti avrebbe.
Personaggio: Lisette
Titolo: abbandonate
Tua sorella ti tiene la mano stretta mentre correte via da una ragazza dai capelli biondi.
Il suo nome era Lisette.
Riconoscevi benissimo i comportamenti della bionda rivisti da tua sorella quando si arrabbiava.
Non ti piaceva per niente.
Ti aveva faceva sempre paura ritrovartela davanti.
Correte senza fermarvi fino a che non incontrare uno specchio.
Nel riflesso si poteva intravedere Enjel.
Vi invitò ad entrare.
Tu senti dei passi avvicinarsi a gran velocità.
Così decide di fare la cosa più giusta spingi tua sorella nello specchio e lo rompi così che Lisette non potesse raggiungerla.
Ansimi aspettando che la bionda arrivasse a rompere il tuo piccolo ciondolo, che proprio come lo specchietto di tua sorella, ti permetteva di vivere.
Senti i passi sempre più vicini.
E quando chiudi gli occhi preparandoti al peggio i passi si fermarono poco distante da te.
Tremi aspettando al colpo di grazia che non arrivò.
Si avvina sempre di più ti alza il viso.
Il tuo sguardo terrorizzato si fonde con il suo sadico.
Passo due dita su un graffio che lei stessa ti aveva fatto lanciando una delle sue forbici destinata a tua sorella.
Il suo sorriso si estese appena vide il tuo sangue sulle sue dita.
Sembrava felice di poterti toccare.
Spostò la mano prendendo la mano con cui avevi rotto lo specchio.
L'analizzò con attenzione poi una grande voragine si apri sotto di voi e precipitate così nell'oscurità.
Quando ti svegli ti ritrovi stesa su delle panche all'interno di un circo.
Una mano si posò tra i tuoi capelli.
Sussulti e spostò velocemente lo sguardo verso la proprietaria delle mani costatando che era proprio Lisette.
Decidi di non fare mosse false.
Era imprevedibile.
Devi stare tranquilla (nome) non ti succederà niente infondo noi siamo uguali...
Si fermò pochi istanti spostando una ciocca (colore) dietro il tuo orecchio.
Siamo state entrambe abbandonate da G*****.
Scatti subito alzandoti leggermente.
Lei non mi-
Lo sguardo di Lisette si indurì.
Non capisco allora perché non si è sacrificava lei...
....infondo fin dall'inizio io non avevo alcuna intenzione di farti del male...
Stai per controbattere ma lei ti interrompe.
... sei lei si fosse consegnata volontariamente ora tu saresti libera.
Hai capito quanto è egoista tua sorella. Lei interessa solo scoprire chi è lei senza preoccupandosi di te.
Ci rifletti un po' su in effetti aveva ragione.
Lisette ti fece sedere vicino a se accarezzandoti i capelli.
Tranquilla non ti devi più sentire abbandonata ora si sono io qui con te.
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